Vai al contenuto
PLC Forum


Abbassamento Sottoraffreddamento Quando Compressore Inverter Riduce Gli Hz


pablo1

Messaggi consigliati


dopo una breve riflessione credo che diminuendo gli Hz si abbassa la condensazione e la differenza di temperatura tra aria ambiente e condensazione (calore)diminuisce, il condensatore scambia meno , e quindi hai meno liquido n.b, il surriscaldamento e costante, chiedo conferma ha chi e piu esperto


per david one 71

cioe'?

Modificato: da pablo1
Link al commento
Condividi su altri siti

Frigorista modena

Chi l'ha detto Pablo?

Il sottoraffreddamento è una caratteristica che dipende dal condensatore, non ho mai sentito questa cosa, se puoi dire chi te l'ha detta magari ci ragioniamo su.

Link al commento
Condividi su altri siti

Frigorista Carpi

Dovrebbe rimanere costante.....

Prossimamente devo andare a fare un avviamento di un chiller industriale con compressori dorin inverter e faccio la prova sul campo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il sottoraffreddamento varia se varia il flusso primario e/o secondario del condensatore..

Almeno, questa è la mia tesi..

Modificato: da DavidOne71
Link al commento
Condividi su altri siti

per frigorista carpi : fammi sapere come si comporta scrivi pure su questa discussione piu o meno quando pensi di avviare il chiller ?


per frigorista carpi : fammi sapere come si comporta scrivi pure su questa discussione piu o meno quando pensi di avviare il chiller ?


vorrei se possibile avre una risposta tecnica, cioe si abbassa per questo motivo, n.b i ventilatori funzionano full

Link al commento
Condividi su altri siti

Frigorista modena

Si ma Pablo a te chi l'ha detto?

Nel senso se l'hai sentito da uno competente possiamo ragionarci, altrimenti se l'ha detto un salumiere lasciamo perdere.

Link al commento
Condividi su altri siti

poiche all'evaporatore ho meno "gas" in movimento raffreddo meno, in più il compressore cede meno energia al "gas" (assorbe meno) quindi al condensatore ho meno potenza globale da smaltire

il sottoraffredamento aumenta

^_^

Modificato: da click0
Link al commento
Condividi su altri siti

Non ho esperienza su inverter ma su compressori che parzializzano o compressori in tandem.

Io penso che sia dovuto all'organo di laminazione automatico alias termostatica o altro.

Il motivo è che con una pressione maggiore all'ingresso di questa la fa chiudere (mantiene costate il surriscaldamento) e di conseguenza diminuisce il flusso all'interno del condensatore facendo aumentare il sottoraffreddamento (accumulo di liquido nel condensatore). Viceversa, all'abbassamento della pressione la valvola spalaca facendo aumentare il flusso di refrigerante entro il condensatore (svuotamento di liquido).

Ricapitolando,

aumento di flusso nel condensatore diminuisce il sottoraffreddamento

diminuizione di flusso nel condensatore aumenta il sottoraffreddamento

Link al commento
Condividi su altri siti

Frigorista modena

Fatico a seguire i vostri ragionamenti, il sottoraffreddamento è per definizione "di quanti gradi si raffredda il liquido SOTTO la pressione/temperatura di condensazione", e questo dipende dalle caratteristiche del condensatore.

Ossia, semplicemente, se un condensatore condensa a 40°C a tre quarti del percorso dei tubi, nel restante un quarto si può raffreddare di altri 5°C, ossia il manometro legge una pressione/temperatura di 40°C, ma un termometro posto all'uscita del condensatore legge 35°C.

Oppure può succedere che il condensatore condensa a 40°C anche alla fine dei tubi, poi nel tratto dal condensatore alla termostatica passa per un ambiente molto freddo e all'ingresso della termostatica il liquido si è raffreddato di ulteriori 10°C, come al contrario se all'uscita del condensatore la pressione/temperatura è di 40°C e il tratto passa sopra un forno, il liquido si riscalda e non solo non ha sottoraffreddato, ma si è scaldato.

Se io condenso ad acqua, ossia molto basso, non è detto che riesca a sottoraffreddare, se non esiste una temperatura più fredda dell'acqua e così via, non vi seguo nel ragionamento delle temperature di uscita dal compressore ecc ecc.

Mi piacerebbe sapere per voi, in poche parole, cosa significa "sottoraffreddare", per me non l'avete ancora capito bene.

Link al commento
Condividi su altri siti

Visto che il sottoraffreddamento è l'esatto "antagonista" del surriscaldamento,in fin dei conti per misurare il primo si userà la temperatura/pressione fine compressione-temperatura uscita condensatore,come per il surriscaldamento misurarlo tra temperatura in uscita dall'evaporatore-temperatura/pressione in entrata compressore,credo che abbassando la potenza del solo compressore avendo un condensatore progettato per smaltire tot calore,avremmo una diminuzione del sottoraffreddamento in quanto ,come dice Frigorista Modena questo dipende dalle proprietà del condensatore,io... facendo in modo che venga smaltita sempre la stessa quantità di calore,a lui che gli frega se il gas è a 30-40-50-80-100° tanto la sua potenza è sempre quella,quindi meno calore c'è e più velocemente avverrà il processo,modificando il dato posto alla fine di esso,quindi il delta tra lettura manometro e termometro.

Per allacciarmi a Frigorista Carpi invece credo che questo processo,potrebbe protrarsi in modo costante se ad esempio oltre ad abbassare la potenza del compressore

potessimo farlo in tandem su una ventola posta al condensatore riducendo la quantità di calore asportabile massima ammissibile ,negli impianti con questa composizione,giusto per fare un esempio.

Se ho sbagliato,non mi uccidete please :smile:

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque pablo1 tutte quello che dico l'ho verificato in tanti anni di esperienza, anche se ancora oggi studio ancora.

Il perchè delle cose non è facile arrivarci, anche perchè ci possono essere più fattori che vanno nella stessa direzione.

Sul sottoraffreddamento che aumenta al diminuire della potenza del compressore, per me, è un dato di fatto. Tu vuoi sapere il perchè ed io mi sono accodato alla tua domanda, sono sempre stato un gran sostenitore del "perchè" :thumb_yello:

Link al commento
Condividi su altri siti

Frigorista modena

Comunque ragionandoci sopra, dato dite aumenta e vi credo, il motivo dovrebbe essere perché quando i giri diminuiscono, ci troviamo davanti ad un compressore virtualmente meno potente ma con una superficie di condensatore grande uguale a prima, quindi con maggior metraggio di tubi che possono sottoraffreddare, pur con la ventola che cala di giri, e che quindi tenderebbe a ristabilire l'equazione di equilibrio tra compressore e scambiatore,

Link al commento
Condividi su altri siti

allora quello che ho visto e questo refrigeratore aria(condensatore) -acqua (evaporatore) compresore vite r134a con inverter

a 60 hz , ventilatori 100% ,sottoraffreddamento 8°c, surriscaldamento10°c , delta in out acqua 5°c

a 30 hz, ventilatori 100% ,sottoraffreddamento 1,5-2°c, surriscaldamento 10°c , delta in -out acqua 2-2.5°c

termostatica elettronica

Modificato: da pablo1
Link al commento
Condividi su altri siti

Frigorista modena

No no fermiamoci un attimo Pablo, mi era sfuggito un dettaglio importante, ossia che le ventole vanno sempre al 100% anche quando il compressore dimezza i giri e quindi la potenza.

Perché tu continui a NON dare (come quasi tutti), il dato più importante e che è quello più difficile e brigoso da ottenere, ossia la pressione/temperatura di CONDENSAZIONE.

Non interessa molto sapere il delta t di uscita dell'acqua, perché se il compressore dimezza la potenza e il condensatore rimane ovviamente lo stesso, già deve smaltire MENO calore di quando il compressore andava al massimo, e quindi diventa improvvisamente "grosso" per la potenza da smaltire, e in più le ventole invece che diminuire di giri per mantenere la PRESSIONE DI CONDENSAZIONE COSTANTE, continuano andare imperterrite al massimo di giri, mi creano dei problemi.

Innanzitutto la pressione/temperatura di condensazione invece di rimanere relativamente alta per alimentare la termostatica (sui 45°C), mi si abbassa per via che il condensatore è enorme con le ventole che girano furiosamente, quindi abbassandosi tanto non vedo come si possa sottoraffreddare (dall'USCITA del condensatore all'ENTRATA della termostatica) un liquido che è già freddo al massimo (infatti i dati che hai postato indicano un abbassamento del sottoraffreddamento).

Oltre ciò il sistema rende meno perché la valvola non è alimentata adeguatamente, e quello che pensi di guadagnare abbassando la temperatura di condensazione spesso lo perdi perché perde di rendimento la termostatica.

Insomma il concetto di inverter non può prescindere da un controllo di condensazione per tenere questa il più possibile costante, perché se i dati che si raccolgono NON sono riferite a condizioni di lavoro di progetto, possiamo stare qui a romperci la testa ma non ci saltiamo fuori.

Link al commento
Condividi su altri siti

Avete ragione adesso sto in ferie mettiamo la discussione in stand by ci sentiamo verso fine agosto così vi do tutti dati grazie per la collaborazione

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...