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PLC Forum


Strage di Inverter


svisone

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Nell'azienda in cui lavoro si è verificata quest'estate una strage d'inverter.

Il prodotto, che considero ottimo, è Yaskawa G3 in esercizio ormai da 15 anni. La prima serie KO (20 inverter) si è verificata in occasione di un disservizio Enel.

La seconda serie (altri 20 inverter) si è presentata al riavviamento della produzione dopo un fermo impianto di un mese.

La curiosità riguarda il fatto che i malcapitati appartengono tutti a due taglie di inverter, mentre una terza taglia, così come tutta la serie G5 ne è rimasta intatta.

Avete avuto problemi simil?

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svisone+Sep 4 2002, 11:29 PM-->
CITAZIONE(svisone @ Sep 4 2002, 11:29 PM)

Caro Svisone,

si, puo' succedere, e succedera' sempre piu' spesso. La qualita' dell'energia elettrica nel mercato libero tende a peggiorare, e gli utenti devono quindi trovare le soluzioni. Per questo ho ideato una nuova manifestazione che proporra' le soluzioni (www.epq.bolognafiere.it).

Ho fatto il consulente per Yaskawa Electric per otto anni e conosco bene i G3 e i G5. Se mi scrivi privatamente con tutti i dettagli dell'applicazione ti do delle dritte specifiche per il tuo problema.

Ciao

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  • 2 weeks later...

Sempre per curiosità (dato che si tratta di inverter con ottima affidabilità) la taglia che "ha tenuto" era più grande o più piccola?

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Caro Svisone,

in genere ci sono due modi per trovare le soluzioni ai problemi tecnici:

1) La sfera di cristallo

2) La ricerca sistematica e scientifica, avendo pero' a disposizione i dati dell'applicazione.

Alla 1) non credo, alla 2) si e sono certo che si arriva a risultati seri e a soluzioni sicure. Pero' serve la collaborazione di chi ha il problema, altrimenti perdiamo un sacco di tempo per niente.

Molto cordialmente,

Mario

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E' curioso chiedere dati in forma privata e lamentarsi pubblicamente della mancanza degli stessi!

Dal precedente post io supponevo che si trattasse solo di un dialogo diretto tra due persone.

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  • 3 weeks later...
Mario Maggi+Sep 24 2002, 07:39 PM-->
CITAZIONE(Mario Maggi @ Sep 24 2002, 07:39 PM)

Carissimo Mario Maggi,

Ti assicuro che dopo 20 anni di manutenzione e ricerca guasti la sfera di cristallo non la contemplo proprio, solo mi servirebbe un poco di tempo libero in più per non farne perdere a Te.

comunque, tornando al problema, il guasto si riferisce al circuito alimentatore che genera, a partire dal DC BUS, le tensioni aux per la scheda microprocessore, la scheda pilotaggio dei gates, il circuito di precarica ecc.

Cordiali Saluti.

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Caro Svisone,

si tratta quindi di un guasto all'alimentatore switching.

Mi azzardo a ipotizzare che la capacita' dei consensatori elettrolitici principali sia normalmente decaduta con gli anni, questo significa che quanto arriva una sovratensione sull'impianto l'effetto di filtraggio della capacita' stessa e' molto ridotto, e gli spikes raggiungono l'alimentatore switching che si trova quindi alimentato a tensione instabile.

Direi di cambiare tutti gli elettrolitici. Yaskawa sul manuale del G3 raccomanda di cambiarli ogni 5 anni, direi che dopo 15 anni e' ora di farlo.

Buon lavoro!

Ciao

Mario

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Ciao Mario

ho avuto la bruciatura di un grosso inverter (110 Kw ) proprio nel modo che hai descritto. Aveva 5 anni e aveva all'interno parecchi condensatori scoppiati!.

Questo inverter lavora solo nel periodo estivo......secondo te per l'invecchiamento del pacco condensatori, e' come se lavorasse tutto l'anno?.

Ciao!

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Mario Maggi+Oct 22 2002, 05:52 AM-->
CITAZIONE(Mario Maggi @ Oct 22 2002, 05:52 AM)

Ciao Mario.

Nell'azienda in cui lavoro sono installati circa 1000 (mille contati) inverter tra Ge e G5 funzionanti a ciclo continuo..

Se devo fermare la produzione e fare quel lavoro, mi viene voglia di buttarli dalla finestra e installare i buon vecchi motoriduttori. (Sai che ottimi passaggi per lo zero avremmo??)

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Ciao Svisone,

mi sa che lavori in Val Seriana .... mi sbaglio?

Penso che la tua sia solo una battuta. Se non cambi l'olio alla macchina, puoi fare anche piu' di 50.000 chilometri, ma ad un certo punto ti lascia a piedi sicuramente. E' vero, cambiare l'olio e' una perdita di tempo, ma e' consigliabile farlo.

Ciao

Mario

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Caro Mauro,

gli elettrolitici sono per qualche verso assimilabili a delle batterie.

Se li lasci scaricare completamente, poi non puoi chiedere subito le massime prestazioni, e se lo fai ti lasciano a piedi. Devi dare il tempo di "riformare" lo strato superficiale degli elettrodi.

Su molti manuali di inverter non se ne parla, ma per aumentare la vita sarebbe buona norma dare una caricatina ai condensatori per esempio una volta al mese o ogni due mesi, basta qualche minuto.

Soprattutto prima delle prima accensione "estiva" bisognerebbe rigenerare i consensatori. Io uso dare una tensione ridotta - per esempio la monofase - all'alimentazione principale dell'inverter, in modo che cominci a fare la precarica e la riformazione dell'elettrodo. Dopo qualche minuto stacco e avvio. Procedura consigliabile anche per inverter nuovi che non si sa quanto siano rimasti fermi a magazzino. Con questo sistema ottengo anche il vantaggio di cominciare a scaldare qualche circuito e a far uscire l'eventuale umidita' prima di dare la piena tensione.

Di per se stesso l'elettrolitico non invecchia maggiormente quando e' inutilizzato.

Ciao

Mario

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Caro Svisone, la tua affermazione sull'eventuale sostituzione dei condensatori non mi sorprende perchè è una mentalità abbastanza comune a tutti i manutentori. Io ricordo che quando lavoravo per un distributore Mitsubishi, ogni tanto ci tornavano dei vecchi inverter con il medesimo problema nonostante la casa costruttrice dichiarasse esplicitamente la semivita dei condensatori. Questi condensatori sono soggetti ad un notevole stress e purtroppo la loro vita è limitata. Daltro canto ho visto motoriduttori grippati per mancanza di olio e cuscinetti che gridavano la loro fame di grasso.

La metodologia seguita da Mario Maggi era la prassi per gli elettrolitici dei sistemi a valvole, addirittura ricordo (avevo ancora i calzoni corti) di strumenti professionali che questa operazione la facevano in automatico.

Poi con l'avvento dei transistors e della tensione di alimentazione ridotta questa esigenza si è ridotta notevolmente.

Sugli inverter c'è una brve precarica, ma solo per limitare la corrente di carica del condensatore. Tra l'altro sulle picole taglie dove l'effetto è ottenuto tramite un resistore serie, cortocircuitato da un contatto azionato dal livello di tensione del condensatore, può capitare che usando un contattore sull'ingresso dell'inverter come sicurezza per le fermate, quando si hanno macchine confrequenti arresti e messe in marcia la precarica non sempre interviene e danneggia maggiormente l'inverter. Io consglio sempre di sezionare il motore a valle dell'inverter.

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Il mio consiglio per la precarica lo considero attuale ed e' tanto piu' valido quanto piu' grosso e costoso e' l'inverter. Per l'inverterino da 100 euro, attacco anch'io in diretta.

Ciao

Mario

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Mario grazie del consiglio penso che sui grossi inverter faro' una precarica prima della partenza estiva.Inseriro' questa operazione nel programma di manutenzione.

;)

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Mario Maggi+Oct 23 2002, 04:55 PM-->
CITAZIONE(Mario Maggi @ Oct 23 2002, 04:55 PM)

Caro Mario Maggi,

non vorrei essere stato frainteso, la mia era solo un'aggiunta ed una precisazione.

La tua procedura è estremamente rigorosa e valida. Ho voluto aggiungere solo una nota storica ed un consiglio: è meglio evitare, quando si hanno frequenti marcia e arresto, di aprire e chiudere il contattore sulla rete.

Gli elettrolitici soffrono molto le "botte" di enrgia.

Ciao Livio

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Caro Livio,

sono d'accordissimo.

Aggiungo che anche i ponti diodi di ingresso sono stressati, che il primo picco di corrente (la prima semionda dopo la chiusura del contattore) puo' essere di molte decine di volte superiore alla corrente nominale, e che in concomitanza alla chiusura del contattore si puo' creare sull'impianto un forte abbassamento di tensione istantaneo, specialmente se la linea di alimentazione non e' molto robusta e ben dimensionata.

Ciao

Mario

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