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PLC Forum


Differenze Tra Tipologie Di Inverter - "tradizionali" e vettoriali


Claudio Monti

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Qualcuno sa spiegare in maniera completa la differenza tra queste tipologie di inverter?

- descrizione del funzionamento

- vantaggi per l'applicazione

- benefici al motore (se ci sono)

- rapporto prezzo: fino a che taglia conviene installare uno piuttosto che l'altro

- applicazioni: qual'e' il più consigliato in base alle varie applicazioni

- varie...

So che ci sarebbe da scrivere un "trattato", ma so anche che questo forum e' frequentato da persone esperte e, senza fretta, anche un po' per volta, sono in grado di scrivere qualcosa di comprensibile anche per i meno esperti.

Penso che l'argomento interessi parecchie persone... ;)

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Ti dico quel che so io in merito.Il tradizionale può regolare le seguenti grandezze del motore: tensione di alimentazione e frequenza. Variando queste grandezze, si riesce a far variare la velocità del motore (che di conseguenza però deve lavorare al max per un certo valore di flusso). Nel vettoriale invece, tramite un algoritmo matematico, si riesce ad "estrapolare" una componente di corrente che, direttamente, stabilisce il flusso nella macchina. Quindi tu controlli direttamente questa grandezza importante. Esiste poi, un'altra componente di corrente (che viene fuori senpre tramite questo algoritmo) che comanda direttamente la coppia. Cio', ti permette di stabilire, tramite questa vomponente, la coppia che potrà erogare il tuo motore. Tutto cio' migliora la dinamica del motore (cioè la fase di avviamento, prima del regime).Saluti.

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Ciao Claudio,

dipende dalla tua applicazione. Se, per esempio, hai bisogno di controllare con precisione la coppia o necessiti di tutta la coppia a velocità zero, devi usare un inverter di tipo vettoriale, se invece non hai queste esigenze può andr bene anche un inverter V/F. La preoccupazine maggiore devi riservarla al motore, se è previsto un uso intenso a basse velocità devi provvedere ad una ventilazione assistita. pena l'arostimento del motore. Poi si deve scegliere comunque un motore che sia costruito bene, sopra a tutto dal punto di vista dell'isolamneteto; anni fa c'è stata una moria di motori dovuto al cattivo isolamento.

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Io non ho un'applicazione particolare, il mio voleva solo essere un discorso generico, cioe' riuscire a capire le differenze per poter scegliere con cognizione in futuro. ;)

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Caro Claudio,

bisognerebbe creare un "sistema esperto" su web.

Il discorso e' molto complesso, non si puo' schematizzare facilmente.

Quando dici per esempio "fino a che taglia conviene" la mia domanda e' "quanti pezzi?" perche' se hai un'applicazione singola e povera si mette un inverter scalare senza ombra di dubbio, se sono tanti puo' darsi che un vettoriale tutto sommato non costi di piu'. Come sai di vettoriali ci sono tante tipologie, piu' o meno performanti, piu' o meno "vettoriali", oppure DTC.

Il sistema esperto on-line dovrebbe essere "open" e non legato ad una sola marca, dovrebbe tenere conto delle caratteristiche del motore associato e del carico e della rete di alimentazione, e dovrebbe contenere i prezzi non del solo inverter ma del sistema completo.

Lavoro troppo lungo e impegnativo da fare e da tenere aggiornato, ci vorrebbe uno sponsor.

Ciao

Mario

Modificato: da Mario Maggi
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Aggiungerei un'ulteriore differenza:

Vettoriale ad anello aperto:

L'algoritmo di controllo si basa sulla lettura della corrente erogata al motore

Vettoriale ad anello chiuso:

Oltre alla lettura della corrente, viene letta la posizione angolare del motore attraverso un traduttore di posizione in asse al motore (encoder, resolver, ...).

Quest'ultimo ha un comportamento dinamico paragonabile ad un motore sincrono anche a rotore fermo e può essere utilizzato come servo.

Ciao.

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Pietro Buttiglione

mi pare di captare che il tuo sia un interesse 'pratico'.

Ti passo la mia.

NON usare MAI un inverter vettoriale.

Usa sempre un inverter standard... ma WARNING! molti spacciano x vettoriale

un normale inverter con una strategia di controllo (come la chiama il prof.Carli.. :o )

sulla corrente... Forse sarebbe meglio chiamarlo "a flusso controllato"..

Un inverter di qs. genere, se retroazionato da encoder sul motore, ha

prestazioni simili al corrente continua e al brushless...

Quindi lo dovresti usare x applicazioni 'speciali' dove l'inverter 'normale'

non ce la fa...

La mia tesi e' che comunue il brushless e' SEMPRE preferibile, anche

economicamente!

---------------------------------------

Eccezioni:

PK.

Il brushless e' CK=a coppia costante.

Quindi non va bene x

- Mandrini

- avvolgitori/svolgitori

- certi banchi prova..

- ecc.

dove oggi si producono motori AC quadri in grado di andare a velocita' molto elevate,

con rapporti PK da 1500rpm fino a 6000...9000rpm e oltre.

Invece ho provato ad usare qs. sistema come 'asse'... una pena...! :ph34r:

(ma anche qui ci sono delle eccezioni: ambienti particolari, ad esempio..)

pietro

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NON usare MAI un inverter vettoriale.

:o Pietro mi sembra che tu sia un po' drastico .... ci sono casi dove e' necessario usarli.

Nei mandrini, direi che il vettoriale ad anello aperto è una buona soluzione,

se poi occorre fare maschiature, il vettoriale ad anello chiuso è ottimo.

Come tu dici infatti, nel tratto a coppia costante (fino al ginocchio) fa egregiamente il mestiere del "servo".

Agli alti giri poi (forature ad alta velocità) non c'e' sincrono che tenga.

... dipende sempre dall'applicazione.

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