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neaples84

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dubito possa funzionare

gli zeri virtuali sono cose delicate. Il consumo deve essere identico sui due rami perché stia bello fermo, e gia' la diversita' dei rami esclude un bilanciamento. Inoltre se la tensione di ingresso e' +19V, come fa ad aumentare in uscita a 24V?

Modificato: da fisica
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apposta che non torna!

Se in uscita vuoi avere +12V e -12V, in ingresso, sempreche' quel circuito funzioni, dovresti avere almeno 12+3V su entrambi gli stabilizzatori. Gli stabilizzatori richiedono una caduta minima di 3V tra ingresso e uscita per lavorare correttamente, quindi (se il circuito fosse corretto, cioe' per correnti identiche sui due rami) all'ingresso servirebbero almeno 12+12+3+3 V cioe' 30V. Ma non mi pare ci sia.

Lo zero virtuale a condensatori non e' proprio il massimo, dovrebbe essere casomai a resistenze, e sul totem di resistenze dovrebbe a occhio scorrere una corrente di almeno 10 volte quella assorbita dal carico, per garantire un minimo di stabilita'.

Ma chiedo conforto a Livio, a questo punto.....

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Ma la domanda secondo me che manca è: per ramo, quanto assorbi?

Se è poco (100-200mA per ramo), prendi un bel DC/DC converter con uscita duale, e ti isoli anche l'alimentazione...

Il centro massa riferimenti come da tuo schema per gli analogici è deleterio. Ci vorrebbero due resistenze bufferizzate da un operazionale per abbassare l'impedenza, e se l'ingresso è stabilizzato (i 24Vdc intendo) si tolgono i regolatori. Questo per i +-12V. Per i 5V del micro diventa però un problema di riferimenti. Io userei il DC/DC.

Modificato: da Ctec
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piu' che altro e' errata a mio parere la struttura. o ci sono due differenti ingressi provenienti da due circuiti distinti, o si usa la configurazione mezzo ponte e trasformatore presa centrale. Io farei cosi' altrimenti vedi tu.

Vediamo i suggerimenti che possono giungere e portare a soluzioni migliori delle mie.


Ma a questo punto, usare un alimentatore da pc? i +5, +12 e -12 te li da di sicuro...

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E' uno zero finto, l'avevo detto che quella configurazione era preferibilmente da evitare.

In più, usi anche il trasformatore sbagliato, come ti ha giustamente detto fisica.

Oltre a questo, ancora non so se quel 79 l'hai collegato giusto.

Non ha lo stesso pinout del 78.

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Allora usando un trasformatore adeguato, mettendo i condensatori sulle uscite e senza carico almeno dovrebbe dare le tensioni giuste.

Non posso garantire che lo faccia anche caricando un solo ramo.

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Posso dare un piccolo consiglio? Molto economico?

Sono andato a riguardare lo schema originale postato del generatore.

L'alimentazione primaria è il +5V che alimenta la parte micro e display.

Il buffer/amplificatore d'uscita è l'unica cosa alimentata in duale.

Pertanto, faccio prima di tutto notare che il segnale sarà sempre positivo rispetto a massa, per cui non sarebbe neppure necessario utilizzare un'alimentazione duale, ma singola a +12V, utilizzando però un doppio operazionale rail-to-rail al posto del LM358. Per esempio usando un OPA2241. Però sono costosi e non facilissimi da trovare.

Allora, lasciando il 358 e volendo un'alimentazione duale per lui, che consuma circa 2mA propri e pilotando max 20mA, e ci si accontenta di circa +-10Vdc (quindi lo swing di uscita sarà max +8V circa), si può usare un MAX232 (si, quello per fare l'interfaccia RS232...) utilizzando solo il suo circuito a pompa di carica (charge pump). Costa pochissimo e funziona, se non si vuole l'isolamento tra ingresso e uscita, come in questo caso. Praticamente, un integrato da 1 EUR e 4 elettrolitici da 1uF...

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Si, mi pare sia un MAX680 o giù di lì. Ma se rammento bene costava più del MAX232, e di questi ultimi ne consumavo un sacco e ne avevo sempre in laboratorio...

Ah, per finire il discorso di prima.

Essendo a quel punto il tutto alimentato a 5V, basta un volgarissimo alimentatore da muro cinesaccio già pronto di quelli che usano tante apparecchiature e il gioco è fatto, alla faccia dei trasformatori...

Inoltre, eventualmente diventa più facile poter alimentare il trespolo mediante batterie, magari ricaricabili...

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Costo a parte, il fastidio è la reperibilità: mentre i 232 li vende anche il droghiere sotto casa, i 680 sono quasi impossibili da trovare, se non da siti tipo RS, Farnell che vendono principalmente alle aziende che non hanno problemi a pagare 20€ la spedizione dell'IC che ne costa due...

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