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Modifiche A Impianto Di Terra E Spd: Consigli


aatt

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Buongiorno a tutti,

sto per modificare l'impianto di terra della mia abitazione (casa di campagna singola) per migliorarlo ed abbassare il valore della resistenza di terra, oggi intorno ai 60 ohm.

La disposizione dei componenti interessati sarà la seguente:

CONT -------------------POZZETTO---------------Q.G.

dove:

  • CONT è il contatore Enel

  • Q.G. è il quadro generale di casa (in cantina) e dista 18 metri dal CONTatore

  • in mezzo c'è un POZZETTO che è stato creato solo per avere un punto di ispezione: il montante passa in esso senza interruzioni ma con cavi N07V-K (so che non va bene per posa interrata e quindi devo cambiarlo) a 3 conduttori da 4 mmq (la potenza impegnata è 3 kW). Il cavo passa in tubolare pvc rigido.

Oggi il dispersore di terra prevede due puntazze infisse “vicino” al contatore (ed essendo vicine so già che non vanno bene) che comunque vorrei scollegare per cambiare tutto.

In particolare vorrei fare:

1) cambiare il montante usando FG7OR a due cavi (quindi SENZA portare la terra al contatore) con sezione 10 mmq - questo non per un possibile passaggio a 6 kW ma visto che faccio la spesa, tanto vale pensarci ora

2) il QG conterrà il collettore principale di terra, e da esso uscirò verso il pozzetto con CT costituito da cavo N07K-V da 16 mmq (so che non va bene per posa interrata, ma usandolo come CT ho letto che va bene). Il passaggio da QG al pozzetto è comunque in tubolare pvc rigido.

3) dal pozzetto farò partire il dispersore costituito da corda in rame da 25/35 mmq lunga circa 10 metri, mettendo anche 3 puntazze in acciaio zincato da 1.5 metri distanti quindi 5 metri l'una dall'altra. La giunzione tra CT e dispersore sarà ricoperta con nastro autoagglomerante.

4) non sarebbe quindi mia intenzione portare la terra al CONT, dove naturalmente metterò un MT da 40A a protezione del montante.

Fin qui mi sembra che vada tutto bene, giusto?

I dubbi iniziano con l'utilizzo degli SPD.

Vorrei riutilizzare del materiale che ho comprato 4 o 5 anni fa, ovvero:

  • Tipo 1: OBO MCD 50-B + MCD 125/NPE
  • Tipo 2: OBO V0-C 1+NPE
  • Tipo 3: OBO 230 AC/DC-20

I dubbi sono i seguenti:

5) il Tipo 2 lo metterò nel Q.G. facendo attenzione al discorso della distanza massima di 0.5 metri, quindi con collegamento entra-esci. In verità avrei preferito mettere il Tipo 1 nel CONT per evitare che in caso di fulminazione (da me la linea Enel è aerea) circoli una corrente tanto elevata nel QG.

Però per metterlo nel CONTatore dovrei far arrivare lì il connettore di terra, quindi – immagino – estendere il CT che arriva dal QG al pozzetto ed arrivare fino al contatore. Ma così facendo mi sfugge se non sia più rispettato il vincolo dell'avere un unico connettore principale di terra. Su questo devo ammettere di non avere le idee chiare....

Per spiegarmi meglio: non dovrei ripartire dal QG (che contiene il collettore principale di terra) per arrivare al contatore con un secondo cavo di terra, vero? Potrei ripartire dal CT che arriva al pozzetto e arrivare al contatore così?

6) nel caso per la domanda precedente non potessi spostare il Tipo 1 nel Contatore, lo metterei quindi anch'esso nel QG affiancato al Tipo 2. Il costruttore dice infatti che questi due tipi di scaricatori sono già coordinati tra loro (se non ho interpretato male io !!) e ammette l'installazione dei due dispositivi affiancati. Come riferimento posso dare questo link dal sito OBO http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CCMQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.obo-bettermann.com%2Fdownloads%2Fit%2Fkataloge%2Ftbs_uess_ableiter_typ3_it.pdf&ei=fvAfVLT7Nsy07Qb014G4Cw&usg=AFQjCNFqUqaFHHBmrytIDqilkV-XIdIS3g&bvm=bv.75775273,d.ZGU :

a pag. 21 dice

In alternativa: MCD 50-B + V20-C, non è necessario alcun disaccoppiamento aggiuntivo (ad es. Protection-Set)

Ma su questo chiederei cortesemente conferma a Voi che ne sapete senz'altro più di me: ho interpretato bene l'indicazione del costruttore ?

Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi e scusate la lunghezza :smile:

Un saluto,

Andrea

p.s. non sono un professionista del ramo, quindi se ho detto castronerie per favore non fucilatemi :worthy:

Però mi interessa sempre imparare: per questo ho studiacchiato (compresa la famosa guida blu) prima di chiedere a Voi....

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Per l'impianto in senso generale sembra tutto in regola...per gli Spd mi affiderei a Dehn o Contrade...puoi anche contattare l'ufficio tecnico...

Semmai, scegli un modello autoprotetto, e prendi in esame le illustraioni di cablaggio ed installazione...che hanno parametri rigidi.

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Ciao elettro e grazie per la risposta.

Purtroppo gli spd li ho già perché li avevo comperati 4 o 5 anni fa in occasione di una modifica che avevo fatto all'impianto. E vorrei quindi riutilizare quelli visto che li avevo pagati non poco....

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Sì certo, con un collegamento entra/esci viene richiesto un fusibile sulla fase di max 125 A gl..... che non sarà facile da trovare :angry:

Fino al 100 A ho visto che si trovano anche a guida DIN, ma non mi sembra di aver visto un 125..... va beh comunque quello poi lo vedo al momento dell'acquisto.....

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Ora non vorrei dire una grossa fesseria e, se lo faccio, spero che qualcuno mi corregga.

In acune discussioni in merito a SPD e fusibili, è stato detto che i fusibili bastano pure da 32A.

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Sì puoi senz'altro mettere fusibili di taglia inferiore, però la documentazione OBO suggerisce di alzare il taglio per "sfruttare" meglio le prestazioni complessive dell'SPD (cioè farlo lavorare anche con correnti più alte).

Copio e incollo da uno dei tanti documenti presenti sul loro sito (pag 12 di "Guida alla scelta degli SPD 2014.pdf"):

Nella tabella si evidenzia quale è il valore di corrente
In, in forma d’onda 8/20, che può attraversare il fusi-
bile senza danneggiarlo.
Risulta evidente che la scelta della taratura del fusibile
è un compromesso tra la necessità di far funzionare
l’SPD fino al massimo delle sue prestazioni nominali
e la possibilità di avere una selettività delle protezioni
a monte per una buona continuità di servizio.

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