kym Inserito: 21 ottobre 2014 Segnala Share Inserito: 21 ottobre 2014 Salve a tutti, in rete girano decine, centinai, migliaia di schemi per alimentare dei normali diodi led con la 220v alternata. Ne ho fatti un paio, ma non mi soddisfano per niente, si vede, anche se poco lo sfarfallio (diodo che raddrizza + resistenza opportunatamente calcolata)..... e poi la resistenza scalda abbestia ed il led son sicuro che dura molto meno di quanto dovrebbe durare visto il continuo accendersi e spegnersi. Mi chiedo una cosa se è sbagliato oppure no fare come penso io, visto che non la vedo fare da nessuno, vedo che mettono anche dei condensatori in serie enormi per ridurre la corrente alternata... non capisco.... io farei così: mettere un ponte diodi che me la trasformi direttamente da alternata a "continua" e poi metterci un elettrolitico da ??uF 250v non in serie come per l'alternata ma in parallelo visto che è continua e poi la resistenza ed il led o i led ovviamente calcolando la resistenza a seconda di quanti led mettere in accordo con la corrente massima del led... non è meglio? Perché in tutti gli schemi che ho visto cercano di far andare i led con solo un normale 1n4007 e la sola resistenza? Non è più giusto come ho pensato io? al di là che non so calcolare il valore preciso del condensatore che andrebbe calcolato in base all'assorbimento del o dei led ma anche a mettercelo più grande al limite da quando lo tolgo dalla tensione sta acceso qualche ora thank's come al solito. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 21 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2014 mettere un ponte diodi che me la trasformi direttamente da alternata a "continua" e poi metterci un elettrolitico da ??uF 250v Ci vorrebbe un condensatore da 400 V perchè la tensione di picco, a cui si carica il condensatore, può superare anche i 370 V. Poi devi fare il conto di quanti volt cadono sui diodi, e conoscendo la corrente, calcolarti il resistore che sarà certamente una bella stufetta. Senza contare poi le variazioni di luminosità che si hanno al variare della tensione di rete. Usando un condensatore come reattanza capacitiva per ridurre il valore di tensione, si riducono anche gli effetti delle fluttuazioni della tensione di rete. Facciamo un piccolo esempio numerico. Striscia di 30 LEDs con 2.5 V di cdt per diodo ==> 75 V, corrente circolante 30 mA; tensione massima di caduta sul resistore circa 298 V. Resistore da 10 K che deve dissipare 9W ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
kym Inserita: 21 ottobre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2014 Vero, ma se parliamo di 1-5 led al massimo? io intendevo proprio piccoli punti luminosi, per le strisce userei il trasformatore senza pensarci due volte. Il condensatore perché da 400? io lo metterei dopo il ponte raddrizzatore, una volta raddrizzata non dovrei avere più la l'onda con i picchi, o sbaglio? Per il piccolo cambio di luminosità al variare della rete, non ha importanza, il mio interesse è per usarli come dice su un massimo di 3 led come spie, punti luce o luci passo (quelle sul bordo degli scalini. Usando il condensatore in serie come dicevi, leggo che i led non durerebbero tanto perché comunque non è stabilizzata, è vero? Cioè, alla fine non mi costa niente fare un microcircuito per ogni gruppo di 1-5 led con un ponte raddrizzatore ed un condensatore con la resistenza giusta per i led, dovrei essere più sicuro sulla durata dei led o no? visto che li metterei su dei posti che la loro sostituzione richiederebbe di smontare un sacco e non è il caso. E se nel micro circuito ci mettessi anche uno stabilizzatore lineare? tipo 7805 (quale ?) ma che supporti un ingresso da 250v tra ponte diodi e condensatore? sarebbe ancora meglio? diventa quasi un alimentatore.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 21 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2014 l condensatore perché da 400? io lo metterei dopo il ponte raddrizzatore, una volta raddrizzata non dovrei avere più la l'onda con i picchi, o sbaglio? No....non avresti più i picchi, ma avresti la tensione ai capi del condensatore, costantemente fissa al valore di picco; ovvero 230 x 1,41 = 324 Volt, valore commerciale del condensatore = 400 Volt. Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
kym Inserita: 21 ottobre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2014 ok, quindi mi calcolo la resistenza partendo dal valore di 330v e dovrei essere a posto, il led dovrebbe durare una vita senza bruciarsi dopo qualche mese come sento tutti lamentarsi. ma un regolatore tipo 7805 ma che accetti 350v in ingresso esiste? tanto a me basta e avanzano anche 200mA Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 21 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2014 io ti consiglio di usare sempre la caduta capacitiva, poi magari raddrizzi col ponte invece di un solo diodo e ci metti un bel condensatore di filtro, e una piccola resistenza di limitazione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 21 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2014 calcolo la resistenza partendo dal valore di 330v 330V è il valore nominale, però la tensione può variare tra 275 V e 373 V (292 V - 357 V se si considera la tolleranza ristretta). E' buona pratica considerare sempre ilc aso pessimo nei dimensionamenti. Inoltre i diodi LED non si pilotano per tensione ma per corrente, quindi è inutile prevedere un regolatore di tensione ma, al limite, si usa un regolatore a corrente costante. Se usi il sistema classi con il condensatore di caduta seguito da diodo e resistore di limitazione ha i l'alimentazione economica più affidabile. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 21 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2014 (modificato) 200 mA non sono affatto pochi ! Il sistema capacitivo lo consiglio fino a 50-60 mA (massimo 2 microfarad , 400 V a carta) Un solo condensatore e' in grado di alimentare fino a 50 Leds in serie e non serve nemmeno lo Zener, come inserito nell'esempio che segue. http://4.bp.blogspot.com/-tOTZue-ocJc/T6H5mhgB1BI/AAAAAAAABPU/Ith1NLSjnvg/s1600/transformerless+power+supply+circuit.png Oltre i 200 mA conviene usare i comuni alimentatori USB a spina, piccoli quanto il condensatore da solo, ed in grado di fornire 500 mA a 5 volts, sufficienti per i diodi ad alta luminosita' con tensione di soglia attorno ai 3 volt, ovviamente con una resistenza in serie ad ogni diodo. Modificato: 21 ottobre 2014 da patatino666 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
kym Inserita: 21 ottobre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2014 Ma io ne ho provati diversi dei più semplici ma oltre che scaldare il led non si illumina bene come dovrebbe e sfarfallano seppur poco ma si vede. Per questo vorrei stabilizzare la tensione nel modo migliore possibile e poi mettere la resistenza giusta sapendo la tensione esatta è stabile calcolata con l'assorbimento del led nel mio caso 18mA cad. I caricatori usb per quanto carini siano durano poco quelli micro e quelli grandi son troppo grandi. Ho bisogno di qualcosa di piccoloa estremamente affidabile cambiare il led in un caso vuol dire smontare la scala per esempio staccare i marmi dal muro e non è molto pratico. Per questo storgo il naso alla soluzione capacitiva tipo i punto luce da 3 euro che durano "poco" volevo fare io un circuito perfetto per quello chiedevo se esisteva qualcosa tipo 7812con ingresso 400v così facevo ponte raddrizzatore poi stabilizzavo a 12v la tensione mettevo comunque un condensatore da 1000uF la resistenza adeguata ai led che mettevo che sono al massimo 4 per punto che se non ricordo male da 560 ohm e avevo un sistema che mi garantiva che il led sta buono lì anni. Salvo sfiga. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 21 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2014 Buona sera a tutti ! Trovo giustificato il Tuo interesse per un alimentatore affidabile (io , per me scarterei dal inizio le varianti con condensatore o resistenza ) , ma non dimenticare che un LED può abbandonare 'sto mondo anche se alimentato nel migliore dei modi (tecnicamente parlando) , per qui dovresti trovare anche un modo di sostituire un LED senza dover demolire tutto . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
kym Inserita: 22 ottobre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 22 ottobre 2014 Per come voglio fare la cosa se i led si bruciano martello e scalpello. Non ho altra soluzione. Per questo metto 4 led. L'idea è di metterne due gruppi per loco in. Modo che per sfiga ne salta uno ho l'altro. L'idea è questa. Ma voglio alimentarli bene. Ed ogni gruppo di 4 lo voglio separato completamente dagli altri. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 22 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 22 ottobre 2014 Scusa, ma prima parli di led singoli, poi citi una alimentazione a 12 volts, poi vuoi partire dalla 220. Se devi alimentare strisce di Led a 12 volts occorre un alimentatore ben fatto e posto in un luogo idoneo. Se hai Led singoli conviene metterli in serie ed alimentarli coma gia' detto, capacitivamente, facendo cadere la maggior parte della tensione sul condensatore da 0,47 uF 400 V, che non scalda, e usare una resistenza solo per protezione. Lo sfarfallio si elimina ponendo sula serie di LED un condensatore da 47 uF di tensione equivalente al doppio della somma dei LED (es. 4 Led: cond. da 25 Volt, 20 Led: cond. da 100 V) che avrà anche un lieve effetto dissolvenza alla accensione ed allo spegnimento. La collocazione dei Led, poi, deve essere curata in modo da poterli sostituire facilmente, ma questo vale anche per il prodotto in commercio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fede1942 Inserita: 23 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 23 ottobre 2014 (modificato) dovresti trovare anche un modo di sostituire un LED senza dover demolire tutto La collocazione dei Led, poi, deve essere curata in modo da poterli sostituire facilmente Non è concepibile realizzare un impianto di illuminazione in cui si debba scardinare mezza casa per sostituire componenti Modificato: 23 ottobre 2014 da fede1942 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
kym Inserita: 23 ottobre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 23 ottobre 2014 Non sono strisce di led, sono led all'esterno su una scala di marmo. Vengono messi sul marmo con dei portaled e poi incollate le lastre di marmo al muro. Non ho altra possibilità. In alcuni punti voglio mettere 1 led (due per tenerne uno di scorta con impianto separato) in altri 4 led (8 per tenerne un gruppo separato). Non saprei dove mettere dei trasformatori perché ne dovrei usare uno per ogni gruppo led quindi non ha senso sono anche lontani e non voglio fare cablature. Appena ho tempo faccio un salto a comprare un po' di componenti e faccio delle prove. Io pensavo di stabilizzarla per non avere cambi di luce, sfarfallii vari etc. 220, ponte diodi, 330v, stabilizzatore in 330v out 12v (esiste?), condensatore 330uF, resistenza 560 Ohm 4 led in serie. Ma tutto è legato se esiste un regolatore con in di 330v il 7812 accetta solo fino a 40v La capacità per abbattere la tensione (come i punto luce che si vendono) non so cosa combini ma dopo qualche mese il led si brucia.... Livio hai parlato di regolatore a corrente costante, esempio? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 23 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 23 ottobre 2014 Se hai voglia e tempo di fare delle prove, un condensatore da 0,47 uF 400 Volt a carta e' esattamente una sorgente a corrente costante a 20 mA. Io ho realizzato una luce accesa quasi ininterrottamente giorno e notte da 3 anni, formata da 9 leds in serie, (tre sezioni di Strip a 12 volts) alimentata a 220 V con condensatore, resistenza da 100 Ohm, ponte di diodi, elettrolitico da 100 uF 63 volts. Se hai avuto problemi di durata potresti aver usato componenti scadenti, Led difettosi, oppure non aver messo in serie al condensatore a carta una resistenza di protezione, per cui la prima accensione fornisce una scarica di corrente superiore ai 20 mA presenti a regime. (inrush current) Per questo consiglio il condensatore elettrolitico in uscita, che e' scarico al momento dell'accensione e protegge i LED da eccessi di corrente di spunto. La scarsa durata dei punti luce cinesi dipende proprio dalla scarsa qualita' del condensatore a carta e dei Led impiegati (esperienza personale) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 23 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 23 ottobre 2014 Buona sera a tutti ! La scarsa durata dei punti luce cinesi dipende proprio dalla scarsa qualita' del condensatore a carta e dei Led impiegati (esperienza personale) Nessun problema ! Un martello e uno scalpello (10-15 Euro ) dovrebbero bastare per la sostituzione di più di un LED ! per kim : Hai pensato di fresare il marmo dalla parte muro per meta spessore in modo di fare spazio per un po di cavo che , in caso di necessità , fuoriesca insieme al LED da sostituire ?Cosi non perdi il sonno per la paura che un LED potrebbe decidere di andarsene !(e risparmi anche i soldi di martello ) Anche se di certo mi prenderò parole , Ti ripeto : lascia stare il condensatore , usa un trasformatore ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 24 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 24 ottobre 2014 Ti ripeto : lascia stare il condensatore , usa un trasformatore ! E' sicuramente una soluzione migliore e garantisce anche l'isolamento dalla rete. Le contro indicazioni sono economiche, un condensatore costa molto meno di un trasformatore, e di spazio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
JumpMan Inserita: 25 ottobre 2014 Segnala Share Inserita: 25 ottobre 2014 (modificato) sono led all'esterno su una scala di marmo Io ci penserei su più di 10 volte prima di mettere led fai da te alimentati da tensione di rete o peggio 300 passa volt dc all'esterno...... Ho già fatto un esperimento simile con un circuito auto-costruito formato da ponte, un condensatore e generatore di corrente costante da 100mA con un integrato low-dropout che sopporta i 330Vdc per alimentare una novantina (non ricordo di preciso quanti) di led cinesi (fatti arrivare proprio dalla Cina, non tanto per dire) collegati in serie, messi all'interno e a 2m di altezza dove nessuno poteva toccare. Risultato, ogni tanto non si sa perchè uno dei ledi passava a miglior vita e tutti gli altri si spegnevano, eppure la corrente era controllata dall'IC... alla fine mi sono rotto le scatole e ho tolto tutto. Io prenderei led stagni per esterno e alimentati in bassa tensione... Modificato: 25 ottobre 2014 da JumpMan Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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