Microchip1967 Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 (modificato) e non ultimo, erano polarizzate... Livio scusa il ritardo le prese che uso della vimar sono la serie eikon 20210, mentre come multiprese uso le 01293 Modificato: 16 settembre 2014 da Microchip1967 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 (modificato) l'elettricista disse: < queste sono il futuro>..peccato che alla fine le abbiamo dovute sostituire tutte Io le ho sostituite solo in parte. Comunque questo deve essere di lezione. Buona tecnica, pessima strategia. Chiaro che se vuoi imporre un "formato" non puoi fare da solo per quato esso sia valido. Devi avere alleati, concorrenti compresi e compresi quelli che stanno dall' "altra parte", cioé i costruttori di elettrodomestici..... A trovarle Carlo,le Schuko ormai hanno preso il sopravento. Le trovi, ma cosa te ne fai? Modifichi tutti i tuoi apparecchi? usi sempre gli adattatori? Modificato: 16 settembre 2014 da Carlo Albinoni Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
simon1991 Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 Le trovi, ma cosa te ne fai? Modifichi tutti i tuoi apparecchi? usi sempre gli adattatori? No no,rispondevo solo alla tua affermazione sull'uso attuale di questo formato che a quanto pare le producevano anche da 20A,non fanno parte della mia generazione,ho solo dei ricordi visivi di queste prese. Per curiosità,il problema del mercato fallimentare come dicevi,riguardava il brevetto o secondo te solo una questione di mancata partnership con i produttori di elettrodomestici? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroplc Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 Io sono dell'idea che, le prese dovrebbero avere gli alveoli attivi, ricavati dal pieno come nella serie induistriale, e non con le lamelle preformate. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 o secondo te solo una questione di mancata partnership con i produttori di elettrodomestici? Ma è questo il punto di partenza. Quando vuoi introdurre uno standard che definisce interoperabilità tra apparati diversi, presa spina, ma anche un protocollo di comunicazione, se vuoi che diventi "universale" devi adottarlo in accordo con una robusta partnership. La questione brevettuale è una conseguenza del punto precedente. Se hai brevetti devi concederne l'uso gratuito. Saltando di palo in frasca, come mai 30 anni fa il VHS è diventato il sistema di videocassette universale? perchè era nato prima? perchè era il migliore? No, perchè chi lo aveva inventato si era alleato con un esercito di costruttori di videregistratori, di videocassette e di film (ovviamente, concedendo in uso gratuito anche i brevetti del VHS). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jumpjack Inserita: 16 settembre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 (modificato) Io sapevo che la realtà fu molto più triste di così: qualcuno ebbe la bella idea di usare il VHS per vendere film **o da vedere comodamente a casa invece che timidamente al cinema. E fu boom!! comunque, se è vero che la Shuko è nata negli anni '30... non è che all'epoca era fatta di ceramica e quindi poteva reggere 16A, mentre quelle odierne in plastica si squagliano? Modificato: 16 settembre 2014 da jumpjack Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 Io sapevo che la realtà fu molto più triste di così: qualcuno ebbe la bella idea di usare il VHS per vendere film **o da vedere comodamente a casa invece che timidamente al cinema. E fu boom!! Questa è una leggenda metropolitana. La sento anche in versione cartoni animati. In realtà diedero la licenza del VHS un po' a tutti. Quello che è vero è che le case cinematografiche attaccarono la Sony in quanto vendevano nel Betamax uno strumento per le facili duplicazioni illecite dei film, e il Betamax fu il primo grande formato ad uso domestico Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 17 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 17 settembre 2014 e non ultimo, erano polarizzate... Anche questo è un vantaggio unico, una volta collegate sei sicuro di dove sta il neutro. Poi anche meccanicamente, semprechè le abbiano montate correttamente, tengono bene il peso del cavo. Anch'io non le ho sostituite tutte in casa. Però purtroppo sono le spine il problema. Se non sostituisci le spine ogni nuovo aggeggio elettrico che compri non puoi utilizzarlo se non con adattatore. A questo punto s'impone il cambio della presa. Livio scusa il ritardo Grazie comunque, la mia era solo unarichiesta di informazioni generica senza carattere d'urgenza. Io sono dell'idea che, le prese dovrebbero avere gli alveoli attivi, ricavati dal pieno come nella serie induistriale, e non con le lamelle preformate. Tecicamente è un'ottima idea, peccato che commercialmente non sta in piedi. Cosa verrebbe a costare una simile presa? Nel seminterrato ho un paio di prese trifasi BTicino della serie industriale anni 60-70. Bellissime: Interuttore fusibilato, coperchio apribile solo con interruttore aperto. I reofori della spina sono costituiti da 3 lamine lunghe circa 35mm, large circa 10mm e spesse 3 mm. Ha una maniglia ripiegabile per l'estrazione. Un foro centrale nella spina consente l'introduzione del reoforo di terra della presa, che ha anche una funzione di blocco meccanico. Si inserisce la spina, si chiude il coperchio e si può chiudere l'interruttore che blocca anche il coperchio, impedendo l'estrazione della presa sotto tensione. Paragonata ad una attuale presa non c'è paragone di robustezza e funzionalità. Purtroppo anche i costi non sono paragonabili, Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 17 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 17 settembre 2014 Tecicamente è un'ottima idea, peccato che commercialmente non sta in piedi. Cosa verrebbe a costare una simile presa? Io ne ho smontate alcune estere e in effetti alcune sono fatte più o meno così. Probabilmente hanno una costruzione simile quelle schuko "rinforzate" che si trovano su alcuni mercati Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Wolfy Inserita: 18 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 settembre 2014 Ho recuperato anni fa qualche scatolone di vecchi materiale elettrico (dagli anni 20 agli anni 50), per qualche decina di euro, secondo la filosofia del "levamelo dai ****oni che mi fai un favore", le prese sono di due tipi principalmente, quelle con le femmine ricavate dal pieno, solide o tenute strette da molle, oppure usano delle "pinze" molto simili ai contatti fissi di alcuni sezionatori, anchesse tenute "in forma" da delle belle molle in acciaio, tutto i contatti erano in ottone argentato/nikelato o nudo e i corpi presa in porcellana (e qua penso che il calore sia un problema solo per il cavo e per il supporto su cui si monta la presa) o in bakelite, che tollera il calore decisamente meglio del termoindurente attuale, però c'è un abisso a livello di costi di produzione, sia per la diversa qualità dei materiali che per i processi decisamente più complessi e lunghi... Se iniziassero a produrre prese domestiche con caratteristiche simili sono quasi sicuro che rimarrebbero invendute sugli scaffali, la fortuna la farebbero invece i frutti low cost prodotti chissàddove e con chissàcchè materiali Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jumpjack Inserita: 18 settembre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 18 settembre 2014 Non ho capito quasi niente di questo thread, però mi sembra attinente, perchè parlano di caricare l'auto elettrica dalla stessa presa dove attaccano ilphon. http://www.diyelectriccar.com/forums/showthread.php?t=125353 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
simon1991 Inserita: 18 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 settembre 2014 (modificato) parlano di caricare l'auto elettrica dalla stessa presa dove attaccano ilphon In effetti hai ragione,ma vedi è proprio sull'utilizzatore che si basa la falsità dei 16A,fino a quando attacchi gli elettrodomestici "comuni", difficilmente avresti dei problemi di tenuta e se anche fosse sarà a lungo termine viste le potenze in ballo. E' quando hai bisogno dei veri 16A come nell'ipotesi discussa che iniziano i problemi , eh si che li iniziano a traballare tutte le caratteristiche tecniche del produttore,in fin dei conti è il vero "dilemma". Che poi l'adattatore non è da 16A ,ma comunque il produttore imprime con scritto 1500W ci può stare,alla fine è solo un intermezzo tra 2 connessioni,ma forse viene fatto solo per tutelarsi da facili equivoci legati proprio alla bontà delle informazioni messe a disposizione da chi produce spine e frutti per presa <_<anche se li fanno loro stessi. Modificato: 18 settembre 2014 da simon1991 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 18 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 settembre 2014 perchè parlano di caricare l'auto elettrica dalla stessa presa dove attaccano ilphon Quando si parla di caricare una automobile elettrica da una presa domestica (una schuko in Europa) ci si riferisce a quello che in gergo di chiama modo di ricarica 2. Cioè sul cavo c'è il "box" di controllo che tramite un segnale regola la corrente. Normalmente la limita a 10 A proprio per il limite delle prese domestiche che conoscono molto bene. Questo sognifica ricarica molto lenta ed anche un certo calo di efficienza perchè con alcuni veicoli il caricabatterie a tali correnti lavora male. Negli Stati Uniti più o meno è uguale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Wolfy Inserita: 19 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 19 settembre 2014 (modificato) Non parlano di phon in quell' articolo, in america le Asciugatrici elettriche (Dryers) devono essere collegate obbligatoriamente ad una presa NEMA 10-30, comunemente chiamata dryer plug, 3 poli con portata di 30 ampere, il problema presentato in quel post è relativo all' assenza di terra in tale presa e di riflesso la sicurezza dell' adattatore che l' autore ha trovato in commercio, che la "converte" in una presa a 4 poli (Fase-Fase-Neutro-Terra), ha poco a che fare con il nostro problema di portata Modificato: 19 settembre 2014 da Wolfy Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 19 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 19 settembre 2014 il problema presentato in quel post è relativo all' assenza di terra in tale presa Confesso che non avevo letto l'articolo e mi riferivo ai soliti scorsi europei sul tema. ;-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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