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Car Charge Usb Fai Da Te...


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Inserito:

Ciao a tutti vorrei porvi dei quesiti e sono sicuro che chi meglio di voi potrebbe trovarmi una soluzione valida.

Come da titolo sto cercando di realizzare un caricabatterie per smartphone e tablet da auto usb da presa accendisigari.

Dove nasce questa necessità? Con il mio tablet se smanetto nonostante sia collegato ai carcharge convenzionali da auto la batteria piano piano scende di livello lasciandomi a piedi. Quelli convenzionali in commercio sono da 2.1A non ho verificato se effettivamente sono tanti gli ampere dichiarati. La mia prima prova è stata con un LM7805Cv che erogherebbe 1,5A il risultato è che scalda tanto e non riesce a caricare lo smartphone e neanche ci provo col tablet. La mia prossima prova sarà con un LT1083-5 dovrebbe erogare 7,5A . Cosa ne pensate avete suggerimenti in proposito? Forse 5V in uscita sono pochi? A voi chiedo di illuminarmi il tutto deve entrare in un spinotto da accendi sigari grazie 1000


Inserita: (modificato)

Forse 5V in uscita sono pochi?

Eh si, io attaccherei direttamente la 12V della batteria, il tablet ti fa una bella fumata che a quel punto non hai più il problema di come ricaricarlo. :smile:

Il 7805 scalda molto perché è un regolatore lineare, questi regolatori dissipano in calore tutta la tensione che non usano, ed il delta tra 12-14 e 5V è elevato.

La mia prossima prova sarà con un LT1083-5 dovrebbe erogare 7,5A . Cosa ne pensate avete suggerimenti in proposito?

Si... io ti suggerisco di smettere di perdere tempo :smile:

Puoi avere anche un ic che fornisce un milione di A, ma se il circuito di ricarica è limitato ad una data corrente (tipicamente 500mA dell'usb), e lo usi mentre si sta ricaricando, non è aumentando la corrente a monte che risolvi il problema.

Il tablet si ritrova nella situazione che con la (poca) corrente che può prelevare dall'USB, deve contemporaneamente alimentarsi e ricaricare la batteria. La coperta è corta: se c'è una forte richiesta di alimentazione, il circuito di carica privilegerà questa rispetto alla ricarica della batteria.

Non puoi farci nulla, è un limite imposto dal produttore del dispositivo. Al massimo, puoi aprire uno dei car charger che già hai, e cortocircuitare i due pin più interni (quelli dei dati): questo, su alcuni dispositivi, fa capire al sistema di gestione dell'alimentazione che non è collegato ad una USB ma ad un alimentatore, e quindi può prelevare più corrente rispetto ai canonici 500mA.

Compra anche un charger di marca e non da bancarella cinese, quelli di marca dovrebbero erogare tutta la corrente che dichiarano.

Altrimenti, mi spiace dirtelo ma... smanetta di meno.

Modificato: da Darlington
Inserita:

C'è un sistema (chiamato DCP Dedicated Charger Port) che "informa" il dispositivo connesso di che tipo di presa USB stai usando.

Il sistema è derivato dai sistemi Apple (che come al solito col cavolo che rende pubbliche le informazioni...) che assorbono più o meno in ricarica a seconda del dispositivo cui sono connessi.

La normale presa USB di un PC è nominalmente in grado di fornire 500mA, ma anche meno. E quindi, quando ci si collega a un tale dispositivo, il ricaricatore assorbe poco, generalmente intorno ai 100mA o meno (per non sovraccaricare la presa in caso di più dispositivi connessi, tipo mouse, tastiere, ecc), quindi come carica è quel che è. Per assorbire di più, i dispositivi Android hanno la possibilità di impostare "solo ricarica", quindi sganciano la connessione USB e succhiano il più possibile dalla porta (fino al limite dei 500mA, o anche di più su alcuni PC più moderni).

Per quando ci si connette a un alimentatore esterno (che sia un adattatore da muro o da auto), questi generalmente sono in grado di erogare anche più di 2A (come il tuo), e però informano di tale possibilità il dispositivo in carica mettendo +2V sul piedino D+ e +2.7V sul piedino D- della presa USB. Ciò vale per i dispositivi Apple, ma praticamente ci si sono adeguati un po' tutti. Queste tensioni dicono al dispositivo in carica che può andare a massima corrente (per iPhone 700mA)

Ma per complicare la cosa, i potenti progettisti Apple hanno invertito le tensioni per l'iPAD (2V dul D- e 2,7V sul D+), e in tal modo l' iPad si ricarica con 2,1A. Pare che comunque (non son sicuro perchè se Dio vuole non ho nulla della Mela Morsa) se si mette in questa configurazione allora si ottiene la massima carica anche per iPhone...

Per gli altri dispositivi che non si son voluti adeguare ai dettami di Cupertino (perchè sicuramente avranno brevettato la cosa... Roba da grulli...) generalmente i due piedini D+ e D- sono messi insieme con una resistenza di terminazione standard da 125 ohm (non in corto, attenzione, si rischia di danneggiare l'USB), che informa il dispositivo che può succhiare parecchia corrente dall'alimentatore.

Spero di essere stato chiaro...

Inserita: (modificato)

Il sistema è derivato dai sistemi Apple (che come al solito col cavolo che rende pubbliche le informazioni...)

Ricordo che si trovano le informazioni, solo non ricordo dove (anche perché odio tutti i vari iFuffa).

Comunque quel sistema lo usa solo Apple, mentre come "standard comune" molti produttori usano il sistema dei due pin dati cortocircuitati.

Qualche altro produttore userà soluzioni custom, tipo resistenza da tot ohm tra D+ o D- e massa, eccetera.

L'ideale sarebbe esaminare il caricabatterie originale del dispositivo e capire che sistema hanno implementato.

EDIT rettifico, effettivamente è come hai detto tu, le ultime specifiche prevedono l'uso di una resistenza di terminazione: http://komposter.com.ua/documents/BC1.2_FINAL.pdf

Però sono abbastanza sicuro che l'alimentatore originale del mio Sony Ericsson abbia i due pin dati cortocircuitati.

Probabilmente si rifà a specifiche più vecchie (o è la solita soluzione custom :) )

Modificato: da Darlington
Inserita: (modificato)

Infatti c'è un po' troppa anarchia. Alcuni si sono "adeguati" almeno inizialmente alla Apple, ma poi, temo per problemi di patenting, ne hanno adottati di diversi.

Ci vorrebbe una norma...

Altra cosa. Occhio ai cavetti USB. Se un normale cavetto è in grato di portare i 100mA nominali soliti (diciamo anche 500mA), col cavolo che porta i 2,1A senza perdite. Non so se avete mai visto che capelli sono...

Modificato: da Ctec
Inserita:

Grazie a chi ha risposto in maniera chiara e gentile ma sopratutto in maniera seria... Purtroppo il mondo è bello perchè vario .... Buona vita a tutti seri e non..

Inserita:

Mi sembra di averti risposto in maniera chiara e di averti pure detto cosa fare per vedere di convincere il tuo device che è attaccato ad un alimentatore e non alla usb di un pc. Più di così...

Inserita:
Purtroppo il mondo è bello perchè vario

Non Ti sembra quantomeno un'ossimoro ? :huh:

Saluti

Mirko

Inserita: (modificato)

Io rispondo sempre con una punta di ironia a chi parte con conclusioni sbagliate in merito ad argomenti che non conosce, sono fatto così e lo faccio anche nella vita reale.

Poi cerco di dare un consiglio valido, come ho fatto in questo caso.

Ctec mi ha corretto sul discorso dei pin dati.

Insomma mi sembra che le informazioni siano arrivate.

Certo se uno scrive "ho provato con un ic da 1,5A e non funziona, non è che 5V sono troppo pochi?", allora è difficile star seri. Ma veramente.

Una volta uno mi chiese se in un certo device (piccolo amplificatore per lettori mp3), con tanto di scritta DC 6V sul connettore di ingresso, andasse bene lo stesso attaccare un alimentatore da 12V.

Mia risposta: "Certo, attaccalo direttamente alla 380, suona anche più forte".

Non so se poi abbia preso sul serio il consiglio o se si sia convinto che la scrittina 6V non ce la mettono tanto per ammortizzare il costo della macchina serigrafica.

Modificato: da Darlington

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