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Unità Ad Aria Trasformate Ad Acqua


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Inserito:

Ciao, volevo sapere se qualcuno mi può dare delle info tecniche su queste macchine modificate da una ditta di Verona che si chiama Acotech.

In pratica prendono una motocondensante e sostituiscono la parte di condensazione ad adria con un'impianto con condensazione ad acqua, eliminando batteria di scambio e ventilatore ed inserendo un circuito idronico.

Se qualcuno ha avuto modo di metterci le mani oppure ha riscontrato problemi dovuti alla variazione di utilizzo. Mi interesserebbe sapere come interagiscono la logica madre della macchina ( stand-by all'avviamento, defrost, ecc...) determinata dai termistori sulla circuitazione e la modifica ad acqua del condensatore e dell'evaporatore.

Spero di essermi spiegato.

Grazie.


Inserita:

Non ho esperienza nello specifico cioè della modifica che hanno fatto, ma un paio di trasformazioni le ho fatte.

Se nessuno ti da la risposta possiamo discuterne...

:smile:

Simone Baldini
Inserita:

Quelle che ho visto io montano una termostatica sullo scarico acqua e praticamente ignorano gli altri controlli elettronici. Ormai ci sono parecchi che la fanno questa modifica.

Inserita:

Secondo me, sta tutto nella base di patenza

Se una macchina è un on-off è relativamente semplice convertirla, modificare invece una macchina inverter invece porta,secondo me, a possibili problemi, più che altro sull'elettronica

Inserita:

sono traformazioni malfatte..vivamente sconsigliate

Frigorista Carpi
Inserita:

Ho fatto personalmente modifiche di questo tipo su impianti industriali, se fatte come si deve non danno nessun problema, l'importante e metterci tutto quello che ci vuole.

Frigorista modena
Inserita:

Erikle, Carpi, avreste la cortesia di dire perché sostenete le vostre tesi, così noi possiamo giudicare?

L'argomento mi interessa ma mi piacerebbe entrare nel merito.

Frigorista Carpi
Inserita:

Scusami Modena, non capisco.... quale tesi? . Togli il condensatore ad aria e metti un condensatore ad acqua, a fascio tubiero o a piastre regolata da una pressostatica.....

Capita che nel settore industriale che per vari motivi non vogliano più la condensazione ad aria (rumorosa, fastidiosa se è all'interno, linee troppo lunghe per condensare all'esterno ecc.ecc..) quindi si passa ad un sistema

idronico con scambiatore a piastre o fascio tubiero in cui circola l'acqua che poi a sua volta la raffreddi all'esterno con un raffreddatore ad aria.

Dov'è il problema?

Frigorista modena
Inserita:

No no Carpi ho capito, Erikle dice il contrario di quello che dici tu ed Erikle è un tecnico preparatissimo, come tu, quindi m'interessava saperne di più sul merito dato dite due cose opposte.

Inserita:

il problema è che gli split ormai sono tutti tipicamente ad inverter e ad es prima cosa..molta elettronica di potenza dei climatizzatori ad inverter è raffreddata da una innocente finestrella messa in modo opportuno che consente al ventilatore esterno di creare un flusso di aria nell'elettronica della macchina..se la maccina va in blocco bene te ne accorgi e magari ci metti una ventola..se non dice nulla creperà di caldo e avrà durata breve......

altra questione è che l'elettronica varia in base a una lunga serie di fattori (specie nei multisplit) la pressione di condensazione nel momento in cui la pressione di condensazione la fissi con una valvola meccanica questa possibilità viene a mancare....si può ovviare a qeusto con una valvola per acqua modulante ma si dovrebbe convertire l'uscita della scheda che comanda il ventilatore per controllare una valvola di quel tipo che però richiesde segnali diversi

Certe macchine comunque vanno in sbrinamento dopo tot ore di funzionamento..in questo caso col condensatore ad acqua come può l'elettronica capire le condizioni di fine sbrinamento

Cioè la sostanza è che se ci mette le mani il costruttore che conosce la macchina e può variarne la programmazione è una cosa..se lo fanno terze parti autonomamente

A quanto mi risulta l'elettronica dei clima inverter è proprietaria non mi risulta che vengano forniti sistemi per controllare e cambiare la sua logica di lavoro quello che si chiamerebbe firmware in altri casi

Se si volesse fare una cosa completa si dovrebbe sostituire pure l'eletrronica tenendo quindi solo compressore valvole etc montare un driver per il comrpessore ad inverter e poi una logica programmabile in cui implementare tutto il nuovo funzionamento ma resterebbe sempre il problema del dialogo con le unità interne oltre che il csoto che lieviterebbe in modo stratosferico e così le complicazioni e le conoscenze necessarie

ALtra cosa è su macchine semplici diciamo così tradizionali quale può essere un chiller on off

Frigorista Carpi
Inserita: (modificato)

Scusami Erikle, ero convinto che stessimo discutendo di refrigeratori e NON di split..... In questo caso concordo con te, su di uno split non ne vale la pena......

Mentre su dei chiller acqua/aria trasformarli in acqua/acqua non ci sono problemi, tanto per citare gli sbrinamenti il problema non si pone: acqua e glicole al 35%, altro esempio

è il controllo di condensazione, lo fa la valvola pressostatica.... alla fine molta elettronica non serve per tale modifica (sempre parlando di chiller).

Modificato: da Frigorista Carpi
Inserita:

Scusate, mi riferivo a dei sistemi multisplit residenziali dove la modifica viene fatta perche' non si trova una adeguata collocazione al motore esterno.

La logica di funzionamento spesso non la puoi modificare, nel senso che i parametri sono fissi , magari puoi sostituite le sonde con altre di valore ohmnico diverso, ma questa e' una mia ipotesi.

Inserita:

è proprio sui multisplit che la modifica viene " meno bene"

per fare le cose in modo perfetto ci vorrebbe una collaborazione con la casa costruttrice che rilasci un firmware apposito..non ho idea se questi colossi giapponesi siano contattabili e se e come rispondano a domande di questo tipo..perchè intendiamoci a livello tecnico da chi ha la possibilità di controllare tutto al 100% può benissimo produrre una macchina che lavora senza nessun inghippo..infatti certo unità vrf ci sono sul mercato evidentemente per far fronte alle richieste di quel tipo di macchine per le cosidette applicazioni geotermiche

In pratica quelli che fanno queste modifiche tolgono condensatore e ventolone esterno la sonda sul condensatore la riposizionano sul nuovo condensatore..la sonda temperatura esterna resta al suo posto anche se perde molto di significato visto che la macchina vieen messa all'interno avranno poi capito come fare per non far andare in blocco l'elettronica per la mancanza di collegamento con la ventola esterna (perchè le multi di buon livello hanno tipicamente anche la ventola esterna inverter ed è monitorato il suo funzionamento)..ecco magari si può lascaire il motore della ventola a girare senza la ventola attaccata..........

io cercherei prima altre soluzioni solo come ultimissima razio abbandonerei l'aria..anche perchè chi non ha posto per un motore di un climatizzatore al 99% poi userà acqua potabile che riversa in fognatura..se sta in campagna che puoi fare i pozzi di prima falda e reimmissione hai anche il posto dove mettere il climatizzatore ad aria

Per cui acqua di acquedotto e scarico in fognatura..io lo trovo poco etico e pure un salasso economiche visto che l'acqua inizia a costare parecchio

Ci sono soluzioni con la motocondensante canalizzabile anche le motocodennsanti normali possono essere variamente occultate..nei centri storici si vedono spesso di qeuste soluzioni

Se poi alla fine devo andare ad acqua prendo una pompa di calore acqua acqua nativa

Simone Baldini
Inserita:
non ho idea se questi colossi giapponesi siano contattabili

Direi proprio di no. Sai quanto gli interessa ad una daikin che tu voglia modificargli la sua macchina, anzi son ben contenti dato che dal momento che ci metti le mani loro se ne lavano le mani.

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