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Pwm E Modulazione Di Fase


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Inserito:

Un saluto a tutti del forum, spero di non fare una domanda "stupida" !!

Nel controllo di piccoli motori (ventole e circolatori a 230 volt ) in impianti di riscaldamento/condizionamento molte centraline di controllo utilizzano dei semplici inverter, o meglio un triac??, per regolare al bisogno la velocità degli stessi.

In molti manuali si legge che utilizzano un triac per il controllo velocità in modulazione di fase.

In altre scrivono semplicemente controllo PWM.

I due tipi di controllo sono la medesima cosa? Se no, quale la differenza e quale il migliore?

Qual' è la resa del sistema, cioè il motore della ventola che viene rallentato riduce anche i consumi elettrici. Oppure il cosfi dello stesso peggiora talmente tanto che alla fine i consumi elettrici rimangono pressoché invariati, cioè come se il ventilatore fosse a potenza e giri nominali?

Grazie delle info!


Riccardo Ottaviucci
Inserita: (modificato)

Non sono la stessa cosa.

PWM Pulse wide modulation,cioè la Modulazione a larghezza di impulso (cioè la sua durata) è un tipo di modulazione digitale che permette di ottenere un segnale modulato impulsivo con larghezza di impulsi variabile a seconda dell'ampiezza del segnale modulante.

PM Phase modulation cioè la modulazione analogica di un segnale si ottiene variando la fase della portante rispetto al suo valore in assenza di modulazione, proporzionalmente al valore istantaneo dell'ampiezza del segnale

PSK Modulazione digitale di fase,in cui il segnale modulante è digitale e la portante analogica,quindi il segnale modulato è in fase con essa se la modulante è 1 altrimenti è in controfase (sfasato cioè di 180°) se la modulante è 0

Questa la teoria,per le differenze e i vantaggi di una tecnica rispetto all'altra nel tuo campo applicativo vedrai che Livio Orsini sarà più esaustivo.

Nel mio campo applicativo il PWM è utilizzato negli inverter per il controllo della retroilluminazione dei TV Lcd,mentre quelle di fase sono applicate nelle tecniche di trasmissione dei segnali TV e satellitari.

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
Inserita:

Se sui manuali non scrivono cose di fantasia, quando usano il termine "modulazione PWM" fanno uso di mosfets per parzializzare la rete. Addirittura sicominciano a sostituire i tradizionali ponti di diodi con ponti di mosfet per ottenere valori di continua variabili. Trovi alcuni integrati LT che usano questa tecnica per effettuare il dimmeraggio dei LEDS.

Nel campo del controllo della velocità dei ventilatori e pompe l'uso di MOSFET in luogo di TRIAC offre il vantaggio di una minor rumorosità del motore ed una regolazione più fine, questo a scapito di un maggior complicazione circuitale.

Inserita:

Vi ringrazio per le risposte tecniche, precise e chiare come al solito (anche se la mia cultura personale a riguardo non mi permette di comprendere proprio il tutto!).

Per venire al pratico, anche se in fondo è solo una finezza, mi piacerebbe approfondire :

Devo controllare tramite una centralina solare il circolatore del fluido che dai pannelli trasporta il calore all' accumulo. I sensori di temperatura sono le basi per il controllo del sistema. Posso programmare la centralina con due meccanismi di funzionamento. Tralasciando tutti i valori di energia termica che entrano in gioco, dispersioni etc.

Volevo approfondire il discorso consumi elettrici.

Modo1: al raggiungimento del Dt fra accumulo e pannello solare, la centralina attiva il circolatore fino a che il Dt rimane dentro un certo valore impostato (tipico 10 gradi)

Modo2: al raggiungimento del Dt fra accumulo e pannello solare, la centralina attiva il circolatore e regola la portata del fluido nel tentativo di mantenere vicino ai 10 gradi il Dt fra pannello ed accumulo. La portata viene regolata tramite un sistema a modulazione di fase.

La mia domanda è:

l' energia elettrica consumata dal sistema per fare lo stesso lavoro (cioè muovere il fluido e trasportare l' energia termica dal pannello all' accumulo) è uguale nei due casi, oppure, alla fine, le perdite di resa del sistema modulante (motore circolatore - centralina) è talmente alta che è migliore la prima soluzione (on-off) dove il motore elettrico del circolatore gira a potenza nominale, cosfì massimo, condensatore calcolato per ma massima resa. etc....???

Cioè questi "specie" di inverter-regolatori di giri sui circolatori-ventilatori che rese effettive hanno? Non è che per fare un lavoro 10, con il motore a regime consumo 10, mentre con il motore modulante consumo 15?

Spero di aver utilizzato termini ... se non tecnici, almeno comprensibili, altrimenti correggetemi pure!

Grazie 1000.

Inserita:

La regolazione tutto o niente, ovvero la pompa fa ricircolare sino a che la temperatura del liquido è entro una certa fascia, è meno precisa della regolazione di tipo proprozionale, ovvero più lo socstamento di temperaura è grande più veloce circola il liquido.

Però visti i margini la precisione del tutto o niente è più che suffuiciente.

In quanto al consumo energetico noin vedo grandi differenze; forse è inferiore il consumo del tutto o niente.

Il sistema marcia-arresto (tutto o niente) è sicuramente più affidabile.

Inserita:

Grazie per i chiarimenti, gentili come sempre!

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