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Scatto Intempestivo In Villetta,probabile Problema Con Inverter


pfa

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Microchip1967

Parere personale:

Secondo me la cosa migliore è installare un registratore e monitorare tensione/corrente ai morsetti del contatore per almeno 24/36 ore.

Una volta fatto questo, se i valori si discostano da quelli previsti per norma (230V +6%/-10%) con il log alla mano si coinvolge l'ente distributore

Potrebbe benissimo essere un neutro ballerino che se non correttamente collegato sbilancia la catena trifase

Di certo se le tensioni fossero cosi' elevate come minimo avresti l'intervento dei filtri interni degli elettrodomestici

Attenzione inoltre al fatto che ultimamente le armoniche presenti in rete spesso falsano le letture degli strumenti

Non ultimo c'è da calcolare anche l'innalzamento di tensione provocato dagli inverter del fotovoltaico.

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Carlo Albinoni

Secondo me la cosa migliore è installare un registratore e monitorare tensione/corrente ai morsetti del contatore per almeno 24/36 ore.

Una volta fatto questo, se i valori si discostano da quelli previsti per norma (230V +6%/-10%) con il log alla mano si coinvolge l'ente distributore

Sono due cose diverse.

Un conto la tensione in condizioni ordinarie, un altro la tensione in condizioni di guasto, quale l'interruzione del neutro o guasto in cabina.

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Sono stato dalla cliente.ho di nuovo effettuato delle misure ma questa volta rientravano nella norma.

Vi propongo un altra idea che ho avuto. Servirebbe a qualcosa mettere degli scaricatori di sovratensioni?

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Maurizio Colombi

Le sovratensioni sono degli aumenti repentini del valore di tensione, causati da eventi imprevisti (un po' come gli errori di Windows :smile: ) ; quasi sempre sono causati da fulmini, rare volte da guasti sulle linee o da errori umani.

Queste sovratensioni, possono raggiungere valori abbastanza elevati e, solitamente, sono di breve durata. Gli scaricatori servono per interrompere il circuito e per scaricare queste sovratensioni a terra, senza danneggiare quello che sta dopo di loro.

Una spuria, un transitorio, l'aumento di una decina di volt della tensione di rete, sono eventi che allo scaricatore di sovratensione, non fanno ne caldo, ne freddo.

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Si potrebbe provare mettendo dei protettori tipo "transzorb" in parallelo alla rete, ovviamente con adeguato fusibilie in serie al protettore.

Questi dispositivi sono simili a zener bidirezionali, ovvero offrono un valore di resistenza pressochè infinito sino al valore della soglia di tensione; superata questa soglia il valore di resistenza crolla praticamente a zero, in questo modo tagliano i picchi di tensione.

Se i picchi di tensione sono di breve durata e con periodo di ripetizione lungo il componente non si dananeggia, altrimenti va in corto o si interrompe dopo essersi momentaneamente cortocircuitato.

Per questo motivo è imperativo mettere in serie un fusibile adeguato alla massima corrente ammissibile dal protettore.

CI sono vari modelli con soglie di intervento differenziate e con differenti potenze.

Si potrebbe scegliere un componente con tensioni di soglia di 250 V - 260 V, così che non intervenga sino a che la tensione rimane entro i limiti contrattuali di fornitura.

Un eventuale intervento del fusibile segnalerebbe che la tensione ha superato al soglia per un tempo significativamente lungo.

Negli apaprati industriali se na fa spesso un impiego algli ingressi di rete, proprio per abbattere gli spikes.

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In Spagna recepiscono le stesse direttive europee, che sono linee guida per gli stati membri. Nei contratti di fornitura l'ente, come bene ha precisato Livio, non può andare oltre i limiti minimo e max ammesso; se questo dovesse accadere l'utente ha il diritto di essere risarcito per i guasti a lui cagionati ( rottura frigo, freezer etc...), così come contempla la legge a tutela dei consumatori. Certo gli enti fanno orecchio da mercante e se ne fregano, ma quando si inizia a scrivere tramite un legale le cose cambiano. Da mio cognato in provincia di Ancona, si verificavano spesso abbassamenti di tensione tanto che sembrava di essere in discoteca le luci si spegnevano e si riaccendevano. Ho dato un occhiata all'impianto, abbiamo fatto alcune misure e verificato che in alcuni momenti la tensione arrivava a 182-185 volt.

Ho chiamato enel ed esposto il problema: due giorni dipo ancora nulla. Al terzo giorno telefono arrabiato e minaccio di adire le vie legali e di richieder un risarcimento. Un'ora dopo due tecnici arrivavano e scoprivano che in cabina situata a circa 200 mt dalla casa alcuni morsetti erano arrugginiti e da sostituire. Dopo l'intervento ok.

Pfa ti hanno già dato consigli sia Livio che Maurizio, io aggiungo valuta anche la spesa poichè non penso che tali protezioni costino poco, poi ti suggerisco di interessare l'enel e sii energico a farti sentire. Sempre con educazione ma in maniera "energica"

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Carlo Albinoni

In Spagna recepiscono le stesse direttive europee, che sono linee guida per gli stati membri. Nei contratti di fornitura l'ente, come bene ha precisato Livio, non può andare oltre i limiti minimo e max ammesso; se questo dovesse accadere l'utente ha il diritto di essere risarcito per i guasti a lui cagionati ( rottura frigo, freezer etc...), così come contempla la legge a tutela dei consumatori.

Non è proprio così. Quello che hai scritto vale più o meno per i prodotti che hanno una norma EN (EN = uguale in tutta Europa).

Nel caso delle regole di installazione le cose cambiano (infatti la norma impianti italiana è CEI, non CEI EN).

Poi, se si va nelle "regole di connessione" che stabiliscono i rapporti tra impianti e distributore, le cose sono ancora diverse e tali regole hanno quasi il valore di legge nazionale.

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e tali regole hanno quasi il valore di legge nazionale.

Carlo è proprio quel "quasi" a fare la differenza.

La domanda di fondo è: la Spagna ha aderito, recependola come legge, alla direttiva Europea che stabilisce come valori di bassa tensione 400 V +/- 15% per le reti 3fase e 230 +/- 15% per le reti monofase?

Se la risposta è no va bene qualsiasi valore di tensione che l'ente erogante decide di stabilire.

Se la rispsota è si, non ci sono scappatoie! L'ente erogante deve garantire 230 V +/- 15% (400 +/- 15% per 3 fasi). Notare che c'è stata una proroga notevole per la tollerenza del +/- 15% perchè già da prima del 2010 doveva tornare la normale +/- 10%.

Comunque il fornitore, all'atto della stipula del contratto, s'impegna a fornire potenza elettrica con valori di tensione di freqeunza entro limiti ben precisi; quindi anche in mancanza di recepimento delle normative europee dovrà pur fissare dei limiti contrattuali.

Modificato: da Livio Orsini
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Carlo Albinoni

La domanda di fondo è: la Spagna ha aderito, recependola come legge, alla direttiva Europea che stabilisce come valori di bassa tensione 400 V +/- 15% per le reti 3fase e 230 +/- 15% per le reti monofase?

Ma il punto è sempre quello: questo in condizioni ordinarie, ma in caso di guasto?

tra l'altro guasto che può anche essere causato da terzi....

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In Spagna recepiscono le stesse direttive europee, che sono linee guida per gli stati membri.

In realtà come ha detto Carlo questo non è vero per i regolamenti elettrici nazionali...in Germania per esempio non si possono utilizzare differenziali tipo AC, nel resto dei paesi si...Inoltre la Spagna è un caso particolare perchè le varie regioni possono avere regolamenti elettrici differenti tra loro. Esiste un regolamento nazionale che ammette per alcuni punti la flessibilità che viene poi "plasmata" dai governi delle regioni.

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Ma il punto è sempre quello: questo in condizioni ordinarie, ma in caso di guasto?

Carlo i guasti sono eventi eccezionali, non possono rappresentare la regola.

Come ho scritto prima un conto sono le protzioni, ben altro è una fornitura fuori tolleranza.

.Inoltre la Spagna è un caso particolare....

Per alcune cose certamente, ma non per i valori di tensione che sono stati accettati da tutti e 27 i paesi della CE.

Proprio per dare tempo ai nuovi associati di adeguarsi è stato protratto sine die il limite di tolleranza del +/- 15%

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i guasti sono eventi eccezionali, non possono rappresentare la regola.

Comunque la questione Spagna è essenzialmente legata all'interruzione del neutro....

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Inviato 31 agosto 2014 - 16:00

Quote

Carlo è proprio quel "quasi" a fare la differenza.

La domanda di fondo è: la Spagna ha aderito, recependola come legge, alla direttiva Europea che stabilisce come valori di bassa tensione 400 V +/- 15% per le reti 3fase e 230 +/- 15% per le reti monofase?

Se la risposta è no va bene qualsiasi valore di tensione che l'ente erogante decide di stabilire.

Se la rispsota è si, non ci sono scappatoie! L'ente erogante deve garantire 230 V +/- 15% (400 +/- 15% per 3 fasi). Notare che c'è stata una proroga notevole per la tollerenza del +/- 15% perchè già da prima del 2010 doveva tornare la normale +/- 10%.

Il promblema semmai è questo,,,,, negli anni la media di consumo delle utenze domestiche residenziali è al limite della saturazione - ovvero molti più elettrodomestici e richieste rispetto a 20 o 30 anni or sono, le linee e le cabine di zona, in molti casi sono le medesime da 40 anni, allora andavano bene, ora in certi casi non garantiscono la qualità del servizio come allora.

Adeguare una rete terminale in tal senso, ha un costo in terminini di spese vive elevatissimo, progetto, cabine posa cavi, etc etc.

Le utenze domestiche, sono prevalemtemente le più penalizzate sotto il punto di vista contrattuale, mentre le utenze businnes, hanno a loro favore la qualità del servizio, la sua fornitura costante e le penali.

Per questi motivi, non sempre è garantita la qualità del servizio, sono rari i casi di rimborso ad un utente domestico, vedi anche perché ..basta guardare cosa bisogna adottare inn termini di analisi per verificare una condizione di fatto di questo tipo: verifica con strumento idoneo multifunzione per 7 gg, perizia da parte di porfessionista, lettera di contestazione, messa in mora, etc etc ...

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Il promblema semmai è questo,,,,, negli anni la media di consumo delle utenze domestiche residenziali è al limite della saturazione - ovvero molti più elettrodomestici e richieste rispetto a 20 o 30 anni or sono, le linee e le cabine di zona, in molti casi sono le medesime da 40 anni, allora andavano bene, ora in certi casi non garantiscono la qualità del servizio come allora.

Aggiungi anche la comparsa degli utenti attivi (randomici e non controllati).

.in Germania per esempio non si possono utilizzare differenziali tipo AC, nel resto dei paesi si

Non solo la Germania, sono diversi i paesi europei con questa regola.

Modificato: da Carlo Albinoni
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