Elettroplc Inserito: 28 febbraio 2014 Segnala Share Inserito: 28 febbraio 2014 Non so se è la sezione idonea, ma volgio postare una recensione di una prova sul campo di un dispositivo conosciuto come Interruttore Gestione Carichi, o comunemente nel settore residenziale come RMC. Di fatto ero proposto - per ragioni pratiche - alla adozione di un controllo carichi nel mio impianto residenziale da 3kW/BT/monofase Ho scelto per razionalità in ordine alla affidabilità un Abb LSS-1/2 : serie Monofase per gestione di 2 carichi non prioritari + 1 prioritario, con corrente massima ammissibile fino a ben 90A - set di regolazione su tre scale di soglia di potenza, senza display e buzer di allarme. ausiliari per 2 segnalazioni luminose o allarmi esterni + 1 contatto di inibizione del dispositivo; i contatti NP1 e NP2 si aprono in successione cronologica al superamento del carico. - nsesun ritardo di apertura. Premesso questo, ho inserito il modulo nel quadro generale della mia abitazione, e con somma sorpresa mi sono reso conto di due anomalie: 1- I 2 contatti sono solo da 16A nominali e se devono pilotare carichi maggiori bisogna associare ad esso il contattore ESB. 2- Con correnti impulsive - con un tempo max di 1 sec. - come ad esempio una saldatrice in opera od un martello pneumatico, il dispositivo aziona i contatti NP1 e poi NP2. Il problema delle correnti impulsive, si può determinare con carichi come le saldatrici, o quegli strumenti che possono avere una corrente di impulso con tempo paritario o superiore all'intervento delle protezioni magnetiche , ovvero nei temrini entro i 100msec con correnti pari o inferiori alla soglia come curva C. Con l'analizzatore di rete ho determinato che in fase di saldatura le correnti di impulso nell'erdine di circa 40A, per un tempo inferiore al secondo, non ponevano il Gem in distacco, e neppure le protezioni da 16A. Questo è un caso in cui, un dispositivo prevenuto come il migliore o il più affidabile e pratico si è rivelato inadatto in certi ambiti. Di converso, le versioni di altri costruttori serie civili, da AVE, Vemer, BTicino, Gewiss, hanno un ritardo intenzionale programmabile di distacco e riarmo, tale da consentire - di potere utilizzare questi dispositivi anche in condizioni del tutto particolari. Credo che la soluzione migliore, risieda nei dispositivi con almeno 2 contatti NP o addiruittura come Vemer con 2 NP, consoni per una regolazione fine dei carichi da dissociare. Se leggiamo di data scheet dei dispositivi, troviamo le indicazioni sui carichi da associare ai contatti prioritario e NP, in pratica raccomandano carichi non induttivi o lievemente induttivi, e nei casi di distacco di sezioni di impianto con correnti superiori ai 16A, di associare ad esso un contattore. I contattori per questo scopo sono gli Ac7 mi apre, idonei per il residenziale con uso anche continuato del dispositivo. I costruttori, in base alle esigenze di utilizzo prescrivono la vita media del dispositivo prescrivono i temrini di sostituzione, in questo caso consigliano di sostituirlo dopo 5 anni. Spero che questo caso pratico possa essere di aiuto a tutti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro_sgv Inserita: 7 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 7 maggio 2014 Ti capisco ! Ovviamente stiamo cercando un gestore di carichi che abbia LA STESSA LOGICA DI FUNZIONAMENTO DEL CONTATORE DI CASA. Ebbene, credo che non esista. Così mi sono messo a progettarne uno. Ovviamente, se qualcuno che legge lo ha trovato, potrei risparmiarmi la fatica. Posso affermare, contrariamente alle opinioni che si raccolgono in giro, che la logica di funzionamento del distacco del contatore elettronico dell'Enel, seppur complicata, è molto "garantista", poichè consente tanti strappi alla regola. Anche l'inconveniente che menzioni tu e che non è imputabile al contatore, è ampiamente comprensibile dalla logica di funzionamento. Se ti sembro un pò "ermetico", è un pò vero, ma è perchè non escludo di farci sopra un brevetto. Secondo la mia pianificazione, riuscirò ad alimentare coi 3kW di casa, anche 4kW complessivi per quasi 2 ore, prima di alleggerire il carico. Lo sò, sembra quasi una barzelletta, ma proprio per questo è molto intrigante. Trovo qualche difficoltà a trovare il trasduttore di corrente più idoneo, l'involucro modulare DIN di plastica, che dovrei foracchiare o stampare in 3D, il PIC più idoneo. Penso spesso che sarebbe meglio trovassi un collaboratore e forse questo è il sito migliore. Se qualcuno che legge fosse delle parti di Firenze, Siena, Arezzo, esperto in C18 e magari anche in elettronica, potremo sviluppare il prodotto insieme e insieme goderne i benefici. Io ho quasi 40 anni di esperienza in elettrotecnica, elettronica, efficientamento energetico. Purtroppo, per il tuo caso, credo tu debba rassegnarti. O aspettare me Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 7 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 7 maggio 2014 Secondo la mia pianificazione, riuscirò ad alimentare coi 3kW di casa, anche 4kW complessivi per quasi 2 ore, prima di alleggerire il carico. Fai controllare il contatore!!!!!! Tutti quelli che hanno il contatore elettronico, riescono a prelevare 4 Kw per 180 minuti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Adelino Rossi Inserita: 7 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 7 maggio 2014 (modificato) alla adozione di un controllo carichi nel mio impianto residenziale da 3kW/BT/monofase stiamo parlando di una normale civile abitazione, 16A circa massimi totali. in questi interventi, oltre alla minuta e dettagliata descrizione tecnologica delle apparecchiature, ci sarebbe dovuto essere un semplice schema unifilare dei carichi. nella mia civile abitazione, i carichi sono: luci, tv frigo vari, distribuiti per la casa, formo elettrico bello tosto, uso random, phono possibilità d'uso su 3-4 prese varie, ferro da stiro, (l'uso lo decide la moglie ed è fuori discussione, o la moglie stira o si viene cacciati di casa con la camicia strizzata), lavatrice che va in riscaldo, idem come il ferro da stiro forno della stufa o non si mangia. da non dimenticare la lavastoviglie pure lei che riscalda l'acqua. Qualcuno ha pure lo scaldabagno elettrico, forse l'unico staccabile senza preavviso. La contemporaneità dei consumi maggiori la decide la moglie e i figli quando si ricordano che è opportuno verificare la situazione. Oppure si passa ai 4KW. residenziale da 3kW/BT/monofase 1- I 2 contatti sono solo da 16A nominali e se devono pilotare carichi maggiori bisogna associare ad esso il contattore ESB. Se tutta l'abitazione assorbe 16A massimo circa, dove stà il problema dei carichi maggiori di 16A?. 2- Con correnti impulsive - con un tempo max di 1 sec. - come ad esempio una saldatrice in opera In un a civile abitazione ci possono essere solo due tipi di saldatrici in uso, o il tipo classico a trasformatore ma dichiarato per uso hobbistico, (l'assorbimento di una saldatrice dichiarata per quest'uso dovrebbe avere un assorbimento umano e compatibile), ovviamente intendiamo che l'assorbimento sia inteso al primario del trafo e non alle pinze. In ogni caso essendo questo un uso saltuario, l'utente si deve assicurare della disponibilità dell'assorbimento di energia, oppure si utilizza una moderna saldatrice ad inverter allora il problema non esiste. od un martello pneumatico, se il martello è pneumatico allora si dovrà verificare il relativo compressore. Per quanto riguarda i dispositivi è evidente che la casa dovrà essere cablata a priori con le prese predeterminate ai carichi specifici da mantenere o distaccare. Spero che questo caso pratico possa essere di aiuto a tutti. Forse sul concetto di pratico ci vorrebbe una riflessione. 3kW di casa, anche 4kW complessivi per quasi 2 ore, prima di alleggerire il carico. Lo sò, sembra quasi una barzelletta, Trovo qualche difficoltà a trovare il trasduttore di corrente più idoneo, Ci sono in commercio centinaia di tipi diversi di trasduttori di corrente, cosa c'è di così particolare nel tuo? Tecnologia costruttiva o ingombri? Ci sono altresì molte decine di costruttori di trasduttori di corrente o potenza per tutti i gusti e prezzi, a mio parere non c'è niente da inventare, direi che il mercato è abbondantemente saturo in questo senso. Al limite si può partire da un convertitore esistente e personalizzare poi il segnale normalizzato che questi da in uscita. Il mio contatore è tarato a 3,3Kw, controllati personalmente.l Modificato: 7 maggio 2014 da Adelino Rossi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 8 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 8 maggio 2014 Trovo qualche difficoltà a trovare il trasduttore di corrente più idoneo, Se i problemi fossero questi..... Allora, io ne ho progettati e costruiti più di uno di questi giocattoli domestici (ancora nel secolo scorso, prima che esistessero in commercio) ed in principio utilizzavo una resistenza corazzata da 0,01 Ohm 25 Watt (su dissipatore) in un appartamento (il mio) con contratto da 3,3Kw. Il parallelo alla resistenza collegavo il secondario di un trasformatorino da 1 VA, da 4,5 Volt con primario a 220 Volt. Dal lato 220 prelevavo il segnale AC proporzionale all'assorbimento istantaneo di casa. Poi, quando l'utilizzo si è spostato da casa mia, a casa di amici e conoscenti che vedendo il mio lo volevano anche loro, ho abbandonato l'idea della resistenza, per direzionarmi verso un più sicuro TA, il quale se di buona qualità, assolve egregiamente al problema. Il TA usato da me è il modello 151133 della "SIRIO inductive components", io lo recuperai da un azionamento per motori DC che buttavano via, e serviva per monitorare la corrente assorbita dal sistema. http://www.sirio-ic.it/ Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 8 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 8 maggio 2014 Trovo qualche difficoltà a trovare il trasduttore di corrente più idoneo, La soluzione migliore è l'uso di un TA apposito come, ad esempio,m quelli indicati da Mirko. Volendo, con un minimo di pratica e manualità, si può autocostruire il TA. Basta disporre un nucleo toroidale di ferrite, su cui si avvolgono un certo numero di spire di rame smaltato che costituiscono il secondario; su queste si avvolgerà il conduttore di fase del montante. bastano poche spire. Il secondario si raddrizza con un ponte, se si vuole la misura in continua. Altra soluzione artigianle consiste nell'uso di un piccolo trasformatore, simile a quello indicato da Mirko, messo con il secondario in serie al conduttore di fase del montante. L'unico inconveniente è che il secondario deve essere dimensionato per sopportare tutta la corrente circolante. Nel caso di un 3 kW, ad esempio, son bn 13 A, quindi un trasformatore da 60 VA o più. Decisamente sprecato. Mirko risolse brillantemente con uno shunt resistivo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 8 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 8 maggio 2014 Quando leggo: Se i problemi fossero questi..... oppure Altra soluzione artigianle consiste ....... mi meraviglio sempre più di quanto sia immenso il campo elettrotecnico e quanto possa influire una buona dose di manualità / esperienza / praticità sulla realizzazione di un semplice circuitino qualunque. Queste doti, ormai, sono rare! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro_sgv Inserita: 8 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 8 maggio 2014 Ringrazio per i consigli. Ho visto i TA di Mirko. Riguardo ai 4KW per 180 minuti da tutti i contatori da 3kW (Maurizio), non ci conterei troppo. Da una più attenta ricerca su come funziona la logica dei contatoti elettronici, si può capire che tale condizioni procura il distacco della fornitura al 182° minuto, anche se il carico è stato al momento alleggerito (rimani al buio anche se hai staccato quasi tutto!). Se non credi puoi sempre provare. Parlo di "ricerca", perchè l'Enel non ha mai pubblicato una dettagliata specifica della logica di funzionamento, anche se riconosco che non è tenuta a farlo e basta che si sia fatta omologare il contatore. Quindi va cercata per il mondo. Sapevate che il brevetto originale viene dal Canada ? Se fosse così facile ..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroplc Inserita: 14 maggio 2014 Autore Segnala Share Inserita: 14 maggio 2014 E' comunque una eccezione che comporta un vantaggio: 180 minuti a 4kWh. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfa Charlie Inserita: 19 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 19 maggio 2014 perchè l'Enel non ha mai pubblicato una dettagliata specifica della logica di funzionamento, anche se riconosco che non è tenuta a farlo e basta che si sia fatta omologare il contatore. Questi 40anni di esperienza hanno fatto ruggine ... Ma sai di cosa parli ???? i nostri contatori Enel sono omologati alla direttiva 2004/22/CE, ovvero con eccezioni e distacchi predefiniti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 19 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 19 maggio 2014 Calma e gesso, non è assulutamente necessario essere così aggressivi. Comunque in bolletta l'enel subito nella prima pagina da il limite di sovraccarico ammesso a tempo insdefinito, se non ricordo male il 15%, quindi i 3 kw diventan quasi 3.5kW a tempo indefinito. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroplc Inserita: 19 maggio 2014 Autore Segnala Share Inserita: 19 maggio 2014 Dovrebbe essere il 10% - in pratica uno storno di una ipotetica potenza reattiva - in pratica, si arriva a: 3.3kwh continuativi. Per il resto, una battaglia delle associazioni dei consumatori - agli albori del Gem - ha spuntato una deroga nella potenza erogata per ben 4kw per un tempo max di 180 minuti. Il Gem, adotta uno standard di lettura della potenza, mediante anche un componente detto diodo Shunt - che assicura nel suo insieme una tolleranza dell'1% per la componente attiva e del 2% per la componente reattiva. PS: per curiosità, nella curva di potenza delle brochure Enel del 2005, è definito il limite di carico a ben 14kw ( che è il limite del C63A ora 63A sezionatore ) che deve essere estinto entro 1 sec massimo. Inoltre, è possibile adottare al Gem carichi come le saldatrici, sia elettroniche sia tradizionali, provato di persona. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DJ_Gabriele Inserita: 28 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 28 maggio 2014 Perdonatemi ma io non capisco ancora, dopo anni che leggo discussioni del genere cosa ci sia di così difficile nel regolarsi coi consumi in una abitazione domestica con una fornitura di livello base: o si tiene il contatore da 3 kW e si guarda quello che si accende oppure si passa a 6 kW e si vive più tranquilli come si addice ad un paese civile, senza apparecchi che semplicomplicano la vita a chi li mette! Per non parlare che spesso sono gli apparecchi mobili a far staccare il contatore e non quelli connessi al controllo carichi (visto che sono facilmente predicibili), esempio pratico: phon da 2400W di mia sorella e aspirapolvere da altri 2400W di mia madre, attaccati a prese casuali in casa, già questi bastano a far saltare la corrente in maniera pressoché istantanea, se poi ci si mette anche uno o due frigoriferi, illuminazione e servizi di casa, il distacco è sicuro anche con tutti i controlli carichi del mondo! Per non parlare del caso in cui si usi il forno o il piano cottura elettrico (non interrompibili pena la morte in seguito alla flagellazione dovuta alla cattiva riuscita della pietanza), l'unica cosa che vedo interrompibile (per un breve periodo) è la climatizzazione estiva (ma i condizionatori malvedono le interruzioni di corrente brutali) e la produzione di acqua calda con uno scaldabagno elettrico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroplc Inserita: 31 maggio 2014 Autore Segnala Share Inserita: 31 maggio 2014 Non è sempre così semplice soprattutto con famiglie numerose e case grandi.. La gestione dei carichi assicura la continuità del servizio, semmai c'e' da chiedersi se questi sono affidabili nel tempo. Tieni cononto anche del fatto che, molti non sanno nemmeno quanto assorbe un <phon- Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_155042 Inserita: 31 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 31 maggio 2014 phon da 2400W di mia sorella e aspirapolvere da altri 2400W di mia madre, attaccati a prese casuali in casa, già questi bastano a far saltare la corrente in maniera pressoché istantanea esatto .. per questo motivo la gestione carichi , serve a nulla . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 31 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 31 maggio 2014 phon da 2400W di mia sorella Alla faccia..... Non è che si asciuga i capelli con il phon che si adopera per la guaina termoretraibile ??? Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
click0 Inserita: 31 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 31 maggio 2014 oppure si passa a 6 kW phon da 2400W di mia sorella e aspirapolvere da altri 2400W di mia madre Gabriele, altro che 6kw, secondo me te ne servirebbero almeno 15 di kw Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroplc Inserita: 31 maggio 2014 Autore Segnala Share Inserita: 31 maggio 2014 Il problema è che il controllo carichi o gestione qual si voglia, è obbligatorio nel livello 2...non è questione se serve o meno...alla fine è una funzione che può anche essere utile...il problema è che è imposto. Semmai, le gestioni carichi come le serie domotiche, possono realizzare una selezione fino a 6/7 carichi in modo sequenziale fino a trovare l'equilibrio dell'impianto. la limitazione del nostro paese a 3.3kW (4kW x 180 minuti) è certamente restrittivo se paragoniamo le esigenze moderne delle famiglie, mentre le fasce di potenza maggiori sono deleterie dal punto di vista economico. Ho sentito di gente che, anche con ben 8kW in monofase, ha problemi di tenuta del Gem... Giusto, inutile o sbagliato, è da inserire nel livello 2, semmai possiamo discutere se è sufficiente un normale moduilo con 1 o 2 linee NP, o se è meglio la serie domotica con più moduli sezionatori per dissociare i carichi; anche il prezzo è diverso, ed anche molto in relazione alla serie domotica. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 31 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 31 maggio 2014 il problema è che è imposto. Consigliato, Elettroplc, consigliato....le norme consigliano e basta! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DJ_Gabriele Inserita: 31 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 31 maggio 2014 Hahahah guardate, se non fosse per il passaggio obbligato alla trifase e la necessità di rifare quadro e montante un pensierino ce lo avremmo già fatto invece siamo limitati solo a 6 kW! Anche perché ormai è molto più economico scaldare con le pompe di calore visto il clima mite, che con la caldaia a gas! Per non parlare della maggior comodità di pulizia e comodità dell'induzione! Comunque fortunatamente si può fare un impianto di livello uno e mettere tutte le altre amenità che si vuole, tranne il controllo carichi! PS: il phon da 2400W è un banalissimo Imetec con la funzione ioni (sia mai a non averla ahahhahah) che si trova in tutti i negozi, idem l'aspirapolvere, nulla di particolare. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
click0 Inserita: 31 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 31 maggio 2014 o se è meglio la serie domotica con più moduli sezionatori per dissociare i carichi cosi pero non si passa al livello3? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 31 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 31 maggio 2014 cosi pero non si passa al livello3? Appunto!!!! Facciamo attenzione a non sforare di livello....si sa mai che scatti qualche sanzione! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 1 giugno 2014 Segnala Share Inserita: 1 giugno 2014 PS: il phon da 2400W è un banalissimo Imetec con la funzione ioni (sia mai a non averla ahahhahah) che si trova in tutti i negozi, idem l'aspirapolvere, nulla di particolare. Come questo ? Ce l'ha pure mia figlia ma i watt sono 1400 e non 2400. Non escludo a priori che il Tuo sia da 2400, anche se quella è una potenza da fornace più che da phon, ed è per quello che m'è scappato il paragone con l'atrezzo per la guaina termoretraibile (conosciuto anche come sverniciatore) Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DJ_Gabriele Inserita: 1 giugno 2014 Segnala Share Inserita: 1 giugno 2014 Mirko, ti assicuro che sono 2400W, anche in altre discussioni mi si diceva di esagerare le potenze degli apparecchi ma anzi, erano gli altri che le sottostimavano! Comunque avevo sbagliato marca, non Imetec ma Rowenta, ed è ancora in vendita (e se ne cerchi di altre marche ne trovi quanti ne vuoi di quelle potenze!): http://www.amazon.it/dp/B00659XGRY/ref=asc_df_B00659XGRY19144347?smid=A11IL2PNWYJU7H&tag=trovaprezzi-kitchen-21&linkCode=df0&creative=23422&creativeASIN=B00659XGRY Ovviamente è stato scelto quello e non un altro per via del colore: perlato con i dettagli rosa e non per altro... ti posso dire che nella specchiera (a cui viene collegato) si abbassano le luci al momento dell'accensione hahahah Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 1 giugno 2014 Segnala Share Inserita: 1 giugno 2014 si abbassano le luci al momento dell'accensione hahahah Ah....di questo non avevo il minimo dubbio.... Buona Domenica Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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