stefano_ Inserito: 20 agosto 2014 Segnala Share Inserito: 20 agosto 2014 Salve a tutti. Premetto che non sono del settore e quindi abbastanza ignorante in materia, ho visto diversi quadri con circuiti ausiliari a 24 v 48 110 !!! Mai a 12 v Quali sono se ci sono i vantaggi / svantaggi di una tensione rispetto ad un altra ? E perché mai un quadro con ausiliari a 12 v !! Coincidenza o anche qui un motivo!! Io quando faccio qualche quadretto per uso personale ho sempre preferito utilizzare 24 v per il semplice motivo che ai pulsanti ho una bassa tensione !! Grazie infinite a tutti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 20 agosto 2014 Segnala Share Inserita: 20 agosto 2014 Maggiore è la tensione di comando minore è la corrente necessaria per azionare le bobine dei relè e dei contattori. Inoltre, nel caso di collegamenti lunghi, l'influenza della cdt è inferiore se la tensione di comando è più elevata. In molte applicazioni industriali si usa anche la tensione di 230 V per i circuiti ausiliari; il 24 V è abbastanza usato ma è il valore minimo di tensione. La stragrande maggioranza degli ausiliari lavora a 110 Vac Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 20 agosto 2014 Segnala Share Inserita: 20 agosto 2014 (modificato) Stefano , si aprirebbe un mondo...che cercherò di condensarti in poche righe due i principali motivi , la corrente a parità di potenza e gli usi e costumi dei carichi utilizzatori nell'italia e nel mondo una bobina di tot potenza a 24 volt assorbe la metà rispetto ad una di eguale potenza a 12 , quindi metà sezione del filo in un circuito inevitabilmente ci sono le cadute di tensione , derivate dalla lunghezza dei cavi , dal fatto che rispetto a certi carichi l'alimentazione si "siede" ( vedi soprattutto i vecchi alimentatori costituiti da trafo pone e condensatore ) Se si siede un 24...puoi trovare 23...22..... se si sedesse un dodici sotto i 10 Volt combineresti ben poco Esistono ausiliari a 12 volt..... usati molto poco, più che altro in casi dove c'era una batteria tampone.... ho visto in giro rimasugli di elettrovalvole oleo mi pare vikers o atos.... a 12..praticamente assorbivano corrente e basta..non commutavano Certe tensioni poi derivano da usi e costumi..... fino a pochi anni fa,nel campo dei bruciatori industriali a Gas , un classico erano le elettrovalvole e i controlli fiamma a 110 Vca , mai a 24 DC Nel campo dei paranchi e dei carriponti "vige" il 48 volt...mentre negli ascensori e montacarichi...negli anni si sono sbizzarriti fino a 61 Volt ( !! ) e 80 Volt in AC nell'oleodinamica di oltre confine ( vickers o danfoss ) era molto in uso il 110 AC , ma oramai si usa molto il 24 DC , sia per elettrovalvole nude e crude ( le classiche "luce 6 o luce 10 " ) sia per l'elettronica di regolazione ( proporzionali e servo ) anni fa poi si era diffuso anche il 48 DC ed il 110 DC nelle centrali idroelettriche , dove anche "fuori parallelo" era necessario avere ausiliari a disposizione ( tramite enormi pacchi batterie ) e per il 110 DC le pompe di lubrificazione bronzine delle macchine ( motori in DC a carboncini ) , che per la loro inerzia richiedevano lunghi tempi di fermata ti puoi fare un'idea di queste "stranezze" anche cercando su un catalogo di teleruttori di qualche grande marchio che lavora in tutto il mondo , esempio siemens le tensioni sono legate anche al paese dove è distribuita la tensione di rete , da noi in genere 230/400 in altri paesi 440..500.... Quindi trovi bobine a 110 V...127..... in genere nei quadri elettrici di automazione, se si usa il 110 AC non si è molto schizzinosi e alle volte ottieni il 115...il 120 a vuoto.... Bobine dei teleruttori , bobine per elettrovalvole..... puoi "osare" anche a tirare l'alimentazione verso i 26 Vdc ( alimentatore regolabile o nei vecchi sistemi trafo/pone e condensatore utilizzando un secondario a 19 anziché 18 Vac ) PLC ed elettronica invece preferiscono un 24 ben filtrato e stabile Buona giornata mi sono accorto adesso che ho sovrapposto la risposta con Livio , poco male diciamo le stesse cosa Modificato: 20 agosto 2014 da luigi69 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stefano_ Inserita: 20 agosto 2014 Autore Segnala Share Inserita: 20 agosto 2014 Grazie infinite !! Ps: per la cronica io di solito utilizzo il 24 Ac nudo e crudo classico trafo e basta !! Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 20 agosto 2014 Segnala Share Inserita: 20 agosto 2014 come tutte le cose pro e contro , da valutare in base alle esigenze il 24 Ac può essere ideale per semplici bobine marcia/arresto , un po meno se aggiungi temporizzatori o altri ausiliari , anche se oramai trovi tutto sia in AC che in DC possibile ronzio delle bobine dei tele , e se associato ad elettronica necessita di spegniarco con condensatore e resistenza ( il gruppo RC ) bobine per EV pneumatiche le trovi oramai sia in 24 AC che DC Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 20 agosto 2014 Segnala Share Inserita: 20 agosto 2014 e se associato ad elettronica necessita di spegniarco con condensatore e resistenza ( il gruppo RC ) Se fosse 24 Vcc abbisognerebbe, come minimo, dei diodi di ricircolo. Sarebbe cosa buona e giusta montare sempre gli appositi filtri RC su tutte le bobine dei contattori, sia che funzionino a 24 Vca o 110 Vca o 230 Vca, però per rispiarmiare non le montano mai. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 20 agosto 2014 Segnala Share Inserita: 20 agosto 2014 Livio.... chi è causa del suo male pianga se stesso...... quadro fatto alla veloce circa 6 anni fa ..all'ultimo devo sostituire un tele a 24 Vdc.... mi manca il diodo..lo monto con la classica frase..poi mi arriva.... mi dimentico che era ancora da montare avvio l'impianto ( centrale idro ).....poi ogni tanto usciva da sola dal parallelo......dopo 2 settimane di pene e patimenti con il cliente al telefono sempre più nero... me lo fa con me davanti al pc...... lo sgancio del tele provocava un tale disturbo sul comune a 0V da "annebbiare " una analogica" dell' S7 300 peccato che era l'analogica di lettura della tachimetrica della velocità alternatore....... quando si dice.. un semplice 1N4007 può salvarti la vita... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stefano_ Inserita: 20 agosto 2014 Autore Segnala Share Inserita: 20 agosto 2014 Grazie infinite a tutt. Gentilissimi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gattomom Inserita: 26 agosto 2014 Segnala Share Inserita: 26 agosto 2014 24 V dc forever. Un no forte e deciso al 110 V ac. Ormai le taglie degli alimentatori switching arrivano a potenze stratosferiche, possono erogare il 150 % della loro potenza per far fronte ai picchi dei carichi induttivi (tipicamente i teleruttori). Quindi niente trasformatori che scaldano e ronzano, circuiti ausiliari più semplici e puliti e unificazione della tensione di alimentazione degli ausiliari verso un valore universalmente usato da tantissimi quadristi. Ultimo fattore ma non per importanza, in caso di perdita d'isolamento di un comando a 24 V dc, l'operatore non sarebbe sottoposto a un potenziale pericoloso. L'ultimo quadro che sto realizzando in ditta (forno di trattamento termico da 70 kW) prevede 24 V dc come unica e sola tensione di alimentazione degli ausiliari. Le uscite statiche del plc alimentano direttamente le bobine, a basso assorbimento, dei teleruttori. La stessa tensione alimenta i gruppi statici a tiristore della Gefran. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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