esco Inserito: 23 giugno 2014 Segnala Share Inserito: 23 giugno 2014 (modificato) Per il conteggio dei metri cubi di acque sotterranee che solleviamo dal sottosuolo si installano contatori volumetrici a quadrante asciutto, anche in grado di "gestire" fino a ca. 100-150 mg/litro di particelle solide. Abbiamo provato diverse marche considerando che la precisione che occorre in queste applicazioni non è il litro, neanche il metro cubo, ma qualche decina di metri cubi. Purtroppo rileviamo che numerosi contatori volumetrici, definiti in scheda tecnica a quadrante asciutto, in realtà dopo pochi mesi di applicazione risultano con quadranti "rovinati" e quasi illeggibili a causa di incrostazioni: in generale precipitazioni di idrossidi di Fe, Mn e/o carbonati. Quindi il requisito "quadrante asciutto" non pare sufficiente a definire un contatore volumetrico che evita l'interazione tra il quadrante ed il flusso idrico da misurare. Considerando che: le portate di flusso che misuriamo sono nell'ordine di pochi mc/h (< 1 mc/h, oppure tra 1 e 3 mc/h, oppure tra 4 e 6 mc/h, oppure tra 6 e 10 mc/h); i misuratori di portata puramente magnetici (ABB, Siemens, Endress, ecc) costano oltre € 1.500 + accessori; i contatori "tradizionali" a quadrante asciutto costano in genere meno di € 100-200. In generale sarebbe preferibile installare contatori "economici" anche perché in caso di furto il danno sarebbe mitigato dall'economicità del misuratore: quali caratteristiche tecniche deve avere un contatore "tradizionale" per garantire la reale assenza di interferenza tra quadrante e flusso da misurare? Modificato: 23 giugno 2014 da esco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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