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Consigli Su Come Utilizzare Un Relè Per Applicarlo Alla Domotica


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Inserito: (modificato)

Salve a tutti,

Sto comprando casa e ho pensato di sfruttare l'occasione per installare qualche applicazione di domotica in giro per casa, per lavoro monto parecchi apparati marcati Ubiquiti, marchio che reputo decisamente superiore come qualità/prezzo! Tempo fa hanno lanciato la serie mFi per applicazioni di domotica, controllo remoto di apparecchi, etc... (se qualcuno è interessato CLICK)

Veniamo al motivo del post...uno di questi dispositivi (mPort) permette di collegare diversi apparati, grazie alle varie entrate/uscite presenti:

In particolare:

RTD: Resistance Temperature Detector

A- A+: Differential Analog negativo/positivo

G: ground

P: Power 0, 12v, 24v

I: Input 0v-2v = off ; 4v-24v = on

O: Output 0, 5v, 12v, 24v

(more info)

Quello che voglio fare io è questo:

- Far agire la porta output come un Deviatore, così da poter controllare un relè a 12v al quale sono poi collegati un certo numero di deviatori "fisici" a muro.

Le mie nozioni in fatto di elettronica sono pressochè nulle, studiando l'argomento ho cercato di disegnare un circuito con relè per le mie necessità ma dubito che funzioni

(full resolution here)

Per fare questo mi sono basato sullo schema di un relè passo passo applicato a QUESTO relè Temco SPST 4 porte 12v

Il problema sorge (almeno credo) poichè il dispositivo che farà da deviatore (mPort) non può ricevere la fase e quindi non può essere messo a cascata con i deviatori da muro.

Ho visto che esistono anche Relè DPST (Double Pole Single Throw), potrebbero fare al caso mio?! se si mi basterebbe collegare l'mPort ad 1 dei 2 poli, ed i deviatori in cascata sul secondo polo, mi sbaglio?!

Grazie a tutti per le risposte

Modificato: da franchino87

Maurizio Colombi
Inserita:

Tra "wall switch" , "spst relay" , "phase" , "neutral" e quant'altro, ci ho capito ben poco.

L'unica soluzione che ti posso proporre è quella di comandare con l'uscita del tuo processore, la bobina di un normalissimo relé monostabile.

I contatti di questo relé si comporteranno come un deviatore, avrai il comune ed i due estremi.

Al comune arriverai con la fase, o partirai con la lampada....mentre agli estremi arriverai con gli estremi del deviatore "wall switch".........

Inserita:

Scusami probabilmente nel disegno c'è un po' di confusione.

Con "wall switch" intendo i Deviatori che si installano a parete

Con "spst relay" mi riferisco ai contatti del dispositivo che ho linkato sopra, ovvero il Temco 4 Port relay board (MRB-4-12VDC) che è supportato dal dispositivo Ubiquiti mPort che vorrei utilizzare

The MRB Mechanical Relay Board comes in two versions, a 4 pack

and an 8 pack version. The boad features a slot for adding your own
label, which can slide in and out for making changes. The coils are
very low power, requiring less than 30ma at 24VAC. The SPST relay
is rated at 10A, 220VAC. Jumpers on each output can also be set to
route a common ground and switched 24VAC to each terminal. Each
relay has an LED, as well as a status LED for the 24VAC.

446dc01fbbb968e89d814b789077b7d2.jpg

Qui sopra è connesso a 3 su 3 porte disponibili del dispositivo di cui parlavo (Ubiquiti mPort), se non ho capito male posso utilizzare questa relay board al posto di 4 relè singoli giusto?

La mia perplessità (come da disegno) era la seguente:

Posso collegare alla stessa porta (ad esempio la 4) sia i Deviatori a parete che l'output del mio dispositivo? In quella porta passano solo le tensioni di controllo?

-----------

Riguardo al tuo consiglio vorrei farti alcune domande (probabilmente stupide) per capire i tuoi suggerimenti:

- Perchè mi consigli un relè monostabile? anche se voglio accendere le luci da mPort + 1/2 Deviatori a parete?

- Non ho capito molto la configurazione che mi ha suggerito, a meno che tu non stessi suggerendo di adottare la configurazione che c'è nel disegno

5b659ee2b754c2fae82663fdaa986f26.png

Maurizio Colombi
Inserita:

Prova ad immaginare il funzionamento dell'accensione da due punti tramite deviatori.

Prova ad immaginare lo schema costruttivo del deviatore.

Prova ad esaminare il funzionamento di un contatto in scambio di un relé monostabile.

Non trovi qualche uguaglianza......

Inserita: (modificato)

...io scusate sinceramente non capisco molto il senso di questo progetto. E poi cosa intendi tu per "deviatori"? Un impianto tradizionale, solitamente è composto da un mix tra interruttori,deviatori,invertitori e pulsanti NO, hanno tutti un principio di funzionamento diverso per quanto semplice...

Dal mio punto di vista, la via più semplice per una "conversione" di un impianto tradizionale in domotico consiste nel:

- Sostituire tutti i comandi con semplici pulsanti NO della stessa serie civile.

- Collegare questi ultimi con gli ingressi digitali del proprio sistema domotico, qualunque sia.

- Utilizzare i relè di uscita per pilotare i carichi in 220 direttamente o tramite relè di interfaccia adeguati.

Questo è il procedimento tipo, specie se uno non ha delle basi solide sul funzionamento degli impianti elettrici.

Poi, secondo me c'è un errore logico di fondo. Le uscite dei moduli non possono pilotare a sua volta dei comandi, altrimenti che feedback avresti sullo stato delle uscite reali del tuo sistema? ...la posizione di un deviatore non corrisponde sempre al medesimo stato del carico collegato, ma dipende a sua volta dalla posizione dell'altro deviatore, il quale nel tuo sistema, può essere azionato manualmente....

Un consiglio spassionato è di ripassare un po' di elettrotecnica di base prima di fare degli accrocchi nel tuo impianto elettrico. Se fai casini e deve uscire l'installatore, sono dolori e, non meno importante decade la Dichiarazione di Conformità, cosa che farebbe molto felice l'eventuale compagnia assicurativa in caso di danni ;)

Ultima cosa, Ubiquiti fa degli ottimi prodotti wi-fi, ma per la "D"omotica opterei per qualcosa di diverso. Se devi pilotare ancora delle schede relè esterne con delle uscite open-collector significa che devono fare ancora un po' di strada ;)

Modificato: da matteone1
Inserita:

...io scusate sinceramente non capisco molto il senso di questo progetto. E poi cosa intendi tu per "deviatori"? Un impianto tradizionale, solitamente è composto da un mix tra interruttori,deviatori,invertitori e pulsanti NO, hanno tutti un principio di funzionamento diverso per quanto semplice...

Per deviatori intendo questi

0b110724c8f495e45bf3a73efc9ea689.jpg

Dal mio punto di vista, la via più semplice per una "conversione" di un impianto tradizionale in domotico consiste nel:

- Sostituire tutti i comandi con semplici pulsanti NO della stessa serie civile.

- Collegare questi ultimi con gli ingressi digitali del proprio sistema domotico, qualunque sia.

- Utilizzare i relè di uscita per pilotare i carichi in 220 direttamente o tramite relè di interfaccia adeguati.

Questo è il procedimento tipo, specie se uno non ha delle basi solide sul funzionamento degli impianti elettrici.

Il terzo punto è esattamente quello che sto cercando di capire!

Poi, secondo me c'è un errore logico di fondo. Le uscite dei moduli non possono pilotare a sua volta dei comandi, altrimenti che feedback avresti sullo stato delle uscite reali del tuo sistema? ...la posizione di un deviatore non corrisponde sempre al medesimo stato del carico collegato, ma dipende a sua volta dalla posizione dell'altro deviatore, il quale nel tuo sistema, può essere azionato manualmente....

Questa è una cosa a cui avevo pensato, in effetti non potrò ricevere un feedback sullo stato delle luci, principalmente pensavo di utilizzare questa funzione quando sono in casa e magari utilizzare dei sensori di prossimità per regolare, ad esempio, lo spegnimento delle luci se non viene rilevato movimento entro tot minuti.

Un consiglio spassionato è di ripassare un po' di elettrotecnica di base prima di fare degli accrocchi nel tuo impianto elettrico. Se fai casini e deve uscire l'installatore, sono dolori e, non meno importante decade la Dichiarazione di Conformità, cosa che farebbe molto felice l'eventuale compagnia assicurativa in caso di danni ;)

Sto acquistando casa e dovrò cambiare la disposizione di una buona parte dell'impianto (lavoro che verrà fatto da un'elettricista), con l'occasione stavo valutando la possibilità di gestire le luci di casa con la serie mFi (si parla più di automazione che di domotica).

Sto valutando la possibilità di disporre:

- 4x Sensori Porte/Finestre

- 1x Sensore di prossimità sul vialetto d'ingresso

- 2x Tapparelle metalliche elettriche

Inizialmente l'idea comprendeva solo quello scritto sopra, ma visto che dovevo far rifare una buona parte dell'impianto, ho pensato di aggiungere anche il controllo remoto delle luci (sempre utilizzando il software mFi)

Detto questo, come avete potuto ben constatare, non ho le conoscenze necessarie a tirare su un impianto di questo genere, ma posso informarmi così da farmi predisporre l'impianto in modo che funzioni con i miei dispositivi.

Ultima cosa, Ubiquiti fa degli ottimi prodotti wi-fi, ma per la "D"omotica opterei per qualcosa di diverso. Se devi pilotare ancora delle schede relè esterne con delle uscite open-collector significa che devono fare ancora un po' di strada ;)

Sono ancora in fase di valutazione, creare una casa "D"omotica ha dei costi piuttosto alti, utilizzando quello che mette a disposizione Ubiquiti dovrei riuscire a farmi un impianto un po' più "casalingo" con delle spese decisamente più abbordabili!

Questo al momento mi basta non valutarlo come prima scelta per un impianto di automazione principalmente.

Grazie per la tua risposta!

Inserita: (modificato)

un impianto un po' più "casalingo" con delle spese decisamente più abbordabili!

Questo si ottiene sicuramente senza disturbare la domotica, con sensori di presenza a tempo nei punti di passaggio, rele' passo-passo per comandi da piu punti.

Una APP su I.Pad, per luci e motori, per esempio, farebbe gola a tutti ma a parte i costi, se si guasta un sistema non affidabile, perche' economico, sono dolori...

Modificato: da patatino666
Inserita: (modificato)

Questo si ottiene sicuramente senza disturbare la domotica, con sensori di presenza a tempo nei punti di passaggio, rele' passo-passo per comandi da piu punti.

Una APP su I.Pad, per luci e motori, per esempio, farebbe gola a tutti ma a parte i costi, se si guasta un sistema non affidabile, perche' economico, sono dolori...

Concordo con te, probabilmente sarebbe stato più corretto parlare di automazione nel titolo del topic, per quanto riguarda i guasti ti faccio le mie considerazioni:

- In caso di guasto ad un apparato Ubiquiti comunque si ha la ridondanza attraverso i vari interruttori a muro (rilevatori di movimento e sensori di apertura porte esclusi), se questi interessano l'ambito informatico, per me non sono dolori in quanto monto questi dispositivi per lavoro e non dovrebbe essere problematico identificare e risolvere il problema.

Nel caso in cui uno o più dispositivi si rovinino con questi prezzi sinceramente la sostituzione di tali dispositivi è talmente poco onerosa che è quasi indifferente, per darvi un'idea di quanto mi costano questi dispositivi:

4x Sensori Porta/Finestra: 6,70€/cad = 26,8€

4x Sensori Prossimità: 21.26€/cad = 85,04€

1x mPower 6 Schuko: 68€/cad = 68,00€

1x mPower 3 Schuko: 41,61€/cad = 41,61€

4x mPort (per i relè): 54.55€/cad = 218,20€

TOTALE 440 €

Questo è quanto definisco io "economico", ho testato ogni prodotto in questa lista e vi posso assicurare che funzionano decisamente bene (l'unica cosa rasoterra qui è il prezzo), il controller mFi gira su linux, gli basta 1gb di ram per funzionare, l'interfaccia è costruita totalmente in HTML5 quindi creare applicazioni per smartphone oppure utilizzare direttamente il browser per comandare ogni aspetto è semplicissimo.

Detto questo, sono consapevole che il settore Control&Automation di Ubiquiti è ancora immaturo ed ha molta strada da percorrere prima di diventare qualcosa di completo, ma penso che siamo sulla buona strada e che sia un marchio sul quale investire.

Modificato: da franchino87

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