Jago Inserito: 26 luglio 2014 Segnala Share Inserito: 26 luglio 2014 Ciao a tutti, avrei bisogno di un vostro parere. Ho costruito dei piccolissimi circuiti per far scattare un secondo flash nel momento in cui parte il flash commander. Il circuito è un po' "minimal" ma funziona egregiamente con i flash della Nikon che hanno una tensione di trigger attorno ai 5v. Purtroppo il circuito è inefficace con un vecchissimo flash che ha una tensione tra i poli della slitta intorno ai 200v. Ho sostituito l'NPN con un SCR da 600v e malgrado questa nuova modifica risulta efficace sempre per i flash a bassa tensione moderni, ma niente, con il vecchio flash non "triggera". Ho il sospetto che l'impulso di luce sia troppo breve e l'apparecchio non sia così reattivo, altrimenti perchè? C'è modo, modificando il circuito aggiungendo magari un condensatore, di "allungare" il tempo di conduzione del componente (sempre se il problema a vostro dire sia quello). Vorrei evitare per motivi di praticità e di spazio di aggiungere alimentazione e fotoaccoppiatori, vorrei restare sul passivo "minimal". Grazie e buona giornata a tutti. https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14729887563/ https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14522298898/ Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 26 luglio 2014 Segnala Share Inserita: 26 luglio 2014 Vediamo se ho capito. Con lo schema che hai pubblicato riesci a comandare un flash che ha l'impulso di trigger di ampiezza pari a 5 V, mentre con quelli di ampiezza pari a 200 V non si riesce a comandarlo. Se è così ne segue un'altra domanda: chi fornisce i 5V e i 200 V ? presumo il trigger stesso. Se è così nel momento che il transistor o lo SCR chiudono azzarano la tensione del circuito di scatto. Come conseguenza sia il transistor che lo SCR tornano ad interdirsi, ovvero si aprono. Specie nel caso del 200 V la tensione dovrebbe essere fornita da un condensatore che si scarica. Forse mettendo inserie all'anodo dello SCR un resistore di bassi valore, la carica del condensatore durerebbe un poco di più. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Jago Inserita: 26 luglio 2014 Autore Segnala Share Inserita: 26 luglio 2014 Buongiorno Livio, grazie per la celere risposta... Lei ha capito bene. Gli effetti sperimentali sui due flash danno esiti differenti. Ho provato come ha suggerito, ma niente, non ne vuol sapere. Il flash ad alta tensione non scatta. E' come se ad una alta tensione corrisponda una bassissima corrente in uscita dal flash stesso, e questa poca corrente non sia sufficiente a mandare in conduzione l'SCR. Se non ho capito male il fotodiodo, investito dalla luce intensa dovrebbe lasciare transitare della corrente al gate dell'SCR. Ciò non avviene con i flash ad alta tensione di trigger e avviene con quelli a bassa tensione che invece "probabilmente" hanno più corrente a disposizione. Mistero. Se può essere d'aiuto ho costruito un trigger "meccanico" attivo in cui l'impulso di scatto è fornito dalla chiusura di un contatto. Specificatamente concepito per isolare il flash ad alta tensione (obsoleti) alle nuove macchine fotografiche che non sopporterebbero tali tensioni sui contatti a caldo della staffa portaflash. Questo accrocchio funziona egregiamente anche con questo flash "testardo", quindi l'optoisolatore fa il suo dovere. Qual è lo scopo del gruppo resistenza/condensatore in serie al + del flash (JP3) secondo te? Potrebbe chiarire ciò che avviene ( meglio NON avviene) su questa nuova versione passiva? https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14749409555/ Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 26 luglio 2014 Segnala Share Inserita: 26 luglio 2014 Simile a quello che avevo pensato io. Il condensatore fa circolare una corrente iniziale elevata nello SCR, poi il resistore evita che ci sia un corto circuito a conduzione mantenuta. Questo circuito mi sembra molto più affidabile del precendente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Jago Inserita: 30 luglio 2014 Autore Segnala Share Inserita: 30 luglio 2014 Ciao Livio, niente di niente il circuito fa i capricci e funziona solo a basse tensioni con nuovo flash (e solo se a piena o mezza potenza di luce), col vecchio zero di zero. A questo punto penso che farlo attivo, con una batteria a bottone da 3v sarà l'unica soluzione "definitiva". Altrimenti utilizzare un piccolissimo pannellino solare da portachiavi/torcia… da utilizzare come generatore o addirittura come sensore?!?! Mi rimetto al lavoro... Buona giornata Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Jago Inserita: 30 luglio 2014 Autore Segnala Share Inserita: 30 luglio 2014 (modificato) Guardando in rete ho trovato qualcosa di abbastanza semplice e attivo. Proverò questa soluzione sperando di avere risultati più confortanti. L'ho disegnata velocemente... Mi chiedo però quanto potrà mai consumare, soprattutto in standby una volta riposto (al buio) tra la attrezzatura fotografica. Non vorrei trovarmi a buttare pile a bottone a tutto spiano... Bye https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14598275847/ Modificato: 30 luglio 2014 da Jago Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
olometabolo Inserita: 2 agosto 2014 Segnala Share Inserita: 2 agosto 2014 Se il flash ha la porta PC http://en.wikipedia.org/wiki/Flash_synchronization prova a connetterci il trigger dovrebbe funzionare senza alcuna modifica Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Jago Inserita: 3 agosto 2014 Autore Segnala Share Inserita: 3 agosto 2014 Ok, tutto funziona. Ho costruito la versione alimentata dalla batteria bottone a 3V e devo dire che va egregiamente con tutti i tipi di flash, sia in bassa che in alta tensione di trigger. E' sufficiente sensibile ma il fatto che debba essere alimentato non mi pace molto. Ho quindi spostato l'interesse per uno schema che ho trovato in rete che fa uso di una piccola cella solare. Quindi non ha bisogno di alcuna alimentazione. Alla domanda: dove posso trovare un piccolo pannellino solare? Una passeggiata in un grande magazzino di bricolage mi ha dato la risposta. Un gadget cinese da 3,90 euro ha tutto ciò che mi serviva: un contenitore gradevole e funzionale (già bucato e di contenute dimensioni) e un fantastico pannellino da qualche volt di potenza. Viene venduto come portachiave/torcia led. Mi è bastato svuotarla del contenuto, esculdendo il pannello ovviamente, e riempirlo col nuovo circuito che ho realizzato su una piccola basetta ultra sottile. Una manciata di componenti che avevo già in casa è voilà... perfettamente funzionante e esteticamente gradevole. Un condensatore da 47n 250V, un SCR da 400v, e una resistenza da 1M. Vi allego le immagini del mio operato (in sequenza) nella speranza che in futuro a qualcuno possa essere utile. https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14634618750/ https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14818236241/ https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14841102073/ https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14818192171/ https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14821296335/ https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14634602250/ https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14820957262/ https://www.flickr.com/photos/83771423@N08/14820926992 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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