Mauro_sgv Inserito: 10 maggio 2014 Segnala Inserito: 10 maggio 2014 Sono ormai diversi anni che si sente parlare di questo PID che dice riduca fino al 70% l'efficienza dei pannelli FV. Il PID è un, fenomeno chimicom che interessa i pannelli FV, la cui origine non è ancora ben chiara, ma i suoi effetti sembra proprio di si. Si manifesca come una migrazione di cariche che provocano corto circuiti nelle cell FV dovute ad un potenziale esterno applicato sull'involucro del pannello. Quindi si ha solo nelle connessioni sotto 20kWp, dove gli inverrter non hanno il trasformatore di isolamento. Infatti, nei normali inverter senza trasf di isolam, il polo NEGATIVO si trova allo stesso potenziale della AC (ma solo durante una semionda). Così, se l'involucro dei pannelli di trova a terra, si crea questa tensione tra polo negativo e involucro. Questo PID è tornato violentemente alla ribalta. Non voglio dilungarmi, se volete sapere meglio c'è il sito della Omron Inverter che lo spiega egregiamente. Ma è è proprio leggendo questo articolo che vengono dei dubbi, Uno in particolare: è davvero un "virus" degli impianti FV o è solo pubblicità allarmistica per vendere gli inverter Omron ? Ad essere sincero sono preoccupato. Sarebbe un bel problema. Pensate a tutti quei pannelli che dovrebbero essere sostituiti, oppure manutenuti, ai costi .... e ai fallimenti di tante ditte ! Ancora voglio pensare che la cosa non è così nera come la si descrive. C'è qualcuno che può riferire di pannelli con queste drastiche riduzioni di efficienza ? Insomma, risulta a qualcuno di questi danni non per sentito dire ?
del_user_155042 Inserita: 11 maggio 2014 Segnala Inserita: 11 maggio 2014 (modificato) nei normali inverter senza trasf di isolam, il polo NEGATIVO si trova allo stesso potenziale della AC (ma solo durante una semionda Ma chi ha detto questo ..??? Come giustifichi il controllo isolamento del inverter con questa affermazione..?? Il trasformatore serve per limitare la componente continua in rete . In caso di inverter senza trasformatore (lato AC) si garantisce il non superamento della soglia della componente continua immessa in rete. Un inverter FTV senza trasformatore lato AC ,, nessun polo negativo a terra : Stringa -->> (DC/AC ----> Trasformatore 20 kHz----> AC/DC) --->> DC/AC ----->> Rete . Si manifesta come una migrazione di cariche che provocano corto circuiti nelle cell FV dovute ad un potenziale esterno applicato sull'involucro del pannello L'involucro del panello è doppio isolamento, anche mettendo il telaio a terra l'isolamento tra cella ftv e terra è sodisfatto. Modificato: 11 maggio 2014 da bypass
Mauro_sgv Inserita: 11 maggio 2014 Autore Segnala Inserita: 11 maggio 2014 Come siamo caldi ! Questo è un post per adesso "bianco", fatto di domande ma non di soluzioni. Prima di tutto cerco di calmare Bypass, che si è scaldato. In realtà tra il negativo e la AC c'è di mezzo il ponte raddrizzatore dell'inverter, e quindi 0,7+0,7=1,4 Volt. Ma non facciamo i pignoli. La configurazione del ponte raddrizzatore non inficia la prova di isolamente, perche viene testata (anche) la sola tensione inversa dei diodi del ponte. Dici bene che l'isolamento tra polo negativo e involucro dovrebbe essere garantito, ma è proprio il deterioramento di questo isolamento che sembra inneschi il fenomeno del PID, che vorrei restasse l'argomento della discussione. Riguardo alla opportunità di inserire o meno l'isolamento galvanico (trasformatore), in generale comanda la norma che lo impone dai 20kW in su per il motivo che hai già ricordato. MA NON PER TUTTI I COSTRUTTORI A parte il caso Sanyo, che conteneva la ricollocazione delle lacune aumentando il rendimeno, mediante il collegamento franco a terra di un polo della continua, tanto da rendere obbligatorio il trasformatore, proprio perchè, altrimenti si sarebbe venuto a trovare allo stesso potenziale IL NEUTRO DELL'ENEL (si mette in corto il ponte raddrizzatore durante la conduzione dI una sola semionda). Eccoci arrivati alla stessa affermazione del primo post. Per precisare, il neutro dell'Enel si trova a terra in più punti della linea di distribuzione. Così è spiegato in modo più articolato, ma ritenevo più conciso e quindi più chiaro il primo post. Scusa se sono stato troppo ermetico. Tutto questo è spiegato meglio di quanto sono capace io, nel sito Omron Inverter, che Bypass non ha neanche provato a leggere. Non voglio fare pubblità occulta e non metto il link. Lo trovate meglio se Inserite "PID" nella chiave di ricerca. Dicevo, a parte questo, già dal 2010, quando è stato pubblicato lo studio sul PID, alcuni costruttori, anche per impedire questo fenomeno, hanno inserito la separazione galvanica sugli inverter, anche sotto i 20kW. E finalmente ritorniamo a parlare di PID. Il PID si manifesta riportando il pannello nelle condizioni di quello della Sanyo, con un involucro che si trova a terra in alcune circostanze (es.pioggia), ma anche connesso all'involucro di quel pannello che si trova dalla parte opposta della stringa, col polo negativo del pannello che perde di isolamento verso l'ivolucro, provacando delle microscariche. Dai oggi, dai domani, nella singola cella vanno in corto sempre più giunzioni ed arriviamo al PID, che riduce l'efficienza del pannello fino al 70%. Casi reali ?
del_user_155042 Inserita: 11 maggio 2014 Segnala Inserita: 11 maggio 2014 In realtà tra il negativo e la AC c'è di mezzo il ponte raddrizzatore dell'inverter, e quindi 0,7+0,7=1,4 Volt. Ma non facciamo i pignoli buona domenica .
Livio Orsini Inserita: 12 maggio 2014 Segnala Inserita: 12 maggio 2014 Vista la deriva della discussione , meglio chiuderla subito.
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