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Motore 230V Trifase Collegato A Inverter , Problema. Unita una 2.a discussione


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ciao

Non so dove testare con la trifase questo motore senza inverter ?

colleghi i file dell'alimentazione inverter al motore e con un amperometro leggi la corrente su ogni fase la confronti con i dati di targa.

del manuale sembra che potrebbe essere anche un problema di isolamento, in questo caso se non sei attrezzato smonti il motore e lo porti da una ditta che li ripara che lo mette sul banco prova e fà una diagnosi dettagliata.

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Se il motore è rimasto fermo per alcuni mesi, e prima funzionava regolarmente, probilmente c'è una perdita d'isolamento dovuta ad umidità accumulata. In questo caso basterebbe tenerlo in forno a 40C - 50C per alcune ore.

Altra possibilità, se il motore ha già lavorato sotto inverter per un po', che abbia perso isolamento a causa dell'inverter (motore di scarsa qualità); rimanendo fermo ed accumulando umidità al primo avviamento sotto inverter questo problema si acuito.

Potrebbe anche trattarsi della mancanza di una fase, perchè l'inverter ha un finale guasto, però la diagnostica dovrebbe dare qualche indicazione.

Misurando la corrente questo fatto risulta evidente.

Attenzione le misure di corrente effettuate con una pinza normale (non a vero valore efficace) possono dare valori assoluti non corretti.

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Buon giorno Livio, scusa l'introduzione nella discussione.

Non ho suggerimenti da aggiungere se non concordare quanto detto sinora, volevo però capire meglio il discorso della misura dell'assorbimento corretto del motore.

Tu dici che con la pinza non visualizziamo il valore riportato sulla targa del motore?

Se è cosi, come andrebbe misurato l'assorbimento?

Ciao e scusa della parentesi.

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La puoi misurare anche con una pinza, purchè sia True RMS. Altrimenti fa fede la misura dell'inverter stesso che in genere è affidabile.

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Vi aggiorno, ho provato il motore senza inverter e pinza amperometrica, funzona.. Il problema é a monte!! Come posso controllarlo in uscita se ha una fase corrotta, o un finale bruciato?

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Non è facile se non conosci gli inverter e non hai la strumentazione adeguata.

Per metter mano ad un inverter è necesario conoscerlo, avere la documentazione relativa ed un minimo di strumentazione.

Comunque se il motore funziona e l'inverter è parametrizzato correttamente, quell'inconveniente è sicuramente indice di inverter guasto.

Modificato: da Livio Orsini
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Buonasera Livio , mi sa che devo ricomprarlo ?!! Stavo cercando in rete e ho trovato 4 inverter, potresti darmi un consiglio sulla qualità e quale è più indicato per le funzioni semplici su un tornio ? Non vorrei montare un motore maserati su una panda, credo che non serva un inverter con molte funzioni, ma uno che duri nel tempo .

questi sono gli inverter

SANCH (Fuji Electric) Modello S900-2S-2.2-G
MACHTRIC Modello S1100-2T-2.2-GE
TOSHIBA Modello VFNC3-2022PL
TOSHIBA Modello VFS15S 2022 PL WP

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Se posso permettermi a dare una risposta anche io : i primi due non li conosco e quindi non posso pronunciarmi ,per i toshiba per esperienza personale vai sul sicuro.

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ciao

MACHTRIC Modello S1100-2T-2.2-GE

va bene risparmiare ma a tutto c'e un limite!

ci sono anche yaskawa e mitsubishi che sono al top dell' efficienza e affidabilità.

poi anche i migliori si possono rompere se usati scorrettamente !

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ciao

per quello che devi fare vanno vene anche i toshiba.

scorrettamente intendo : posa inverter in luogo dove non può dissipare il calore, posti molto umidi, collegamenti dove viene frequentemente tolta l'alimentazione all'inverter mentre stà lavorando ,tensione di alimentazione scorretta o collegamento errato al motore...

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Ciao.. purtroppo si trova in un box abbastanza umido, ho messo dei sali antiumidità, sembra funzionare, ma li ho messi subito sotto l'inverter. La scatola che lo contiene è stagna con 2 ventole per il surriscaldamento.

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Pottresti mettere una scldigla anticondensa nella scatola dell'inverter. A parte il fatto che la "scatola" dovrebbe avere del volume libero per far circolare l'aria.

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Si tratta dei normali resistori anticondensa o scaldiglie.

In pratica nei quadri si inseriscono dei resistori che dissipano una potenza non elevata e raggiungono temprature dell'ordine dei 30oC - 40oC. Quando la temperatura all'interno del quadro scende sotto i 18oC circa un termostato inserisce i resistori per poi disinserirli quando la temperatura supera i 35oC circa..

In questo modo l'umidtà viene "bruciata". La potenza dei resistori è funzione del volume del quadro, così come il numero e la disposizione.

Nel tuo caso basterebbe una comune lampadina ad incandescenza di circa 40 W, posta nella parte inferiore della scatola, oppure una resistenza da saldatore da 100W sotto alimentata (2 resistori da 50 W 230V in serie).

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Peró queste resistenze lavorano sotto tensione, quando è tutto spento , l'umidità non viene assorbita dalle resistenze xchè nel box è tutto staccato quando non ci sono

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Non si può avere botte piena e moglie ubriaca. Devi fare come si fa nei quadri di automazione: le scaldiglie prendono l'alimentazione prima dell'interuttore generale. Basta mettere una coppia di fusibili ben dimensionata alla partenza.

PS. Nota da moderatore. Non usare abbraviazioni tipo xchè. Sono proibite dal regolamento, rendono il messaggio meno leggibile e spesso irritano chi legge. La fatica risparmiata è praticamente nulla.

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stò osservando il mitsubishi FR-E720S-110-SC e il Toshiba VFNC3-2022PL, potete darmi un consiglio di scelta ? dopo di che mi alleggerirò il portafoglio, prima che cambio idea

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  • 3 weeks later...

Eccomi, vi aggiorno dopo varie ricerche e nottate insonni, ho testato l'inverter con motore e 3 lampade da 100w in parallelo alle fasi. 2 si accendono e la terza è spenta.. Finale partito ? così sembra. Nel frattempo ho preso un mitsubishi (non la jeep) :-)) , ma questa volta vorrei fare un'impianto decente, calcolando tutte le problematiche della sua sistemazione in un luogo umido, filtri, cavi, interruttori . L'inverter precedente (cinese), era in una scatola stagna, con ventole per il ricircolo, ed in più una scatola sali per umidità.

1 - Ora, stò cercando un cavo schermato 3+1 ad hoc per il motore trifase 230V , che posso acquistare ? girando sempre in rete, ho trovato dei cavi, ma introvabili o venduti in matasse da 100 ... tipo icel FG7OH2R-0,6/1 kV o bericacavi. Posso autocostruirmelo ? Le misure dal manuale mitsubishi dovrebbero essere di tripolare da 2,5mm + terra da 2,5mm schermato.

2- La terra del motore deve essere collegata alla terra dell'inverter ?

3- servono dei filtri induttanza all'ingresso rete inverter ? ( nel locale c'è solo il tornio e lampade neon a led )

4 - questo è l'inverter FR-E720sc-ec

5 - Vorrei testarlo con il motore, ora ho inverter e motore smontato, dovrei inserire prima i parametri inverter senza motore ?

6- la distanza del motore dall'inverter è un metro

Potete darmi qualche illuminazione ?

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risolto, cavo trovato.. ora vi chiedo se qualcuno può dirmi se è necessario fare un collegamento induttanza o basta solo un salvavita e magneto termico ? questi ultimi erano montati col vecchio inverter rotto.

Modificato: da goldwin
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Sul manuale di uso, instaqllazione e manutenzione dell'inverter (che nel caso di Mitsubishi, se non hanno cambiato in peggio, sono veramente chiari e completi) trovi tutto quello che serve per un'istallazione che soddisfi ai limiti imposti dalle normative EMC.

Io ti consiglio di usare almeno un'induttore trifase. Anche se forse non rientri completamente ni limiti ECM tagli comunque la maggior parte delle "porcherie" che l'inverter, anche se piccolo, riverserebbe in rete.

Il valore di induttanza deve essere tale che ne risulti una reattanza che, a 50Hz, con corrente nominale assorbita dall'inverter, provochi una cdt pari al 4% del valore nominale della rete, ovvero nel tuo caso la cdt dovrebbe essere di circa 9V - 10 V.

Poi proteggi la linea di alimentazione con un MGT bipolare o con una coppia di fusibili.

L'interruttore differenziale è quasi sempre fonte di problemi; nel caso usane di tipo industriale.

Le terre del motore e dell'inverter devono essere rigorosamente ispotenziali; se vuoi evitare problemi collegale al medesimo dispersore.

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