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Canalizzato: Gestione Proporzionale Della Unità.


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Inserito:

Il mio problema in realtà è un quesito causato dalla mia ignoranza in merito a questo genere di impianti.

Sto realizzando un canalizzato a 3 zone, ogni zona sarà controllata da un Termostato Ambiente digitale Siemens con funzione crono e set point. Avrà una uscita 0÷10v che utilizzerò per pilotare degli attuatori Belimo che azioneranno le rispettive portine di zona.

In questo modo al avvicinarsi al setpoint si avrà una graduale chiusura della condotta e conseguente riduzione dei giri ventola (se la unità canalizzabile lo farà in automatico altrimenti implementero personalmente tale funzione con un circuitino dedicato).

Il problema nasce perche gli attuatori Belimo hanno una uscita 0÷10volt e pensavo di usarla per comandare la macchina DC INVERTER ma a prescindere dal modello (avevo puntato Mitsubishi H.I.) non capisco come interfacciarmici.

Come si potrebbe chiamare tale funzione?

Ingresso in tensione?

Aiutatemi perché sto letteralmente brancolando nel buio. Grazie.


Inserita:

non puoi interfacciarti e la strada percorsa non è quella usuale nel senso che devi mettere una valvola di bypass sul canalizzato (si parla di aria) in questo modo il ritorno sarà freddo e la logica attuale del climatizzatore scalerà se messo in automatico le varie velocità fino alla minima e assicurerà sempre il giusto flusso di aria all'unità interna che non può scendere per varie ragioni

Inserita:

Grazie per il contributo ma forse a causa della punteggiatura, non ho capito quasi nulla di cosa dovrei fare.

Io le portine le posso fare lavorare come mi pare: sia on/off che 0÷10v quindi posso fare sia come avevo pensato inizialmente, sia come ho scritto poco sopra ma che non mi pare condividi.

In pratica in fase di richiesta di aria trattata la bocchetta di zona apre al 100% e poi sta alla macchina il compito di dosare?

Ma quando ho le 3 zone che richiedono aria come si comporta il sistema?

Io avevo pensato che il sistema con portina proporzionale fosse la strada giusta per ovviare a sbalzi di temperatura classici di tale sistema.

Man mano che si avvucina al set point la quantità di aria fredda (in caso di raffrescamento) andrà via via dininuendo fino a far spegnere la unità di trattamento se non sono presenti richieste dalle zone.

Non capisco il bypass dove vada e a cosa serva. Ho analizzato il sistema AirZone e in effetti me parla, ma immagino che una macchina in grado di modulare le ventole tramite un sensore di pressione barometrica non sia necessaria tale opzione. Sbaglio?

Grazie

Xxxxbazookaxxxx
Inserita:

Metti nella zona più usata un termostato maestro, senza ghigliottina, solo serranda alla bocchetta per regolazione velocità flusso, quel termostato avrà funzione di dialogo con l'unità, regolando temperatura principale ambiente e velocità automatica ventilazione in base al termistore aria ambiente, i termostati delle altre zone lavoreranno solo sulle ghigliottine di zona.

Se avevi in mente altro scusa per l'intervento e posta i modelli di valvole zona di cui disponi e i modelli dei comandi

Inserita:

Ogni commento mi è utile a capire che via intraprendere, quindi lo apprezzo!

Attuatori BELIMO NMB24-SR:

Alimentazione 24 Volt ac/dc

Controllo 2÷10 Volt

Feedback 2÷10 Volt

Cronotermostati SIEMENS RDG160T:

Alimentazione 24 Volt

Controllo 0÷10 Volt o PWM

Macchina MITSUBISHI HEAVY INDUSTRIES FDUM50VF.

Riguardo al clima, é ancora in fase di definizione perche questo nello specifico permette di scegliere livelli di prevalenza fino a 100 Pa (std 35 Pa) e la mantiene quando le bocchette si chiudono o aprono.

Io inizialmente volevo mettere il comando remoto Mitsubishi nascosto e a una temperatura inferiore a quella di setpoint.

Solo che non mi capacito del perché sia così tanto problematica la gestione di questi sistemi. Io ignoro e sono qui a chiedere ma mi sa che il limite sta nel fatto che questo tipo di impianti sono poco diffusi.

Inserita:

le serrande motorizzate vanno bene

quello che non hai considerato tu nel tuo progetto è una serranda di by pass ossia è collegata alla mandata dell'unità interna e riporta l'aria della mandata verso la ripresa

i sistemi tipo air zone etc funzionano in questo modo quando le serrande dei locali si chiudono si apre proporzionalmente la serranda di by pass

questo perchè non puoi chiudere o comunque ridurre sotto a un tot la circolazione di aria dell'unità interna canalizzabile

Con questo by pass e lasciando la velocità del ventilatore su automatico avrai automaticamente e con la logica di controllo già in dotazione al climatizzatore la variazione fra le varie velocità del ventilatore

Questo lo ottieni perchè quando la serranda di by pass si apre mettiamo stia funzionando a freddo se parte dell'aria di mandata viene inviata alla ripresa della macchina succede che la temperatura di ripresa si abbassa e quindi il climatizzatore si sente vicino al seto point per cui rallenta la ventola e modula la potenza del compressore

Volendo la serranda di by pass è comandabile anche con altro ingresso tipo la pressione di mandata (sempre di aria si parla)

Spero che stavolta sia comprensibile il discorso

Inserita:

Si hai confermato ciò che stavo solo supponendo.

Come già ho fatto con il riscaldamento con il bypass tra mandata e ritorno delle tubazioni acqua per evitare che in caso lavorasse 1 solo radiatore, si senta rumore e la pompa lavori sotto al range di progetto.

Il tuo discorso in pratica mi serve perché avrò nella ipotesi "migliore" 3 zone aperte e la ventola alla velocità 2 di 3 avendo impostato la pressione a "x" Pa. Quando nel caso peggiore resto con una sola zona aperta non è detti che alla velocità 1 di 3 la macchina riesca a mantenere "x" Pa ma anzi probabilmente saranno di più e le bocchette faranno rumore (tra le varie cose). Quindi per ovviare, proprio come accade con i termosifoni, anche qui ci vuole una "valvola di sovrapressione".

Ne ho viste di meccanica, molto semplici, sia a molla e sia a farfalla con un piccolo peso calettato a un braccio: più lo sposti alla periferia più apre a pressioni superiore.

Ora le domande, con la premessa che il plenum non lo ho ancora realizzato:

. Se implemento il bypass, lasciando tutto come avevo pensato, va bene?

. Come faccio a dare consenso alla macchina? Hanno tutte il contatto pulito?

. Non è necessario mandare alla macchina un ingresso proporzionale? Anche se fosse on/off ci pensa poi la macchina leggendo la Delta T tra ingresso e uscita a modulare l'inverter del compressore?

. Posso mettere il bypass meccanico senza elettronica?

. Ho la macchina nel controsoffitto del corridoio adiacente alle 3 zone: ripresa da griglia comune (60x60 mi pare) sotto di essa, 3 mandate separate servocomandate come sopra e riprese di cui 1 "aperta" e le due delle camere che si riversano nel corridoio attraverso una veletta nel soffitto. La ripresa del bypass la posso fare dentro il controsoffitto vero? Non serve filtrarla vero?

Grazie per la risposta precedente, sei stato chiarissimo.

Inserita:

Certo con il by pass e le serrande motorizzate controllate come vuoi fare dovrebbe andare bene poi il tutto dipende anche da come varia il carico degli ambienti in rapporto al canalizzato che userai

No i clima raramente hanno il contatto per il termostato come hanno invece per dire le caldaie ad esempio..alcuni modelli hanno una scheda per gli hotel per telecomandarne l'accensione perchè certi alberghi ti fanno (facevano) pagare il clima o per arrestare il climatizzatore se uno apre le finestre o se la camera è vuota

Generalmente i sistemi tipo air zone e simili altro non fanno che registrare i codici del telecomando del climatizzatore e poi con un apposito modulo quando almeno un locale accende il sistema danno un impulso come se tu premessi il comando ON del telecomando viceversa quando tutti spengono mandano il comando OFF e così via per lìimpostazione della temepratura

In pratica un telecomando telecomandato!!

Il compressore modula con una sua logica di funzionamento..e sono tutte logiche chiuse

by pass certo puo essere anche meccanico

Per gli ultimi punti c'è da sapere se il tuo impianto è deputato al solo raffrescamento o se invece deve anche scaldare

Inserita:

Solo raffrescamento!

Ho pensato appunto di adottare un modulo Arduino o RaspberryPi e mappare il telecomando, me la cavo con 10 o 30 euro e non ha NULLA da invidiare dal AirZone, anzi è espandibile a qualsiasi futura implementazione.

Unico dubbio al riguardo e il seguente:

Con il mio sistema avrei 2 anelli chiusi ovvero A il cronotermostato verso l'attuatore e B la autoregolazione di pressione di mandata aria e di modulazione del compressore.

Ipotizzavo di dotare la unità interna, in caso di Mitsubishi HI, del comando remoto evoluto per impostare tutti i parametri. Ma dovessi interfacciarlo a un mio modulo, opterei solo per un ricevitore IR+Telecomando e per fare appunto come dicevi.

Devo solo chiarirmi bene le idee al riguardo, non è una cosa semplice se non si ha esperienza al riguardo o non si conosce a menadito l'argomento, ma io sono deciso e determinato.

Grazie ancora!

Simone Baldini
Inserita:

AirZone ha delle interfacce con le macchine (daikin ecc..), credo che in qualche modo comunichino l'effettiva richiesta e gestiscano la macchina. Penso che non sia facile ricreare questa interfaccia perchè ci saranno dei protocolli proprietari che non conosciamo.

Queste soluzioni sono ideali con sistemi canalizzati ad acqua, in quel caso puoi farci quello che vuoi anche metterci un inverter al ventilatore ed evitare by-pass ecc.. inutili. Io li ho sempre realizzati in questo modo il primo risale agli al '97 con una scheda creata ad ok per 12 zone, poi sono passato ai PLC (perchè implementabili a piacere) cosa che mi ha fatto conoscere il forum. Il problema delle macchine canalizzate ad espansione diretta, anche quelle nuove inverter, è che hanno parecchia elettronica che gestisce modulazione sia ventole che compressore, e se vai ad interferire la metti in crisi, anche il semplice by-pass crea prolemi perchè queste macchine hanno una sonda sulla ripresa (che col by-pass) dovresti escludere, perchè altrimenti appena by-passi aria fredda la macchina si spegne.

Inserita:

Quindi sto bypass lo metto o non lo metto?!

Per me è importante capire.

Assurdo che io non riesca a capire un sistema così semplice perché uno dice una cosa e uno il contrario.

Che cavolo devo fare?

Grazie della risposta comunque.

Simone Baldini
Inserita:

Non ho detto che non vada messo, se vuoi gestire un canalizzato ad espansione diretta il by-pass lo devi mettere, io dico che per un impianto a portata variabile l'ideale è non utilizzare una espansione diretta ma una macchina ad acqua. Esiste anche un servomotore belimo con sensore di pressione incorportato, puoi applicarlo direttamente alla serranda di by-pass che ti regoleà costante la pressione di mandata oppure mettere un by-pass con contrappeso come solitamente si fa'. Importante, come ti ho già scritto, è che imposti come sonda di temperatura quella non sulla ripresa della macchina ma quella ambiente nel pannellino oppure che sposti la sonda sulla ripresa della macchina in una posizione lontana dal by-pass cioè che l'aria by-passata non vada ad influenzarla.

Inserita:

Chiaro, quindi non avendo ancora acquistato nulla consigli il sistema ad acqua?

Non vorrei incasinare la discussione ma se ci sono grossi vantaggi uniti a prezzi allineati, potrei assolutamente tenerne conto. Immagino però che avrà dei limiti e che sia più indicato per sistemi fan coil o pavimento, mi sbaglio?

Tutto è determinato dal costo, i 3 Belimo delle zone li ho pagati tutti e 3 60 euro. Ho visto quello che dici ma partono circa 300 euro e credo che A. possa bastare quello con il contrappeso, B. se ne usassi uno canonico 2÷10v accoppiato a un sensore Map automotive e un circuitino con operazionale e una manciata di resistenze e trimmer avrei pressoché la stessa cosa con una spesa irrisoria.

Comunque ora sorvolando il COME io risolverò il bypass direi che spostare una sonda potrebbe essere l'unica cosa da fare SE l'impianto non dovesse funzionare come deve. Giusto?

Sono molto contento, inizia a materializzarsi nella mia testa qualcosa di concreto e connesso con una certa logica.

Inserita:

con una macchina idronica puoi fare veramente quello che vuoi ad es ci sono ventilconvettori con motore brusshless e ingresso 0-10 volt per farlo girare come vuoi inoltre in una unità ad acqua non hai problemi a ridurre come vuoi la velocità del ventilatore perchè non c'è problema di gelo della batteria e altri problemi che avresti con una macchina a espansione diretta

Comunque puoi usare il canalizzato ad espansione diretta e usare i codici del telecomando se ne sei capace ti permette di fare molte cose tutto stà ad implementare il giusto algoritmo tipo ad esempio accendo un solo locale allora imposto la velocità minima dell' unità interna e anche il set point della macchina

anche air zone si arrangia come può ossia si attaccano in parallelo al sonda di temperatura e con un circuito elettronico falsano l'impedenza del termistore

Ma tu col baypass hai proprio la retrozione negativa tipica dei sistemi di regolazione ad anello chiuso perchè se i locali chiudono le serrande significa che la macchina deve fornire meno potenza e col ny pass che si apre e che collega direttamente la mandata con la ripresa hai proprio l'effetto del feedback negativo perchè la sonda della macchina sulla ripresa sentirà aria piu fredda e quindi vicina al set point e quindi farà rallentare il compressore

VIceversa se le serrande aprono mettiamo completamente in modo che il by pass si chiuda allora alla ripresa rriverà aria che ritorna dai locali caldi e quindi sarà maggiore la differenza fra l'aria ripresa e il set point e quindi la regolazione già in dotazione alla macchina inverter aumenterà il suo regime di lavoro

L'unica pecca di usare i codici del telecomando è che non hai un feedback che l'impulso sia ricevuto e deve essere il tuo sistema di comando che si deve ricordare in che stato ha posizionato la macchina perchè npn può interagire con la macchina e farselo dire

Per un regolazione in teoria è una boiata ma nel tuo caso posizionando l'emettitore dell' infrarosso in posizione sicura e magari dopo tot ore un reset per reinizializzare la macchina il sistema può andare meglio delle previsioni

Inserita:

In realtà inizialmente pensavo di collegare il contatto sugli attuatori (quando pensavo agli on/off) al contatto pulito che credevo ci fosse. E dovrebbe esserci un "XR5 (Input: Funzionamento da remoto senza tensione)" che fa al mio caso.

Riguardo alle ventole ci pensa la regolazione della pressione statica che é automatica e la portina bypass.

Riguardo al setpoint macchina ipotizzavo di impostarla ad esempio a 24°C e poi lasciare ai termostati di zona il resto.

Mentre scrivo mi chiedo se sia corretto... aspetto un tuo/vostro commento in merito.

Riguardo al telecomando:

O faccio come sopra, senza, oppure uso solo quello interfacciato a un Arduino. Ma sinceramente se potessi trovare soluzioni "semplici" non sarebbr male.

Se usando il comando remoto evoluto (non quello base), celato in un quadretto, per gestire il setpoint "maestro" e poi i 3 di zona per aprire le bocchette, che male ci sarebbe?

A bocchette aperte, con maestro a 24°C l'unità modula il compressore mandando, immagino, aria fredda trattata a 24°C (o poco meno in base alla sua logica?), quando una zona é vicina al SP le bocchette parzializzano, ma la temperatura in uscita dalla macchina sarà sempre 24°C e se si chiudesse del tutto idem perché apre il bypass e crea ricircolo chiuso e alla peggio la macchina (immagino solo il compressore) si ferma, se necessario.

Inserita:

Aggiungo un appunto:

L'uscita proporzionale degli attuatori é 2÷10v questo significa che le bocchette chiuse danno 2v ma se gli attuatori non fossero alimentati leggerei 0v.

É un dettaglio importante perché fino a quando ho tensione su uno dei 3 rami darei consenso alla macchina di stare accesa a 24°c.

La ripresa la vorrei strutturare cosi:

Plenum con 4 uscite di cui 3 le zobe e 1 il bypass che va a finire su un collettore 60x60x30cm che usero per collegare la macchina al filtro posto sul cartongesso.

È corretto?

Perché se scaricasse aria da una bocchetta supplementare, a bocchette di zona chiuse ma a sistema "acceso" il ricorcolo ad anello chiuso raffredderebbe il corridoio sprecando inutile energia.

È corretto?

Grazie davvero.

Inserita:

il contatto xr5 pare solo un consenso ad accendersi proprio ad uso alberghiero

nel tuo ragionamento c'è un problema cioè se lo imposti a 24 non manda aria a 24 gradi in mandata bensì lui ha come target i 24 gradi e tipicamente a 24 gradi di impostazione in estate col caldo l'aria in uscita sarà molto fredda perchè metti che in ambiente hai 27 gradi per cui la mandata puoi trovartela a temperature tipo 12 o 14 gradi

Il locale master con il comando a filo dotato di sonda di temperatura è un sistema che può andare bene a patto che sia il locale piu caldo e che negli altri 2 locali non vuoi impostare temperature inferiori a quella della maestro

Inserita: (modificato)

Non ci siamo capiti.

Il conando remoto sarà posto in un quadro elettrico isolato.

Imposto su di esso 24 se conto di tenerlo sempre a 25+.
Se x (=per) sua logica manda aria a 10 poi ci sono i termistati ambiente di zona che leggono la temp e modulano la portina.

Solo che se non risolvo come accenderlo, sono fritto.

Modificato: da Livio Migliaresi
Inserita:

il comando avanzato se non ha una sonda di temperatura o se ce l'ha ma tu lo rinchiudi in un posto in cui non sente la temperatura di un locale in cui l'azione del climatizzatore ne influenza la temperatura il tutto non serve

Non ti resta che il by pass che permette di avere un feedback su cosa succede nei locali in modo indiretto

la ripresa io comunque le farei dal basso dei locali anche se userai l'impianto solo per rinfrescare

Inserita:

Perché il bypass mi dovrebbe dare feedback?

Ha senso per sala/cucina/corridoio che sono comunicanti, ma le camere no, perché é come se la macchina fosse nel soffitto della stanza A e andasse nella stanza B con un canale nel soffitto. Il ritorno come se fosse sulla porta e la ripresa sul soffitto di A.

Quindi è inevitabile che la ripresa della macchina è condizionata dalla temperatura del locale A. Mi spiego?

Comunque ho trovato sul catalogo Mitsubishi il comando a filo "semplificato" RCH-E3 al quale posso interfacciare Arduino elettricamente e fargli comandare i suoi pochi tasti (mi basterebbe solo il Power in realtà perché tutto il resto non mi serve. Ha modo di escludere il sensore a bordo e di configurare t di mandata e delta t di ripresa, ventole ecc... non so però se mi permette di regolare di fino la pressione statica ma me ne pitrei sbattere perché con il bypass forse ci si mette una pezza.

Che ne dite?

Inserita:

fai bene a precisare..io spesso leggo e rispondo distrattamente e mi sfugge sempre qualcosa

il by pass ti funge da feedback negativo (non so se hai presente la teoria dei sistemi ad anello chiuso con retroazione negativa) perchè quando le bocchette chiudono il by pass immette aria fredda della mandata direttamente in aspirazione dove la macchina ha la sonda di temperatura che usa come segnale per decidere il regime di rotazione

mano a mano che le bocchette chiudono il by pass si apre sempre di piu ed è corretto perchè le bocchette che chiudono significa che serve meno capacità refigerante e quindi il by pass immettendo aria fredda subito in aspirazione produce l'effetto di abbassare la temperatura di ritorno e questo induce la macchina ridurre il suo regime

Per l'aspirazione ok che è nell'ambiente ma in alto c'è spesso sempre caldo mentre il freddo si stratifica in basso e c'è sempre una notevole differenza di temperatura fra il pavimento e il soffitto di un locali climatizzato

la regolazione della prezzione statica è da fare quando installi in base alla rete di distribuzione poi messa a punto non serve che la cambi in continuazione

Se il comando può escludere la sonda della macchina significa che ne ha una lui in alternativa ma allora il comando deve essere messo in una posizione opportuna

Inserita: (modificato)

Sul bypass sono contento di aver capito essere una parte del impianto indispensabile e utile a far modulare bene la macchina.

Il discorso strati me lo sono ragionato e idem la posizione bocchette, ove possibile. Mi sobo letto qualche manuale di aetaulica per ragionare su portate e velocità nonché potenze et simila.

Usandolo per raffrescamento io devo vincere lo strato di caldo nella parte superiore della stanza che arriva dai muri perimetrali e dalle finestre.

Infatti la bocchetta é sempre in fronte (parete opposta) alla finestra (la più grande se sono 2). Nel caso delle stanze con sola mandata alta le puntero circa verso il vetro (orizzontalmente) e verso il centro del soffitto (verticalmente) per contrastare da un lato il calore che sale e ristagna e dall'altro per dare un moto di swirl (rotazione e rimescolazione) alla massa.

Nelle 2 camere sono sempre in fronte e orientate in alto quasi parallele al soffitto ma essendo doppie (mandata e ripresa) punteranno una parte a destra (verso la finestra) e una parte a sinistra in modo da influenzarsi il meno possibile e allo stesso tempo dare un moto rotatorio alla massa di aria.

Ritengo che, compromesso a parte, possa essere una -buona- soluzione, correggimi se sbaglio. Ovviamente la soluzione -ottima- prevede la costruzione da zero del appartamento con opere murarie predisposte a questo impianto.

Si esatto la P.Statica la imposto una sola volta e la dimentico.

Riguardo alla sonda:

Unità interna con T mandata e T ripresa (che usa per modulare il compressore) e poi ha un comando remoto con sonda a bordo disattivabile.

Ho ipotizzato che disattivandola la macchina riesca comunque a mandare aria trattata usando le sonde sulla macchina canalizzata.

Ieri ho riletto per la n esima volta il manuale ma non capisco sul comando avvio/stop che chiama "contatto pulito senza tensione" e cita le funzioni "level input" e "pulse input" che inizialmente credevo fossero la soluzione erroneamente traducevo con "0÷10v" e "pwm" ma in realtà é solo una logica per cui interfacciando i morsetti a un t.amb con contatto N.A. si seleziona il primo o N.C. il secondo....

Contatto aperto On, chiuso OFF

Contatto aperto Off, chiuso ON.

SE sto benedetto contatto fosse utilizzabile, sarebbe la panacea per tutti i miei problemi!

Modificato: da JET
Inserita:

la posizione delle bocchette ok il tuo discorso fila ma comunque il primo punto è sempre che non buttino aria dove può dare fastidio tipo sul letto perchè se durante la notte ti scopri non è gradevole essere svegliati da una corrente di aria gelida che esce dal clima

solitamente i comandi remoti se hanno una sonda e se è possibile scegliere quale usare è perchè tipicamente ci sono 2 motivi per montare questi comandi ossia nel residenziale ad es per sentire la temperatura a livello di umano e avere quindi una misura della temperatura in un posto migliore rispetto chessò alla sonda di una unità interna mettiamo a cassetta a 3 metri o più da terra

L'altro motivo è per comandare il climatizzatore ad es dall'ufficio del direttore invece che andare in giro per il supermercato ad accendere e spegnere climatizzatori

In questo caso si deve usare la sonda a bordo macchina

qualche macchina permette di fare una media fra le 2

Nel tuo caso io predisporrei il comando in posizione idonea a rilevare una temepratura significativa e poi a impianto in funzione puoi sempre cambiare idea e fare usare quella a bordo macchina o quella del comando

Inserita:

Si esatto, diciamo che come ho predisposto, invertendo la bocchetta destra con sinistra posso disporre la mandata dal lato lontano dai letti. Farò esattamente così. Nel salone il problema non si pone.

Riguardo ad usare il comando remoto come valore di massima resto perplesso perche tu immagina di avere un corridoio con N stanze con N porte chiuse e N zone ma unica macchina. Io il c.r. lo piazzo per forza nel corridoio (dove avviene la ripresa tra l'altro) perché altrimenti in una stanza sarebbe isolato. Inoltre questo corridoio da un lato corto del rettangolo se visto in pianta ha una apertura (niente porta) e uno stanzone grande che é una ulteriore zona... siamo sicuri che convenga fare una roba come dici tu?

Inoltre,

Se il contatto pulito, che come dici tu é per accendere o spegnere per evitare che il direttore giri per tutto il supermercato, immagino che al mattino lo avvii e alla sera lo arresti. Bene, ma mi stai dicendi che una serie di cicli on e off possono creare quindi problemi?

Perché io ho pensato questa logica:

1. Accendo il crono di zona, lui manda un segnale 1 al contatto pulito e la macchina si avvia.

2. Se il crono di zona rileva valori superiori di temp (raffrescamento) apre la portina e inizia a regolare.

3. Il clima, già impostato a un setpoint vicino (poco inferiore) a quello di zona si avvia.

4. Raggiunto il setponi la portina si chiude ma il contatto pulito é sempre su 1.

5. Il bypass apre, la macchina NON si ferma ma manda al minimo la ventola e smette di far girare il compressore.

***

6. A questo punto se la temp di zona risale si ripete tutto come sopra, se invece decido di spegnere il crono (manualmente o con l'orologio) il segnale al contatto pulito va a 0, la macchina fa la sua procedura di spegnimento e si arresta.

***

Qui un appunto, sarebbe forse bene evitare la completa chiusura della bocchetta in modo da non far mai fermare il compressore perché bypassando inuscita e ingresso in un istante si ferma. Ammeno che nella unità esterna non ci sia un bypass del gas che evita il passaggio alla batteria.

Hai una pazienza da vendere, ma sappi che i tuoi sforzi mi stanno facendo felice!

Inserita:

il comando remoto con sonda se lo vuoi usare lo devi mettere in un locale in cui la relativa bocchetta non è motorizzata e quidi sempre aperta

ovviamente quel locale sarà sempre climatizzato

Nei supermercati si monta il comando remoto in luogo centralizzato e non aperto al pubblico e si avviano le macchine direttamente col comando

Se il comando che monti tu ha un conttatto per abilitare o inibire il funzionmento del climatizzatore questo NON può essere usato per accendere e spegnere il clima magari con un termostato o simile

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