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La Linea Trifase Ad Uso Diverso Dall'abitazione Puo Essere Usata Anche Per Un'abitazione?


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Inserito:

Buonasera, seguo il vostro forum da un po di tempo e volevo chiedere se l'uso dell'energia trifase per uso diverso dall'abitazione e compatibile con l'uso domestico.

Vi illustro la mia situazione per capire meglio. Ho da poco realizzato un ampliamento ad un fabbricato con destinazione laboratorio agricolo. Questo laboratorio fin dalla sua realizzazione ha un contatore trifase con tensione di fornitura 400V. La potenza è di 10 KW. Il contratto è per uso diverso dall'abitazione con Tariffa BTA4 multioraria. Durante la realizzazione dell'ampliamento per l'abitazione è stata utilizzata la corrente di questo laboratorio senza chiedere il contatore da cantiere. L'impianto si è pensato poi, avendo gia la linea trifase, di realizzarlo ipotizzando di mantenere il contratto già in essere: i 10 KW sono sufficienti per entrambe le destinazioni. Le fasi sono state divise all'interno del nuovo impianto in modo tale da ripartire i carichi tra elettrodomestici, pompa di calore e luci.

Volevo sapere questo da voi:

1- posso lasciare questa unica utenza trifase , intestata alla stessa persona, sia per il laboratorio che per l'abitazione? Incorro in qualche sanzione futura?

2- O devo richiedere un nuovo contatore trifase per uso domestico? Se quest'ultimo esiste è piu conveniente della tariffa attuale?

Grazie anticipatamente.


Maurizio Colombi
Inserita:

L'unica risposta che non sia preceduta da "forse", "ho sentito dire", "un mio conoscente" ecc. ecc. la puoi avere solamente dal fornitore del servizio.

Sono convinto, comunque, che una fornitura per "uso diverso" non sia conveniente come quella per l'abitazione principale.

Inserita:

Diciamo che secondo me non è possibile per due categorie di motivi:

fiscale: porteresti in detrazione nel bilancio del laboratorio iva e costi riconducibili a consumi non inerenti all'attività.

catastale: credo che il contatore debba essere associato ad uno specifico immobile e l'abitazione credo sia distinta dal laboratorio (quando avete richiesto il contatore avete compilato anch euna scheda coi dati catastali e secondo me la casa non l'avete inserita)

Inserita:

attualmnente il contatore è intestatoa una persona fisica e sinceramente che io sappia non è mai stato detratto nessun onere a livello fiscale. per quanto riguarda la scheda che fu compilata nell' 85 non si poteva omette il subalterno dell'abitazione in quanto a quell'epoca non era realizzata. Attualmente è in corso di ultimazione.

La mia domanda pero si riferisce a cosa dovrò fare appena completerò l'abitazione se posso lasciare questa unica utenza trifase , intestata alla stessa persona, sia per il laboratorio che per l'abitazione e se Incorro in qualche sanzione futura?

Oppure dovrò richiedere un nuovo contatore trifase per uso domestico? Se quest'ultimo esiste è più conveniente della tariffa attuale?

Maurizio Colombi
Inserita:

Alla fine dei conti, colui che realizza l'impianto elettrico non incorre in nessuna sanzione.......

Personalmente predisporrei l'impianto per una fornitura trifase, porterei l'alimentazione dell'impianto nel vano contatori e poi..... ai posteri l'ardua sentenza, ossia, al proprietario spetterà l'incombenza di informarsi e scegliere la migliore opportunità!

del_user_155042
Inserita:

Credo che puoi usare la stessa linea 3F+N , anche per la casa .

Tieni presente che se il contratto è fato, per esempio, per il capannone al nome tuo , anche la casa deve essere a nome tuo o di un famigliare e non ti serve nessun permesso .Ma se la casa e di un altra persona che non è nel tuo nucleo famigliare , sembrerebbe :vendita da parte tua , perciò illegale.

Spero di avere capito

bene la tua domanda , altrimenti chiedo scusa.

Inserita:

io provo a rispondere su un contesto tecnico , sotto il quale ho trovato molto spesso la gente impreparata

anni fa, trovavi nei condomini dei contatori trifase per la caldaia, per il discorso delle pompe di circolazione trifasi , ma era roba piccola 1,5....3 KW arrivava il manutentore a saldare o a fare lavori nel condominio e giù imprecazioni perché non "teneva" la saldatrice da 2 KW......

il contesto proposta da impiantato è di ben 10 KW , 20 A , anche se mi collego un alloggio su una sola fase posso lavatrice, frigo e company

chi ha invece 6 KW crede alle volte di spaccare il mondo...poi insiste che il contatore è guasto....tu gli spieghi...6 KW trifase sono 12 A.......magari non bastano per l'asciugatrice o il forno, se ci accendi anche due lampadine e parte il frigo.....e via di discussioni.....

Inserita:

parlando di laboratorio ho pensato ad un'attività economica, se così fosse anche se persona fisica immagino che il contratto sia appoggiato ad una partita iva.

Inserita:

Non so a livello fiscale e catastale se ciò è fattibile quello che posso dirti che l'impianto elettrico dell'abitazione deve essere totalmente separato da quello trifase che magari usi per le utenze del laboratorio, in pratica i due impianti devono essere completamente separati e avere una protezione magnetotermica differenzaile separata per ovvi motivi normativi per l'ambito civile e per l'ambito industriale dei due ambienti distinti, In pratica non puoi assolutamente avere parti di impianto elettrico condiviso nei due impianti, per esempio non può assolutamente passare nelle condutture dell'abitazione i 400V. L'unica cosa che hanno in comune i due impianti è la fornitura che essendo unica prevede comunque un interruttore generale di protezione nei pressi della fornitura perchè il gestore e la normativa lo richiede poi per il resto l'impianto si diviede in due impianti distinti e dovrebbe fare capo a due certificati di collaudo e conformità distinti uno per l'abitazione e l'altro per il laboratorio.

Inserita:

x Bypass: ti confermo che sono entranbi della stessa persona (laboratorio e abitazione)

x luigi69: il contyratto attuale è di 10 KWh potenza contrattuale (11 KWh disponibili)

x leleviola: i due impianti sono gia stati separati per le due utenze con le opportune protezioni

Quindi completata l'abitazione se lascio questa unica utenza trifase , intestata alla stessa persona, sia per il laboratorio che per l'abitazione o si Incorre in qualche sanzione futura che voi ne sappiate?

Esiste l'utenza domestica trifase ? Se quest'ultimo esiste è più conveniente della tariffa attuale?

Inserita:

l'importante è che il contratto sia intestato alla persona senza partita iva.

Inserita:

si si è gia cosi e non verrà cambiato

Maurizio Colombi
Inserita:

non può assolutamente passare nelle condutture dell'abitazione i 400V

.....faremo la "variante di valico"......

Inserita:

faremo la "variante di valico"

è pericoloso. pensa che cosa succederebbe se colleghi il frigo al neutro e ad una fase della 380!!!

Maurizio Colombi
Inserita:

maxpala, hai fatto bene a non mettere le faccine, altrimenti sembrava una battuta...... :roflmao:

Inserita:

la 400v trifase la si trova in molte abitazioni servite in trifase.

il si o il no puo' dirlo SOLO il fornitore di energia il quale sa' se e' lecito o meno a livello contrattuale. di motivi tecnici non ce ne sono , ma soltanto a livello legale

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