paopau Inserito: 7 novembre 2014 Segnala Inserito: 7 novembre 2014 Buonasera Dovrei montare un sensore di peso ,o più sensori (tipo celle di carico immagino) su una caldaia a legna ,per monitorare il consumo di legna attraverso la pesatura. Avrei bisogno che il sensore abbia uscita in analogica,per poi esser gestita da Plc. Che cosa potete consigliarmi, su che prodotto indirizzarmi? Dimenticavo il peso della caldaia è sui 400 kg ,mentre un carico di legna è circa 100 kg Max Saluti a tutti,e grazie per l'aiuto Paolo M
Livio Orsini Inserita: 8 novembre 2014 Segnala Inserita: 8 novembre 2014 Potresti montare 4 celle di carico ai 4 angoli della caldia, anche se non credo sia salutare per la caldaia stessa appoggiare solo sui 4 angoli. Però alla fine, a mio giudizio, il risultato non vale assolutamente la spesa. Visto che la caldaia le devi comunque caricare manualmente ti conviene pesare la legna prima di caricarla, io uso da sempre questo metodo con la mia cladaia. Per curiosità che tipo e marca di caldaia è? Perchè 100kg di carica mi sembran tanti, la mia che è grossotta tiene circa 30kg - 40 kg per carica.
paopau Inserita: 8 novembre 2014 Autore Segnala Inserita: 8 novembre 2014 Ciao Livio La caldaia e gia montata con 4 piedini regolabili con vite M16 e piede in plastica al fondo con antivibrante.(questo per proteggerla da aeventuali perdite,e per esser più comodo nella rimozione della cenere) Quindi non sarebbe dificille eventualmente inserire una cella di carico.....E pensavo ad una sola cella per limitare i costi. La caldaia è una fiamma rovesciata della Froling S3 Turbo da 33 Kw...indicativamente ci sta una bella Cariola da muratore di Legna. Direi una 50 Kg se parliam di rovere faggio Ciao ,paolo
Livio Orsini Inserita: 9 novembre 2014 Segnala Inserita: 9 novembre 2014 (modificato) E' più piccola della mia, forse avrà la fornace un poco più grande, ma penso che 50kg siano un po' il limite. Comunque con una sola cella non puoi dare misure attendibili, ma è influenzata dalla posizione del carico rispetto alla posizione della cella; inoltre visto il rapporto tra tara e peso del materiale, che è circa 1:8, devi metterne 4 e fare la media. Però una pesata prima della carica è molto più attendibile e meno costosa. Modificato: 9 novembre 2014 da Livio Orsini
luciano Inserita: 9 novembre 2014 Segnala Inserita: 9 novembre 2014 ciao questo e' il circuito esecutivo che ho realizzato ieri ...per la cella di carico basta cercarla in rete
Livio Orsini Inserita: 9 novembre 2014 Segnala Inserita: 9 novembre 2014 Questa non è la sezione per autocostruzioni, per questo c'è la sezione elettronica generica e fai da te. Quindi se si vuole discutere di soluzioni fai da te si deve aprire un'apposita discussione in una delle sezioni sopraindicate.
luciano Inserita: 9 novembre 2014 Segnala Inserita: 9 novembre 2014 hai ragione livio ...non riesco ad eliminare ne il file che ho messo ne il post ...se gentilmente me li potresti eliminare ...grazie
paopau Inserita: 9 novembre 2014 Autore Segnala Inserita: 9 novembre 2014 si sarebbe più ovvio pesarla fuori...ma con cosa? Per curiosita che caldaia legna hai livio?
Livio Orsini Inserita: 10 novembre 2014 Segnala Inserita: 10 novembre 2014 Con una bilancia, of course. Io uso una vecchia pesa persone su cui metto i cestelli di legna pronta per essere immessa nella fornace; sono 6 anni che uso questo metodo ed i risultati tornano sempre. La mia è una OSA, ne ho anche un'altra, sempre OSA, con bruciatore a Pellets
luigi69 Inserita: 10 novembre 2014 Segnala Inserita: 10 novembre 2014 Buon giorno per curiosità Livio.. quanti quintali a stagione ? poi entrano in gioco i fattori come la qualità della legna l'essicazione la pezzatura..... io sono in mezzo ai lupi e almeno sono 70 Paopau , tieni anche conto del fatto che le tubazioni rigide di collegamento mandata e ritorno falserebbero la lettura del peso direttamente sulla caldaia E come dice Livio , una pesapersone ? oppure trovi in commercio dei "piani" in inox che tengono 20..fino a 50 kg , per processi industriali...se lo colleghi ad uno strumento a microprocessore, che "sappia" sommare , potresti semplicemente dire anche ai tuoi familiari..appoggiate il secchiello con la legna e premete il pulsante in genere questi dispositivi hanno ingressi digitali per cambiare scala, per sommare o per netto tara... senza carta e penna hai in automatico la somma diciamo che però spendi cifre non indifferenti...
Livio Orsini Inserita: 10 novembre 2014 Segnala Inserita: 10 novembre 2014 Luigi, io riscaldo 2 appartamenti e vivo in una zona abbastanza fredda ed umida. Molto dipende dalla meteo della stagione. L'inverno scorso, particolarmente mite, son stati sufficienti poco più di 7.000kg per tuta la stagione; negli inverni particolarmente freddi, con parecchie giornate dove la temperatura non sale sopra lo 0°C o al massimo arriva a +4°C - +5°C di massima, abbiamo consumato circa 13.000 kg di rubinia. Solitamente mettiamo in legniaia a primavera il taglio invernale e lo usiamo nell'autunno inverno dell'anno che segue; in altri termini stagiona tagliata e spaccata per almeno 15 mesi. Io con il sistema della pesatura manuale, carta, penna ho l'archivio su excel di oltre 6 anni di uso della caldaia a legna, più quella a pellets. Quella a pellets la usiamo per mantenere una temperatura minima nelle notti particolarmente fredde o per riscaldare in giornate tiepide, dove bastan pochissime 2 - 3 ore di riscaldamento.
luigi69 Inserita: 10 novembre 2014 Segnala Inserita: 10 novembre 2014 Complimenti per la pazienza e la precisione nell'annotare tutto con carta e penna io purtroppo perderei tutti i fogli di carta o per la disperazione li userei per accendere : io brucio principalmente larice ( lo so che non è un granchè ma qui ne abbiamo..... ) faggio ed in piccolissima parte pino vediamo un po cosa ne pensa paopau del discorso bilancia pesapersone VS celle carico con strumento Buona serata
paopau Inserita: 10 novembre 2014 Autore Segnala Inserita: 10 novembre 2014 Sicuramente l'idea della cella di carico sotto caldaia ,sarebbe davvero troppo onerosa (sicuramente costera quanto un anno di legna gia spaccata e portata a casa)...ma la cosa mi intrigava,visto che l'impianto è gia tutto automatizzato con PLC omron. Il Metodo livio , e quello piu logico e facile....ma io non avrei pazienza e tempo,di maneggiare piu volte la legna dalla cariola a bilancia,bilancia cariola e cariola caldaida. Era una cosa che mi sarebbe piaciuto sapere,quanti son i consumi indicativi di legna Stessa cosa per il pellet (ho una OKOFEN son serbatoio da 130 lt)....qui sarebbe un po piu semplice,contando i sacchetti. Mi sarebbe piaciuto capire quelli che realmente consuma nella giornata (pensavo ad una sonda capacitiva)
Livio Orsini Inserita: 11 novembre 2014 Segnala Inserita: 11 novembre 2014 Il problema della sonda è che lo strato superiore non è mai in piano, quindi misurando il livello commetteresti errori notevoli. Anche in questo caso se vuoi il consumo reale, devi andare per pesatura, però con il sebatoio dei pellets è più semplice, perchè la tara è molto inferiore al carico. 4 celle di qualità media, con relative interfaccie, dovrebbero costarti <1000€, senti la RE, è una storica zienda italiana. Non fa prodotti eccelsi ma sono comun que di qualità discreta ed i prezzi sono contenuti.
paopau Inserita: 11 novembre 2014 Autore Segnala Inserita: 11 novembre 2014 forse e un esasperazione dell'automazione,ed avrebbe senso a prezzi piu contenuti. Se pensi che con 1000 euro mi scaldo per 3 mesi . Giusto ragionamento il tuo sulla sonda capacitiva,non ci avevo pensato....anche se l'errore medio possa esser ancora accettabile. Certo le celle di carico sono una certezza,perche si va a peso e non a livello. Pensavo alla sonda capacitiva,perche ho fatto un recupero in azienda, e ce lo gia disponibile Il sito della RE non si apre(forse problemi di server ,con questa pioggia...chissamai) Alla fine il metodi piu breve ed economico , è una pesa , un pezzo di carta ed una biro (come dice un mio amico "minima spesa,massima resa") Qualcosa combinero.... Stay tuned
paopau Inserita: 11 novembre 2014 Autore Segnala Inserita: 11 novembre 2014 PS ....guardavo le caldaie OSA a legna , e ricordan molto le caldaie a legna della ARCA. (che avevo prima della FROLING) Ti trovi bene con questo tipo di caldaia? Hai un puffer a sostegno? Valvola anticondensa? Gestione impianto (miscelatrici,termostatiche,valvole climatiche...ecc) ?
Livio Orsini Inserita: 11 novembre 2014 Segnala Inserita: 11 novembre 2014 Minima spesa e massima resa. Niente puffer. Solo valvole termostatiche sui radiatori e termostato ambiente. L'impianto originale, con caldaia a gasoli trasformata in gas con bruciatore ventilato, è stato rifelliatto una ventina di anni addietro per problemi di adeguamento alla legislazione attuale. Io nne avrei fatto volentieri a meno. Originalmente c'era una bellissima valvola modulante a 3 vie con sonda interna ed esterna per la regolazione. Quando venne rifatto l'impianto lo seguè mio fratello perchè io non avevo tempo. L'idraulico, amico del fratello, lo convinse ad una soluzione immonda (a mio avviso). Morale della favola buttò via tutto il buono e mi mise 2 caldaie a gas, separando gli impiandi dei 2 apparrtamenti. Una vera schifezza di soluzione. Poi qunado smisi di lavorare ed andai in pensione, sostitui le 2 caldaie a gas con una a legna ed un'altra a pellets. Ora vanno in alternativa. Non sono prefettamente in regola con la legge perchè dovrei avere un puffer riscaldato indirettamente per non sommare la potenza dei 2 focolari, ma me ne frego. Le 2 OSA vanno benissimo (mi sto toccan do nelle parti giuste perchè...non si sa mai). Funzionano una da 7 stagioni e l'altra da 4 senza problemi.
paopau Inserita: 11 novembre 2014 Autore Segnala Inserita: 11 novembre 2014 ehehe livio ti facevo piu automatizzatore di casa. Diciamo che puffer e valvola anticondensa su un impianto a legna è quasi d'obbligo per il buon funzionamento dell'impianto. Cosi puoi garantire una combustione completa di tutto il carico messo a magazzino,e la valvola anticondensa ti garantira sempre un ritorno caldo , evitando condense sul lato fumi. Ed il puffer ti fungera anche da separatore idraulico.... Si davvero un peccato aver buttato via la miscelatrice con curva climatica a doppia sonda....
Livio Orsini Inserita: 12 novembre 2014 Segnala Inserita: 12 novembre 2014 Cosi puoi garantire una combustione completa di tutto il carico messo a magazzino... Non è detto. Quando la temperatura del puffer è arrivata a regime, sia che scaldi con circolazione diretta sia che riscaldi attraverso uno scambiatore, la caldaia spegne la ventilazione e la bruciatura praticamente si ferma. Se non indovini esattamente carica e rabbocchi ti rimane legna nella fornmace che si carbonizza lentamente. E' vero che se usi il riscaldamento tramite scambiatore hai laseparazione, però poi cisono problemi pratici da considerare: Per quanto ben coibentato il puffer cede comunque calore all'esterno; la perdita è minima ma c'è Il puffer occupa unom spazio non indifferente. Il puffer ha un costo non indifferente. Gli scambiatori hanno la tendenza a guastarsi per incrostazioni ed a diminuire il rendimento Le due caldaie, caso mio, sono distanti più di 15 m. quindi problemi di tubature con relative perdite di calore. e la valvola anticondensa ti garantira sempre un ritorno caldo , evitando condense sul lato fumi. Il ritorno caldo è possiible se c'è....acqua calda. Ho il circolatore locale che evita il fenomeno condensa.
paopau Inserita: 12 novembre 2014 Autore Segnala Inserita: 12 novembre 2014 Il puffer e fondamentale livio per la caldaia legna,perche nella legna non puoi fermare la combustione come una caldaia a Gas. ....E con il puffer garantisci uno "spazio" per garantire la completa combustione del carico di legna (naturalmente bisogna saper caricare la caldaia) La valvola anticondensa e fondamentale perché evita che una volta che la caldaia e calda ,non ti ritorni dell'acqua fredda sul ritorno,dando luogo al dondolamento della temperatura di caldaia ,e con la possibilità di abbassamenti di temperatura tali da poter provocare fenomeni di condensa dal lato fumi. Questa è una concezione sbagliata .... Con una caldaia soltanto non hai bisogno di scambiatori.
Livio Orsini Inserita: 13 novembre 2014 Segnala Inserita: 13 novembre 2014 Il puffer e fondamentale livio per la caldaia legna,perche nella legna non puoi fermare la combustione come una caldaia a Gas Questo non è assolutamente vero. Dopo 6 anni di esperienza in merito ti garantisco che la combustione si ferma per mancanza di comburente, perchè viene bloccato l'ingresso dell'aria con una valvola. Quando non avevo la caldaia a pellets usavo caricare al massimo la fornace a legna in modo che durante la notte potesse mantenermi la temperatura entro un valore minimo. Se la temperatura esterna non scendeva molto al disotto dello zero, al mattino trovavo ancora legna e braci nella fornace. In 6 anni anni mai è dovuta interrvenire una delle 3 protezioni per sovratemperatura (sono 3 valvole termostatiche in parallelo per sicurezza). Al limite se la pezzatura della legna è troppo piccola e si accumulano troppe braci, mi interviene il termomstato di massima che fa circolare comunque acqua nell'impianto, ma anche questo è un evento rarissimo. Mettere un puffer equivvale a mettere una capacità in parallelo ad un generatore di tensione, la caldaia, a funzionamento intermittente; però se la tensione cresce oltre la tensione di carica, il condensatore continuerà a caricarsi. Similmente se una volta raggiunto il valore di regime l'acqua della caldaia continuasse a scaldarsi, anche quella del puffer salirebbe di temperatura, non c'è alcun modo di evitarlo se non bloccare la circolazione nello scambiatore. Il puffer è benefico solo perchè è un grosso volano ed ottimizza il rendimento della caldaia e dell'impianto di riscaldamento. La valvola anticondensa e fondamentale perché evita che una volta che la caldaia e calda ,non ti ritorni dell'acqua fredda sul ritorno,dando luogo al dondolamento della temperatura di caldaia Anche questo è evitato dal circolatore di caldaia. Non solo evita il fenomeno che descrivi, ma mantiene uniforme la temperatura dell'acqua evitando la stratificazione. la stratificazione è conveniente per l'acqua sanitaria, molto meno per il riscaldamento. Prima di passare a questo tipo di riscaldamento mi sono documentato lungamente, leggendo molto, soprattuto sui siti specializzati nel riscaldamento con combustibili rinnovabili. Se potessi rifare l'impianto, ma dovrei rifare metà della casa, farei un sistema radiante a soffitto, a bassa temperatura di acqua. In questo caso i vantaggi offerti da un volano come un puffer son o notevolissimi; su un impianto tradizionale a radiatori tradizionali con temperatura dell'acqua elevata il vantaggio del volano non è molto significativo. Però tutto questo è OT e riguarda la sezione termoidraulica.
paopau Inserita: 13 novembre 2014 Autore Segnala Inserita: 13 novembre 2014 non mi vedo daccordo con le tue esperienze...ma direi di chiudere qui
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora