taddeus Inserito: 9 luglio 2003 Segnala Inserito: 9 luglio 2003 Con gli ingressi analogici impostati sul range 0-20 mA viene pilotato un simovert masterdrive VC, impostazione V/f tessile, in modo che tensione e frequenza siano indipendenti una dall'altra.Salendo in rampa V/f la forma d'onda e' ok fin da bassi valori di V e f (tenuti sempre in rapporto costante dipendente dalla tipologia del motore collegato), ma se, dal punto (V1,f1) raggiunto decremento la sola tensione (arrivando 10-20 V) la forma d'onda diventa 'na ciofeca fino a quando non riporto la frequenza a valori entro il rapporto (caratteristica lineare da 0,0 e per la quale a 690V corrispondono 50 Hz)...Problema dell'inverter?Problema del motore? (con sistemi diversi dall'inverter il problema non esiste)Problema mio? Ciao e grazie
Livio Orsini Inserita: 9 luglio 2003 Segnala Inserita: 9 luglio 2003 Non dici con che frequenza stai lavorando a 10v - 20v. Tra l'altro i 10v - 20v son efficaci o di picco? Suppongo che i 690v [at] 50Hz siano di picco (corrispondono a circa 398v efficaci che è la tensione nominale ==> 400v +10%-15%).Se 10v sono di picco e la frequenza di lavoro è di una decina di Hz o più può anche risultare una forma non molto simile ad una sinusoide.
taddeus Inserita: 10 luglio 2003 Autore Segnala Inserita: 10 luglio 2003 (modificato) le tensioni sono tutte efficaci (si provano motori fino a 690V efficaci); la retta 'canonica' che pone in relazione tensione e corrente (per limitare il riscaldamento di questi motori) e' quella che unisce (con assi lineari) il punto 0,0 con il punto (690,50) quindi il rapporto e' 13.8 (per questo motore, il problema si pone anche con motori il cui rapporto e' pari a circa la meta').La frequenza per una decina di V puo' quindi variare, a seconda del motore, pressapoco, tra 1 e 2 Hz.....quindi piuttosto meno della decina di Hz; cio' che mi fa specie e' che il costruttore aveva assicurato al cliente che, con quell'inverter (c'e' anche un du/dt a valle), poteva fare le sue prove senza problemi Grazie Livio Modificato: 10 luglio 2003 da taddeus
Mario Maggi Inserita: 10 luglio 2003 Segnala Inserita: 10 luglio 2003 Caro Taddeus, la tensione in uscita da un inverter PWM e' sempre una ciofeca, tanto piu' alle basse tensioni, quando il tempo di conduzione degli IGBT e' di molto inferiore a quello dell'interdizione. Ci vorrebbe un inverter con modulazione NFO (Natural Field Orientation) per risolvere il problema. Riguardo al filtro du/dt - lo dice la parola stessa - questo attenua solo il fronte delle commutazioni, non l'inviluppo della sinusoide come vorrebbe la tua applicazione. Per questo ci sarebbero i filtri cosiddetti "sinusoidali" in uscita, ma attento alle bufale e ai venditori convinti di prestazioni eccezionali, impossibili. Se si tratta di una sala prove, consiglio un autotrasformatore o Variac in uscita.CiaoMario
taddeus Inserita: 10 luglio 2003 Autore Segnala Inserita: 10 luglio 2003 Yes Mario,ho la sensazione che il venditore abbia venduto tanto fumo, fortuna che con scelta ed acquisto dell'inverter non c'entro per niente.Tra l'altro ho visto che era disponibile il filtro sinusoidale ...ed ancora non comprendo il motivo per cui abbiano optato per il du/dt (ricordi ildiscorso che avevi fatto, i condensatori.....al mio cliente hanno vendutoil du/dt come necessario per proteggere gli isolamenti dei suoi motoridai gradienti temporali di tensione eccessivi)Comunque, spulciando i dati di quell'inverter ho notato (cosa che non ricordavo) che i 0 Hz sono contemplati solo con caratteristica V/fmentre, tenendo V costante, vengono contemplate frequenze oltre agli 8 Hz; in riferimento a questo ho avuto confermato che il comportamentoirregolare si presenta quando si scenda, allontanandosi dalla caratteristicaprefissata, in tensione (con f=cost) e tutto sembra tornare a posto quando si riduca anche la frequenza.Ciao a tutti.
Mario Maggi Inserita: 10 luglio 2003 Segnala Inserita: 10 luglio 2003 Il filtro du/dt costa meno. Si compra sempre quello che costa meno, non importa se non fa la funzione che deve fare, ma pero' costa meno ....... quanto spendono poi per prove mal fatte? CiaoMario
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