Quesito Su Lavasciuga

[fil26t]

[at]gabriele

oh calma ho confuso fagor con gorenje, non ti ho sodomizzato il gatto. Sul fatto che io faccia disinformazione è tutto da dimostrare.

Tu per partito preso una roba fabbricata in cina non la compri. Fai bene, diventerai milionario perchè non potrai comprare più comprare niente. Il tuo computer è fatto in Italia?

La tua stampante? Il tuo cellulare?

Ci viene fatto credere che la colpa sia del consumatore che non ha preferito il prodotto nazionale.

BUGIA, la colpa è delle aziende che hanno delocalizzato per aumentare i loro profitti o semplicemente sopravvivere,

e perchè lo hanno dovuto fare? Perchè la gente non gli comprava la roba? E se la gente non gli comprava la roba ma ne comprava altra per quale motivo lo faceva?

Perchè o veniva da cattive esperienze o il prodotto estero era vincente per tecnologia, qualità prezzo ecc ecc. Ma se le aziende non sono riuscite a rimanere competitive

la colpa non sarà anche un po' dello Stato che negli ultimi decenni ha regalato di tanto in tanto soldi alle grandi industrie (che li hanno usati per delocalizzare tra l'altro)

senza mai produrre una vera politica industriale da XXI secolo, non dico lungimirante ma nemmeno di medio termine?

Che fine ha fatto Olivetti? Quelli che hanno permesso quello scempio in un paese normale dovrebbero stare in galera.. Invece stanno in Svizzera e da là dettano la linea del centro sinistra vabè

Io attualmente ho un'Alfa Romeo, made in Pomigliano D'Arco, piacevole da guidare senza dubbio, mi ha rotto la testata del motore a 50.000 km, 1500 € di danni, vuoi sapere come s'è comportata l'assistenza?

Quelli del servizio clienti, molto cordiali, mi hanno aperto una pratica e invitato ad eseguire la riparazione in rete ufficiale promettendomi un trattamento di assoluto favore

vista l'enormità della situazione. Siccome non mi fidavo ho chiesto un pezzo di carta timbrata o della casa madre o del concessionario in cui ci fosse nero su bianco la partecipazione al ripristino.

Siccome tutti svicolavano, mi sono intestardito e ho contattato il cosiddetto "ispettore", teoricamente irrintracciabile dal cliente, che deve valutare i riconoscimenti delle riparazioni da parte del costruttore.

Benedetto il giorno che lo fatto, questo signore mi ha detto che Fiat non mi avrebbe riconosciuto assolutamente NIENTE essendo l'auto di qualche mese fuori garanzia

ed era nel frangente facile addossare il guasto ad un mio cattivo utilizzo del mezzo. Qui non è più incompetenza, qui diventa malafede.

Tu pensi che ricomprerò mai più una macchina del gruppo Fiat?

Purtroppo in posizione di monopolio molte delle grandi aziende italiane si sono permesse di dare calci sui denti ai loro clienti.

Ora ne stanno raccogliendo i frutti.

Modificato: 23 maggio 2014 da fil26t

[del_user_193193]

Ci viene fatto credere che la colpa sia del consumatore che non ha preferito il prodotto nazionale.

BUGIA, la colpa è delle aziende che hanno delocalizzato per aumentare i loro profitti o semplicemente sopravvivere,

e perchè lo hanno dovuto fare? Perchè la gente non gli comprava la roba? E se la gente non gli comprava la roba ma ne comprava altra per quale motivo lo faceva?

Perchè o veniva da cattive esperienze o il prodotto estero era vincente per tecnologia, qualità prezzo ecc ecc. Ma se le aziende non sono riuscite a rimanere competitive

la colpa non sarà anche un po' dello Stato che negli ultimi decenni ha regalato di tanto in tanto soldi alle grandi industrie (che li hanno usati per delocalizzare tra l'altro)

senza mai produrre una vera politica industriale da XXI secolo, non dico lungimirante ma nemmeno di medio termine?

Che fine ha fatto Olivetti? Quelli che hanno permesso quello scempio in un paese normale dovrebbero stare in galera.. Invece stanno in Svizzera e da là dettano la linea del centro sinistra vabè

Io attualmente ho un'Alfa Romeo, made in Pomigliano D'Arco, piacevole da guidare senza dubbio, mi ha rotto la testata del motore a 50.000 km, 1500 € di danni, vuoi sapere come s'è comportata l'assistenza?

Quelli del servizio clienti, molto cordiali, mi hanno aperto una pratica e invitato ad eseguire la riparazione in rete ufficiale promettendomi un trattamento di assoluto favore

vista l'enormità della situazione. Siccome non mi fidavo ho chiesto un pezzo di carta timbrata o della casa madre o del concessionario in cui ci fosse nero su bianco la partecipazione al ripristino.

Siccome tutti svicolavano, mi sono intestardito e ho contattato il cosiddetto "ispettore", teoricamente irrintracciabile dal cliente, che deve valutare i riconoscimenti delle riparazioni da parte del costruttore.

Benedetto il giorno che lo fatto, questo signore mi ha detto che Fiat non mi avrebbe riconosciuto assolutamente NIENTE essendo l'auto di qualche mese fuori garanzia

ed era nel frangente facile addossare il guasto ad un mio cattivo utilizzo del mezzo. Qui non è più incompetenza, qui diventa malafede.

Tu pensi che ricomprerò mai più una macchina del gruppo Fiat?

Purtroppo in posizione di monopolio molte delle grandi aziende italiane si sono permesse di dare calci sui denti ai loro clienti.

Ora ne stanno raccogliendo i frutti.

Complimenti, sono pienamente d'accordo!

Modificato: 23 maggio 2014 da WaterSystem123

[Fulvio Persano]

Ciao fil26t.

non ti ho sodomizzato il gatto.

Per favore,evita di scrivere frasi di questo tipo.Non c'è nulla di vietato dal Regolamento,ma è una questione di buon gusto.

Quelli che hanno permesso quello scempio in un paese normale dovrebbero stare in galera.. Invece stanno in Svizzera e da là dettano la linea del centro sinistra vabè

E lasciamo fuori la politica.Qui si che andremo contro il Regolamento.

Grazie.

[Ciccio 27]

di manodoperamente-italiano per ora c'è solo ARDO, se ri siprendono (ma si riprendono!!), salvo poi essere una cozzaglia di componenti cinesi ma questo è un dato sconosciuto

Ricordati che per ottenere la certificazione dall'Istituto di Tutela dei Prodotti Italiani (ITPI) hanno dovuto e voluto attingere da componentistica 100% italiana...

E infatti ai tempi, sul vecchio sito Antoniomerloni, dicevano che fuori dallo stabilimento fabbricavano solo poche componenti come l'elettronica, ma su direttive dei loro progettisti.

[alesicilia]

[at]gabriele

oh calma ho confuso fagor con gorenje, non ti ho sodomizzato il gatto. Sul fatto che io faccia disinformazione è tutto da dimostrare.

Tu per partito preso una roba fabbricata in cina non la compri. Fai bene, diventerai milionario perchè non potrai comprare più comprare niente. Il tuo computer è fatto in Italia?

La tua stampante? Il tuo cellulare?

Ci viene fatto credere che la colpa sia del consumatore che non ha preferito il prodotto nazionale.

BUGIA, la colpa è delle aziende che hanno delocalizzato per aumentare i loro profitti o semplicemente sopravvivere,

e perchè lo hanno dovuto fare? Perchè la gente non gli comprava la roba? E se la gente non gli comprava la roba ma ne comprava altra per quale motivo lo faceva?

Perchè o veniva da cattive esperienze o il prodotto estero era vincente per tecnologia, qualità prezzo ecc ecc. Ma se le aziende non sono riuscite a rimanere competitive

la colpa non sarà anche un po' dello Stato che negli ultimi decenni ha regalato di tanto in tanto soldi alle grandi industrie (che li hanno usati per delocalizzare tra l'altro)

senza mai produrre una vera politica industriale da XXI secolo, non dico lungimirante ma nemmeno di medio termine?

Che fine ha fatto Olivetti? Quelli che hanno permesso quello scempio in un paese normale dovrebbero stare in galera.. Invece stanno in Svizzera e da là dettano la linea del centro sinistra vabè

Io attualmente ho un'Alfa Romeo, made in Pomigliano D'Arco, piacevole da guidare senza dubbio, mi ha rotto la testata del motore a 50.000 km, 1500 di danni, vuoi sapere come s'è comportata l'assistenza?

Quelli del servizio clienti, molto cordiali, mi hanno aperto una pratica e invitato ad eseguire la riparazione in rete ufficiale promettendomi un trattamento di assoluto favore

vista l'enormità della situazione. Siccome non mi fidavo ho chiesto un pezzo di carta timbrata o della casa madre o del concessionario in cui ci fosse nero su bianco la partecipazione al ripristino.

Siccome tutti svicolavano, mi sono intestardito e ho contattato il cosiddetto "ispettore", teoricamente irrintracciabile dal cliente, che deve valutare i riconoscimenti delle riparazioni da parte del costruttore.

Benedetto il giorno che lo fatto, questo signore mi ha detto che Fiat non mi avrebbe riconosciuto assolutamente NIENTE essendo l'auto di qualche mese fuori garanzia

ed era nel frangente facile addossare il guasto ad un mio cattivo utilizzo del mezzo. Qui non è più incompetenza, qui diventa malafede.

Tu pensi che ricomprerò mai più una macchina del gruppo Fiat?

Purtroppo in posizione di monopolio molte delle grandi aziende italiane si sono permesse di dare calci sui denti ai loro clienti.

Ora ne stanno raccogliendo i frutti.

[Livio Orsini]

fil26t sei perlomeno semplicistico nella tua analisi.

Chi delocalizza ha colpe? No, sfrutta solamente quello che leggi nazionali e straniere consentono di fare.

Un imprenditore non può condurre un'azienda come un ente benefico senza fin i di lucro, altrimenti chiude e lascia a casa i dipendenti.

L'errore di fondo lo hanno commesso i governanti europei, per incapacità o per interesse o per entrambe le cose. Non hanno voluto tenere in conto delle differenti regole che vigono nei, così detti, paesi emergenti: nessun controllo ecologico, nessun diritto dei lavoratori, premi statali a chi trasferisce da loro la produzione (Serbia docet).

I paesi del nord Europa hanno imposto agli altri, che hanno supinamente accettato, queste regole.

Ricordate quando l'Italia aveva cercato, meno di dieci anni fa, di imporre dazi di ingresso sui prodotti tessili provenienti dall'estremo oriente? Germania, Olanda, Lussembrurgo, Svezia con l'aiuto interessato di Poloia e qaulche altro stato minore, si opposero. Perchè? Perchè non hanno industrie tessili e quindi importare a basso prezzo era un beneficio per il loro mercato.

Per altri prodotti, che potrebbero far loro concorrenza, non fanno troppe storie perchè sanno che il dazio lo impongono i loro cittadini non comprando i prodotti importati.

Basta viaggiare sulle autostrade germaniche per rendersi conto di questa mentalità dei consumatori: su 100 automobili almeno 80 sono prodotte in Germania (ma forse anche 85), le altre son quesi tutte di propietà di ciottadini stranieri immigrati in Germania.

E questo vale per qaulsiasi acquisto: prima si controlla se c'è un prodotto nazionale, se proprio non è completamente fuori mercato per prezzo e prestazioni, non si considera nessun prodotto straniero.

Idem per la Francia. Stessa cosa per la Svezia. Non parliamo poi dell'Inghilterra dove si ricerca esclusivamente il made in england e, a seguire, un prodotto comunque british, cioè proveniente da stati del loro ex impero, con cui hanno ancora accordi economici.

Noi invece niente di tutto questo.

Anzi comprare straniero è un vezzo che ci ha sempre contraddistinto. Addirittura abbiamo un governo che si esprime con termini inglesi e battezza il ministero dello benessere sociale come "ministero del wellfare".

Non sono certo un sostenitore del ritorno all'utarchia a tuti i costi, nemmeno considero benefico tornare al Galileo Galivoi o al "locale per la mescita di bevande alcoliche" in luogo di "bar". Nemmeno veorrei imitare l'estremo sciovinismo francese, dove in luogo di termini come "hardware e software" si usano gli autoctoni : "le materiel e lo logiciel". però un po' più di autostima nei nostri prodotti non guiasterebbe.

E non si può parlare di miglior qaulità e convenienza economica, perchè bere vino importato da Argentina, Cile, Australia e Sud Africa è molto più costoso e, soprattuto, di qualità inferiore ai nostri prodotti locali. Eppure da qualche hanno queste importazioni stanno aumentando. Perchè portare in tavola un vino Cileno o Sudafricano fa fare bella figura con i commensali; quasi fosse un rarissimo prodotto di qualità eccelasa approvigionato con molta cura ed amore; invece la bottiglia è stata prelevata dallo scaffale del supermacato nella zona etichettata "Vini stranieri". E per fortuna cne a nessuno è venuto ancora in mente di importare vini dall'Ukraina o dall'Usbekistan.

Aumentano anche le pere e le mele importate dall'Argentina e dal Cile.

Perchè? Non costano meno, non sono di qaulità superiore alle nostre, non sono solo consumate quando i nostri prodotti non sono ancora disponibili.

L'unica ragione è che il consumatore medio le vede in bella vista sul banco del supermercato e le mette nel carello, senza verificarne la provenienza e senza confrontare i vari prodotti offerti.

Questo per esemplificare un po' la mentalità media del consumatore italico, mentalità che è un misto di snobismo esterofilo, superficialità di giudizio e scarsissimo senso di appartenenza.

Se uniamo la convenienza economica dell'imprenditore a questa mentalità ecco che le nostre aziende o chiudono o si trasferiscono.

Se i consumatori smettessero dia cquistare le calze OMSA, il sig OMSA capirebbe che non è stata poi un gran bella idea aver trasferito la fabbrica in Serbia.

Personalmente piuttosto che acquistare un prodotto ex OMSA preferisco acquistare un prodotto cinese, almeno non è stato prodotto in una fabbrica delocalizzata.

Si dice che un popolo ha il governo che si merita, ma vale anche per l'industria e gli industriali.

Modificato: 24 maggio 2014 da Livio Orsini

[causicurti]

Scusate, io direi di chiudere ragazzi, visto che di risposte ce ne sono. Altrimenti occupa tutto il forum. Credo che il quesito sia stato dato. Grazie.

[Stefano Olivieri]

grazie mille a tutti per le risposte e volevo dirvi che ci stiamo dirigendo le nostre ricerche su smeg, per una serie di motivi:

-marchio italiano: preferiremo sostenere l'industria italiana

-grande qualità in genrale: abbaimo forno e lavapiatti di questa marca da 11 anni e non abbiamo mai avuto problemi

-qualità costruttiva: non avrà il motore inverter, anche se fa poco rumore, però ha delle caratteristiche veramente molto importanti quale soprattutto il sensore (non so il nome preciso) di asciugatura.

grazie ancora a tutti