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PLC Forum


Schermatura Del Cavo Come "intestarla"


TiBo

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Buongiorno a tutti,

parlo di cavetti di segnale con schermo non di cavi coassiali.

Solitamente vedo due scuole di pensiero chi prende la calza la stira e la infila in tubetto di termorestringente, a volte nero a volte giallo verde, e chi invece salda un filo alla calza e esce con quello.

Ad un mio cliente è stata contestata questa soluzione con l'obiezione che "non è a norma".

Lui mi sta chiedendo consiglio, per fortuna non è un lavoro fatto da me, e gli ho chiesto di farsi dire quale norma non rispetta.

Nell'attesa mi stavo documentando ma sinceramente non saprei dove cercare.

Qualcuno ha già avuto un problema similare?

Per inciso io preferisco terminare la calza, saldare un filo e termorestringere il tutto mi sembra più pulito, però se fosse errato vorrei saperlo.

Cordiali saluti e grazie per la gentile attenzione.

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Ciao , non so se esistono normative in merito. Secondo me la soluzione più funzionale e usare gli appositi collarini ...si toglie un pezzettino di guaina e blocchi il cavo con il collarino all'apposita barretta.

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Ad un mio cliente è stata contestata questa soluzione con l'obiezione che "non è a norma".

Precisamente contrasta con la normativa EMC (impianti industriali).

Questo è il metodo denominato "pig tail" (coda di porco) abbandonato da oltre venti anni perchè riduce notevolmente le prestazioni dello schermo.

Il collegamento corretto, con disegni, lo si trova illustrato sui manuali relitivi alla normativa EMC.

Riassumo i concetti del colelgamento

  • Si spella la guaina isolante con l'apposito attrezzo; in questo modo rimane scoperta una fascia di calza di circa 10mm
  • Si applica l'apposito collarino o, in caso di sezioni di cavo rilevanti, un serracavo a "omega".
  • Si collega con viti il collarino o il collare alla barra di terra.
  • Negli armadi è consigliato eseguire questo "ammaraggio" sulla piastra di fondo in più punti del cavo
  • I fili che fuoriescono dallo schermo devono avere la lunghezzaq minima necessaria al loro collegamento e non di più. I fili sono antenne per i disturbi, quindi la loro lunghezza al di fuori dello schermo deve tendere a zero.
  • Lo schermo per effettuare pienamente la sua funzione deve essere messo a terra da entrambi i lati in modo rigorosamente isopotenziale. Qualora non si avesse la certezza della isopotenzialità delle terre meglio il male minore: collegare a terra lo schermo solo dal lato del segnale debole.

Personalmente ricordo di certe assurdità perchè "il cablaggio è più bello" come, ad esempio:

  • lo schermo termina in canalina e loschermo è collegato alla barra di amssa con oltre 50 cm di cavo da 1mm
  • I fili fuoriescono dallo schermo per 20 cm; ogni filo esce dal pettine della canalina e va alla morsettiera, raccogliendo tutti i disturbi presenti.
  • Cavi schermati giuntati e, per essere sicuriu di fare una porcheria, giuntati a pizzico con giro di nastro per isolare.

Mi limito solo ai veri orrori.

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Grazie mille.

Ora mi documento in merito.

Beh quindi entrambe le soluzioni che ho proposto sono contestabili non è che una è meglio dell'altra!

Cordiali saluti.

Modificato: da TiBo
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Beh quindi entrambe le soluzioni che ho proposto sono contestabili non è che una è meglio dell'altra!

Fa conto che la seconda soluzione che tu proponi si usava, migliorata, circa 50 anni fa negli impinati professionali.

Si applicava un cavo, isolato in teflon, sullo schermo denudato si stringeva cavo e schermo trami un anello in rame fessurato e stagnato internamente con stagno a basso pun to di fusione. Sopra a questo si applicava una guaina termorestringente; poi si scaldava con flusso di aria calda a temperatura controllata. La temperatura era tale da far fondere lo stagno contemporaneamente al restringimento della guaina termorestringente.

Era una soluzione meccanicamente ed elettricamente robusta grazie alla brasatura tra schermo e filo di collegamento.

Nota importante: tutti i fili erano isolati con teflon onde non avere problemi di degrado con l'elevata temperatura dell'operazione.

Brasare a stagno filo e schermo con isolanti del cavo che non siano a base di teflon, degrada anche l'isolante.

Se a questo si aggiunge che comunque dal punto di vista schermante è un metodo molto povero, non è proprio il caso di usarlo.

Daltro canto i collarini non costan molto e sono facili da usare. Quello che spendi in materiale lo recuperi abbondantemente in mano d'opera.

Modificato: da Livio Orsini
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Si si condivido assolutamente.

Purtroppo rivedendo la questione realizzo che è una di quelle cose prese sottogamba.

Ora appunto mi documento meglio, ho già visto qualche accessorio in tal senso della Dhen che mi sembra valido.

Mi sorge ancora un dubbio, a questo punto entro nella carpenteria, metto la barretta con i collarini, tolgo una porzione di isolante per mettere a nudo lo schermo e blocco il cavo, poi vado verso il dispositivo da collegare e termino la calza in modo da avere i fili di segnale i più corti possibili.

Questo è accettabile?

Ho dei limiti di distanza tra l'ultimo collarino e la fine fisica della calza?

Grazie ancora per i contributi!

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Questo è accettabile?

Direi che è la regola dell'arte.

Teoricamente la messa a terra dovrebbe coincidere con la fine dello schermo; però dovendo scegliere tra la lunghezza dei fili non schermati ed avere qualche cm di schermo dopo la messa a terra, con lunghezza minimizzata dei fili, è sempre meglio la seconda soluzione.

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