tzenobite Inserito: 6 aprile 2014 Segnala Share Inserito: 6 aprile 2014 ciao a tutti, sono nuovo :-) ho bisogno di aiuto quasi disperatamente... ho la necessita' di amplificare un dulcimer (tipo chitarra acustica, per semplificare) in modo da poter suonare amplificato sia in presenza sia in assenza di rete gli ampli portatili a batteria o han poca potenza o costano tantissimo, e visto che sono all'inizio non posso e non vorrei spararmi 300/400 euro oppure 150 ma senza risultato inoltre, meglio lasciarmi la possibilita' sia di cambiare potenza dell'ampli sia di non dover sempre portarmi dietro il peso delle batterie se non ne ho bisogno pero'... tempo fa mi hanno regalato un ups seminuovo con dentro due batterie panasonic la cui etichetta recita: 12v 7,2ah/20hr avendo necessita' di alimentare una cassa da 30w per 180/200 minuti effettivi, pensate che mettendo in una scatola quelle, un inverter 12v/220v da 75/100w e un caricabatterie (giusto per eventualmente ricaricare sul posto) potrebbe funzionare? il risultato sarebbe una specie di ups, pero' tutti quelli che ho visto hanno altissime potenze per pochissimi minuti, e comunque due batterie "buone" gia' ce l'ho... cosa mi consigliate? grazie :-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 6 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 6 aprile 2014 L'idea dell UPS non e' male, la durata dipende dall'assorbimento e quella dichiarata (tipicamente 10-20 minuti) si riferisce al pieno carico. Un caricatore esterno dovrebbe ricaricare per 8-10 ore e non e' pensabile portarselo dietro, mentre aumentare la capacita' delle batterie si puo'. Nella scatola ci sarebbe l'Ups, utilizzato solo come convertitore, e la o le batterie, mentre a casa ci sarebbe il caricabatterie piu potente adatto alla capacita' utilizzata. L'alimentatore interno all'Ups non sarebbe in grado di caricare la maggiore capacita' necessaria mentre quello esterno si. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 6 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 6 aprile 2014 grazie! quindi dici che le batterie che ho (12v 7,2ah/20hr) con un inverter tipo quelli da macchina (basterebbe da 100w, avanza pure) nella scatola e un caricabatterie a casa funzionerebbe? tutto l'ups e' grosso come un pc e pesa il doppio... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 6 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 6 aprile 2014 Esatto. Basta calcolare i tempi di uso effettivo e di ricarica per dimensionare le batterie necessarie ed evitare di portarsi appresso un peso inutile. Per esempio, 30 Watt per 4 ore, calcolando anche le perdite di rendimento dell'inverter, sono circa 200 Wattora che a 12 volts sono circa 18 Amperora, valore standard di batteria. La carica puo' avvenire a 2 Ampere per 10 ore, per esempio di notte, a casa. Il volume da portarsi appresso sarebbe una valigetta di 20 x 30 x 15 cm. circa, ed il peso intorno ai 9 o 10 Kg. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 6 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 6 aprile 2014 se ho capito i conti: due batterie da 12v/7,2ah quindi farebbero 16,8Ah x 12v = 201,6 Wh / 30W = 6,72h ? quindi con le due batterie dell'ups e un inverter ce la faccio? non so come fare i conti, scusatemi :-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 6 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 6 aprile 2014 (modificato) Il conto e' corretto, ma la potenza di 30 W e' solo dell'ampli, mentre l'inverter si "mangia" quasi altrettanto, quindi, per abbondare, basta fare il calcolo con 50W 2 x 7,2 AH x 12 volts = 172,8 Wattora 172,8 / 50W = 3,45h Con questi valori sei un po al limite, ma esistono anche batterie da 9 AH grandi come quelle da 7, ma solo un poco piu pesanti. https://www.elcoteam.com/media/catalog/product/cache/1/image/1024x768/ef70c5644ba55bbee5c7b741a52fdf55/4/6/46012v9afihl_copia.jpg 18 AH x 12 volts = 216 Wattora 216 / 50W = 4,32 h (4 ore e 20 minuti circa) Modificato: 6 aprile 2014 da patatino666 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 6 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 6 aprile 2014 immaginavo che ci fosse da "limare", pero' per quello che mi serve ora anche tre ore di autonomia effettiva sarebbero piu' che sufficienti (mica suoniamo ininterrottamente ) inizio a farmi un accrocchio con quel che ho e poi se vedo che serve prendo batterie come quelle che mi indichi come inverter uno da macchina, visto i pochi watt in gioco, sarebbe sufficiente? ne ho visti da 100W molto piccoli, da infilare nella presa 12v, in quel caso comunque lo smonterei cosi' respira anche meglio, ma pup' funzionare? grazie ancora molto! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 7 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 7 aprile 2014 ultima domanda stupida: come inverter un sinusoidale cosi' andrebbe? http://www.ebay.it/itm/TRASFORMATORE-12V-INVERTER-SINUSOIDALE-CONVERTITORE-12V-TRASFORMATORE-TENSIONE-/121265927633?pt=Altro_per_Bricolage&var&hash=item1c3c0335d1&_uhb=1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 7 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 7 aprile 2014 Sembra buono ed economico. Avevo capito che gia' eri in possesso di un Ups con batterie, poi ho intuito che era troppo ingombrante. Non smontare un apparecchio nuovo in garanzia, mentre con l'Ups regalato ci puoi fare quello che vuoi, per esempio vedere se la parte di ricarica e' separabile dalla parte di conversione o se usano lo stesso trasformatore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tesla88 Inserita: 7 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 7 aprile 2014 La maggiorparte degli inverter è ad onda sinusoidale "modificata" che in pratica è quasi una quadra ... potrei scommettere una cena che appena colleghi l'ampli all'inverter avrai tanto di quel ronzio da doverlo spegnere ... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 7 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 7 aprile 2014 Concordo con Tesla. Se vuoi evitare anche possiibli malfunzionamenti procurati un ottimo filtro sinusoidale per estrarre solo il 50 Hz; certo che così dissipi almeno un 15% della potenza sul filtro. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 7 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 7 aprile 2014 (modificato) grazie di nuovo! in effetti meglio evitare disturbi in partenza... quindi inverter sinusoidale pura? il filtro serve per quello a sinusoidale modificata o anche per quello a pura? edit: per filtro intendete una roba cosi'? http://www.ebay.it/itm/PRESA-DI-CORRENTE-ILT-702F6-110-250-VAC-6A-50-60HZ-CON-FILTRO-USATO-lrx-/291090320284?pt=Interruttori_e_prese&hash=item43c655cb9c&_uhb=1 Modificato: 7 aprile 2014 da tzenobite Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 7 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 7 aprile 2014 Se l'inverter è a sinusoide pura, come un buon UPS, il filtro fa parte dell'inverter. Per l'inverter a "sinusoide modificata", mnodo curioso per imbrogliare le carte degli sprovveduti, il filtro sinusoidale è una soluzione per ricondurre la tensione generata a livelli di contenuto armonico almeno decente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 7 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 7 aprile 2014 quindi inverter a onda sin. modificata + filtro = (quasi) sinusoidale pura? perlomeno elimina i disturbi sulla cassa? non immaginavo che la cosa fosse cosi' contorta (e grazie a tutti per le risposte pazienti ;-) ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 8 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 8 aprile 2014 (modificato) perlomeno elimina i disturbi sulla cassa? Sicuramente li riduce di molto. Poi se il filtro è ottimo ed è montato in modo ottimale, praticamente sulla linea non ci saranno disturbi dipendenti dalle armoniche generate dall'inverter e saranno anche taglaiti tutti gli spikes di commutazione. meglio sarebbe usare un inverter sinusoidale puro. Modificato: 8 aprile 2014 da Livio Orsini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 8 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 8 aprile 2014 grazie! giusto ieri sera ho ricevuto in regalo (o in comodato gratuito, ancora non so) un ampli yahama 50w, penso di poter spendere i soldi per un buon inverter :-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 9 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 9 aprile 2014 ultima domanda, giuro: le batterie piombo/acido sigillate possono essere montate anche in verticale? funzionano uguale? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 14 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 14 aprile 2014 ciao di nuovo, e scusate la molestia ho trovato su un sito francese un inverter 150w 24v/220v molto conveniente rispetto ad analoghi inverter 12v/220v http://www.aiger.fr/it/103-convertisseur-dc-ac-pur-sinus-150w.html le due batterie 12v/7,2ah, che pensavo di utilizzare in parallelo con un inverter a 12v di entrata, posso metterle in serie, giusto? la carica che ho a disposizione non cambia, se non ignoro qualcosa di fondamentale... grazie di nuovo :-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fede1942 Inserita: 19 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 19 aprile 2014 Ma se la cassa non è di per sè amplificata, perché ti vuoi portare dietro un inverter? Prendi per pochi euro un amplificatore in classe D che funzioni a 24V (vedi su ebay). L'amplificatore digitale ha di per sè un ottimo rendimento e non metti di mezzo una conversione DC-AC con un rendimento che, specie per gli inverter sinusoidali, non è eccelso. Quindi avrai, con funzionamento a batterie, più autonomia (e minor peso). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 19 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 19 aprile 2014 fede, quello che ho pensato sia meglio e' un amplificatore intorno ai 20/30w da 220v E un box con batterie e inverter, per portarmi dietro solo quello che serve e poter anche cambiare ampli o cambiare batterie all'occorrenza come prova volevo partire da un ampli piccolo e un box con le batterie che gia' ho e un inverter, cosi' inizio a provare con poca spesa Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fede1942 Inserita: 21 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 21 aprile 2014 Era solo che non mi sembrava una buona idea convertire la tensione batteria in alternata 230V e poi riconvertirla in continua per alimentare l'amplificatore. Ogni conversione ha un suo rendimento e quindi consumo di energia che non si converte in energia utile, ma in calore. Tutto qui Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 21 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 21 aprile 2014 hai ragione :-) comunque mi hai dato un'idea: ho smontato la parte elettronica del vecchio ampli che mi han regalato e appena riesco vedo a che tensione lavora a valle del trasformatore, se come penso sono 5v potrei anche "derivare" l'alimentazione dalla scheda e attraverso un convertitore alimentarla direttamente dalle batterie 12v... che ne dite? fattibile? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 22 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 22 aprile 2014 Ogni conversione ha un suo rendimento e quindi consumo di energia che non si converte in energia utile, ma in calore. Senza con tare che comunque l'inverter è sempre fonte di disturbi che, nel caso di amplificazione BF, possono infastidire parecchio l'ascolto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tzenobite Inserita: 22 aprile 2014 Autore Segnala Share Inserita: 22 aprile 2014 infatti mi ero convinto a cercare un inverter a onda sinusoidale pura, che pero' costa un botto, piu' che altro per non modificare internamente l'ampli, ma forse vale la pena di aggiungere un cosillo dc/dc e bypassare la questione 220v Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 22 aprile 2014 Segnala Share Inserita: 22 aprile 2014 Attenzione che anche i convertitori cc/cc sono una buona fonte di disturbi, specialmente i tipi più economici. Un buon prodotto costa il giusto. Un buon prodotto è progettato e costruito a dovere, senza inutili risparmi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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