giovanni1946 Inserito: 4 maggio 2014 Segnala Share Inserito: 4 maggio 2014 Salve, ho una lanterna a led alla quale non funziona il circuito di ricarica con la presa per il jack; per cui devo tutte le volte smontare la lanterna, estrarre la batteria e attaccare il caricatore direttamente su di essa. Ho visto che c'è una scheda elettronica piuttosto sofisticata e non capisco a che serva, dal momento che si tratta solo di alimentare dei led. Fra l'altro ho notato che sulla scheda ci sono due diodi, a cosa possono servire se la batteria fornisce già l'alimentazione in continua e cosi pure anche il caricabatterie? Intanto metto alcune foto: lanterna sopra lanterna con presa caricab. e pulsante accensione targa lampada batteria caricabatteria cavi con coccodrilli scheda elettronica attacchi presa caricabatteria circuito stampato con cavi batteria, cavi presa jack, due fili alimentazione led e un filo per spia verde di carica sulla lanterna significato led sul caricabatteria A regola dovrebbe funzionare cosi: si inserisce il jack sulla presa della lanterna, si accende la spia verde sul caricabetteria e la spia verde sulla lanterna, a carica completata si spegne il led verde del caricabatteria. Il led rosso segnala l'inversione di polarità. All'inizio pensavo che dipendesse dal caricabatterie, invece quando si attacca alla 220 è normale che non dia segni di vita. Il suo led verde, difatti, si accende solo quando si attacca alla batteria. Nel nostro caso sembra che la presa sulla lanterna non sia collegata alla batteria e in effetti con il tester si vede che non c'è tensione. Che ne dite? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 5 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2014 innanzitutto quel carica batteria non centra nulla con la lanterna, e poi hai sbagliato anche a capire i colori del led, non dovrebbe mai accendere rosso, vuol dire che c'è un errore di collegamento Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 5 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2014 Visto che il caricatore fa il suo lavoro potresti collegare i contatti del Jack della lanterna direttamente alla batteria senza passare per il circuito. Il "sofisticato circuito" non e' altro che un regolatore per i Led e un pulsante elettronico di accensione. I diodi in questo caso servono per separare le sezioni del circuito e non come raddrizzatori. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fede1942 Inserita: 5 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2014 (modificato) Ma l'abbinamento di quel caricabatteria con la lanterna ha funzionato per un certo periodo oppure non ha mai caricato la batteria? Se siamo nel secondo caso, può essere che il caricabatteria abbia la polarità della spina invertita rispetto alla presa sulla lampada. Sulla targa della lampada si vede che la presa ha positivo centrale e, se la spina del caricabatteria ha il negativo centrale, probabilmente interviene un diodo che impedisce la carica invertita. Verifica la polarità della spina del caricabatteria con il tester. Puoi dirci le sigle che ci sono sui due semiconduttori a tre pin? Vedo sul circuito stampato una mezza dozzina di saldature orrende, hai un saldatore con punta decente e usi del filo di stagno di buona qualità? Modificato: 5 maggio 2014 da fede1942 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandroz84 Inserita: 5 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2014 (modificato) Anch'io propendo per l'ipotesi che quel caricabatterie non fosse a corredo della lampada, da specifica il sua alimentatore originale dovrebbe essere un 9V 150mA. Se ci vedo bene vedo anche un 7808CV che potrebbe occuparsi della ricarica. In alternativa potresti bypassare il caricatore interno della lampada collegando il jack femmina direttamente ai capi della batteria, sempre che quello in foto sia un vero caricatore e non un semplice alimentatore. Le saldature come già fatto notare fanno venire la pelle d'oca. , andrebbero rifatte. Modificato: 5 maggio 2014 da sandroz84 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fede1942 Inserita: 5 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2014 Propendo sul fatto che sia un caricabatteria in tampone, ossia con cui si può lasciare la batteria in carica indefinitamente, a causa delle tensioni di uscita, 2,3- 6,9-13,8 (2,3V per elemento). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giovanni1946 Inserita: 5 maggio 2014 Autore Segnala Share Inserita: 5 maggio 2014 (modificato) Colpo si scena, avevate ragione tutti: quel caricabatterie non era il suo. Stamani per caso ho ritrovato l'originale e in effetti è 9V 150 Amp.. Pensando di averlo perso ero andato in negozio di elettronica portandomi la lampada dietro e mi avevano dato quello della foto, dicendomi che era giusto per quella batteria. Anche loro non si erano accorti che invece le polarità dello spinotto erano invertite rispetto alla presa della lampada. Comunque, l'ho provato e funziona: questo significa che il caricabatterie sbagliato non aveva fatto danni al circuito. Difatti, appena ho inserito il jack sulla presa della lampada, si è acceso il led di carica sul davanti della lampada e il pulsante di accensione si è disattivato. Mi sembra che siamo a posto; anche se mi rimane il dubbio del perché i due caricabatterie abbiano avuto le polarità invertite e perché con quello sbagliato non mi si è acceso il led rosso di polarità invertita. Ah, riguardo al fatto delle saldature "indecenti", vorrei approfittare per chiedere lumi sull'uso del saldatore. Volendo bypassare la presa del caricatore ho staccato e riattaccato un po di fili usando sia un saldatore a penna da 30W che uno rapido a pistola da 100W; ecco, anche con quello da 100W non riuscivo a sciogliere bene lo stagno. Soprattutto per staccare i cavi dalla batteria non c'era verso di riuscire a far liquefare lo stagno, che rimaneva sempre allo stato pastoso. Sarà dipeso dal fatto che la massa della batteria dissipava troppo il calore e che serviva un saldatore ancora più potente, oppure che va usata la pasta salda? Però mi chiedo a cosa serva la pasta, visto che il filo l'ha già incorporata? Modificato: 5 maggio 2014 da giovanni1946 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandroz84 Inserita: 5 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2014 (modificato) La pasta saldante/flussante io non la uso praticamente quasi mai proprio perché come sottolineato da te è già presente nell'anima del filo di stagno, come sostengo da sempre la riuscita di una buona saldatura è influenzata da un buon 80% dalla mano del saldatore, il restante 20% lo attribuisco al saldatore e alla qualità della punta e dello stagno che si usa. Il caricatore che ti hanno venduto molto probabilmente è del tipo semi intelligente, si accorge se ai capi della sua uscita non si trova un carico puramente capacitivo e non fa partire la carica. La polarità io non la vedo sul caricabatterie, come hai fatto a capire che sia invertita rispetto alla lampada? p.s. Perché se l'hai trovato non usi direttamente il suo alimentatore originale? Modificato: 5 maggio 2014 da sandroz84 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giovanni1946 Inserita: 5 maggio 2014 Autore Segnala Share Inserita: 5 maggio 2014 Si si certo, ora che ho trovato il suo uso quello. La polarità dell'altro caricabatterie si capisce quando dal cavo si leva il jack e al suo posto si inserisce lo spinottino che porta i due coccodrill che sono uno rosso ed uno nero, e la giunzione ha una posizione obbligata. Però non capisco che logica ci sia a non fare questi caricatori con polarità standard... Riguardo alla saldatura, non capisco come sia possibile non riuscire a saldare i cavi sulle due linguette della batteria... ho anche usato un saltatore da 100W istantaneo e, nonostante tutto, non c'è stato verso di far fondere lo stagno, che rimaneva sempre allo stato pastoso. Forse sbaglio qualcosa? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 6 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2014 La pasta saldante/flussante io non la uso praticamente quasi mai proprio perché come sottolineato da te è già presente nell'anima del filo di stagno eeeeeeh... di questo ne ero convinto pure io fino a poche settimane fa, quando ho provato sotto consiglio di un carrozziere a saldare un filo usando la pasta salda... tutto un altro pianeta non c'è stato verso di far fondere lo stagno, che rimaneva sempre allo stato pastoso. Forse sbaglio qualcosa? o è la mano, o il saldatore fasullo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 6 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2014 (modificato) Di solito nei prodotti orientali a basso costo si usa stagno scadente ad alto contenuto di piombo, che invece di fondere uniformemente si sgretola. A volte basta aggiungere stagno di qualita' alla saldatura, ma sarebbe meglio aspirare il vecchio col succhiastagno e rifare la saldatura con stagno nuovo. Modificato: 6 maggio 2014 da patatino666 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fede1942 Inserita: 6 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2014 (modificato) I saldatori rapidi a pistola non si devono usare in elettronica sia perchè, in genere, troppo potenti sia perchè possono generare sulla punta campi elettrici/magnetici che possono mettere fuori uso componenti delicati. Il meglio per elettronica ritengo sia un saldatore a stilo da circa 30W con punte intercambiabili. Le punte vanno trattate bene (ad esempio non scartavetrarle perchè si asporta lo strato protettivo) e sarebbe meglio averne due/tre con diametri diversi per i vari impieghi. Lo stagno per saldature di circuiti elettronici è molto meglio non comperarlo dal ferramenta o nei supermercati, ma in negozi di componenti elettronici. Uno buono potrebbe essere 60% stagno, 40% piombo ed anima disossidante. Le "linguette" di quelle batterie non si saldano (si danneggia la batteria!), ma si deve eseguire il collegamento con connettori faston! Modificato: 6 maggio 2014 da fede1942 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fede1942 Inserita: 6 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2014 Dimenticavo: per quei connettori coassiali non esiste uno standard (o quantomeno non esisteva fino a qualche anno fa) ed è per quel motivo che sulla targa dei vari apparecchi che li usano viene riportata la polarità. Strano che sul caricabatteria non ci sia l'indicazione di qual'è il positivo e quale il negativo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 6 maggio 2014 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2014 I saldatori rapidi a pistola non si devono usare in elettronica sia perchè, in genere, troppo potenti sia perchè possono generare sulla punta campi elettrici/magnetici che possono mettere fuori uso componenti delicati. Concordo pienamente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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