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Interruttore Mtd A 1 Modulo


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Inserito:

Ciao, ho visto che la Chint fa un interruttore mtd a un modulo ( NB2LE) con taglie in monofase fino a 25A.

A me andrebbero bene perchè ho problemi di spazio, ma il cliente non li vede di buon occhio per dei vecchi problemi con altri interruttori chint....

Esiste qualche altro produttore che fa MTD a un modulo?


Inserita:

Ciao, anche io l'ho vissto apparire qua e la...In realtà il prodotto è un prodotto che in altri paesi è standard....ce l'hanno ABB, Schneider, Hager..... ma in Italia non li vendono per un semplice motivo... Sono dispositivi elettronici che non sono ammessi negli impianti residenziali in quasi tutta europa (fatta eccezione per UK, Olanda e qualche paese del nord europa)...

ma anche dove sono ammessi non so se li usano questi mtd in 1 modulo, credo abbiano largo uso in Cina e forse Chint vuole portarli qui.

Non so come possano venderlo da noi...c'è qualcuno che si intende meglio di normativa? Questi prodotti sono solo per impianti industriali?

Eppure a questo link ne parlano e li consigliano proprio per il residenziale...boh! http://www.maestri.it/la-nuova-frontiera-della-compattezza/

La cosa strana è che se si cerca su google appaiono pochissimi risultati che portano o in UK o in Russia (mi pare) ma sul sito italiano non ne fanno nemmeno accenno!

Carlo Albinoni
Inserita:

Non so come possano venderlo da noi...c'è qualcuno che si intende meglio di normativa?

Semplice: le norme sono volontarie, non obbligatorie.

Inserita:

Semplice: le norme sono volontarie, non obbligatorie.

Cosa significa? I differenziali elettronici non si possono installare in impianti domestici e lo dice la norma impianti no? Altrimenti perchè questi dispositivi non sono presenti in tutti i paesi europei?

Carlo Albinoni
Inserita: (modificato)

Sì ma come sempre le norme tecniche sono volontarie non obbligatorie (v decreto 37). Se vuoi deroghi. Comunque non sarà un impianto dichiarabile conforme alla CEI 64-8. Però qualche paese europeo ha "aperto" a questi dispositivi.

Modificato: da Carlo Albinoni
Inserita:

Sì ma come sempre le norme tecniche sono volontarie non obbligatorie (v decreto 37). Se vuoi deroghi. Comunque qualche paese europeo ha "aperto" a questi dispositivi.

si qualche paese europeo avrà aperto, ma chi deroga? chi vuole metterli nel proprio impianto può derogare e si può fare un lavoro a regola d'arte utilizzando qualsiasi prodotto?

Carlo Albinoni
Inserita:

Sono innumerevoli gli impianti e i dispositivi fuori norma. Perdono la presunzione di conformità alla "regola dell'arte" ma non sono automaticamente fuori legge. Certo fossi un elettricista io non li metterei.

del_user_212017
Inserita:

se capisco bene, al di la del caso specifico del MTD da 1 posto solo...

- la Legge dice che gli impianti vanno fatti a regola d'arte

- la Legge dice che gli impianti fatti secondo le norme CEI sono automaticamente a regola d'arte

- gli impianti NON fatti secondo le norme possono essere o non essere a regola d'arte

- per cui gli elettricisti non fanno impianti non a norma CEI, così sono certi in modo inequivocabile (o quasi) di essere dalla parte della ragione.

corretto?

ma quindi, chi dimostra\certifica\accerta\assevera\ecc. che un impianto, sebbene non a norma è comunque a regola d'arte e quindi è ok?

Inserita:

- gli impianti NON fatti secondo le norme possono essere o non essere a regola d'arte

Nutro personali dubbi. I differenziali elettronici, per parlare di questo caso, sono vietati non per uno sghiribizzo ma perchè ritenuti poco sicuri, perchè in altri paesi questo non accada fa storia a se, ma qui sono vietati perchè ritenuti pericolosi, come in Germania non si possono installare differenziali Tipo AC...

Quindi non mi spiego come si potrebbe definire ad arte un impianto che non rispetti la normativa impianti di un paese che dice chiaramente che qualcosa non è ammesso

Inserita:

Io, un MT+D a 1p non lo poserei...non mi fido della azienda in temini di know-how, e pure i moduli 1P non mi aggradano in termin i di affidabilità.

Carlo Albinoni
Inserita: (modificato)

- la Legge dice che gli impianti fatti secondo le norme CEI sono automaticamente a regola d'arte

Quindi non mi spiego come si potrebbe definire ad arte un impianto che non rispetti la normativa impianti di un paese che dice chiaramente che qualcosa non è ammesso

Vero, però la Legge (decreto 37), dice anche che si considerano a regola d'arte anche gli impianti effettuati secondo le norme di un qualunque paese dello spazio economico europe (cioé UE + EFTA). Per esempio secondo le norme olandesi o norvegesi. L'unico problema è la lingua.

Modificato: da Carlo Albinoni
Inserita:

Per esempio secondo le norme olandesi o norvegesi. L'unico problema è la lingua.

in quel caso però cambiano le cose...anche le sezione dei cavi e la loro portata per esempio, si dovrebbero seguire i dettami della normativa norvegese in italia comprandosi e studiandosi la NEK? :P

Parlando per quella che è la realtà pratica...mi chiedo come possa qualcuno mettere il mtd chint in un centralino italiano e dichiarare il lavoro come fatto a regola d'arte.

Carlo Albinoni
Inserita: (modificato)

si dovrebbero seguire i dettami della normativa norvegese in italia comprandosi e studiandosi la NEK?

Ja, hvorfor ikke ? normen Elektriske lavspenningsinstallasjoner NEK 400 koster bare 1195 kroner

http://www.standard.no/no/Nettbutikk/produktkatalogen/Produktpresentasjon/?ProductID=697900

Modificato: da Carlo Albinoni
Carlo Albinoni
Inserita:

In inglese costa meno perchè è la vecchia edizione (la versione inglese della edizione attuale non è ancora disponibile).

A proposito: quando verrà pubblicata la CEI 64-8 in inglese?

Inserita:

A proposito: quando verrà pubblicata la CEI 64-8 in inglese?

mmmm....mai?

Juri Cioffo IL Professore
Inserita:

Io semplicemente non fido della Chint, preferisco marche più "blasonate", tutto ciò che è modulare per me è Bticino o Gewiss.

Inserita:
mi chiedo come possa qualcuno mettere il mtd chint in un centralino italiano e dichiarare il lavoro come fatto a regola d'arte.

L' Enel li mette nei suoi contatori elettronici...

Carlo Albinoni
Inserita:

Non mette interruttori differenziali, e tanto meno di tipo elettronico.

Maurizio Colombi
Inserita:

Io semplicemente non fido della Chint, preferisco marche più "blasonate", tutto ciò che è modulare per me è

Io, invece, non capisco l'accanimento contro questo tipo di prodotto / marchio.

Sono produttori di materiale elettrico da tanti anni, e nessuno ha mai saputo della loro esistenza; se stanno durando da così tanto tempo.....un motivo ci sarà?

O NO ?

Juri Cioffo IL Professore
Inserita:

Si ok, però se io faccio un centralino ad un cliente con la Chint, sicuramente se dopo di me passa un altro collega, già prevedo che chiederà al cliente, hi gli ha installato "quella roba cinese"

Inserita:

Io, invece, non capisco l'accanimento contro questo tipo di prodotto / marchio.

Contro il marchio non si sta dicendo nulla... la discussione era più improntata sul fatto che stanno pubblicizzando un interruttore differenziale elettronico che è espressamente vietato dalla nostra norma impianti...quindi non potrebbe essere utilizzato in un impianto fatto a regola d'arte...

Poi personalmente non ho esperienza con altri prodotti di questo marchio..quindi non dico nulla..

Maurizio Colombi
Inserita:

Qualche anno fa, chi circolava con una Hyundai, era uno spiantato, ancora prima la Skoda era una macchina da sfigati!

Appena arrivata in Italia, la Samsung era il dramma di tutti i riparatori.

Alla fine degli anni 80, il marchio Elettroconduttore sparì dal mercato (era entrata in ABB)...molti elettricisti non sapevano che pesci pigliare.

La chiesa cattolica aveva chiuso le porte ai divorziati risposati, adesso se ne stà riparlando.

Dopo trent'anni sui mercati mondiali, Chint è apparsa in Italia, grazie ai nuovi (allora) contatori Enel, non ne sapeva niente nessuno e tutti dissero:

ha installato "quella roba cinese"

....è il corso dei tempi........

Inserita:

Il corso dei tempi va bene.... Ma cambiare la normativa in fatto di protezioni differenziali elettroniche è tutt'altra cosa...

Alla fine tutta la tecnologia nelle nostre case viene dalla Cina e pensare il contrario è illudersi, qui però si sta parlando di protezioni per la persona che sono più economiche grazie appunto all'uso di elettronica ma che sono vietate non per un vezzo dei normatori...

Maurizio Colombi
Inserita:

Perdonami Riccy, sembra che io sia schierato di parte verso questi apparecchi o verso questo marchio ...... non è vero!

Sono pienamente daccordo che quell'apparecchio non sia ammesso dai normatori, ma per quale motivo?

In questo momento, quell'apparecchio non è in vendita nel nostro paese, ma lo è in altri paesi......come del resto sono in vendita prodotti analoghi di altre marche.

Ne hai parlato nel tuo primo intervento, c'è stato l'intervento di Carlo che di interruttori e di norme ne capisce, ed hai focalizzato benissimo il concetto, ma dico io...... quando arriverà ABB o Schneider o BTicino (non ditemi Gewiss per cortesia) o qualche altro colosso con una buona fetta di mercato anche Italia, e deciderà di mettere in commercio un prodotto del genere, vedrai che si farà di tutto per renderlo "omologato" anche da noi.

Nell'impossibilità immediata di procedere (lungaggini burocratiche).....salterà fuori che questo prodotto è omologato in Francia, o in Germania, o in Spagna....... e si può installare senza problemi anche in Italia, senza il rischio di essere arrestati.... :lol:

Sono comunque dell'opinione che un prodotto del genere, sia meccanicamente che elettricamente, ed indipendentemente dal costruttore, non potrebbe accogliere le mie preferenze!

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