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Caricare Batteria Auto


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Inserito:

Salve.volevo sapere se una batteria d'auto da 45 ah da ricaricare ciclicamente con un caricabatteria 13,2volt 6amper e' possibile lasciarla una notte intera senza rischi.il caricabatteria in questione non ha controllo di carica.grazie


Inserita:

In linea teorica ipotizzando che la batteria sia quasi completamete sarica, in circa 6/7 ore dovrebbe ricaricarsi, non superare questo tempo.

Inserita:

Parlando con un negoziante di elettronica mi diceva che bisogna mettere tra caricatore e batteria un diodo.ma a cosa servirebbe?e'giusto farlo?dice che in questo modo la batteria può'rimanere in carica tranquillamente

Inserita: (modificato)

Il diodo in serie serve solo per evitare che, in caso di guasto del caricabatteria, la batteria si scarichi sul medesimo.

Per avere una buona carica, in genere, si da una corrente di carica 1/10 della capacità della batteria, nel tuo caso 4 A circa.

Se il carica batteria non è adatto si rischia di "andare oltre la ricarica". Dipende da come è fatto il tuo alimentatore. Se è specifico come carica batterie può andar bene, se èun alimentatore stabilizzato, non va bene.

Caricando a 6 A per 12 ore hai caricato completamente la tua batteria, e sei andato oltre, anche se la batteria era completamente scarica.

Modificato: da Livio Orsini
modifica per evitare possibili fraintendimenti.
Inserita:

un vecchio ... suggeriva di inserire una doppia lampada (fari da 2x 55W=) in serie come ballast urdox ( tende a stabilizzare e limitare la corrente)

Inserita:

grazie.l'alimentatore mi e' stato venduto come caricabatteria ma smontandolo all'interno ha solo un trasformatore, un ponte raddrizzatore e un amperometro.mi sembra poco per considerarlo caricabatteria :smile: .tira fuori 13.2 volt.

Inserita:

No è proprio un carica batterie per accumulatori al piombo. Se osservi l'amperometro vedrai che la corrente tende a diminuire man mano che la batteria si carica.

Inserita: (modificato)

Bhee.. non certo come quelli di ultima generazione SW a commutazione.

che manco partono se non testano i 12V.

Ma almeno hai l'Amperometro per tener sotto controllo l'assorbimento

(corrente di ricarica).

Inoltre se dà 13,2V a vuoto vedrai che la corrente scende prossima allo zero

a batteria carica (se è buona).

E' proprio come quelli di una volta...

peccato che in particolare di notte la tensione di rete possa salire a 230 - 250V

con una V max prevedibile di 14,5 V io un fusibile o meglio una lampada in serie

la metterei se desideri lasciare a lungo collegato il carica batterie-(alimentatore)

in locale non presidiato tieni presente meglio se arieggiato (calore per le perdite

e possibili esalazioni anche se sono ermetiche).

Modificato: da enricopedro
Inserita:
Per avere una buona carica, in genere, si da una corrente di carica 1/10 della capacità della batteria, nel tuo caso 4 A circa.
Se il carica batteria non è adatto si rischia di "andare oltre la ricarica".

all'interno ha solo un trasformatore, un ponte raddrizzatore e un amperometro

No è proprio un carica batterie per accumulatori al piombo

mi sembrano un poco contraddittorie stè affermazioni... soprattutto la prima non la capisco eppure la vedo spesso ripetere, ma non stiamo parlando mica di pile stilo ricaricabili?!?!? L'alternatore in auto non ci scarica sopra 40A e lei non dice nulla...??

Inserita:
L'alternatore in auto non ci scarica sopra 40A e lei non dice nulla...??

Questa è la capacità dell'alternatore, non la corrente di carica della batteria. L'alternatore deve essere in grado di fornire corrente a tutte le utenze più un surplus per mantenere carica la batteria. C'è sempre e comunque un limitiatore di carica per la batteria; se il limitatore funziona bene la batteria dura molto tempo, se il limitatore è malfunzionante distruggi la batteria in poco tempo. Sulle vecchie auto con generatore a dinamo il limitatore era di tipo elettromenccanico e funzionava in modo approssimativo, le batterie avevano una vita molto più breve.

Se si ci si vuol togliere una curiosità si faccia laseguente prova.

Si allenti il morsetto positivo della batteria, si sfila il morsetto dal reoforo e si inserisce in serie un amperometro di portata adeguata. Poi si mette in contatto il morsetto con il reoforo pinzandolo 8oppure con un aiutante che lo tiene in posizione). Si avvia il motore, a motore avviato si distacca il morsetto così che l'amperometro misurerà la corrente circolante nella betteria. Il valore non sarà molto elevato, con il solo assorbimento del motore e della strumentazione si leggeranno pochi A, quelli necessari alle utenze, più una corrente di mantenimento in carica della batteria. Accendendo le luci si noterà un incremento della corrente proporzionale alle utenze inserite.

Se si ha la costanza e la pazienza di ripetere le prove con diversi gradi carica della batteria si potrà osservare la variazione della corrente circolante con il minimo di utenze inserite.

Questi sono ricordi della gioventù (parecchi decenni fa) quando istruivo gli elettratuti sull'uso dei banchi di diagnosi elettronica.

Se si consulta un qualsiasi sito che tratta dei problemi delle batterie al Pb, si legge che la corrente di carica non deve superare 1/10 della capacità totale della batteria.

Caricando la batteria con un sistema minimo costituitom da un trasformatore, ponte e condensatore di livellamento, se il trasformatore è dimensionato correttamente si ha un semplice sistema di regolazione automatica di carica.

  • A batteria scarica la differenza di tensione è elevata e lacircolazione di corrente tra alimentatore e batteria è limitata solo dalle caratteristiche del trasformatore. L'effetto è una diminuzionedella tensione disponibile; l'alimentatore in effetti è un generatore di tensione con resistenza interna abbastanza elevata. Nel caso in oggetto si ha una corrente teorica massima di 6 A, che è di poco superiore al valore ideale per quelal batteria.
  • Man mano che la batteria si carica cresce la tensione della batteria stessa; il valore di corrente circolante tenderebbe a diminuire. In pratica può anche rimanere costante sino a quando non sia stata recuperata completamente la "cedevolezza" dell'alimentatore. Oltre questo punto la corrente comincia a diminuire perchè la tensione dell'alimentatore non può più aumentare.

Il ciclo di carica con un siffatto alimentatore si può approssimare ad un primo tratto a corrente costante ed un ultimo tratto a tensione costante. Questo ciclo è molto simile al ciclo ideale di carica di un accumulatore al Pb.

Inserita:

in sostanza col mio caricatore posso lasciarla una notte sotto tensione o devo realizzare un circuito di controllo carica che mi distacchi il caricatore a carica completa della batteria?

Inserita:

Se ci abbini un interruttore di carica automatico sei ancora più sicuro.

  • 2 weeks later...
Inserita:

Puoi anche completare il tuo alimentatore con un controllo di tensione e corrente cosi hai più sicurezze.

I controlli tensione e corrente si trovano su ebay , basta cercare alimentatore variabile con controllo di corrente. Si trovano già assemblati o in Kit.

Appure se vuoi puoi anche realizzarlo da solo in rete ci sono diversi schemi.

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