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Sostituzione Unità Esterna Impianto Canalizzato


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Inserito:

Buongiorno a tutti, vi chiedo gentilmente alcuni informazioni e consigli.

Ho un locale di circa 50 mq adibito a ufficio/laboratorio con impianto monosplit canalizzato

della Ferroli, si tratta di un impianto da 19000 BTU del '95, tutt'ora in ottime condizioni,

che ha sempre fatto egregiamente il suo lavoro, e regolarmente manutenuto, anche se

con costi di esercizio forse discutibili secondo gli standard più recenti.

Recentemente abbiamo fatto il pumpdown dell'unità esterna per rimuoverla, in seguito

ad alcuni lavori di muratura e ristrutturazione ancora in corso. Siccome l'unità era alloggiata

in una apposita nicchia che ne ha sempre reso scomodo l'accesso al circuito idraulico interno e al compressore (benchè a fatica negli anni abbiamo sostituito alcuni componenti

quali il solenoide della valvola di inversione e il sensore di sbrinamento) non avevo mai avuto

modo di compiere alcuna ispezione più approfondita all'interno e alla luce del sole. E ora, così facendo, mi accorgo di

una cosa che giudico abbastanza brutta (a torto oppure no ?), e che non davo certo per

scontata... praticamente l'unità non impiega una valvola di espansione termostatica, come

mi sarei aspettato (va bene che è del 95, però...), ma un semplice tubicino capillare, come quello usato

nei frigoriferi domestici !

Leggendo su alcuni forum e siti prevalentemente statunitensi, ho sempre capito che l'uso di un dispositivo di espansione a portata fissa come il tubo capillare comporta dei gravi decadimenti prestazionali sia in riscaldamento che in raffreddamento, poichè la quantità

di liquido refrigerante che giunge all'evaporatore, a seconda delle circostanze, può risultare eccessiva o insufficiente e comunque non ottimale.

Vorrei anche fare presente che ci sono alcuni tecnici negli USA che abitualmente, quando

intervengono su macchine anche leggermente vetuste ma in buone condizioni, cercano di

"upgradarle" piuttosto che sostituirle radicalmente come è invece prassi qui in Italia.

Ma io, anche se mi intendo di elettrotecnica, di fisica e di tante altre cose, non sono un

frigorista di professione, quindi mi manca la pratica e l'esperienza per giudicare...

State tranquilli che conosco già il consiglio: butta via tutto e prenditi un impianto nuovo

con compressore inverter ! Però vorrei rifletterci un attimo e queste sono le domande

specifiche che vi pongo:

E' vero che un impianto privo di valvola di espansione termostatica ha prestazioni inferiori ?

Se _per assurdo_ trovassi un tecnico disposto ad installare una simile valvola nella unità

esterna, SUPPONGO che lo stesso lavoro lo si debba fare ANCHE nell'unità interna, in

quanto trattandosi di pompa di calore reversibile, l'evaporatore è l'unità esterna O

l'unità interna a seconda del modo di funzionamento. E la valvola termostatica viene

pilotata da un bulbo che "sente" la temperatura del tubo di uscita dall'evaporatore,

quindi in teoria sia la unità esterna che quella interna dovrebbero essere entrambe dotate

di una simile valvola, collegata in parallelo ad una valvola di non ritorno. E' corretto ?

Le unità interne più moderne adottano realmente questo schema oppure, magari per

risparmiare sui costi, utilizzano qualche altro trucco ?

Se io alla fine decidessi di sostituire l'impianto con uno + moderno (facendo felici tutti

quelli che, immagino, stanno già stortando il naso da un pezzo ;) ) sarei obbligato a

sostituire anche l'unità interna a tutti i costi ? Lo chiedo perchè, qualora si potesse

evitare, questo sarebbe un lavoraccio (necessità di smontare parte del controsoffitto,

realizzare un nuovo collettore di adattamento per la canalizzazione, inoltre l'unità interna

attuale era stata dotata di una camera di miscelazione automatica fatta su misura per

consentire il ricambio d'aria, lo spazio è abbastanza ristretto e una nuova unità interna

potrebbe risultare più larga o più alta, etc. etc. ...) Insomma, potrei sostituire la sola

unità esterna con una più "performante" e moderna, magari con invernter, lasciando

intatta o quasi quella interna ? Le vendono le unità esterne da sole, cioè SENZA anche la

relativa unità interna ?

Ringrazio in anticipo per ogni risposta pertinente.


Frigorista modena
Inserita:

Mah, il capillare è un semplicissimo ed efficace sistema di espansione, economico, pratico.

Economico perché la valvola richiede un ricevitore di liquido, che col capillare non si può usare perché altrimenti ad ogni fermata l'evaporatore si allaga perché non riesce a bloccare il flusso come la termostatica, quindi un clima con la termostatica deve avere un ricevitore e quindi normativa PED dei recipienti in pressione, poi è molto più resistente della valvola, che si può bloccare, avere problemi meccanici ecc ecc.

Se è da sostituire con 5 euro lo compri, una valvola ne costa un centinaio, poi la valvola richiede che il bulbo sia fissato in un posto preciso, non a casaccio altrimenti funziona male, certo non regola il surriscaldamento il capillare, è a "carica critica" perché in estate diventa scarso ed in inverno diventa abbondante con rischio di ritorni di liquido, per quello però si mette il separatore di aspirazione.

Poi per carità se parliamo di "resa" sicuramente è meglio la valvola, ma un clima a valvola costa di più, ma mi sembra un paragone ingiusto rispetto ad un sistema semplicissimo che compie da decenni il suo lavoro molto bene.

Tornando alla resa, questa dipende dal diagramma entalpico, che per fortuna se ne infischia se l'impianto è a valvola o capillare, però dice anche che meno surriscaldi e più sottoraffreddi la resa aumenta, e il capillare poverino non può controllare il surriscaldamento ma lo si può far sottoraffreddare, facendolo passare attaccato o dentro il tubo di aspirazione, per cui quello che perdi non controllando il surriscaldamento bene o male lo riprendi, anche se poco, sottoraffreddando.

Inserita:

praticamente l'unità non impiega una valvola di espansione termostatica, come mi sarei aspettato (va bene che è del 95, però...), ma un semplice tubicino capillare, come quello usato nei frigoriferi domestici !

anche gli split del 2014, se sono on/off ,montano il/i capillari

invece, è estremamente raro trovare split con la termostatica

Se io alla fine decidessi di sostituire l'impianto con uno + moderno sarei obbligato a sostituire anche l'unità interna a tutti i costi ?

per forza!

cambiano le rese, e in più ti manca l'elettronica per gestire l'unità l'esterna (se la nuova è inverter)

E la valvola termostatica viene pilotata da un bulbo che "sente" la temperatura del tubo di uscita dall'evaporatore,quindi in teoria sia la unità esterna che quella interna dovrebbero essere entrambe dotate di una simile valvola, collegata in parallelo ad una valvola di non ritorno

Nelle pompe di calore "a termostatica", attraverso delle valvole di non ritorno, viene realizzato un circuito, che permette di fare lavorare la valvola termostatica sempre nello stesso verso

Inserita:

Hel hai detto tutto,tralasciando periodo di funzionamento dell'impianto e se questo viene utilizzato anche in pompa di calore,dettaglio questo di non poco visto che hai una canalizzata e non sappiamo a quali temperature esterne eventualmente lavora la motocondensante,intendiamoci ...d'inverno.

In tutti i modi,se l'impianto viene acceso ogni dì tutto il giorno,forse cambiare gioverebbe alla bolletta,ma se funziona perfettamente direi di attendere ancora,purtroppo le macchine ad inverter sono oggetti di elettronica tanto performanti quanto a volte più fastidiose sotto l'aspetto manutentivo,forse meglio valutare offerte per l'energia elettrica piuttosto che fare un gran lavoro solo per aggiornare l'impianto adesso,considerato che si trova

tutt'ora in ottime condizioni

Come vedi non è vero ciò che scrivi quando dici:

State tranquilli che conosco già il consiglio: butta via tutto e prenditi un impianto nuovo

con compressore inverter !

;)

Inserita:

Simon, rispondo a te ma ringrazio anche gli altri che mi hanno risposto, grazie della gentilezza :)

Si scusa effettivamente non l'ho scritto :P L'impianto funziona prevalentemente come pompa di calore, quindi da 7mbre a

maggio/giugno a seconda delle necessità, per 12 ore al giorno circa. Siccome siamo al mare il clima non è rigido, nel senso

che la media invernale è sui 10°C anche se può capitare (ultimamente sempre più spesso....) che magari tra novembre e

gennaio faccia dei giorni in cui arriva anche a 5°C o meno, e in questo caso lo si lascia acceso anche di notte con una

temperatura impostata + bassa. D'estate viene utilizzato come condizionatore anche se non ce ne sarebbe bisogno, ma

più che altro per deumidificare, in quanto l'aria qui d'estate è pesante e umida e mai caldissima (io i 30 gradi non li ho più

visti forse dal 2006 o giù di lì !!???). Ma il consumo grosso ovviamente c'è durante l'inverno, ora mi è difficile fare un calcolo esatto per escludere altre utenze ma le bollette sono

tra i 300 e i 400 euro ogni 2 mesi. Il suo lavoro lo fa e lo ha sempre fatto, solo appunto mi chiedevo se questo dettaglio

della valvola termostatica potesse influire così pesantemente sulla resa, principalmente in riscaldamento.

comunque se anche gli split del 2014 hanno il capillare beh un pò di consolo :D

Concordo che l'elettronica sia una bella cosa in teoria, ma poi difatto risulta quasi sempre una grande rottura di palle.

Specialmente l'elettronica attuale, che è computerizzata e "blindata": se si verifica un guasto tu non puoi metterci le

mani, ti viene fuori magari un codice d'errore, e sei costretto a chiamare l'assistenza... oppure ad andare a spulciare su

internet nella speranza che su qualche forum di faidatè/hackers/smanettoni si parli della cosa !!!

Certo la tecnologia vintage invece è comoda: puoi ripararla, capirla, apportarci modifiche (come in parte abbiamo sempre

fatto)... però è anche vero che al giorno d'oggi forse le unità pilotate a microprocessore hanno prestazioni leggermente

più elevate, perchè ottimizzano meglio tutto, dalla velocità degli scambiatori a quella del compressore, le varie temperature

esterna, interna, dell'impianto idraulico etc.

Quindi, rispondendo a Clik0, è come sospettavo, se cambio l'unità esterna con una a inverter devo cambiare per forza

anche quella interna... GRAN ROTTURA DI COSIDDETTI :(

Insomma mi sa che per adesso mi conviene aspettare finchè il compressore non muore...

Le offerte enel & soci lasciamo perdere che siamo in Italia... quando sembrano volerti regalare qualcosa da una parte poi

ti rubano qualcos'altro da un'altra parte... allora meglio semmai un domani pianificare un impianto geotermico, che

il terreno per l'impianto ci sarebbe tutto !!!

Frigorista Carpi
Inserita:

Ormai gli on/off si fa anche fatica trovarli... :)

Inserita:

il capillare c'è anche sui climatizzatori ad inverter....se volete ci sono modelli che hanno la valvola di espansione elettronica ma NON TUTTI gli inverte hanno necessariamente la valvoal di espansione

la valvoal di espansione termostatica è molto rara sugli split delle nostre parti..in america ci sono macchine diverse in cui effettivamente c'è spesso una valvola di espansione termostatica (tiicamente sono motocondensanti di buona potenza ed evaporatore interno che è montato su una specie di generatore di aria calda canalizzabile che serve per il riscaldamento)..ma anche da loro iniziano a prendere piede gli split

Al tuo volendo puoi metterci la temostatica ma non cambia granchè

Cambiare solo l'unità esterna in pratica non puoi perchè non ti vendono una scheda elettronica per l'unità interna vecchia che dialoghi con quella esterna e comandi il ventilatore della tua attuale unità interna

in teoria sarebbe fattibile ma in pratica nessuno cambia un solo pezzo per cui nessun prodotto sul mercato offre questa possibilità

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