mf2hd Inserita: 22 novembre 2006 Segnala Share Inserita: 22 novembre 2006 x Paolo Cattanigrazie per la chiarificazione, quello preciso al link che hai messo l' ho visto usare molte volte ma lo credevo solo un anemometro un po' sofisticato... All' inizio pensavo ad un termine gergale: una volta ho richiesto ad un tecnico se aveva uno strumento preciso per misurare l' umidita'.Questo mi rispose: "Certo ho un TRIK e TRAK...", che ho immaginato fosse la marca, a me sconosciuta.Quando me l' ha mostrato era un classico psicrometro con termometri a bulbo montati su una struttura da far girare tenendo in mano una manopola: tipo appunto quelle specie di giocattoli da sagra paesana (raganelle?) ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SimoneBaldini Inserita: 22 novembre 2006 Segnala Share Inserita: 22 novembre 2006 A proposito di questo balometro, io lo ritengo uno strumento inaffidabile. Aeraulicamente parlando quando si ha una bocchetta o peggio un diffusore di mandata che NON è un buco da dove esce aria, ma un organo aeraulicamente studiato per ottenere un determinato lancio dell'aria e alle volte con effetti tipo koanda se noi applichiamo questo "imbuto" andiamo ad interferire drasticamente sul diffusore e quindi andiamo ad ottenere un valore nettamente errato. Meglio, per misure di portata, sarebbe eseguirle a canale eseguendo dei fori e inserendo sonde a filo caldo o ventolini di ridotte dimensioni. Mi è capitato in un collaudo che il collaudatore della committente avesse questo aggeggio e che misurò tutti i duffusori. La somma delle portata non coincideva con il valore misurato sul condotto principale, per questo sosteneva che esistevano perdite d'aria nelle condotte e per questo "boccio'" il collaudo per ben 4 volte. Dopo intervenni io e eseguendo una misura sulla diramazione dimostrai che la sua misura non coincideva con la portata della diramazione, infatti i costruttori di bocchette ecc... nelle loro schede tecniche indicano come effettuare le misure di portata ma non consigliano mai questo strumento. Nei miei collaudi mi armo sempre di trapano a batteria e fresetta a tazza del 16mm e di tappi in plastica, foro tutti i canali in piu' punti e eseguo medie accurate per trarne la portata, mai utilizzo valori misurati su diffusori, solo alcune volete sulle bocchette o sulle griglie di ripresa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mf2hd Inserita: 22 novembre 2006 Segnala Share Inserita: 22 novembre 2006 X Simone Baldiniinfatti i costruttori di bocchette ecc... nelle loro schede tecniche indicano come effettuare le misure di portata ma non consigliano mai questo strumentoMolto interessante ...Il dubbio che vada a compromettere o vanificare l' effetto coanda me l' ero posto anch' io quando, in alcuni impianti, ho visto gli addetti al collaudo che effettuavano le misure sia con lo strumento in questione sia con l' ausilio di un grosso tubo in pvc che convogliava l' uscita dell' diffusore verso l' anemometro a ventolina.E' vero anche che, specie in grandi impianti, chi progetta non e' lo stesso che fisicamente effettua i collaudi e le tarature, cosi' che alcune considerazioni di progetto possono essere vanificate da un' errata o anomala condizione di misura. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
criminalg Inserita: 22 novembre 2006 Autore Segnala Share Inserita: 22 novembre 2006 caspita pensavo di fare il figo col BALLOMETRO ed invece ho fatto una figura di merda......scusate la mia ignoranza Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SimoneBaldini Inserita: 22 novembre 2006 Segnala Share Inserita: 22 novembre 2006 (modificato) Il principio di indeterminazione di Heisenberg è in questo caso evidente.Il problema è che utilizzare coni o questo balometro è molto piu' comodo che fare fori, utilizzare schede tecniche, eseguire medie, ecc.. Modificato: 22 novembre 2006 da SimoneBaldini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aerresystem Inserita: 23 novembre 2006 Segnala Share Inserita: 23 novembre 2006 il set point della temperatura di saturazione è la temperatura che deve avere l'aria affinchè una volta riportata alla temperatura desiderata sia presente una determinata umidità.per esempiose si vuole mantenere in ambiente una temperatura di 21°C con il 40% di umidità la temperatura dopo la batteria di deumidificazione dovrà essere portata a 6,5°C.Con questa temperatura fai condensare l'umidità presente nell'aria ottenendo aria satura in uscita ( Vicina al 100% di umidità).A quasto punto riscaldando l'aria con la batteria di postriscaldo di fatto diminuisci l'umidità relativa ottenendo appunto il 40% a 21°CPer farti un'idea più precisa dovresti studiarti la brochure dell'Aermec di cui hanno già pubblicato il link in questa discussione.Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cristian1973 Inserita: 10 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 10 novembre 2020 Cortesemente criminale,comunque colui che ha avviato la discussione o anche tutti gli altri , avete manuale di programmazione nbrn staefa o Siemens che sie si voglia? Mia mail crismn73@libero.it grazie. Anche io lavoro per un ospedale ma la ditta di assistenza é veramente scarsa. Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cristian1973 Inserita: 10 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 10 novembre 2020 Cortesemente criminale,comunque colui che ha avviato la discussione o anche tutti gli altri , avete manuale di programmazione nbrn staefa o Siemens che sie si voglia? Mia mail crismn73@libero.it grazie. Anche io lavoro per un ospedale ma la ditta di assistenza é veramente scarsa. Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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