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PLC Forum


Controllo Temperatura...


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Inserito:

Ho la necessita' di regolare la temperatura in un ambiente di circa 8 metricubi a 240C°. Con il sistema attuale (Un termoregolatore molto vecchio della gefran) ho questo tipo di problema:il sistema una volta raggiunta la temperatura del setpoint spegne le resistenza ma per inerzia la temperatura continua a salire fino a 250C° ,stessa cosa succede quando la temperatura scende a 240C° le resistenze vengono rialimentate ma per inerzia si scende fino a 230C°.So' per esperienza che in ambienti molto grossi e' difficile stabilizzare la temperature ma cosi' mi sembra un po' troppo.Cosa mi suggerite?Agendo sulla banda proporzionale posso risolvere?

Ciao Gianni

PS Mi spiegate in modo semplice la funzione "banda proporzionale" e " tempo derivato"

"tempo integrale" :)


Inserita:

Il secondo tasto da sinistra della barra dei comandi ti immette nella sezione didattica. Li trovi il mio tutorial sulle regolazioni dove viene spiegato il funzionamento dei regolatori PID. Tra i vari casi affrontati c'è anche il regolatore di temperatura.

Se non puoi sostituire il vecchio regolatore, prova ad agire sulla parte derivativa per anticipare un poco il regolatore. Puoi anche provare ad aumentare il guadagno proporzionale.

Attenzione prima di acccingerti a modificare i aprametri assiacurati di poter tornare alla configurazione di partenza.

Dalle tue domande si arguisce che non sei molto esperto, quindi il rischio di peggiorare la situazione è molto reale.

Inserita:
Agendo sulla banda proporzionale posso risolvere?
dovresti fare delle prove ricavando e registrando i valori della retoazione.. gioca anche sul tempo integrale...
PS Mi spiegate in modo semplice la funzione "banda proporzionale" e " tempo derivato"

"tempo integrale"

Banda proporzionale: il guadagno per la grandezza regolante di controllo sara' proporzionale al'errore presente ..

Tempo integrale : il guadagno per la grandezza regolante di controllo sara' proporzionale all'ammontare di tempo l'errore e' presente ..questa tende a eliminare l'effetto offset creato dal proporzionale.

Tempo derivativo: il guadagno per la grandezza regolante di controllo sara' proporzionale al ritmo(rate) del cambiamento dell'errore misurato.

Ce ne sono altre definizioni.. puoi trovarli sulla web...

Inserita:

Se il pacco di restenze e' composto da piu' elementi potresti rendere indipendente l' alimentazione per ciascuno, in modo da avere piu' gradini di riscaldamento e non un "tutto o niente".

In questo caso pero' dovresti cambiare anche il regolatore.

Inserita:

Fatti salvi gli interventi sui parametri di regolazione, potrebbe essere utile analizzare

la capacità, se esiste, di ricircolazione dell'aria all'interno dell'ambiente.

Se l'aria è statica e non circola con fluidità in tutto l'ambiente la regolazione ne risente, così come potrebbe essere utile

una piccola estrazione regolabile dell'aria che potrebbe aiutare verso i picchi di alta temperatura.

Inserita:

Il problema e' che non posso cambiare il termoregolatore (In realta la temperatura viene impostato su un programmatore della gefran "digiprom"(Da anni fuori produzione) e poi non so come viene regolata da sto "coso"!L'unica regolazione disponibile e la PB con trimmer. :(

Ciao Gianni

Inserita: (modificato)
L'unica regolazione disponibile e la PB con trimmer.

Solo la banda proporzionale... in pratica un termostato on/off in cui puoi variare il differenziale.

Oppure agisce in modo continuo sulle resistenze (burst,...)?

Non ho ben capito dal primo post, ma l' elemento riscaldante e' all' interno del locale o il riscaldamento avviene tramite aria o altro vettore?

Modificato: da mf2hd
Inserita:
Solo la banda proporzionale... in pratica un termostato on/off in cui puoi variare il differenziale.

Oppure agisce in modo continuo sulle resistenze (burst,...)?

Non ho ben capito dal primo post, ma l' elemento riscaldante e' all' interno del locale o il riscaldamento avviene tramite aria o altro vettore?

...e' un termostato on/off

l'elemento riscaldante e' una batteria di resistenze con ventilazione forzata canalizzata posta sopra la camera.

Ciao Gianni

Inserita:
...e' un termostato on/off

l'elemento riscaldante e' una batteria di resistenze con ventilazione forzata canalizzata posta sopra la camera.

Per come la vedo io, la regolazione on/off per la sua economicita' e' adatta alle applicazioni "domestiche" (fan-coil, radiatori, etc.), a livello industriale l' unico campo in cui ha un certo senso e' quello della refrigerazione, dove il campo di lavoro puo' essere relativamente ampio in modo da non stressare la macchina frigorifera: gli spunti all' avvio e gli on/off ravvicinati sono letali per i compressori.

Per gestire un po' meglio le inerzie dell' impianto che hai le soluzioni che mi vengono in mente sono:

- la gia' citata verifica di fattibilita' per dividere il pacco riscaldante in piu' gradini in modo da avere almeno una minima possibilita' di modulazione della potenza. Qui pero' bisogna mettere mano al sistema di regolazione...

- Installare una modulazione continua sul pacco riscaldante (burst, pwm,...) e cambiare anche qui il vecchio regolatore.

- Sfruttare, come gia' accennato da adross, la possibilita' di usare l' aria esterna per modulare la temperatura di quella di mandata. In questo modo puoi mantenere il vecchio regolatore senza sconvolgere l' esistente, pero' apportando delle modifiche alla ventilazione (serranda motorizzata, ventilatore supplementare, estrattori,...) e aggiungendo un regolatore PI o meglio PID che si occupi di "livellare" le inerzie.

Inserita:

Mi e' venuta in mente anche un' altra "prova":

recentemente ho usato dei regolatori digitali della pixsys, questo:

http://www.pixsys.net/ita/prodotti/dettagl...p?idprodotto=56

l' utlizzo che ne ho fatto e' di semplice termostato a 2 gradini, pero' nel libretto di istruzioni ho visto che ha anche la possibilita' di PID con autotuning, visto che non costano cifre esorbitanti (mi pare sotto i 100 euro) potresti provare questo.

Come sonda da abbinarci prendi la PT100.

Non serve neanche sconvolgere tanto la regolazione attuale: potresti usare il termostato esistente come limite di sicurezza, impostandogli un setpoint alto, e in serie all' uscita mettere quella del digitale.

  • 2 weeks later...
Inserita:

ciao a tutti

qualche tempo fa ho avuto a che fare con dei termoregolatori della gefran (non ricordo la serie)e da parametri di configurazione era possibile settare il modo di funzionamento in regolazione PID oppure on/off controlla che la cosa non sia possibile su quello tuo anche se penso di nò visto che hai la regolazione della bp con trimmer.

ciao a tutti

Cristina Fantoni
Inserita:

Per regolare le resistenze mantenendo a monte una funzione PID con uscita 0-10V, esistono dei moduli di Siemens B&T che potrebbero fare al caso tuo.

Ne ho utilizzati di recente per 35 batterie di post-riscaldamento e devo dire che fanno la loro funzione senza dare grossi problemi, in pratica tu gestisci il tuo PID di regolazione, per esempio io li gestisco dal PLC, a comandare le resistenze ci pensano loro.

Salvo variazioni di sigla, che ultimamente Siemens B&T ha fatto (scombussolandomi tutto, giacche' avevo fatto l'abitudine alle vecchie sigle), gli articoli sono due:

SEM 61.4 e' un convertitore di segnale 0.10Vdc / 24 Vac pausa/impulso, il segnale di uscita ti serve per comandare un variatore statico per resistenze elettriche, che si chiama SEA 45.1

Con questi due dispositivi hai la possibilita' di controllare iin modo piu' preciso le resistenze.

:wub:

  • 2 months later...
Inserita:

Puoi dividere i vari candelotti della batteria letrrica e utilizzare degli inseritori che convertono il segnale 0-10 in comandi digitali in modo da inserire e disinserire solo parti della batteria e non tutta. Poi devi lavorare sul xp e tn

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