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PLC Forum


Prezzi E Risparmio Energia


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Inserito:

Ciao a tutti

Sapreste darmi un'idea sui prezzi di convertitori di frequenza con potenza di 250 kw (motori ventilatori di aspirazione)

Oltre al risparmio in corrente d'ingresso a 50hz per il fatto di avere un cos quasi uguale a 1,se diminuisco la frequenza di lavoro avrò un ulteriore decremento del consumo, esite una regola per poter quantificare questo risparmio?

Ciao e grazie


Inserita:

Caro masagat,

di solito si usa comparare i sistemi a velocita' fissa con parzializzazione a serranda con quelli a velocita' variabile.

Grossolanamente, la potenza - a serranda completamente aperta - varia col cubo della velocita', mentre con la serranda diminuisce poco man mano che si chiude la serranda.

Attenzione al cosFi=1, e' quasi vero ma spesso hai produzione di abbondanti armoniche di corrente che influiscono sul rendimento. Il calcolo si fa piu' complesso, se filtri le armoniche hai un rendimento migliore, se non le filtri puoi avere perdite aggiuntive sull'impianto, misurate dal contatore.

Ora, limitare le considerazioni al solo inverter ha poco senso. Se ben calcolato, un buon inverter con funzioni evolute di risparmio energetico permette di spendere meno in boleltta energetica rispetto ad un motore collegato direttamente alla rete (so gia' che qualcuno contestera' questa affermazione) anche quando funziona a 50 Hz.

Per i prezzi ti consiglio di chiederli a qualche possibile fornitore, specificando meglio cosa vuoi.

Ciao

Mario

Inserita:
Se ben calcolato, un buon inverter con funzioni evolute di risparmio energetico permette di spendere meno in boleltta energetica rispetto ad un motore collegato direttamente alla rete (so gia' che qualcuno contestera' questa affermazione) anche quando funziona a 50 Hz.

Non contesto, ma mi piacerebbe capire come ciò può accadere. A 50 Hz il motore dovrebbe funzionare alla tensione nominale e la rete la fornirebbe già. L'eventuale effetto rifasante dell'inverter non aumenta il rendimento (un cosfi basso non implica una perdita di rendimento, la potenza reattiva non si consuma).

L'unico caso che mi viene in mente è quando il motore funziona quasi a vuoto. In tal caso si potrebbe risparmiare sulla corrente magnetizzante abbassando la tensione e deflussando il motore. Ma questo penso si possa fare solo se la coppia richiesta è davvero poca. Non credo che questo capiti spesso, salvo forse alcune particolarissime applicazioni in cui si è costretti a sovradimensionare il motore anche se la coppia media richiesta è molto bassa...

Inserita:

Caro bit,

il motore dovrebbe funzionare alla tensione nominale e la rete la fornirebbe già

E' proprio qui il punto. Generalmente un motore e' calcolato per funzionare in un certo range di tensioni ad una certa frequenza fissa, ma c'e' una sola tensione alla quale il rendimento e' ottimale. Se poi aggiungi il fatto che un buon inverter con funzioni evolute di risparmio energetico ti controlla anche la forma d'onda (esempio, aggiunta di terza armonica calibrata), e che quasi sempre il carico non e' equivalente alla potenza nominale del motore, capisci che c'e' spazio per ridurre la tensione e mantenere la piena potenza necessaria.

Ciao

Mario

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