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Domotica Bticino Myhome Vs Came Hei


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Inserito:

buongiorno a tutti,

scrivo perchè ho dei dubbi sul sistema domotico da implementare nel mio nuovo appartamento.

Nuova casa, impianto tradizionale nuovo e mai utilizzato (devo ancora entrarci). Lo so, dovevo fare tutto dall'inizio, ma evito di raccontarvi le discussioni avute con l'elettricista dell'impresa.

Ho ricevuto una proposta di installazione del sistema della CAME Hei, ma da quanto ho capito l'implementazione del sistema bus sarà limitato al quadro elettrico con controlli che comanderanno, tramite relè, le varie parti dell'impianto tradizionale già esistente (detta in modo semplice e nella mia ignoranza della materia).

Intanto vorrei capire quanto sia performante questo sistema rispetto al bus con attuatori direttamente sui comandi.

Per quanto ho capito, questo sistema non mi consentirà di avere lo stato degli interruttori (standard e meccanici della bticino livinlight), ma mi consentirà di risparmiare sul cambio dei frutti, sul ri-cablaggio e limiterà la "manutenzione" o eventuali ampliamenti ad un unico punto centrale (il quadro elettrico).

Inoltre, mi sembra di aver capito che per poter utilizzare il mio ipad, ho la necessità di acquistare il loro touchscreen che fa da master (versione Came da 8,9" alla bella cifra di circa 2000 €).

Data la cifra elevata dell'intera proposta, opterei per un sistema myHome che mi consenta, tra l'altro, di riconfigurare virtualmente ogni attuatore quando vorrò (che poi è il mio primo desiderio) e mi farebbe risparmiare i soldi del touch dato che non dovrebbe essere un requisito per monitorare la propria casa in locale (userei il mio ipad ovviamente). Quella cifra la potrei investire in qualche funzionalità più interessante, eventuali interventi murari (le placche sono quasi tutte da 3) o più semplicemente per un viaggetto :-)

A completamento del mio discorso, vi riporto le funzionalità che vorrò gestire con il mio impianto domotico:

- automazione luci e tapparelle

- scenari luci (qualcosa di base, accensioni/spegnimenti da ipad o, ad esempio, scenari ingresso/uscita)

- gestione carichi e consultazione consumi

- termoregolazione (non necessariamente a zone, non ne vale la pena per il tipo di appartamento, ma avere la possibilità di regolare la temperatura e gestire il funzionamento del macchinario deumidificatore e ricircolo forzato dell'aria)

in futuro...

- integrazione impianto antifurto

- integrazione impianto idrico (ancora da realizzare)

In conclusione,

vorrei capire se ci sono differenze tra i due sistemi di domotica (bus e attuatori nei punti di comando o sistema a relè nel quadro generale) e come giudicate, in un ipotetico confronto, il sistema Came rispetto a bticino.

Di Came mi preoccupa non trovare quasi nulla in giro, nessun commento positivo o negativo.

grazie in anticipo

ciao


del_user_56966
Inserita:
e limiterà la "manutenzione" o eventuali ampliamenti ad un unico punto centrale (il quadro elettrico).

e questo chi lo dice?....

non sicuramente le normative europee sulla Domotica... l'impianto di domotica è inteso su Bus non per cablare tutti i moduli in un quadro... questo semmai si fa per altri motivi...

ma semmai per essere il più possibile distribuito... questo è il senso di utilizzare un bus...

se hai moduli su bus e li monti tutti in un quadro centralizzando tutto con un aumento spropositato di cavi e di vie cavi...

primo non hai una manutenzione semplificata anzi l'esatto opposto se non segni correttamente tutti i fili e non tieni gli schemi aggiornati arrivi al punto

che non ci capirai più nulla... e in quel caso la ricerca guasto sarà dura davvero!

secondo fai esattamente l'opposto della regola dell'arte prevista per questo tipo d'installazione!! :blink:

inoltre per definizione il centralizzato non è espandibile è esattamente il contrario...

il Bus è espandibile se correttamente distribuito.... ti basta collegarti in parallelo e estendere l'impianto senza dover passare cavi per mezza casa... :toobad:

Inserita: (modificato)

Intanto grazie Aleandro2008 per la risposta.

La persona in questione è fidata quindi non credo mi voglia "fregare", ma semplicemente gestisce automatismi più che domotica in senso stretto.

E questo mi ha insospettito portandomi a chiedere più preventivi. Inoltre, il prezzo molto elevato mi ha portato a pensare che a parità di spesa sia meglio far ricablare l'intero impianto piuttosto che aggiungere "pezze" in quel modo.

Purtroppo ho ancora delle carenze a riguardo, ma ho certo in testa cosa voglio gestire con il mio impianto.

Il preventivo Bticino è stato fatto da un tecnico riconosciuto Installatore AltoAutomation e preso dal sito bticino stesso (tra l'altro mi ha detto essere stato lo stesso che ha allestito i due show room visitabili) e mi ha accennato che la configurazione sarà in modalità virtuale (per come l'ho percepita io, è la soluzione migliore per poter gestire autonomamente eventuali variazioni di configurazione in futuro). Mi ha solo incuriosito il fatto che inserirebbe il bus senza togliere i cavi esistenti... a che pro? Solo di non perdere tempo o può avere uno scopo più utile?

Rivedendo un attimo la mia domanda, a questo punto, il consiglio è sempre quello di ricablare completamente l'appartamento con il bus e cambiare i frutti standard con gli attuatori myHome, giusto?

Un ultimo dubbio... discorso Dimmer, è una scelta che devo fare in fase di installazione dell'impianto e di conseguenza condizionerò anche la scelta delle luci o basterà aggiungere il modulo dimmer successivamente e gestire (virtualmente) le sue funzioni? Ho letto che il nuovo dimmer di bticino funziona anche con le nuove lampade LED (userò solo questa tipologia di luci), corretto o devo stare attento a qualcosa che al momento mi sfugge?

grazie in anticipo

ciao

Modificato: da frodob
del_user_56966
Inserita:
La persona in questione è fidata quindi non credo mi voglia "fregare", ma semplicemente gestisce automatismi più che domotica in senso stretto.

Il fatto di gestire centraline per cancelli non significa mai che uno sia anche esperto di Domotica,

come essere esperti di domotica non significa necessariamente essere esperti di sicurezza e viceversa... o di termoregolazione e viceversa...

sono tutti argomenti fino a poco tempo fa sconnessi tra loro e che solo la Domotica cerca di riunire ma l'esperienza di alcuni può comunque non esserci...

mi ha accennato che la configurazione sarà in modalità virtuale (per come l'ho percepita io, è la soluzione migliore per poter gestire autonomamente eventuali variazioni di configurazione in futuro).

questo però cosa significa che se cade il Web Server non puoi più utilizzare l'impianto elettrico...?

Rivedendo un attimo la mia domanda, a questo punto, il consiglio è sempre quello di ricablare completamente l'appartamento con il bus e cambiare i frutti standard con gli attuatori myHome, giusto?

Giusto!

Un ultimo dubbio... discorso Dimmer, è una scelta che devo fare in fase di installazione dell'impianto e di conseguenza condizionerò anche la scelta delle luci o "basterà aggiungere il modulo dimmer successivamente e gestire (virtualmente) le sue funzioni? Ho letto che il nuovo dimmer di bticino funziona anche con le nuove lampade LED (userò solo questa tipologia di luci), corretto o devo stare attento a qualcosa che al momento mi sfugge?

Non utilizzo il MyHome ma in linea generale dovrebbe sempre essere cosi per ogni sistema... e in linea di massima non penso avrai problemi...

Inserita:

Charo tutto, ma mi ha messo in allarme questa tua frase:

questo però cosa significa che se cade il Web Server non puoi più utilizzare l'impianto elettrico...?

Da quanto ho capito non ci sarà obbligatoriamente un Web Server dato che al momento non mi interessa gestire l'impianto da remoto e da quello che ho capito la differenza reale è che la configurazione virtuale evita di dover andare a lavorare fisicamente sui jumper nelle prese per cambiare la funzionalità del comando di turno, ma consente di gestire tutto tramite il loro software da pc/tablet. E' anche vero che dovrò per forza di cose avere qualcosa che mi consenta di monitorare tutto in rete locale, ma per quanto ho capito lo si può fare collegando direttamente un cavo (usb o rete non ricordo) tra pc e centralina.

In ogni caso, il web server non dovrebbe essere solo un modulo che consenta di interfacciarsi e monitorare l'impianto (principalmente da remoto)?

Non a caso, nel preventivo che ho chiesto a moduli per poter decidere se mettere tutto o installare solo alcune cose, il Web Server è una voce a parte e slegata dal resto (automazioni e luci, gestione carichi, impianto antifurto, termoregolazione)

ciao

del_user_56966
Inserita:
In ogni caso, il web server non dovrebbe essere solo un modulo che consenta di interfacciarsi e monitorare l'impianto (principalmente da remoto)?

se la logica non la fai con i ponticelli penso che giri su un dispositivo embedded in quel caso sarà sicuramente il Web Server...

informati di questo particolare... ma semmai la prova è semplice se mentre gira l'automazione sconnetti il Web Server e si ferma tutto... si risponde da se?

la stessa prova la puoi fare sulla termoregolazione... per sapere se un sistema è autonomo oppure è tutto nell'embedded/centrale/master ecc..

basta staccare il controller a monte e vedere l'effetto che fa!! :smile:

magari qualcuno che utilizza quel sistema ne sa di più...?

sull'unico impianto che mi è capitato di vedere l'unica cosa di sicuro che non mi è piaciuta e che se hai una pulsantiera con 4 pulsanti

e ne premi più di uno in contemporanea (cosi come tutti e 4 assieme!) si accedente sempre e solo una sola lampada...

non so se questo capita anche premendo due pulsanti da pulsantiere diverse?.... spero di no, altrimenti sarebbe molto grave!! :(

Inserita:

Dato che l'impianto è ancora in fase di analisi, vorrei evitare di arrivare al test della disconnessione del Web Server per scoprire che qualcosa non va...

Per la termoregolazione credo rimarrà slegata dato che si basa su un sistema centralizzato con contabilizzazione autonoma. Non essendo particolarmente utile dividere l'appartamento a zone, mi servirà solo poter comandare il termostato e l'accensione del deumidificatore da ipad.

Quindi... per non rischiare, cosa dovrei chiedere al tecnico per capire se avrò il problema che mi hai accennato?

Intanto ho sentito stamattina un altro tecnico per avere un'alternativa a myHome dato che utilizza anche sistemi KNX.

In questo modo dovrei avere, a breve, le idee chiare su tecnologie proposte e differenze di prezzi (avrò comunque un confronto tra 2 preventivi myHome)

ciao

del_user_56966
Inserita:
Dato che l'impianto è ancora in fase di analisi, vorrei evitare di arrivare al test della disconnessione del Web Server per scoprire che qualcosa non va...

Quindi... per non rischiare, cosa dovrei chiedere al tecnico per capire se avrò il problema che mi hai accennato?

non so l'articolo... ma mi informerei su cosa gira la logica... non penso proprio che sia come il KNX che è archiviata sui singoli moduli...

Chiedi se la logica è nei moduli oppure in un modulo che fa da controller e se in caso fosse cosi cosa accade se questo si guasta!

idem sarebbe utile sapere se il problema delle mancate attivazioni per pressioni contemporanee è limitato alla sola pulsantiera oppure è presente nell'intero sistema...

e magari ci aggiorni in merito... :smile:

Per la termoregolazione credo rimarrà slegata dato che si basa su un sistema centralizzato con contabilizzazione autonoma. Non essendo particolarmente utile dividere l'appartamento a zone, mi servirà solo poter comandare il termostato e l'accensione del deumidificatore da ipad.

Bruttissimo.... oggi fare un impianto di Domotica sconnesso (non dico tanto di più ma almeno..) tra elettrico e termoregolazione oltre che ispirare obsolescenza...

è del tutto sconsigliato per via dell'inefficienza che porta con se... e quindi dei costi più alti di gestione energetica...

considera che la tua casa nel 2020 potrebbe essere allineata (anche come prezzo) solo con abitazioni con efficienza energetica di classe C...

dato che quelle in classe B e Classe A sono solo quelle con impianti integrati tra loro...

Intanto ho sentito stamattina un altro tecnico per avere un'alternativa a myHome dato che utilizza anche sistemi KNX.

In questo modo dovrei avere, a breve, le idee chiare su tecnologie proposte e differenze di prezzi (avrò comunque un confronto tra 2 preventivi myHome)

bene poi ci farai sapere...

Inserita:

buongiorno a tutti... ho sentito il tecnico bticino e vediamo di riepilogare quanto mi ha detto.

Il Web Server non verrà installato (se non su mia richiesta per accedere da remoto all'impianto) dato che installando il modulo per scenari evoluti MH200N, ho già un modulo che ha la funzione di gateway SCS-LAN e mi permette di usare l'ipad come touchscreen e di configurare da pc/tablet i miei scenari.

Per quanto riguarda il dubbio avanzato da Aleandro2008, mi ha ricordato che moduli e attuatori hanno una memoria interna e l'unico motivo per cui io rimanga bloccato, assenza di corrente a parte, è una rottura dell'alimentatore. E su questo non credo ci sia nulla da dire...o sbaglio?

E quindi, la logica dovrebbe essere simile a quella di KNX.

Per quanto riguarda il discorso termoregolazione, forse mi sono espresso male... dato che vivrò in un appartamento con impianto riscaldamento/raffrescamento a pavimento fornito da una pompa di calore comune, non riesco a capire se e cosa potrò "domotizzare". Ho un macchinario che fa da deumidificatore e ricircolo forzato dell'aria e dovrebbe partire in automatico per evitare la formazione di condensa. Dal termostato dovrei poter monitorare e gestire il funzionamento di una centralina/pompa esterna che gestisce l'afflusso dell'acqua dell'impianto di riscaldamento, ma qui, a parte aver visto che esiste una modalità invernale ed una estiva, non ho ancora capito bene che compito ha quella pompa.

Intanto ho fatto fare un sopralluogo al tecnico di cui ho parlato nell'ultimo messaggio ed ora aspetto un suo doppio preventivo myHome e KNX. Aspettiamo e vediamo che mi dirà.

Mi sono invece dimenticato di chiedere del problema della pressione simultanea... spero di ricordarmene la prossima volta.

ciao

Bruno Melotto
Inserita: (modificato)

i dispositivi con configurazione virtuale funzionano tranquillamente senza il webserver

la configurazione virtuale è in alternativa a quella fisica e permette di estendere il numero di indirizzi e funzioni utilizzabili dei dispositivi e naturalmente permette di riconfigurare il sistema senza intervenire fisicamente su attuatori e comandi

Modificato: da Bruno Melotto
Inserita:

quindi Bruno, non ci sono aspetti negativi in una configurazione virtuale rispetto ad una fisica?

Nel frattempo mi è venuto un altro dubbio... con un impianto domotico come quello che sto valutando di installare, è ancora necessario prevedere qualche modulo per proteggersi da fulmini e sbalzi di corrente o i prodotti utilizzati hanno già questo genere di protezione?

Stavo inserendo nel preventivo uno scaricatore bipolare (SPD) completo di protezione automatica, che da quanto ho capito va messo a monte, ed uno Stop&Go per il riarmo automatico.

ciao

Bruno Melotto
Inserita: (modificato)

per me nessun aspetto negativo anzi con la configurazione virtuale oltre ad estendere il numero di dispositivi utilizzabili, ma questo potrebbe essere il meno dipende dalla dimensione dell' appartamento, è possibile sfruttare al meglio comandi ed attuatori con funzioni non disponibili nella configurazione fisica.

Se vogliamo l' unico neo è che se nel tempo ti si guasta un dispositivo, ad esempio un comando doppio, con la configurazione fisica ne acquisti uno nuovo, lo sostituisci, togli i configuratori da quello guasto e li rimetti esattamente su quello nuovo, dai tensione all' alimentatore e sei a posto, con la configurazione virtuale invece dovrà essere necessariamente riconfigurato tramite PC (ripartendo dal file impianto o scheda per ricordarsi le giuste funzioni).........che poi se vogliamo questo non è del tutto vero visto che dispositivi configurati nelle due diverse modalità convivono tranquillamente sullo stesso sistema, pertanto è possibile anche aggiungere/sostiture un dispositivo e metterlo con i configuratori, a patto che non si debba utilizzare quelle funzioni esclusive della virtuale (ovviamente finchè non si tolgono i configuratori non sarà possibile riconfigurarlo in virtuale).

Una buona protezione è utile non solo per la domotica ma per tutti gli apparecchi che collegherai, lo stop&go ti serve solo per il riarmo automatico, le protezioni però sono un altro capitolo

Se poi vuoi potresti prevedere un modulo di memoria F425 in modo che in caso di black-out al ritorno dell' energia elettrica ti si ripristini tutto come al momento prima della mancanza

Modificato: da Bruno Melotto
del_user_56966
Inserita:
dato che installando il modulo per scenari evoluti MH200N,

ecco, non conoscendo i codici non lo avevo identificato...

dovrebbe essere questo l'embedded che raccoglie la logica che non è programmabile nei dispositivi stessi.... giusto?

Bruno Melotto
Inserita:

il programmatore scenari MH200N è un dispositivo che consente di programmare fino a 300 scenari schedulati e/o condizionati e fa anche da gateway verso la rete ethernet. Ovviamemte può gestire anche scenari semplici, ma se è solo per questi esiste un apposito modulo scenari molto, ma molto, più economico

Come per il web server, se non servono questo tipo di scenari schedulati e/o condizionati, il programmatore MH200N non è indispensabile al buon funzionamento del sistema

del_user_56966
Inserita:
il programmatore scenari MH200N è un dispositivo che consente di programmare fino a 300 scenari schedulati e/o condizionati

ok, era questo di cui avevo sentito parlare....

Inserita: (modificato)

grazie Bruno per i chiarimenti.

Devo ancora capire bene cosa si intende per senari semplici e scenari complessi, ma la mia esigenza principale sarà quella di gestire aperture/chiusure di più tapparelle insieme, stesso discorso per le luci, ma soprattutto, stavo pensando di risparmiare sull'acquisto di un touchscreen ed usare il mio tablet per monitoraggio e configurazioni varie.

Il modulo scenari più economico funziona anche lui da gateway?

Riesci a girarmi il codice così me lo studio un po'?

Ottimo anche il consiglio sul modulo di memoria, ma avevo capito che fosse già incluso...indagherò.

A questo punto potrei risparmiare sullo stop&go e pensare più al modulo di protezione.

Tra SPD e gestione carichi la corrente non dovrebbe praticamente saltare mai e quindi potrei considerare l'ipotesi di rimanere senza corrente in casi davvero eccezionali. Penso alla classica situazione frigo/congelatore acceso e tutti in vacanza, temporale di turno e corrente saltata senza che nessuno possa ricollegarla in tempi ragionevoli

ciao

Modificato: da frodob
Bruno Melotto
Inserita: (modificato)

semplificando al massimo

gli scenari semplici sono quelli in cui tutte le azioni programmate avvengono simultaneamente al richiamo dello scenario desiderato:

gli scenari complessi sono quelli in cui le azioni sono schedulate e/o condizionate, tipo possono legate legate a fattore tempo e condizioni......un esempio stupido per capirci, da aprile a settembre tutti i giorni alle ore 20.00 parte l' irrigazione ma solo se non piove, se piove però chiudi le tapparelle lato nord

se devi abbassare/alzare le tapparelle o accendere luci o gruppi di luci potrebbe essere che neppure ti servono gli scenari in quanto per dispositivi omogenei potresti utilizzare i comandi GENERALE, AMBIENTE, GRUPPO

il modulo scenari piccolo dovrebbe essere l' F420 ma non ha la porta ethernet quindi per l' utilizzo di tablet o smartphone ti serve appunto uno degli altri due, ora è da capire se per te è meglio il web server o il programmatore scenari, con il web server potresti accedede anche da remoto. Fino ad oggi l' APP funziona solo in locale (wi-fi) ma da quel che so, la data era per fine giugno per ios e poco dopo per android, dovrebbe funzionare anche da remoto senza passare dal portale.

il touch screen non è indispensabile.....però è una figata :smile: fosse anche solo quello da 3,5", se implementi anche la diffusione sonora tra le altre cose puoi sentire ad esempio le webradio in quanto è dotato anch' esso di porta ethernet, avendo il controllo carichi puoi visualizzare i consumi totali e quelli dei singoli carichi controllati con dati memorizzati fino a 12 anni e visualizzare graficamenti i consumi giornalieri, mensili, annuali etc può già gestire scenari schedulati mi pare fino a 20 ma non ricordo bene forse più

L' SPD però non serve anon far saltare la corrente, lo stop &go può essere utile nei casi che hai citato in ogni caso consiglierei differenziali di tipo antiperturbazione, HPI per stare in casa BTicino, SI per Scheneider ma li fanno un pò tutti i produttori ognuno con propria sigla ma questo è argomento di un altra sezione del furum

Modificato: da Bruno Melotto
Inserita:

Bruno, grazie per gli ulteriori chiarimenti.

A questo punto mi viene il dubbio tra il modulo scenari complesso o la coppia scenari semplici + web server...

Devo valutare bene la spesa e cosa vorrò poter fare in futuro. Non mi dispiacerebbe integrare qualche scenario a tempo o legati a particolari eventi, ma direi che sono davvero cose in più in questo momento e non so quanto "utili" in un appartamento come il mio. Vedrò in fase di contrattazione cosa si può fare ;-)

Sul touchscreen la penso come te, ma volendo risparmiare da qualche parte... quello è l'elemento che ha più senso togliere considerando che lo si può sempre aggiungere in futuro... ma se riesco almeno uno mi piacerebbe metterlo :-)

Per l'SPD, mi sono espresso male... dovrebbe evitare che si brucino le apparecchiature elettroniche collegate e questo è il primo aspetto che mi interessa, ma teoricamente non dovrebbe anche evitare il salto della corrente a seguito di un fulmine o sbalzi di tensione? In poche parole... se si occupa di "assorbire" quel tipo di eventi, il mio impianto non dovrebbe continuare a funzionare come se nulla fosse successo?

Ora dovrò aspettare settimana prossima per il secondo preventivo (myhome e knx) e poi tiriamo le somme.

ciao

  • 1 month later...
Inserita:

Leggo adesso questo post e, anche se in ritardo vorrei dire la mia. Anche se a quest'ora, sicuramente, avrai fatto la tua scelta.

Avendo installato svariati impianti con domotica Hei bus dalla a alla z e programmato altri impianti da oltre cento moduli parlo (o almeno dovrei parlare) con cognizione di causa.

1) utilizzando dei ragnetti (installati sul retro delle 503) per acquisire i comandi dai pulsanti, hai la possibilità di scegliere la linea civile che più ti aggrada, dalla più schifosa alla più lussuosa. Quindi non sei vincolato a una sola marca (come accade con certe domotiche). Di conseguenza, se la serie civile tradizionale che monta il tuo impianto ti piace, la puoi tranquillamente mantenere e acquisire i comandi tramite dei ragnetti (uno per 503) che si occuperanno di propagare sul bus Hei il comando.

2) I moduli attuatori li puoi centralizzare sul quadro elettrico del piano (soluzione che personalmente preferisco) e allora utilizzerai moduli a guida din, oppure gli puoi distribuire nelle varie scatole di derivazione, e utilizzerai moduli senza guida din. Come vedi la scelta spetta a te.

3) La domotica Hei si basa su intelligenza distribuita e non centralizzata, quindi se si guasta un modulo il resto dell'impianto è ancora on-line. Sono inoltre disponibili separatori di bus che permettono di isolare in più parti l'impianto domotico.

4) il web server lo installi nel caso volessi interagire con l'impianto domotico lontano da casa (in remoto). In locale (dentro l'abitazione il web server non ti serve) per interagire

con l'impianto domotico è sufficiente un router wi-fi e un tablet, o smart phone, con l'apposita applicazione installata.

5) i prezzi dei touch a colori vanno da un minimo di 1490 euro (6 pollici) ad un massimo di 2890 euro (12 pollici) di listino. Montando un touch a colori, nel tempo, o subito, potrai arricchire il tuo impianto con tutte le dotazioni che più su hai elencato.

Se invece sei interessato alle funzioni base puoi montare solamente il touch monocromatico (320 euro di listino).

continua

del_user_56966
Inserita: (modificato)
3) La domotica Hei si basa su intelligenza distribuita e non centralizzata, quindi se si guasta un modulo il resto dell'impianto è ancora on-line.

Questo è vero solo se il guasto non riguarda i transcivers, in caso di corto o basso isolamento di uno di questi.... che è il guasto più probabile durante i temporali...

un cablaggio Bus non permette più di comunicare a nessun modulo che sia collegato in parallelo...

in questi casi può essere molto utile questa seconda opportunità... (se è stata prevista!)

Sono inoltre disponibili separatori di bus che permettono di isolare in più parti l'impianto domotico.

Modificato: da Aleandro2008
Inserita:

L'ultimo impianto che ho seguito, prevede l'uso di scaricatori di sovratensione di classe uno, 2 e 3 coordinati in cascata fra di loro.

Sul quadro generale di casa, oltre al tipo 2, a monte della linea elettrica alimentatori domotici é montato uno scaricatore di tipo 3 adibito alla sola protezione dei dispositivi domotici (sempre coordinato con quello di classe 2).

Inoltre l,impianto é composto da sei alimentatori che alimentano tre linee domotiche galvanicamente separate da tre isolatori di bus. A meno che l'elettricista che ha collegato fisicamente il tutto non abbia combinato qualche svarione, l'impianto dovrebbe essere a prova di fulminazione diretta.

del_user_56966
Inserita:
l'impianto dovrebbe essere a prova di fulminazione diretta.

Per essere a prova di fulmine diretta dovresti avere un Bus in fibra Ottica, anche se hai dei separatori di Bus c'è un limite (normalmente scritto sopra)... esp.. 2,5KV

a cui resistono poi sopra a questo limite il guasto si verifica comunque...

riguardo agli scaricatori mai utilizzati... una volta che sono intervenuti se non li sostituisci è come non averli e siccome nessuno fa questo tipo di manutenzione...

li ritengo inutili...

a prescindere da questo i risultati dell'ultimo decennio con i metodi che adotto e faccio adottare sono eccellenti! :smile:

penso che in più di 10 anni su migliaia di apparati distribuiti... si se ne sarà guastato per extra tensioni lo 0.01%... :lol:

Inserita:

Ritengo che tu faccia un pò di confusione sull'argomento sovratensioni:

non è vero che la cartuccia dello scaricatore di sovratensione, dopo che è intervenuta la prima volta, sia da cambiare;

se la coordinazione fra gli scaricatori di sovratensione è effettuata correttamente, magari passando ore al telefono con gli ingegneri delle case costruttrici che li producono, l'intervento dello scaricatore passa totalmente inosservato e quindi all'apparenza possono sembrare inutilizzati.

ti posso garantire che se un fulmine dovesse colpire la linea d'entrata del montante di casa, priva di scaricatori coordinati energicamente fra di loro (raro e dipendente dalla zona, tant'è che la norma parla di analisi dei rischi) i danni possono essere rilevanti e addirittura provocare incendi; il tuo bus in fibra ottica da 2,5 kV a cosa serve allora?

Come mai il capitolo 37 della norma Cei 64-8 obbliga, e ripeto obbliga, a portare il conduttore di terra principale direttamente nel centralino domestico? Per collegare correttamente gli scaricatori di sovratensione! Dispositivi che è doveroso installare su impianti di livello 3. Che poi tu li ritenga inutili e lo sbandieri pure ai 4 venti (ritenendo superflue le norme di prodotto)...

Per concludere, l'impianto che ho progettato è realmente protetto dalle sovratensioni originate da fulminazione diretta e indiretta perchè il valore di tensione residuo (UP) che rimane dopo l'intervento in cascata degli scaricatori (ripeto: correttamente coordinati energicamente) è compatibile con la tenuta ad'impulso di tutte le apparecchiature più deboli (quindi quelle elettroniche e domotiche).

Dopo tutto questo, il tuo bus in fibra ottica da 2,5 kV a cosa mi serve? Hai una pur vaga idea del valore di corrente associato (e del valore energetico corrispondente) associato a un fulmine che colpisce direttamente una linea elettrica? :smile:

Anche tralasciando le sovratensioni originate da fulminazione diretta, lo sai quanti danni (in percentuale la maggioranza) arrecano agli impiianti industriali e non le sovratensioni originate da fulminazione indiretta? Hai idea dei costi relativi ai fermi macchina per tali cause?

del_user_56966
Inserita:
il tuo bus in fibra ottica da 2,5 kV a cosa serve allora?

ma sia leggere?

anche se hai dei separatori di Bus c'è un limite (normalmente scritto sopra)... esp.. 2,5KV

il limite non è nella fibra ottica il limite è nei separatori di Bus anche quelli che usi tu lo hanno...

la fibra ottica non ha questo tipo di problema garantisce un isolamento totale! non c'è alcuna soglia critica.

riguardo agli scaricatori quando parlo che su un impianto di Domotica nessuno vi farà mai manutenzione intendevo a seguito del Fine Vita che qui riporto...

Fine vita
Dopo numerosi interventi entrambe le tipologie di componenti tendono ad usurarsi, fino a raggiungere la condizione di fine vita. Uno
spinterometro a fine vita non è più in grado di innescare, trasformandosi di conseguenza in un circuito aperto permanente. Un varistore al
contrario perde progressivamente le sue prestazioni di isolamento; a fine vita può quindi diventare un corto circuito a bassa impedenza.

se poi vuoi leggere tutto il manuale ecco il Link

Inserita: (modificato)

A questo punto mi viene il dubbio tra il modulo scenari complesso o la coppia scenari semplici + web server...

Io punterei sull'MH200N, e se vuoi un touchscreen "economico" puoi usare un ipad wifi con l'app iMyHome (che non necessita del webserver)

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Modificato: da hivolt

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