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PLC Forum


Salvavita Che Scatta Senza Carico


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Inserito:

Buongiorno sono Andrea e volevo porvi il mio problema. In una abitazione sono stato chiamato per un differenziale luce che scattava. Arrivo lo riarmo e non scatta. Provo a fare un test con uno strumento con intervento rcd e appena lo stumento(ht combi419) inizia la prova il differenziale scattta senza darmi nessun risultato. Ripeto la prova sezionando limpianto eil differenziale da 30ma Ac scatta a 18ma. Penso ci siano delle correnti di disturbo e inserisco il carico sotto un differenziale in classe A. Stesso risultato. Allora seziono l'impianto fino a fare la prova solo con la presa che mi serviva per prova. Stessi risultati. Penso sia la presa e cambio zona. Stessi risultati. Come è possibile? Che prove posso fare? Premetto che non consco bene questo strumento perché è nuovo pertanto forse n n ho le conoscenze per sfruttarlo come si deve.

Qualcuno mi aiuti visto prego.

grazie per l'attenzione Andrea


Inserita:

Penso che sia normale che scatti per correnti di dispersioni maggiori di 15 mA

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Inserita:

Ripeto la prova sezionando limpianto eil differenziale da 30ma Ac scatta a 18ma

Scusa... ma cosa ci trovi di strano in questo? Il differenziale è da 30mA quindi scatta con correnti di dispersione che stanno nel range 15mA - 30mA (sotto i 15 non deve scattare, da 30 in poi deve scattare sicuramente, nel mezzo ci sta un campo in cui il differenziale potrebbe intervenire).

Il problema è che quando no sezioni l'impianto scatta prima di darti risultati, provo a ipotizzare che ci siano dispersioni abbastanza alte nell'impianto, ma non così alte da far scattare il differenziale, mettiamo per esempio 14mA... Il differenziale è sollecitato di suo e basta un niente per farlo intervenire (un aumento dell'umidità, un temporale, l'azionamento di grossi carichi in fabbriche vicine....giusto per fare qualche esempio). Quando attacchi lo strumento può essere che il differenziale che è li li per scattare lo faccia molto velocemente...

Inserita:

l'unica è ripartire in più circuiti col suo differenziale

Inserita:

E' bene fare attenzione ai dati di targa, la corrente di soglia, come ad esempio 30mA, non significa un intervento certo al raggiungimento della soglia, anzi, i costruttori, posso realizzare componenti che, hanni il 50% di probabilità di intervenire anche per correnti pari alla metà della niminale, e con intervento certo quando essa supera il valore a 1,4 volte.

Anche la temperatura ambiente incide, di norma il simbolo asterisco a stella di neve con il valore 25 indica la minima temperatura di esercizio.

Probabilmente, la normativa ha dettato ai costruttori un range di tolleranza ragionevole...daltronde parliamo di 30 mA.

Inserita:

Grazie delle risposte.

Allora partiamo dal fatto che se il differenziale salta a 18 mA è ok ma secodo le mie esperienze è molto sensibile.

utilizzo questo tipo di strumenti da un po di anni (non il mio ma uno simile )e quando notiamo che un differenziale salta a queste correnti

in genere abbiamo un problema o siamo vicini alla goccia che farà traboccare il vaso. In genere quando l'impianto è ok troviamo un valore che va dai 21 anche 27 mA.

In questo caso ho pensato alla perdita di isolamento dei fili ma la cosa strana è che mi sno spostato per le prove ed ho avuto gli stessi risultati.

Non ho provato a collegarmi direttamente sotto il differenziale ma poiché ho fatto la prova di sistituirlo non ne vedo il motivo.

La casa dove c'è il problema è molto piccola e non ci sono tante luci pertanto ero convinto di fare presto.... che figura di m..

Altra info come si fa per capire se c'è una perdita di isolamento nei conduttori? Scusate l'ignoranza e vi ringrazio delle preziose risposte

Andrea

Inserita:

Disalimentando il tutto , Potresti tentare con um multimetro su portata 20 o 200 Mhoom tra i singoli tratti sezionandoli e tra il conduttore di terra. Concentrando le ricerche nei tratti con resistenza di perdita minore inferiori al megahomm.

In teoria sembra facile , ma non lo e' e le resistenze cambiano fantasmagoricamente random durante le prove in bianco

Senza tensione. E le cose si complicano poi sotto tensione (alternata) ove entrano in ballo le resistenza non lineari delle eventuali tracce di scariche carboniose , umidità , temperatura, e delle capacita dei conduttori rispetto terra .

Tieni conto del grande suggerimento di franddco

suddividere suddividere esuddividere.

Inserita:

Allora partiamo dal fatto che se il differenziale salta a 18 mA è ok ma secodo le mie esperienze è molto sensibile.

In genere quando l'impianto è ok troviamo un valore che va dai 21 anche 27 mA.

E' vero, ma tieni conto che 18mA è entro i limiti, quindi il differenziale il suo lo fa pur essendo più sensibile rispetto alla media...

Inserita:

Grazie delle risposte.

Allora partiamo dal fatto che se il differenziale salta a 18 mA è ok ma secodo le mie esperienze è molto sensibile.

Eh..è anche per questo motivo che è sempre preferibile adottare marche affidabili e tenere conto che il prezzo può fare la differenza.

Se la Prova Rcd ..è fatta ad impianto scollegato...la corrente è quella...

A casa, ho uno sturmentino rudimentale, ha una spina shuko e il selettore ortativo con le correnti di intervento e il segnalatore fase e terra OK.

Con i miei differenziali Abb, ho trovato differenze nella corrente di intervento certa..tra un differenziale e l'altro.

Inserita:

Con i miei differenziali Abb, ho trovato differenze nella corrente di intervento certa..tra un differenziale e l'altro.

Ma è normale...i differenziali sono tarati al momento della produzione e per la taratura devono stare nel range 15mA - 30mA...io credo sia possibile trovare differenze, magari non enormi ma sensibili anche su differenziali della stessa marca, dello stesso lotto...

Inserita:

Prendi uno strumento come L'HT o il Fluke 1650, e provane diversi, e vedrai...che qualche differnza nell'ordine dei 10mA ci scappa.

Inserita:

Buona sera , credo anch'io che la soluzione sia quella di suddividere il carico sotto a diversi differenziali

anche se così facendo se il problema è diffuso in tutta la linea luce rischio di spalmarlo e non trovare più nessun problema. Altra info che ho visto con lo strumento. Facento una prova in modalità auto lo strumento mi fornisce il valore della resistenza di terra , il tempo dell'intervento rcd e credo il valore di resistenza tra fase e terra. Questo ultimo valore può essere inteso come resistenza di isolamento dei conduttori? Il valore era di 0,3 Mohm ... molto basso direi

Inserita: (modificato)

Ieri ho utilizzato una metrologia diagnostica tanto semplice quanto efficace:

Distalimentato scollegandolo l' impianto, ho collegato il vecchio caro ICE 680C

Multimetro analogico su portata f. s. 250V ca, con puntale alla fase di rete e con

L'altro all'impianto, realizzando cosi una indicazione proporzionata alla dispersione .

Scollegando e sezionando l'impianto sono riuscito ad individuare vari tratti

Di linea , con conduttori deteriorati in perdita , analizzati per bene l'isolante risultavano

Con micro fori quasi invisibili ad occhio nudo e/o con il colore variato in alcuni punti,

Da fenomeni di elettrolisi ed il rame ad un sezionamento longitudinale, risultava

Ossidato dal verde al nero.

Qualche decina di volt indicati sono fisiologici ' dovuti alle perdite capacitive verso terra.

Ora spero che il differenziale resti finalmente a riposo.

Modificato: da enricopedro
Inserita:

Scusa enricopedro

il problema è tuo o di Girardi123?

Inserita:

Enricopedro.

Se i fori sono invisibili ad occhio nudo,mi dici come te ne sei avveduto?

Pierluigi Borga
Inserita:

Non ricordo il modello di combitest Ht ma è successo anche a me in maniera sporadica che durante il test di un differenziale non potessi memorizzare la corrente e il tempo di intervento ed ho risolto cambiando le batterie dello strumento. Però il funzionamento non era così preciso e costante. Soprattutto nelle prove dei regolabili tipo A.

In genere in modo automatico lo strumento prova il differenziale con 3 valori di Idn : 1/2-1-5 volte la nominale.

Per un 30mA la corrente di sicuro intervento è sui 20/22 mA in genere. Non è così strano che scatti a 18 mA....per leggere leggere una eventuale dispersione andrebbe bene una pinza amperometrica per correnti disperse.

Ciao

Inserita:

Il problema restava del collega io per fatalita' l'ho individuato e risolto

parlandone volevo solo fornire un indizio utile a tutti.

Le perdite erano presenti praticamente solo sotto tensione ed I forellini scuri sono risultati

Visibili dopo aver sfilati i conduttori in perdita solo con una specie di microscopio 30 ingrandimenti

( monocolo doppio tipo quelli da orologiai ).

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