diemme Inserito: 20 maggio 2004 Segnala Share Inserito: 20 maggio 2004 Ciao a tutti, porgo un quesito a chi sicuramente ha gia fatto applicazioni di frenatura.Mi ritrovo con un macchinario da progettare che monterà un motore da 7.5 -8 kw trifase, pensavo di frenarlo con la cc.Come faccio a determinare la tensione massima in cc da iniettare, la corrente massima e l'eventuale tempo massimo di applicazione della cc, considerando che il ciclo di frenatura potrebbe ripetersi ogni 15- 20 minuti per 8 ore al giorno?E ovvio che non vorrei bloccare all'istante il motore, (anche perchè durerebbe poco sia lui che tutti i componenti collegati a lui, viti [censored] e chiavette comprese) bensi' ridurre notevolmente i tempi di attesa per aprire i ripari.Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
essea Inserita: 21 maggio 2004 Segnala Share Inserita: 21 maggio 2004 Si sente proprio la mancanza di Mario... ti avrebbe già dato risposte esaustive in merito.Io non mi intendo di frenatura, ma ti consiglierei l'adozione di un softstart con rampa di frenatura, nonchè di un inverter.Mi pare tu abbia pochi avvii/arresti nel tempo... quindi potrebbe fare al caso tuo.Ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cristina Fantoni Inserita: 21 maggio 2004 Segnala Share Inserita: 21 maggio 2004 Se non necessiti di una particolare curva di frenatura, ma ti serve solo che si arresti nel minor tempo possibile, bisognerebbe vedere l'applicazione specifica, ma hai considerato di montare un motore autofrenante? Sono fatti apposta! In passato ne ho montati parecchi, il freno puo' essere in c.a. o in c.c. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
k6233 Inserita: 21 maggio 2004 Segnala Share Inserita: 21 maggio 2004 Io adotterei ambedue le soluzioni contemporaneamente:Inverter con rampa di decelarazione ripida e freno per bloccare definitivamente, comunque dipende dalle inirzie della meccanica.Se sono ripari dovrai utilizzare un pilz ritardato, magari con blocco delle protezioni fino a che il motore non è fermo.CiaoMarco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MABE Inserita: 21 maggio 2004 Segnala Share Inserita: 21 maggio 2004 Anche io solitamente utilizzo un motore con montato il freno elettromeccanico, ed inoltre un inverter, in modo da rallentare il motore prima di attivare il freno elettromeccanicoCiao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Sormanni Inserita: 21 maggio 2004 Segnala Share Inserita: 21 maggio 2004 I motori autofrenanti sono idonei per una frenata decisa, mentre se hai bisogno di una frenanta dolce (rellentamento) facci passare una corrente cc pari a quella nominale del motore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pietro Buttiglione Inserita: 21 maggio 2004 Segnala Share Inserita: 21 maggio 2004 Lo avevo gia' scritto un'altra volta, ma io sono veramente meravigliatoda quanti vogliono costruirsi da soli le cose.....E' assolutamente anti-moderno!Io personalmente sono stato sempre contrario agli OEM meccanici che sicostruiscono all'interno i 'drives', figurati x un DC braking...Scusa, perche' non vai da un fornitore qualsiasi ed esponi il tuo problema?IMo risparmi tempo e denaro ------------------------Comunque lascia stare inverter o soft:la Dc braking (se il tuo PD2 non e' eccessivo) va bene.Compera un alimentatore di corrente adeguata, ce ne sonoda 25 A che costano poco, e poi tara le rampe x la tua applicazione.ciaopietro B. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
essea Inserita: 21 maggio 2004 Segnala Share Inserita: 21 maggio 2004 Penso che l'arresto elettromeccanico sia da evitare assolutamente.Non capisco nemmeno perché l'avete proposto.Avete idea di quanto potrebbe durare la meccanica di un motore da 7,5 kW che viene bloccato all'istante?Per Pietro... ma questi "dc braking" funzionano? Te lo chiedo da profano...Ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 22 maggio 2004 Segnala Share Inserita: 22 maggio 2004 Penso che l'arresto elettromeccanico sia da evitare assolutamente.Non capisco nemmeno perché l'avete proposto.Avete idea di quanto potrebbe durare la meccanica di un motore da 7,5 kW che viene bloccato all'istante?Viste le specifiche di "diemme" (3-4 arresti all'ora si 8 ore ==> 24-32 cicli giornalieri) si può cercare di indovinare cosa si guasta prima: il motore od il freno. Comunque tutta la meccanica si stresserebbe non poco.Se il motore è sotto inverter io dimensionerei opportunamente una resistenza di frenatura. Se invece è a velocità fissa la soluzione migliore è ancora quella proposta da Pietro.Per Pietro... ma questi "dc braking" funzionano? Te lo chiedo da profano...Se li usi correttamente funzionano bene senza danneggiare il motore. Negli inverter scalari di qualche anno fa era normale avere l'opzione (e in alcuni casi non era neanche opzionale ma fissa) dell'iniezione di corrente continua per fermare più rapidamente il motore. L'iniezione di cc avveniva, solitamente, al di sotto di una soglia di velocità. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
diemme Inserita: 22 maggio 2004 Autore Segnala Share Inserita: 22 maggio 2004 Un grazie a tutti per l'interessamento, penso che la soluzione con iniezione di cc sia la miglire:nel caso del freno meccanico o simile, qualcuno ha già fatto l'esperimento di arrestare una massa di 70/90 kg a 3000 giri con questo sistema,(vi lascio immaginare i momenti torcenti e l'inerzia in gioco).inverter o soft starter agli occhi del cliente costano troppo,(2 x macchina x 10 macchine).rallentare fermando il tutto in 8/10 sec. invece che 30/50 secondi per inerzia sarebbe già un bel risultato.Questo sistema l'avevo già usato anni fà, ma per determinare la tensione corretta da iniettare vi ero arrivato in modo empirico, vorrei evitare di far costruire un mega trasformatore con 23/30 uscite sul secondario, solo per trovare sperimentalmente la tensione giusta da raddrizzare.Direi interessante il consiglio di Pietro e Livio senza nulla togliere agli altri (Cristina compresa).Per pietro: se hai maggiori dettagli su questi componenti fai cosa gradita a esporli.Grazie a tutti e buon week end. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
elettro2000gm Inserita: 22 maggio 2004 Segnala Share Inserita: 22 maggio 2004 Ciao a tuttiMi sono iscritto oggi stesso.Ho letto attentamente tutte le risposte dei vari colleghi.Io tendenzialmente applico la tecnologia commerciale e sono un "Inverter dipendente".Il caso vorrebbe valutato conoscendo l'applicazione, ma se vuoi una cosa economica con una frenatura giusta puoi montare un contattore per il motore con altri tre contatti N.C. da collegare in parallelo al motore, dall'altro lato monta tre resistenze da 10 Ohm 10 Watt collegate a stella (frenatura in corto circuito).Se pensi ad un motore autofrenante fatti montare un freno progressivo, cioe' il freno e' composto di una massa meccanica che funge da accumulatore di energia meccanica, quindi si avvia progressivamente e si arresta piu' dolcemente rispetto ad un motore autofrenante con frenatura rapida.Come motori autofrenanti oggi si parla molto di freni di stazionamento o freni tradizionali, cioe' il primo e' solo per tenere fermo il motore dopo l'arresto, quindi se tu alimenti il motore senza alimentare il freno riesci a farlo girare ugualmente (chiaramente dopo alcuni secondi o al massimo un minuto ti salta la termica), il secondo arresta il motore in modo assai violento e lo mantiene fermo nel caso questo venga comandato senza aprire il freno. Ti ho voluto dire cio' perche' scegliendo il motore autofrenate con il freno di stazionamento puoi ottenere una frenatura discreta e non violenta.Valuta e prova la soluzione economica con le resistenze.Ciao e buon lavoro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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