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Motoriduttore Per Coclea


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i riduttori "in linea", costituiti da ingranaggi a denti piani , oppure a coppie coniche ( esempio il cambio di una macchina, il montacarichi dei muratori , alcuni tipi di carriponte , gli argani dei trattori per "tirare"legna , sono reversibili, seppure con coppie e giri completamente diversi

un esempio è la tua autovettura, ingrani la prima, motore acceso e vai

ma se devi farla partire e hai la batteria scarica, spingi la macchina e stavolta è il cambio a fare girare il motore

caratteristica invece dei motoriduttori a ruota elicoidale vite senza fine è la non reversibilità , o meglio , un limite di reversibilità dato dall'angolo di inclinazione della vite...a memoria dalla meccanica delle superiori....7 gradi

lavaggio meccanico auto a spazzole..... vedi il motore in altro, motoriduttore e spazzolone..che gira a 20....30...60 giri al minuto , mentre il motore sarà un 1500 esempio

se prendi in mano lo spazzolone..ti sembrerà frenato

stesso ragionamento se vedi i nastri trasportatori che si usano nelle industrie , in genere se il motore è fermo non muovi il nastro

sorpasssando un attimo il discorso rendimenti , caratteristica delle viti senza fine/ ruote denti elicoidali è di ottenere grandi rapporto in poco spazio anche 1 a 100 fatto a cinghie sarebbe impossibile per il poco angolo di avvolgimento della puleggia minore

Fatto ad ingranaggi , se si vogliono mantenere gli ingombri..devi fare due o tre rinvii , ognuno con rapporto 1/5... 1/10..... o vedi nei carriponti industriali, parliano di decine di tonnellate..vedi le scatole cambio con tanti alberi paralleli


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Grazie era solo per capire cosa intendevi e ha cosa ti riferisci,

sul funzionamento ho le idee molto chiare..

Inserita: (modificato)

Mi è arrivato il preventivo dal grossista.

Riduttore Rossi 1:20 (fino a 3 kW)

Motore asincrono trifase da 1,5 kW 4 poli 1400 rpm

Totale 550 + zanicchi.

Mi consiglia di fare un rinvio con pulegge 1:1.2 in modo da arrivare ai 50 rpm con il massimo della coppia disponibile.

Cosa ne pensate ? Sinceramente la strada con l'inverter ABB da 100 € mi sembra la più economica...

Modificato: da Stabilo_RS
Inserita:

Con l'inverter hai un problema la perdita di coppia ed il calo di ventilazione per i motori autoventilanti. Calo che può procurare seri inconvenienti quando il motore deve lavorare, non saltuariamente, sotto i 40 Hz.

La perdita di coppia a bassa freqeunza la puoi ridurre se usi un inverter a controllo vettoriale sensorless.

La ventilazione puoi mantenerla efficiente con un ventilatore esterno.

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Ho un'altra perplessità. La trasmissione del moto con cinghie è fattibile o bisogna ricorrere a catene? Tenendo in considerazione l'elevata coppia del riduttore sull'albero lento.

Inserita:

la scelta fra cinghie e catene è determinata da fattori quali la potenza trasmessa , la velocità, la continuità dei moti oppure la presenza di colpi od ondulazioni, l'affidabilità , le dimensioni e i pesi delle pulegge , la rigidità nella trasmissione dei giri ( gli slittamenti delle cinghie ) .

Una determinata cinghia , trapezioidale o dentata e oramai non più piatta , può trasmettere una determinata potenza a un determinato numero di giri : se questo non basta si passa al tipo di cinghia superiore o se ne aumentano il numero .

Il dimensionamento si fa con formule e diagrammi che dovresti trovare sui siti dei produttori : io uso ancora il manuale del perito oppure un vecchio catalogo pirelli oleostatic .

Parti dalla potenza, il numero di giri ,il rapporto di riduzione le formule poi introducono fattori di correzione come la continuità di esercizio , le ore di lavoro giornaliere ed il tipo di macchina mossa e da che motore ( esempio di trasmissione "leggera" motore elettrico che fa girare un ventilatore esempio di trasmissione "pesante" un motore endotermico che fa girare un mulino o frantoio delle pietre )

La cinghia è discretamente facile da montare , non patisce la polvere e permette un certo disallineamento degli assi delle pulegge : a dimensionamento avvenuto sono da verificare solo alcuni parametri , la velocità periferica e l'angolo di avvolgimento della puleggia minore

Inserita:

Però con l'azionamento inverter mi risparmio di fissare tutto il gruppo motoriduttore, che da quanto leggo in letteratura è bello pesante.

L'unico limite è la regolazione del giri. Se parto da un 900 rpm a 50Hz, se lavorassi a 5 Hz otterrei circa 150 rpm. Quindi diventa impossibile lavorare.

Inserita: (modificato)

Aggiornamento.

Ho trovato un motoriduttore usato. Il motore elettrico presenta un problema, quando viene tolta l'alimentazione scatta il differenziale.

Quale può essere il problema ?

All'avvio nessun problema, parte e arriva tranquillamente alla velocità nominale.

Grazie in anticipo

Saluti

Modificato: da Stabilo_RS
Inserita:

Stabilo..... nei vari post si è affrontato ogni tipo di problema, dalle cinghie all'inverter..... ma se trovi un motoriduttore usato con dispersione a massa ehehehehehehehe

cessa tutto il discorso di prima..... la coclea deve girare bene o no ? :smile:

Inserita:

Hai ragione, ma devo prima fare delle prove con materiale economico per vedere se tutti i calcoli fatti sono corretti. Poi se il lavoro aumenta, vedrò di aggiornare i componenti.

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