Mauro Fornari Inserito: 26 marzo 2014 Segnala Share Inserito: 26 marzo 2014 Buongiorno, aiutatemi a risolvere questo enigma, (almeno per me.) Un nuovo cliente mi contatta perchè ha un problema con l'impianto FV. Ha una contratto da 3 kWp realizzato con 12 moduli da 255 W ognuno e inverter da 3 kW. Per sopperire alle perdite invernali, "il furbo" , ha fatto installare altri 5 moduli da 230 W senza variare le condizioni contrattuali con ENEL. Adesso a volte gli scatta il contatore delle immissioni e sembra che gli succeda a seguito di giornate piovose con brevi schiarite di sole. (dice lui). E' possibile che la produzione salga a tal punto che il contatore legga immissioni elevate per cui interviene, visto che col freddo il rendimento delle celle FV sale, e con le schiarite di sole la produzione potrebbe eccedere.? L'inverter, se pur da 3 kW taglia a 3,3, così leggo dai data sheet. Che ne pensate? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 27 marzo 2014 Segnala Share Inserita: 27 marzo 2014 A parte il fatto che se ha un'agevolazione di SSP e incentivo FV, lui non puo' potenziare l'impianto a suo piacimento, stiamo parlando di frode fiscale ne piu' ne meno. Poi puo' essere che superi i 3,3 kW istantanei e intervenga lo sgancio. Se l'inverter ha un data logger guarda i dati e vedi se ci sono picchi, forse puoi vederlo anche dal contatore GSE il valore massimo d'immissione misurato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Fornari Inserita: 27 marzo 2014 Autore Segnala Share Inserita: 27 marzo 2014 Della frode l'ho già informato, apposta dico, "il furbo" , dei picchi devo ancora accertarmene. Adesso mi interessa sapere se è possibile che il contatore delle immissioni intervenga per esubero come lo fa quello normale di casa per i prelievi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 27 marzo 2014 Segnala Share Inserita: 27 marzo 2014 Lo dico perchè chiunque abbia contribuito alla modifica potrà essere perseguito penalmente, quindi anche l'installatore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gio.funny Inserita: 29 marzo 2014 Segnala Share Inserita: 29 marzo 2014 Ciao, sicuramente il problema è quello!! Come nuovo installatore devi avvisare dei rischi il tuo cliente....è possibile che l'enel dopo diversi allarmi per superamento per troppa corrente, esca per un controllo e se trovano anomalie.....come dice Bandini Simone, è perseguibile PENALMENTE... In più, se dovessere uscire quelli delle dogane (e a volte li trovi in giro-in lombardia sono 3-4 sig.) per un controllo, può prendere una multa + blocco o annullamento del contributo gse (se impianto eseguito durante qualche conto energia)... Altra cosa: Ma i pannelli sono attaccati sotto un'altro inverter o sempre lo stesso??? Se il primo installatore ha messo 12 pannelli e lui ne ha aggiunti altri, non è sotto-dimensionato l'inverter?? Magari visto che sono 5 pannelli e l'inverter non è doppio inseguitore, li ha messi in serie agli altri, alzando la tensione di stringa....uscendo dal range di tensione max dell'inverter.... Mi pare strano che l'inverter non sia cotto. Ultima cosa:SE L'IMPIANTO è INSTALLATO CORRETTAMENTE, prima di intervenire il contatore deve intervenire l'interruttore magnetoterm.....!!!!!!!! Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ligabue Inserita: 29 marzo 2014 Segnala Share Inserita: 29 marzo 2014 Quanto dice gio.funny è corretto. Esuliamo dal discorso che il tuo cliente sta facendo frode fiscale e andrebbe punito... Se l'impianto è incentivato in Conto Energia, vedrai che il GSE si renderà conto della sovraproduzione, in quanto hanno delle stime precise, che se vengono superate di una certa % (se non erro 20%) portano a un immediato controllo incrociato con Enel. Inoltre, come da contratto firmato con Enel, se si supera in due differenti mesi dell'anno la potenza in immissione richiesta (e per cui si è pagato), automaticamente si adeguerà il contratto con un pagamento, della quota potenza in esubero, triplo rispetto alle condizioni standard. Dal punto di vista tecnico devi invece chiarirci se s'è un solo inverter (di che potenza?) oppure ne è stato aggiunto un altro (reputo di no). saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Fornari Inserita: 29 marzo 2014 Autore Segnala Share Inserita: 29 marzo 2014 L'inverter è uno da 3kW PVI-3.0 OUTD-TL , le tensioni di stringa non vengono superate, perchè i moduli sono da 37 / 38 V e ne sono ho 8 da 255W su un stringa e (4x255W)+(5x230W) su l'altra. Dai data sheet la potenza in ingresso dovrebbe essere tagliata a 2 kW per ogni stringa e la tensione max di stringa è 560V. L'esposizione del campo non è proprio ottimale e non gli permette forti esposizioni. A questo punto io mollo tutto, chi me lo fa fare a prendermi questa brega. Al massimo posso cercare di metter su un sistema con un rele' di massimo consumo in uscita all'inverter che alla soglia dei 3 kW prodotti attivi qualche utilizzatore resistivo che crea assorbimento e non supera la potenza contrattuale...potrebbe andare? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ligabue Inserita: 29 marzo 2014 Segnala Share Inserita: 29 marzo 2014 L'inverter in oggetto ha una potenza massima d'uscita di 3,3 kW, quindi non può superare quella soglia... A questo punto, la totale potenza è di gran lunga superiore a quella dell'inverter che quindi lavora male e sempre al limite (prevedo che in poco tempo potrebbe deteriorarsi...). saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_155042 Inserita: 29 marzo 2014 Segnala Share Inserita: 29 marzo 2014 prevedo che in poco tempo potrebbe deteriorarsi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gio.funny Inserita: 30 marzo 2014 Segnala Share Inserita: 30 marzo 2014 Ciao, come tensioni ci puoi anche stare ma come amperaggio sei fuori.... Anche se metti un relè che ti accende qualche resistenza scalda acqua o pompa di calore o altro, il consumo l'hai in uscita dall'inverter mentre te hai problemi all'entrata! Anche se non è legale, il max che puoi fare è mettere un relè che "taglia" una stringa....ma non credo il cliente lo prenda in considerazione....se ha messo altri pannelli è per produrre più corrente... Non sò se sia fattibile legalmente ma....puoi proporgli di installare un altro inverter che NON passi dal contatore GSE...che immette corrente alla casa in modo "diretto"...ricordati che il contratto con enel è da 3kw in prelievo e 3kw in immissione (di solito è stipulato così...dovresti verificare...) Il contatore Enel puo saltare per troppo consumo ma anche per troppa immissione...quindi legato all'inverter nuovo devi mettere un utilizzatore con un rele che parta al superamento di una certa soglia....Alcuni inverter l'hanno già integrato... Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
scresan Inserita: 30 marzo 2014 Segnala Share Inserita: 30 marzo 2014 (modificato) ..... partiamo dal presupposto che l' impianto è stato fatto in SSP senza CE ma con solo utilizzo degli incentivi fiscali. In questo caso l' unica pecca è la dichiarazione di conformità mancante, se ha aggiunto in un secondo momento gli altri pannelli. Per quanto riguarda la AdD non ci sono problemi, in quanto impianto sotto i 20 kw di picco (pannelli, non inverter!). Per quanto riguarda terna e il regolamento di esercizio sottoscritto al momento dell' attivazione dell' impianto, nulla cambia in quanto "il generatore" , cioè l' inverter è quello originale! Per quanto riguarda la parte tecnica, pare che sia tutto ok, se non per il fatto che mettendo in serie pannelli da 255 watt e 230 watt, è come mettere tutti da 230!!! Era meglio se risparmiava i soldi di un pannello e ne metteva altri 4 da 255-260 watt, facilmente reperibili sul mercato! Il problema dei picchi di produzione dopo una pioggia a pannelli freddi, è normale e potrebbe essere proprio questo il suo problema. Per risolverlo potresti installare un amperometro sulla linea di produzione (in commercio si trovano dei prodotti già pronti, con la possibilità di regolare tempi, isteresi etc), che attiva un carico (una resistenza ad esempio su un scaldacqua) in modo da impedire l' immissione in rete di tutta la produzione. Di solito i picchi di questo tipo durano qualche minuto. Se l' impianto, invece, è stato fatto utilizzando gli incentivi dei vari CE, meglio che stai alla larga!!! Modificato: 30 marzo 2014 da scresan Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Fornari Inserita: 31 marzo 2014 Autore Segnala Share Inserita: 31 marzo 2014 Infatti ne starò lontano. I picchi di produzione li sospettavo e avevo dei dubbi, ora ne ho la conferma. Proverò a metter su il sistemino dell'amperometro. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro_sgv Inserita: 10 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 10 maggio 2014 Queste cose non si fanno. Però mi hai messo una pulce nell'orecchio. Il contatore da 3kW scatta IN PRELIVO dopo 2 minuti se superati i 4,0kW (4,2kVA), dopo 182 minuti (3 ore) se supera solo i 3,3KW. Ma sessuna informazione ho sulla IMMISSIONE. Che sia uguale ? Per verificarlo dovresti dirmi dopo quanti minuti stacca ? Se vale l'potesi di cui sopra dovrebbe scattare dopo 182 minuti (3,05+1,15 = 4,2 puramente attivi). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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