patron Inserito: 18 giugno 2005 Segnala Share Inserito: 18 giugno 2005 Ciao a tutti, sono nuovo da queste parti, ma il forum mi ha subito catturato, complimenti!!Vi porgo una questione penso abbastanza semplice, ma sulla quale ho alcuni dubbi, fondamentalmente perchè non conosco benissimo alcuni componenti del sistema che mi servirebbe.La mia necessità e quella di acquisire dei dati da un piezometro (elettrico penso, essendo più facile da gestire, ma non conosco le caratteristiche di tutti i modelli), che misura il livello di pressione dell'acqua nel sottosuolo, e di portarli ad un centro di controllo distante decine di km per essere monitorati ed elaborati tramite pc.Da quanto ho capito, la sonda di misura del piezometro caccia fuori un segnale 4-20 mA (anche se non conosco benissimo lo standard); suppongo poi esistano centraline che leggano i dati acquisiti e li diano in uscita.Penso che l'uscita sia di tipo seriale, rs232......io ho la necessità di correre in fibra ottica, e allora esistono adattatori che fanno al mio caso.....Una volta al centro di controllo, i dati presi dalla fibra ottica e riconvertiti in porta seriale vengono letti dal pc, su cui girerà suppongo un software proprietario di qualche azienda, o + semplicemente un programma nel vecchio e buon C.A me sembra che il tutto funzioni, non ho idea se serva qualche plc di gestione da qualche parte, sicuramente al centro di controlli ci sarà un router che prende tutti i segnali arrivati dalle varie dorsali in fibra e li smisterà ai vari pc dedicati (credo......)Che dite? sbaglio qualcosa?Ciao e grazie! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Paolo Cattani Inserita: 18 giugno 2005 Segnala Share Inserita: 18 giugno 2005 acquisire dei dati da un piezometro ..... e di portarli ad un centro di controllo distante decine di km per essere monitorati ed elaborati tramite pc. ...Penso che l'uscita sia di tipo seriale, rs232......io ho la necessità di correre in fibra ottica ...sicuramente al centro di controlli ci sarà un router che prende tutti i segnali arrivati dalle varie dorsali in fibra e li smisterà ai vari pc dedicati QUOTE]Decisamente un bel progetto, da diversi milioni o forse miliardi di euro, per avere una rete di qualche milione di sensori di pressione con tempi di reazione di millisecondi va sicuramente bene. Diverse dorsali in fibra da decine di km... Espropri di terreni... Diversi operatori specializzati sui vari PC...Vista la bassa velocità della rs232 e l'altissima velocità e larghezza di banda della fibra, direi che non c'è proporzione. Forse è meglio pensare ad un trasmettitore di pressione interfacciato ad un modem GSM, e all'arrivo un'altro modem e un solo PC. Anche i più grossi gestori di reti idriche usano lo stesso sistema, direi che fino a 100 sensori si va tranquilli.Ma forse è solo un esercizio... in questo caso, servono maggiori dati. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patron Inserita: 18 giugno 2005 Autore Segnala Share Inserita: 18 giugno 2005 Il fatto è che è un progetto di diversi milioni di euro....le dorsali fibra ottica già ci sono per gestire diversi altri segnali, il centro di controllo idem.....i sensori servono per monitorare il livello di acqua in un tratto autostradale (precisamente in galleria).....ho fatto delle ricerche sul web e le uniche centraline che ho trovato escono con rs232, dato che le fibre già ci sono, avevo pensato ad adattatori rs232/fibra.......è disponibile anche un cavo dati utp, è preferibile utilizzare quello al posto della fibra per far correre i dati? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Paolo Cattani Inserita: 18 giugno 2005 Segnala Share Inserita: 18 giugno 2005 Servono dati! Il sistema può reggere benissimo, ma le cose più importanti da sapere sono:-quanti sensori?-quanta velocità deve avere il sistema? una lettura al secondo, all'ora, al decimo di secondo?-deve comunicare in continuo o comunicare solo se ci sono variazioni?-se fa parte di un sistema di sicurezza, come si pensa di soddisfare tale requisito? Si va dalla ridondanza dei sensori a quella della rete e dei PC.E' chiaro che dalla massa di dati in transito si possono ipoizzare delle soluzioni, idem per i requisiti di sicurezza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patron Inserita: 18 giugno 2005 Autore Segnala Share Inserita: 18 giugno 2005 (modificato) Guarda, è stata una richiesta avuta ieri in seguito a richieste dall'alto di monitorare il livello dell'acqua in alcuni tratti che sono fatti in trincea in zone a rischio, ma non so bene la situazione geologica precisa....comunque......quello che avevo pensato io era una cosa abbastanza semplice, anche perchè integrare un sistema molto complesso in un progetto praticamente definito ed in fase di consegna non è semplice: 3 gallerie, presumibilmente i piezometri potrebbero essere 6, uno all'imbocco ed uno all'uscita di ogni galleria, con annesse centraline di misura (6 piezometri, 6 centraline).probabilmente ci sarà bisogno di altre 6 centraline per la gestione delle operazioni da eseguire (chessò...misure con una certa frequenza, misura straordinaria, test, ecc. ecc), comandi che verranno inviati da pc attraverso apposito software o programma C.La velocità non è un requisito fondamentale, la mole di dati è dell'ordine di una misura ogni 15-20 minuti (in condizioni particolari è poi possibile eseguire altre misure straordinarie).Lo schema può quindi secondo me essere:6 sensori----->6 centraline di misura----->6 centraline di controllo operazioni/diagnostica-------><-------canale di comunicazione------>centro di controllo------>router------>pcnon so.....dici che non funziona?Grazie per la disponibilità! Modificato: 18 giugno 2005 da patron Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Paolo Cattani Inserita: 19 giugno 2005 Segnala Share Inserita: 19 giugno 2005 Non mi sembra un'applicazione particolarmente critica. La distanza temporale fra le misure e l'esiguità dei sensori sono indicative, praticamente qualunque sistema va bene. Inoltre la possibilità di utilizzare reti già esistenti in fibra o ethernet via cavo toglie la maggior parte dei problemi. I sensori possono essere interfacciati direttamente su cavo ethernet con moduli come questi; può esserti utile vedere anche questa e quest'altra discussione.Diciamo che lo schema:"6 sensori----->6 centraline di misura----->6 centraline di controllo operazioni/diagnostica-------><-------canale di comunicazione------>centro di controllo------>router------>pc"potrebbe diventare:6 sensori----->6 strumenti (optional) di visualizzazione 4/20mA----->6 interfacce-------><-------canale di comunicazione------>centro di controllo------>router------>pc >software di gestione, integrabile con database per lo storico etcQuesta tipologia di impianto può sopportare un numero di sensori dieci volte superiore ed un traffico dati altrettanto maggiore. L'uso della fibra è uno spreco di risorse, a meno che non sia l'unico disponibile, in tal caso la scelta è obbligata. Non credo che la conversione in rs232 sia molto sensata, meglio una conversione diretta nel formato preferito; su convertitori diretti in fibra e relativa gestione, passo la mano ai colleghi del forum, che ne sanno certo più di me. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patron Inserita: 19 giugno 2005 Autore Segnala Share Inserita: 19 giugno 2005 (modificato) Ti ringrazio Paolo, sei stato molto gentile, ti farò sapere come andrà martedì la riuinone! p.s.: io avevo citato i convertitori rs232/fibra, solo perchè tutte le centraline di misura e gestione che fino ad ora hotrovato escono con questo standard....provo a fare qualche altra ricerchina Modificato: 19 giugno 2005 da patron Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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