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Normativa impianto


gorello

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Ho una appartamento di 100 metri quadri voglio fare un nuovo impianto L'elettricista mi a detto che dato i metri quadri rientra nella categoria 2 e pertanto ho bisogno di un minimo di prese un minimo di differenziali e anche delle luci emergenze . Io non ho bisogno di un impianto elettrico con tutte queste prese o luci di emergenze , posso chiedergli di farmi un impianto elettrico sempre con le protezioni essenziali e cavi adeguati ma molto più semplice ma che poi possa rilasciarmi la dichiarazione di conformità?

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Ci sono delle prescrizioni minime da rispettare in ordine alla metratura calpestabile, e pure per ogni stanza; ci sono delle tabelle.

Per i differenziali, il numero monimo di circuiti è pari a due.

Per il resto, ogni stanza deve avere telefono e presa TV.

E' un impegno economico, è vero, è vero, ma alla fine si detta un impianto funzionale.

Il livello 3 è rioferito al domotico.

Il problema risiede nel fatto che il premesso livello 0, svincolato dal numero di rpese minimo e prese servizi, è stato abolito per dare vantaggio aglia ltri livelli, credo sia uno dei soliti espedienti normativi per favorire l'economia in senso stretto; le prescrizioni inerenti la sicurezza e la regola dell'arte permangono, bisogna invece assolvere i requisiti funzionali, che a detta di molti esperti sarebbero dovuti rientrare nella facoltà del libero arbitrio del committente, invece sono prescritti.

Alla fine, sono punti presa e servizi che posso risultare utili, anche in un tempo futuro.

Quello che consiglio io è questo: prediligere un numero cospiquo di predisposizioni elettriche, come scatole 503 3 504 libere, così come un centralino di dimensioni generose, e più scatole di derivazione: se in un futuro le esigenze cambieranno, l'impianto avra una predisposizione che in linea di massima si potrà adattare anche alle nuove esigenze senza l'onere aggiuntivo e deleterio delle opere murarie.

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Ok si è vero, ma io volevo sapere se l'elettricista può rilasciare la dic di conformità anche se io gli faccio mettere solo poche prese senza prese tv e tel e senza luci emergenza e con due diff m.t. a protezione delle linee luce e prese . In definitiva un impianto essenziale. Lo so che è da matti non preveder tutte le comodità ma la mia è pura curiosità .

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L'elettricista può rilasciare Dico per manutenzione straordinaria, così come per il rifacimento parziale di impianto od un rifacimento integrale di esso.

In genere, i committenti cadono nell'errore formale di avere unn impianto aggiornato anche solo quando hanno fatto sostituire alcuni cavi e i frutti, soprattutto negli impianti più vetusti, ove non è facile intervenire con opere murarie integrali.

E' quello che accade nella maggior parte dei casi, in quanto un installatore serio devolve il rifacimento dell'impianto elettrico con relativo rispetto della norma, solo ed esclusivamente quando sono esaudite le condizioni, ma come sappiamo è sovente trovare il professionista che "taglia corto" e propone la soluzione fast, che regala solo una Dico per manutenzione straordinaria o rifacimento parziale.

Si tratta di capire cosa vuole il committente o di cosa si accontente, spesso - come dico da tempo - i committenti cadono nell'inganno della mezza via. C'e' da dire anche questo, che se un vecchio impianto non può essere esaudito nella sua interezza come ristrutturato in forma integrale, si può ripiegare sulla manutenzione straordinaria, che almeno assolve il vincolo della regola dell'arte e della sicurezza, con la lacuna delle prescizioni che non assolvolo in criteri che ho presentato ma bensì solo finalità funzionali. Si tratta di capire cosa si vuole e di avere chiaro cosa si compra.

<< Se prendi una 500 non hai sotto il sedere una Mercedes, anche se è la full-optional>>

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L'impianto in questione è un nuovo impianto con l'intento di fare un impianto essenziale con poche prese . Può l'elettricista rilasciarmi la conformita

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Del_user_190344

Elettro,&plus;ma non riesci a parlare come mangi ? Ricordati che sintesi e chiarezza sono dono di chi ha conoscenza.....

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Maurizio Colombi

Gorello, dalla descrizione che hai fatto, pare che non si debbano fare opere murarie.

Il locale, attualmente, è dotato di impianto elettrico funzionante? A quando risale la sua installazione?

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Elettro,+ma non riesci a parlare come mangi ? Ricordati che sintesi e chiarezza sono dono di chi ha conoscenza.....

gamberetti e caviale: oggi è domenica

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L'impianto in questione è un nuovo impianto con l'intento di fare un impianto essenziale con poche prese . Può l'elettricista rilasciarmi la conformita

Si.

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Ho una appartamento di 100 metri quadri voglio fare un nuovo impianto L'elettricista mi a detto che dato i metri quadri rientra nella categoria 2

I metri quadrati (100mq) non determinano la categoria (livello) puoi fare un livello 1 e non 2 come detto dal tuo elettricista...e risparmiare quindi qulache dotazione minima, fermo restando che se l'impianto è nuovo e/o da rifare completamente e con ristrutturazione edilizia non puoi non applicare le dotazioni minime!

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Se fosse stato permesso un livello 0 per salvare questi immobili che hanno bisogno di aggionrnamento nei termini della sicurezza in primis, purtroppo, è stato dettato solo per gli immobili di pregio di valore storico.

Io non sono favorevole a le mezze misure come si è fatto in molti casi in cui sono stati sostituiti due cavi e i frutti, ma proprio due cavi ...e redatta DICO inerente all'intervento vivo...magari con i montanti vetusti che rmangono quelli.

Bastava un livello 0 con due circuiti separati, due differenziali.

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Se fosse stato permesso un livello 0 per salvare questi immobili che hanno bisogno di aggionrnamento nei termini della sicurezza

Per la verità i requisti del cap. 37 sono per gli impianti nuovi oppure per i rifacimenti completi in occasione di ristrutturazioni edili.

Quindi sono parecchi i casi di non applicabilità anche se non esplicitamente menzionati.

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Vero...ma se devi rispettare la V3...fai presto a fare un rifacimento...soprattutto per quanto riguarda la condizione degli immobili in questo paese.

Le ristrutturazioni devono essere straordinarie ...per rientrare nel cap 37.

Per il resto, è manutenzione che esula dai vincoli della V3 per i requisiti minimi.

Io sono sempre stato favorevole all'adozione del previsto livello 0, che avrebbe consentito di agiornare gli impianti vetusti con maggiore facilità a favore della sicurezza, ma è rpevisto in deroga solo per gli edifici di carattere storico, ove è imperativo mantenere la condizione del caso.


Se uno deve attivare delle opere murarie per assolvere il cap 37 ed i requisisti minimi, gli conviene approfittare per conglobare una ristrutturazione con i vantaggi inerenti il risparmio energetico e rivedere le dotazioni dell'immobile.

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Se uno deve attivare delle opere murarie per assolvere il cap 37 ed i requisisti minimi

Se uno deve attivare opere murarie non serve il cap. 37.....

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Allora, parlavo del caso di unità immobiliari datate, che se devono essere aggiornate sotto il prospetto dell'impianto elettrico con i nuovi riferimenti normativi della V3, in pratica aggiornato alla norma auttuale in modo esaustivo, in molti casi è praticamente necessario adoperarsi in tals senso: qualche opera muraria ci scappa.

Il caso è diverso quando si predilige la sostituzione dei cavi e dei frutti, nonché i moduli del centralino, ma gli immoibli dalla metà degli annio 80 fino alla redazione della V3, non pretendevano un livello di predisposizione del genere.

Dato che il livello 0 è previsto solo in deroga per gli immobili di valore storico, non vedo altra soluzione per rispettare i livelli...basti pensare alla barra EQP entro il centralino.

Forse mi ero spiegato male, ma il senso era questo. Se un cliente si accontenta di una manutezione stroridnaria, cavi-frutti-centrlaino esistente, qui siamo in altro campo.

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Ho appena terminato un lavoro senza minimamente crearmi il problema della norma, della DiCo, della variante e quant'altro.

Non ne abbiamo poi parlato perchè entrambi non sappiamo neppure cosa sono.

Le richieste del cliente erano chiare: rifare l'impianto della casa del defunto suocero da destinarsi al figlio futuro suocero, creare ulteriori comodità ma solo se realmente necessarie e sopratutto non toccare la carata da parati in talune stanze.

La prima cosa che ho fatto per rispettare la variante è stata quella di eliminare il doppino telefonico passato a vista: una presa ed il relativo wireless gli basta e gli avanza. Poi ho portato l'antenna, con passaggio promiscuo nelle cassette elettriche e nel tratto di tubo che va dalla scatola di derivazione alla presa TV, sempre per ignorare la variante turbodiesel ho eliminato le due miserevoli linee sostituendola con una sola da 4 mm2 (20 m di linea dal contatore all'ultima cassetta di distribuzione), citofono a 2 fili con cordicella da 0,5 - 0,75 recuperata dal vecchio impianto (alimentavano i lampadari) ed ho rifatto il bagno con relative tracce murarie (presa specchio e presa lavatrice), tracce murarie ex novo su tutta il piano cottura della cucina. Sostiuto ovviamente anche i frutti a scatola tonda con quelli tondi della PLANA..ottimamente resistente allo strappo e di piacevole estetica, cornice quasi quadrata invece che rettangolare. L'utenza ENEL e gas c'è l'ha....

Non riesco proprio a capire come avrei potuto intavolare un discorso sulla normavtiva, sulla variante, sullo svincolo, sullo scorrimento veloce o sul passante....

Non capisco proprio l'approccio dell'elettrecista che invece di valutare attentamente sul da farsi se ne spunta fuori con "l'obbligo di mettere un tot prese per ambiente", diverso dalla richiesta specifica del cliente "Mi installi di tutto di più perchè voglio vendere al meglio"

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Non capisco proprio l'approccio dell'elettrecista che invece di valutare attentamente sul da farsi se ne spunta fuori con "l'obbligo di mettere un tot prese per ambiente", diverso dalla richiesta specifica del cliente "Mi installi di tutto di più perchè voglio vendere al meglio"

Scusa il mio ennesimo intervento, ma nel mondo d'oggi - il "diritto" non ammette il difetto per ignoranza in materia, sia da parte del comune cittadino tantomeno del tecnico abilitato, salvo un caso in particolare.

Gli interventi dell'elettricista, così come i nostri servono solo a dare un quadro dello stato normativo attuale in termini di impianti elettrici - in questo caso nel residenziale.:

Siamo passati dalla condizione normativa preisotorica antecedente il 1990 (L46/90), ove l'amico "azzeccagarbugli" redigeva impianti nel fine settimana in molti contesti di fatto, poi la L46/90 ha stabilto per la prima volta chi doveva fare gli impianti ed in che modo, ed ha imposto il vincolo del fantomatico "differenziale", con relativo impianto di terra nelle nuove realizzazioni, e la deroga nelle realizzazioni precedenti, poi le varianti successive fino alla V3 (sett 2011)Cei 64-8 ora inserita nella norma 64.8 come cap 37..Anche l'illustre Prof. Carrescia - redatore di Tuttonormel ita- ha definito per sua valutazione che non è sempre necessario aggiornare un impianto già referente e rispettoso di una normativa antecedente all'epoca della costruzione, se il medesimo rispetta le prescrizioni di sicurezza.

Detto questo, l'impianto in oggettom con la carta da pereti sulle mura è certamente antecedente agli anni 90, e quello che c'e' non rientra nella fattispecie normativa di nessun capitolo, fatto salvo per un differenziale posto alla base del Gem come facevano tutti alla entrata in vigore della 46/90.

Premesso questo, ora si trata solo di capire cosa vuole il committente, o cosa è disposto a pagare e fare in pratica, mentre "l'elettricista" o il "professionista" è tenuto ad essere trasparente sotto il profilo della deontologia professionale.

L'impianto "siffatto" quello che hai descritto, è alla fine una manutenzione straoridnaria o rifacimento parziale di impianto, punto e basta, poi - se il committente è contento così, lo siamo pure noi...un po diverso dalle prescrizioni della V3. Purtroppo, come avevo già accennato, su referenza di un articolo di Carrescia, il livello impiantistico tipo 0 è stato derogato solo agli impianti con il vincolo storico, in questo modo - l'economia ne ha tratto beneficio mentre i committenti hanno dovuto sborsare molto di + per aggiornare i propri impianti vetusti, io condivido l'analisi del Prof. Caarescia, ma è stato scelto di fare così.

La "razio", imporrebbe di rispettare la Regola dell'Arte e le prescrizioni nei termini della sicurezza elettrica e di lasciare al libero arbitrio le prescrizioni funzionali, ma così non è stato.

Anche il

Modificato: da Elettroplc
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sopratutto non toccare la carata da parati in talune stanze

Non taccare la carta da parati?

sono sempre più convinto che non siamo nell'applicabilità del cap. 37.

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Esatto...si tratta di una manutenzione straordianria, o poco di più. Il problema è un'altro: I committenti meno edotti in termini di cultura, pensano di avere acquistato un nuovo impianto elettrico e di essere aggiornati alla normativa vigente., è un luogo comune. Molti installatori, loro malgrado - sono costretti a "tagliare corto", in pratica esaudire le richieste del committente alla meglio.D'altronde, vi sono tanti immobili che hanno bisogno di una rettifica dell'impianto elettrico, e spesso non è semrpe possibile adottare opere edilizie ...sono dell'idea che è meglio sempre una rettifica dell'impianto in questi termini che abbiamo descritto, anziché rinunciare alla esecuzioine dei lavori.

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sono dell'idea che è meglio sempre una rettifica dell'impianto in questi termini che abbiamo descritto, anziché rinunciare alla esecuzioine dei lavori.

Certo, e per questo va sottolineato che si è fuori dall'applicabilità del cap. 37, senza necessità di deroge.

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