auanagana71 Inserito: 15 settembre 2014 Segnala Share Inserito: 15 settembre 2014 salve a tutti sto cercando una soluzione elettrica o elettronica , per non avere sempre il trasformatore alimentato. All'atto pratico mi consuma 7 w x 365 giorni all'anno, e si riscalda notevolmente . l'alternativa pericolosa di avere un apriporta esposto all'intemperie montato su un serramento di ferro e il pulsante del citofono sottoposti alla tensione di rete ,vorrei evitarmeli... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 15 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 15 settembre 2014 E come no ! Ora sono "cotto" (smonto ora dal turno del pomeriggio) per cui vado a nanna, ma domattina come prima cosa vedo di rintracciare lo schema da inoltrare dello stesso lavoro fatto a mio cognato, al quale (anni fa) il trasformatore gli prese addirittura fuoco dentro la scatola di derivazione. Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 Mirko ma il pulsante di accensione, quello sulla 220 v dove è allogguato? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 Allora, figuriamoci se un acerrimo nemico degli stand-by come me, non si inventava qualcosa per aggirare anche il consumo del campanello. Questo è uno schema di principio sul quale ricamare eventuali modifiche, ma comunque valido e funzionante. Unica controindicazione ? Andiamo a vedere. Quando termini di installare il circuito, dovrai provvedere di un pulsantino nella scatola dove alloggerai il tutto. Questo pulsantino si chiamerà (come da schema) "first-ignit" (primo innesco) Terminata come dicevo l'installazione, premerai per un istante quel pulsantino, il quale farà suonare il campanello ed aprire la porta. Questo anche a suffragio che il tutto funzioni. Poi ? Poi siediti, ed aspetta che qualcuno venga a trovarti e che quindi suoni il campanello, oppure che Tu (od un Tuo familiare) debba uscire di casa e quindi attivare l'elettroserratura. Se noti, quando hai premuto first-ignit, hai sì attivato per un istante campanello e serratura, ma (cosa molto più importante) hai caricato un bel condensatore elettrolitico da 10 000 microFarad 16 volt. Guardando il circuito elettrico, noti che il primario del trasformatore è sezionato rispetto alla linea 220 e che quindi è spento, ergo.....non può nè consumare, e nè ovviamente surriscaldarsi. Questo condensatore, quando premerai il pulsante o del campanello, o dell'apriporta, darà energia al relè interessato, il quale chiudendo il suo contatto sul primario del trasfo, lo alimenterà facendo così in modo da energizzare il carico che si trova al secondario, ed il contatto n.c. del relè interessato (per esempio quello del campanello) scongiurerà che Ti si apra in contemporanea anche la porta (e viceversa). Ora (chiederai Tu) quanto dura la carica del condensatore ? Dipende dai relè utilizzati, io con le prove che feci, sono riuscito ad arrivare dai 4 ai 6 giorni.....e non è poco. Oltre, il condensatore si ritrova ai suoi capi una tensione di scarica che non è più sufficiente a far eccitare il relè, ma.......in 4 giorni nessuno Ti suona il campanello ? In 4 giorni nessuno esce mai di casa ?.....mhhhhhh.....difficile, molto difficile...... Certo, quando con tutta la famiglia torni dalle ferie, è bene ricordarsi di dare una pompata al circuito agendo di nuovo sul first-ignit, cosa che se Te la dimentichi, Ti torna in mente quando vai ad aprire elettricamente la porta, ossia quasi subito. Ecco l'unica controindicazione di questo metodo di anti stand-by campanellico, il fatto che se sei un asociale (ossia non Ti viene mai a trovare nessuno, manco il postino) o se Te ne stai sempre rintanato in casa per giorni, allora il serbatoio di energia rischia di esaurirsi. Ma se almeno una volta al giorno (anche meno) esci di casa o Ti suonano il campanello, ogni volta che ciò accade, il carico si attiva, ed il condensatore torna a riempirsi di energia, per la suonata (o l'apertura) successiva. Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 L'idea è interessante, come sempre lo sono le tue idee. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 Grazie Livio....troppo buono.... Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rfabri Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 Penso non ci siano controindicazioni per mettere un condensatore un po' più grosso tipo un 47.000uF, al limite si può mettere una resistenza di pochi ohm in serie al positivo per evitare un brutto assorbimento iniziale del condensatore che guasti il ponte e che poi non darebbe nessun fastidio al funzionamento dei relè, bye Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 al limite si può mettere una resistenza di pochi ohm in serie al positivo per evitare un brutto assorbimento iniziale del condensatore che guasti il ponte Io invece farei affidamento sulla sola resistenza interna intrinseca al secondario del trasformatore, magari (estremizzando) usando un ponte robusto tipo quelli industriali da 200 Volt 35 Ampere. In questa particolare applicazione serve ogni stilla di energia possibile da immagazzinare durante la suonata (o l'apertura) ed anche una resistenza in serie pur se di basso valore, me ne perderebbe. Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
auanagana71 Inserita: 16 settembre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 geniale .....io proporrei per gli asociali un orologio che chiude il contatto n.o. in parallelo a first ignit per un minuto al giorno, magari la mattina presto per rinfrescare la carica del condensatore ne ho uno digitale che assorbe 4mA a riposo ( meno di 1 W ) , 7 volte meno del consumo del trasformatore grazie appena ho tempo mi metto all'opera Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rfabri Inserita: 16 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2014 I soldi dell'orologio e comunque il poco consumo è sempre consumo, io proporrei un invito ad alcuni parenti di venire a trovarmi così mi trovo il sistema sempre pronto e magari mi mangio pure il gelato gratis i miei parenti sono sempre molto generosi , bye Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 17 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 17 settembre 2014 I soldi dell'orologio e comunque il poco consumo è sempre consumo Sono totalmente d'accordo. Si potrebbe come nella variante sottoesposta, collegare in parallelo alla luce di un locale di casa poco frequentato (ripostiglio) un relè "charge" che ogni volta che la sua lampadina si accende, questi si chiude e si riapre subito, dando così ogni volta una pompata al condensatore. Anche se in questa stanza la luce la si accende una volta ogni 4 giorni (ed avverrà senz'altro e comunque più spesso) è già sufficiente. Oppure lo stesso relè (senza il circuito di "one shot" annesso) lo si può collegare ad un finecorsa che venga premuto dal cancello o portone principale d'ingresso quando lo si apre, così quando si torna dalle ferie, la pompata risulterà in automatico ogni volta che apriamo l'uscio di casa. Insomma, con un po' di fantasia le scappatoie per fare un "refresh" al condensatore (per la categoria asociali ) si trovano tranquillamente. Ma .....ripeto, se a casa nostra, il via vai è del tipo convenzionale, non serve. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gessen Inserita: 18 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 settembre 2014 Accidenti... Ma questa trovata è davvero formidabile !!!!!! Allora Mirko volevo domandare una cosa io potrei applicare questo principio anche al trasformatore bello caldo ed annegato in una scatola di derivazione, che alimenta il relè passo passo interrutore a 12 volt che gestisce le luci nel corridoio d'ingresso di casa mia. Rimarrei i vantaggi del comando in bassa tensione pur eliminando il consumo del trasformatore e gli eventuali rischi di surriscaldamento. giusto ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 18 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 18 settembre 2014 (modificato) Ovviamente E dato che i passo passo con bobina a 12 Volt, hanno l'eccitazione separata dal contatto, lo schema applicativo potrebbe esser tipo questo (stesso discorso anche per i passo passo tipo commutatore sempre a 12 Volt) Al posto del campanello, sul secondario del trasfo, metterai la bobina a 12 Volt del relè (RPP) ed il suo contatto andrà ad agire direttamente sulla 220 in serie alla lampada. Ed in questo caso manco serve il circuito anti-asociali in quanto almeno una volta al giorno le luci dell'ingresso le accenderai eccome. Anche se te ne stai via per un intero week-end, al ritorno potrai usufruirne senza problemi. Se invece torni dopo una settimana o 15 gg, allora una pompata di rinfresco col first-ignit, Ti toccherà dargliela, ed il tutto riprenderà a fungere come prima. Così avrai il trasformatore sempre freddo, e privo di consumo. Saluti Mirko Modificato: 18 settembre 2014 da Mirko Ceronti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gessen Inserita: 19 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 19 settembre 2014 Grazie mille Mirko, anche per il disegno . Credo proprio che mi metterò all'opera quanto prima. Sono davvero curioso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 20 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 20 settembre 2014 Buon lavoro allora Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gessen Inserita: 30 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2014 Un cordiale saluto a tutti Dunque allora, ho realizzato il circuito del passo passo e funziona alla grande, trasformatore freddo ed impianto luci funzionante con comando a 12 volt. Però ora mi viene da fare una domanda. E cioè, non è che sfruttando questo principio, si può realizzare anche un marcia arresto per un motore comandato da teleruttore in bassa tensione eliminando il consumo in stand-by del trasformatore ausiliari, pur mantenendo la sicurezza del comando a 24 volt ? Se anche il motore partisse una sola volta al giorno sarebbe più che sufficiente per mantenere la carica al condensatore di avviamento. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 31 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 31 ottobre 2014 Finchè si tratta di un marcia arresto, dove comunque nel un quadro elettrico come minimo troverai un trasformatore 230 V - 24 V da minimo 50 VA, direi senz'altro di si. Ad esempio, in un sistema di pompe idrovore che raccolgono le acque sorgive negli interrati di uno stabilimento tipo quello dove lavoro io, e le sollevano fino in fogna, le pompe (a seconda della stagione se è piovosa o meno) partono comunque una moltitudine di volte al giorno, e quindi sfruttando i galleggianti si può anche propendere per quella soluzione. Quello è sicuramente un caso dove il condensatore di mantenimento carica, non arriverà MAI a scaricarsi da rendere inefficace il metodo. Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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