frego22 Inserito: 4 settembre 2014 Segnala Inserito: 4 settembre 2014 ciao, non ho mai preso in mano un accelerometro e sono alle prime armi con il laboratorio di elettronica. devo usare un accelerometro in questo modo: -devo controllare che una persona si muova, anche minimamente; se questo non si verifica per un certo periodo di tempo deve scattare un segnale. secondo voi è meglio usare un accelerometro con uscita digitale o analogica? e come potrei usarli? io ho a disposizione questi due modelli: -MMA7455L (digitale) -LIS344AL (analogico)
Livio Orsini Inserita: 4 settembre 2014 Segnala Inserita: 4 settembre 2014 La scelta analogico o digitale dipende dalla circuitazione a valle. Se usi un analogico, ti è sufficiente mettere un comparatore di livello sull'uscita ed hai risolto il problema. Quando c'è un movimento sufficiente per avere un'accelerazione su almeno uno dei 3 assi,il segnale supera la soglia ed il comparatore scatta.
cabestano Inserita: 4 settembre 2014 Segnala Inserita: 4 settembre 2014 Per il digitale, una soluzione può essere QUESTA per l' analogico, QUESTO ti potrà essere utile.
frego22 Inserita: 4 settembre 2014 Autore Segnala Inserita: 4 settembre 2014 Il mio scopo è quello di dare un segnale quando un soggetto non si muove più. Io avevo pensato di utilizzare un accelerometro analogico così da fare questo: - collegare le uscite dei tre assi ad un sommatore - l'uscita del sommatore ad un derivatore: quando l'uscita del sommatore è costante il derivatore darà zero (un offset) - quando il derivatore darà zero in uscita si chiuderà un interruttore che collegherà l'uscita del derivatore con un integratore - l'integratore integrerà l'offset dell'uscita del derivatore; quando l'uscita dell'integratore supererà una certa soglia scatta il mio segnale vi sembra una buona idea?
frego22 Inserita: 5 settembre 2014 Autore Segnala Inserita: 5 settembre 2014 Secondo voi per quello che devo fare mi basterebbe un accelerometro a un asse o due assi?
MusicIsLife Inserita: 5 settembre 2014 Segnala Inserita: 5 settembre 2014 Ti basterebbe un accelerometro ad un asse, magari montandolo comunque in modo che la direzione di movimentazione coincida il più possibile con l'asse sensibile dell'accelerometro. Ciò ti permette di avere un segnale più elevato e quindi un SNR più alto. Un accelerometro biassiale rileva sicuramente un maggiore angolo di movimentazione della persona. Ovviamente l'ideale è utilizzare un accelerometro triassiale in modo da rilevare qualsiasi movimentazione in una delle tre direzioni possibili nello spazio. Il tutto dipende da che tipo di vincoli hai sul progetto, ad esempio costi dei componenti, semplicità del circuito da realizzare, elaborazione dei dati, ecc. Come hanno già detto altri, se il tuo scopo è solamente quello di mandare un segnale quando la persona è ferma sarebbe più semplice adottare un accelerometro analogico con un comparatore a valle. Dipende tutto anche da che tipo di "segnale" devi inviare per far notare che la persona è ferma (l'accensione di un led? un buzzer che suona? ...).
Livio Orsini Inserita: 5 settembre 2014 Segnala Inserita: 5 settembre 2014 Se non ci sono movimenti, o comunque i movimenti sono minimi come quelli dovuti alla respirazione, l'uscita dell'accelerometro è zero o qausi. Non appaena c'è una variazione di posizione del corpo tale da produrre un'accelerazione significativa l'uscita di almeno uno dei 3 assi aumenta di livello. Basta quindi sommare gli assi in un sommatore analogico (AO con 3 resistori di somma) ed un comparatore di livello in uscita.
fisica Inserita: 6 settembre 2014 Segnala Inserita: 6 settembre 2014 comunicazione di sevizio: credo che i maggiori costruttori di accelerometri abbiano a catalogo oggi solo i tre assi, i due assi sono residui di magazzino, la scelta fta analogico e digitale andrebbe ponderata anche in base al tipo di alimentazione, in quanto i digitali di norma consumano molto di piu'. Non basterebbe forse un sismico a pallina?
Livio Orsini Inserita: 6 settembre 2014 Segnala Inserita: 6 settembre 2014 Non basterebbe forse un sismico a pallina? Fisica, sarebbe troppo semplice.
fisica Inserita: 6 settembre 2014 Segnala Inserita: 6 settembre 2014 (modificato) mah, eppure sono anni che funzionano! Modificato: 6 settembre 2014 da fisica
Livio Orsini Inserita: 6 settembre 2014 Segnala Inserita: 6 settembre 2014 Appunto! Se ti serve solo rilevare un movimento un interruttore di questo tipo è, a mio parere, il meglio: semplice, robusto assolutamente affidabile e puoi facilmente tararlo per "indurirlo" o "ammorbidirlo". Se invece devi anche analizzare il tipo di bovimento, allora non ti basta più. Le complicazioni meccaniche sarebbero tali che non vale nemmeno la pena, almeno con la tecnologia odierna. Oggi un triassale, completo di interfaccia, lo porti a casa con meno di 10€ se lo importi dalla Cina. Cose che solo il secolo scorso (meno di 15 anni fa) era pura fantascienza.
fisica Inserita: 7 settembre 2014 Segnala Inserita: 7 settembre 2014 E' un po' la stessa storia dell'uomo morto, discussa qualche giorno fa. Se non sono chiari gli obiettivi le strade per raggiungerli possono essere molteplici, e molto spesso sbagliate. Per quanto riguarda i contatti a pallina, ce ne sono in giro di sofisticatissimi, addirittura sensibili sui 360 gradi.
frego22 Inserita: 8 settembre 2014 Autore Segnala Inserita: 8 settembre 2014 ho guardato gli accelerometri in vendita on line, c'è un parametro che non mi è chiarissimo: risposta in frequenza minima 40Hz risposta in frequenza massima 60Hz significa che rileva le accelerazioni con frequenza dai 40Hz ai 60?
Livio Orsini Inserita: 8 settembre 2014 Segnala Inserita: 8 settembre 2014 No, significa che garantiscono una frequenza massima di 40 Hz, ovvero segnali con frequenza superiore ai 40 Hz possono risultare attenuati: Segnali di frequenza superiore a 60Hz sarebbero comunque attenuati.
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