Volutamente Anonimo Inserito: 20 febbraio 2014 Segnala Inserito: 20 febbraio 2014 Salve a tutti. In un edificio con un impianto clima complesso (2 caldaie da 300 kW circa cadauna, 2 gruppi frigoriferi da 500 kw cadauno, 2 uta da 15'000 mc/h circa cadauna; climatizzazione degli ambienti con fan-coil a 4 tubi), viene eseguita una modifica importante su una porzione di edificio (circa 100 mq) modificando radicalmente l'impianto. In sisntesi questi 100 mq, vengono isolati dal resto dell'impianto e vengono gestiti con: Estrazione / immissione aira locale. Pompa di calore con split locale di potenzialità temrica intorno ai 10KW (ma questo dato ancora non è certo). Che adempimenti "burocratici" sono necessari? Dicahiarazione di conformità? (credo di si) Progetto allegato (credo di si). Progetto redatto da un professionista? Qui ho dei dubbi, perche' nopn reisco ad interpretare il passaggio del dm37 che all'art 5 comma 2 lettera f) recita: "f) impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera c), dotati di canne fumarie collettive ramificate, nonche' impianti di climatizzazione per tutte le utilizzazioni aventi una potenzialita' frigorifera pari o superiore a 40.000 frigorie/ora;" Grazie a chiunque voglia contribuire.
Simone Baldini Inserita: 20 febbraio 2014 Segnala Inserita: 20 febbraio 2014 Il progetto è sempre d'obbligo, che poi lo firmi l'installatore bisogna vedere. Il problema non è tanto del progetto ma degli adempimenti normativi del risparmio energetico. Siccome crei un impianto nuovo e ti distacchi dall'essitente, dovresti sicuramente fare la exL10 per la parte che si stacca, per la parte che rimane andrebbe rivalutata ma non lo fa nessuno anche perchè sarebbe parecchio onerosa. Poi a livello progettazione, sicuramente devi fare la relazione per i ricambi d'aria, per quanto concerne la potenza frigorifera il DM non ti chiede la firma del professionista quindi il tutto potrebbe farlo l'installatore se ne è in grado.
Volutamente Anonimo Inserita: 22 febbraio 2014 Autore Segnala Inserita: 22 febbraio 2014 Inanzitutto grazie della risposta, ma proveniendo dal mondo elettrico faccio fatica ad interpretare questo passaggio del DM 37. Ricapitolando: ma non lo fa nessuno anche perchè sarebbe parecchio onerosa. Hai colto in pieno, ma lasciamo perdere. . . Poi a livello progettazione, sicuramente devi fare la relazione per i ricambi d'aria Hai qualche riferimento con cui posso obbligare a far fare questo all'installatore? perchè la modidica ormai è fatta, ma siccome è estremamente evidente che non ci sono i ricambi orari necessari, vorei capire come metterlo con le spalle al muro. per quanto concerne la potenza frigorifera il DM non ti chiede la firma del professionista Ecco qui sono io che faccio fatica a capire. Se io vado a modificare un impianto esistene che rientra sottto l'obbligo della firma del professionista, mi stacco dall'impianto generale, e climatizzo/riscaldo singoli ambienti con dei singoli split di potenza unitaria inferore alle 40'000 frigorie, l'installatore mi puo' rilascare un progetto (allegato alla DICO) fatto da lui e non da un professioista? E' l'interpretazione corretta? Ciao grazie.
servizi Inserita: 27 febbraio 2014 Segnala Inserita: 27 febbraio 2014 Salve, mi aggrego alla discussione per una domanda che magari è stata già fatta ma che non ho trovato ad una prima ricerca sul forum: per l'installazione di uno split domestico deve essere rilasciata la dichiarazione di conformità, giusto? la normativa tecnica di riferimento da indicare qual'è? grazie
Simone Baldini Inserita: 27 febbraio 2014 Segnala Inserita: 27 febbraio 2014 Per i ricambi aria di un'attività è l'ASL che te li chiede. Le norme poi sono le UNI 10339 e il regolamento d'igiene locale. Se io vado a modificare un impianto esistene che rientra sottto l'obbligo della firma del professionista, mi stacco dall'impianto generale, e climatizzo/riscaldo singoli ambienti con dei singoli split di potenza unitaria inferore alle 40'000 frigorie, l'installatore mi puo' rilascare un progetto (allegato alla DICO) fatto da lui e non da un professioista? Se l'unità immobiliare è unica e dividi su piu' macchine dovresti sommare le singole potenze e se superano i kW del DM il progetto deve essere a firma di professionista. Molti fanno finta di nulla perchè seminando macchine da 2 kW ognuna essendo piccola non rientra, per me questa interpretazione è un po' scorretta.
servizi Inserita: 27 febbraio 2014 Segnala Inserita: 27 febbraio 2014 Per i ricambi aria di un'attività è l'ASL che te li chiede. Le norme poi sono le UNI 10339 e il regolamento d'igiene locale. era per me la risposta? in realtà mi riferisco ad uno splito domestico, una pompa di calore installata in casa. grazie
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