Pietro Buttiglione Inserito: 25 gennaio 2004 Segnala Share Inserito: 25 gennaio 2004 Io lo ho sempre pensato. L'altro giorno ho incontrato un ex- di un costruttore italianoe me lo ha confermato. Vogliamo mettere in comune le nostre info? Grazie!pietroPS.non parlo di quelli applicati nella produzione di fibre sintetiche.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 25 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2004 Caro Pietro, di cosa stai parlando? Motori a riluttanza fissa, motori a riluttanza sincrona, motori a riluttanza variabile, motori a riluttanza commutata? Sono motori molto diversi tra di loro concettualmente, e con diversa diffusione sul mercato, assolutamente non raggruppabili in una sola famiglia. CiaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Giorgio Demurtas Inserita: 25 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2004 riluttanza è qualcosa che riguarda la quantità di lamierini giusto?quindi la saldatrice può essere chiamata trasformatore a riluttanza variabile? ho visto che girando la manopola viene mosso un pacco di lamierini in mezzo agli altri.ciaogiorgio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 26 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2004 Giorgio, io non saprei spiegare la riluttanza in quattro parole. Quando una ragazza e' riluttante, si allontana. Se e' una ragazza a riluttanza variabile, a volte proprio non ce n'e' ma a volte la riluttanza e' minore. Dipende anche dal feeling che hai creato con lei. Quando la riluttanza e' minore, l'attrazione e' maggiore. Nel motore questo feeling dipende anche da quanti e quali lamierini metti, ma non solo. CiaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Colombani Inserita: 26 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2004 Un mio dubbio, sicuramente banale: Nel motore commutato a riluttanza il rotore è composto con magneti permanenti? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 26 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2004 Sei forte Mario! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Giorgio Demurtas Inserita: 26 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2004 chiarissimo l'esempio! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 26 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2004 Caro Colombani, no, il motore a riluttanza commutata non richiede magneti nel rotore ma solo ferro. Non e' neanche necessario usare i lamierini, si puo' usare anche il ferro pieno in certi casi.(pubblicita' occulta) Personalmente faccio promozione di sistemi a riluttanza commutata da 250 kW a 7700 RPM; il rotore pesa 300 kG, ha un diametro di 800 mm e non ha cuscinetti meccanici. Questo rotore a poli salienti e' in acciaio pieno dato che la velocita' periferica supera i 320 metri/secondo = 1160 kM/ora (vicino alla velocita' del suono, che non interessa considerare in quanto il rotore e' in ambiente sotto vuoto dove il suono non si trasmette).CiaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Colombani Inserita: 27 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 27 gennaio 2004 Incredibile!! Queste discussioni stanno diventando sempre più interessanti, dunque il ferro pieno viene messo in rotazione per effetto di correnti indotte o per un effetto di isteresi magnetica?Caspita, un rotore di 800 mm di diametro a 7700 rpm!! Immagino che serva una buona equilibratura, se dovesse disalberare un affare del genere si fermerebbe in Val Senales dopo aver distrutto tutto ciò che incontra nel percorso. Cuscinetti idrostatici? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 27 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 27 gennaio 2004 Caro Colombani, dunque il ferro pieno viene messo in rotazione per effetto di correnti indotte o per un effetto di isteresi magnetica?Non ho capito bene la tua domanda, comunque:- non e' ferro ma acciaio speciale- le correnti indotte non sono assolutamente accettabili. Il rotore non ha la possibilita' di raffreddarsi ne' per convezione (non c'e' aria) ne' per conduzione (non ci sono parti a contatto col rotore). Puo' raffreddarsi solo per irraggiamento, ma trova l'ostacolo degli avvolgimenti caldi che non sono assorbenti per gli infrarossi. - si tratta di un motore a riluttanza commutata. se dovesse disalberareNon ha albero, quindi non disalbera. L'oggetto e' stato testato in sala prove fino a 12.000 RPM, l'equilibratura e' accuratissima.Il traferro e' minimo. Se dovesse perdere il sostentamento (mai successo in alcune migliaia di anni di funzionamento complessivo di tutte le unita') il rotore scorrerebbe all'interno dello statore in modo eccentrico, trovando una superficie in vetroresina che pian piano lo fa fermare in sicurezza. Questa prova e' stata fatta diverse volte in sala prove. Cuscinetti idrostatici?No, nel vuoto sarebbe un po' dura. Si tratta di cuscinetti magnetici. Immagina un servosistema brushless ad asse verticale che - da tre avvolgimenti situati nella base - tiene sollevato il rotore all'altezza giusta, controllata in reazione da tre avvolgimenti situati nella parte superiore dell'oggetto. Ovviamente i cuscinetti magnetici non devono creare correnti parassite nel rotore, quindi sono sincronizzati anche in velocita'. C'e' anche un cuscinetto meccanico di emergenza che entra in funzione in caso di terremoto (molti di questi sistemi sono stati installati in California e alcuni in Giappone). P.S.: togliendo tensione al sistema, il rotore si ferma dopo 36 oreCiaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Colombani Inserita: 27 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 27 gennaio 2004 Ho detto una cavolata parlando di correnti indotte sul rotore.Pare un'applicazione estrema, una frontiera della tecnologia. Cuscinetti magnetici e rotore sottovuoto! Con questi bassissimi attriti lo credo che si ferma il giorno dopo, deve anche avere un effetto giroscopico spaventoso se malauguratamente la cassa fosse soggetta ad oscillazioni non lineari diventerebbe un problema, capisco allora i cuscinetti supplementari. Mi ricorda una cosa che avevo pensato anni fa per accumulare energia meccanica da ricommutare in tempi brevi in energia elettrica, poi un mio collega mi disse che qualcosa del genere già doveva esistere.Non ti chiedo a che applicazione è destinato, non vorrei essere tacciato di spionaggio industriale. :ph34r: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 27 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 27 gennaio 2004 Caro Colombani, tu non me lo chiedi ma io ti rispondo ugualmente.per accumulare energia meccanica da ricommutare in tempi brevi in energia elettrica,Si ottiene un'energia utilizzabile di 3,2 MJ; in un armadio a 2 ante ci stanno due volani ed un inverter da 500 kW, quindi 6,4 MJ pari a 500 kW per 12,8 secondi. CiaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Colombani Inserita: 28 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 28 gennaio 2004 Complimenti Mario, 3.2 MJ ...un bel lavoro mi verrebbe da dire. Grazie per la risoposta, almeno adesso so che c'è qualcuno che c'è riuscito. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 28 gennaio 2004 Segnala Share Inserita: 28 gennaio 2004 Caro Colombani, non devi fare i complimenti a me ma a chi l'ha realizzato negli USA, Mr.Joe Pinkerton, che ha avuto il primo premio per il miglior progetto imprenditoriale negli USA dell'anno 2002. CiaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pietro Buttiglione Inserita: 28 gennaio 2004 Autore Segnala Share Inserita: 28 gennaio 2004 Mario richiede di che motori sto parlando.Sto parlando di asincroni sincronizzati.Sto parlando del prodotto ex-isoflux ora ABB su cui ho visto ben treingegneri passare mercoledi' notti insonni per anni... Quello era fatto con <lamierini> che non chiamerei manco cosi',in acciao dolce ricurvo in senso longitudinale..Sto parlando dei Sicme...Ecco di cosa sto parlando.Terra terra l'ultima volta che ho assistito ad una discussione su ste cose(ingg.Pollman&Venturini) parlavano di applicazioni tipo mandrini di MU.Ma era oltre cinque anni fa.E l'altro giorno ho visto la soluzione brushless.(invece della solita a flusso controllato+asincrono).Ma non ho visto mandrini di qs. tipo. pietroLe strato/soluzioni speciali NON mi interessano. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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