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Convertire Oscillocopio Batteria Da Ni-Cd A Litio O Ni-Mh


kym

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Oggi ravanando ho trovato un vecchio regalo di un po' di anni fa fatto da mia nonna, voleva regalarmi un super-tester e quel mariuolo del negozio di elettronica gli vende un oscilloscopio portatile il THS700. Funziona ed è praticamente nuovo, l'unica pecca è la batteria, customizzata che costa un esagerazione a comprarla e poi è una ni-cd.

http://ths710bat.blogspot.it/

Ho trovato al link sopra un po' di spunti, ma sono perplesso per il contattino dove c'è la ghiera che apre lo sportellino, non so se farà davvero massa al 100%

E poi c'è il problema che li infilerei 4 mezza torcia ni-mh che terrebbe sotto carica perenni per la diversità appunto delle batterie.

Pensavo, magari è troppo complicato da fare, non si riesce a fare un circuito che dai contatti in origine per ni-cd adatti il tutto per usare due batterie litio da 3,7V riducendo ovviamente la tensione ai 4,8V richiesti dall'oscilloscopio?

Alternativamente:

se con le litio è troppo complicato farlo con le ni-mh

oppure, abbandonare la ricarica dentro l'apparecchio e usare due litio da 3,7 ma riducendone la tensione poi potrei metterci uno spinotto e ricaricarlo da un caricabatteria universale tipo imax.

La cosa non è la prima volta che mi si presenta, sono molti gli apparecchi con batterie interne ni-mh c& ni-cd che dopo un po' passano a miglior vita e ricomprarle invece di passare alle litio mi sembra una stupidaggine al giorno d'oggi.

Io già ho convertito diversi apparecchi tipo aspiratori, rasoi, misura pressione, orologi etc. i volt più o meno non erano un problema si distanziavano di poco, due pile normali da 1,5v in realtà son spesso 1,6x e fanno 3,2 quando ci metto una litio da 3,7 che poi sono 3,5x non danno problemi.

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tempo fa avevo in parte risolto questi problemi ( batterie dei primi video portatili in VHS ) costruendomi delle batterie in legno------ :superlol: dove c'erano i contatti utilizzavo delle puntine da disegno in ottone, che stagnavo opportunamente collegando dei fili per portare da fuori l'alimentazione

non ho risolto la differenza fra le nichel cadmio o la portatilità degli apparecchi...era solo una soluzione che non faceva nessun tipo di modifiche alla carcassa dell'apparecchio

buona serata

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Il problema è la ricarica interna.

Metterci delle litio che poi caricherei all'esterno e facile basta ridurre la tensione poi metto due portapile 18560 esempio uno dietro l'altro ed ho ancora spazio per fili e riduttore di tensione ora monta un pacco con 4 ni-cd tipo C (mezza torcia).

Potrei mettere nuovamente delle ni-cd e fare tutto senza modifiche ma..... Durano niente specie se lo usi poco come me. Le ni-mh le terrebbe sotto carica perennemente. Sarebbe carino modificare il circuito di ricarica e metterci delle litio fosse dentro e si arriverebbe anche a capacità notevolmente maggiori.

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Sarebbe carino modificare il circuito di ricarica e metterci delle litio fosse dentro e si arriverebbe anche a capacità notevolmente maggiori.

I carictori per queste batterie son molto delicati. Una carica erata può portare all'esplosione della batteria. Successe nelle prime applicazioni sui telefoni cellulari, tanto che Sony dovette ritarare dal mercato una partita di telefoni.

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lo so.... ho due alternative o ricaricarle esternamente e inibire la ricarica interna o metterci delle ni-cd e basta... mi scoccia un po' però...

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Puoi sempre mettere un jack per la ricarica sul corpo dello strumento. inserisci lo spinotto collegato al caricabatterie esterno e ricarchi. Ne più ne meno di come si fa con il PC portatile.

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  • 3 weeks later...

Secondo voi un step-down da 7,2 a 4,8 regolato da un trimmer ? è affidabile?

Son giunto alla conclusione che mettere dentro un circuito per litio o ni-mh non è possibile per il poco spazio, quindi metterei due litio che ricaricherei tramite un jack aggiuntivo isolate dalla presa di alimentazione già esistente.

altre eventuali idee?

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Il convertitore può essere affidabile o non essere affidabile. Non lla tecnologia il metro di giudizio, ma la sua progettazio e realizzazione.

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A mio modesto parere quando si possiede uno strumento di marca prestigiosa ci si devono anche sobbarcare i costi che questo comporta.

Direi di usare le batterie originali (magari una di riserva se l'autonomia di una non è soddisfacente).

Non credo che, avendo uno strumento del genere, andrei a pasticciare per utilizzare alimentazione diversa con modifiche meccaniche ed elettriche.

Se lo strumento non risponde alle mie esigenze, cercherei di venderlo online e prenderne un altro più adatto ;)

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Buona sera a tutti !

per avere affidabilità al 100% ....

Scusami , ma nemmeno se Tu sapessi esattamente cosa stai facendo non potresti avere il 100% di .....

Poi , io cercherei di fare qualcosa che posso controllare (non lo so Tu , ma io non sono in grado di controllare , correggere , uno stabilizzatore in commutazione ) , per qui farei uno lineare , se, dico SE dovessi avere bisogno ....

Modificato: da gabri-z
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Eccomi, allora, lo strumento prestigioso oggi come oggi non vale più niente, forse 200-300 euro.... le batterie originali costano quanto il valore dello strumento, e parliamo di 4 schifosissime ni-cd tipo C semplicemente unite, non c'è altro. Potrei semplicemente fare un pacco simile prendendo 4 nuove ni-cd metterle insieme, nastrarle e avrei un pacco "nuovo".

Io vorrei qualcosa di più ma vorrei anche salvaguardare lo strumento che è in stato impeccabile e perfettamente funzionante, non vorrei che per colpa di un circuito malfunzionante gli arrivino dentro 8v e si rovini, da questo l'affidabilità.

Ora ho trovato il circuito di ricarica per le litio in formato micro quindi posso tranquillamente infilarci le due litio da 3,7v in serie e ridurre con uno step-down regolabile oppure, mi è balenato oggi che ho visto il circuito metterle in parallelo ed usare un step-up con entrata 3,7 ed uscita 5v.

Quest'ultima soluzione mi darebbe 6000mA di autonomia (l'originale è 2800mA) ed allo step-up c'è anche il contatto per collegare il caricatore ed userei il circuito di ricarica che ho detto prima per ricaricarle prendendo alimentazione direttamente dal connettore dello strumento così gli arriva 12v e si ricarica durante l'uso collegato alla corrente.

La mia preoccupazione è se questa soluzione è affidabile oppure no, se lo step-up o anche lo step-down creino disturbi e non sia un alimentazione "pulita" come proveniente da batterie.

Cosa intendi gabri per lineare? e perché?

Il problema è lo spazio ridotto all'osso giusto le 4 batterie tipo C una dietro l'altra (formato tubo) e che il circuito di ricarica interno è per le ni-cd e quindi non posso metterci delle ni-mh se no, avrei optato per questa soluzione.

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Cosa intendi gabri per lineare? e perché?

Perché non debba farTi le domande :

La mia preoccupazione è se questa soluzione è affidabile oppure no, se lo step-up o anche lo step-down creino disturbi e non sia un alimentazione "pulita" come proveniente da batterie.

E poi sei vincolato sia dallo spazio a disposizione (molto importante ) che dal rendimento del ''sistema'' che vuoi aggiungere . Lo switching ha rendimenti che possono superare i 90 % , ma se progettato per QUELLA applicazione ; o , se Tu sei nato fortunato , lo trovi pronto e collaudato (e a pochi euri) .

La ''pulizia'' in uscita , secondo me , è più facile ottenerla con un lineare , ma resta ancora in sospeso il conto dei rendimenti....

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Lo spazio che ho è quello di una mezzatorcia o due se metto una sola litio.

Un 7805 tra batterie 7,4 e strumento potrebbe essere un idea?

Però quando lo strumento è collegato alla rete mi ritrovo tensione al contrario sul 7805 quindi ci devo mettere un diodo che mi abbassa sicuramente la tensione ancora di più l'originale è 4,8v

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