stefano_ Inserito: 8 novembre 2014 Segnala Share Inserito: 8 novembre 2014 Salve a tutti, ho una curiosità, In tutti i qe delle macchine che ho in officina ci sono dei fusibili a protezione delle varie linee : primari e secondari trafo, motori, pompe ecc ecc ma non ho mai trovato un magnetotermici. È solo una questione di costo oppure c'è anche un motivo tecnico per NON utilizzarli ? Grazie infinite Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bussy Inserita: 8 novembre 2014 Segnala Share Inserita: 8 novembre 2014 I fusibili sono sempre la miglior protezione, hanno però la scomodità che vanno sostituiti quando guasti a differenza di un magnetotermico che devi solo riarmare. Il costo è comunque inferiore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 8 novembre 2014 Segnala Share Inserita: 8 novembre 2014 L'unico vantaggio dell'interruttore automatico, rispetta al fusibile, è la possibilità del ripristino automatico. Il fusibile ha dalla sua il costo inferiore e, soprattutto, un maggior potere d'interruzione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fraandco Inserita: 8 novembre 2014 Segnala Share Inserita: 8 novembre 2014 probabilmente necessitano di interventi più repentini ed efficaci rispetto all'automatico (e normalmente sono anche in entrata sulle macchine stesse) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stefano_ Inserita: 8 novembre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 8 novembre 2014 Perfetto grazie a tutti. Impeccabili come sempre Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Wolfy Inserita: 8 novembre 2014 Segnala Share Inserita: 8 novembre 2014 probabilmente necessitano di interventi più repentini ed efficaci rispetto all'automatico E' significativo anche il fatto che è praticamente impossibile che un fusibile si "addormenti", alla peggio la sua portata degrada col passare del tempo, il che lo rende anche più affidabile a lungo termine Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fraandco Inserita: 8 novembre 2014 Segnala Share Inserita: 8 novembre 2014 già una volta di sabato sera è saltato quello da 2A della caldaia mentre mio padre era in doccia e fuori faceva -5... i bestemmioni che non sono partiti sono ancora li... per fortuna che ne avevo uno per miracolo (è ancora nel circuito) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroplc Inserita: 10 novembre 2014 Segnala Share Inserita: 10 novembre 2014 In certi impianti, per opporrtunità della tencnica di back-up e limitazione dei costi ..si adottano i fusilili, o prese con essi a bordo, sonio scelte, spesso detate dai rilievi dei costi di installazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fraandco Inserita: 10 novembre 2014 Segnala Share Inserita: 10 novembre 2014 oppure in cc (vedi auto e furgoni) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pierluigi Borga Inserita: 10 novembre 2014 Segnala Share Inserita: 10 novembre 2014 Sono molto più veloci nel tempo di intervento rispetto ai MT (quelli extrarapidi, rapidi etc) però hanno un comportamento inversamente proporzionale alla temperatura, più è alta la temperatura e minore sarà la corrente di fusione. Vedi i quadri stringa negli impianti fotovoltaici con scarsa disspazione termica e scarsa ventilazione... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 11 novembre 2014 Segnala Share Inserita: 11 novembre 2014 mi permetto di segnalare però che i fusibili hanno il difetto di essere sostituiti nel tempo con due soluzioni : il furbo di turno spela un filo da 1,5 mm2 e cita famosi calcoli matematici/astrofisici/ elettronici ( si metterebbero tutti le mani nei capelli , a partire da Tesla in su ) secondo il quale ogni filo elementare supporta 2 A , per cui si cimenta nella costruzione di un fusibile artigianale/ripristinato , con conseguenze in genere poco attese se il fusibile bruciato è relativo ad una macchina in officina, il meccanico in genere cerca se nello scaffale dei materiali ha del calibrato da 10 o da 14 , dopodiché si avvia alla segatrice con lo sguardo che ha un bambino quando entra in un negozio di caramelle , e provvede, con esiti in genere peggiori della prima soluzione il magnetotermico è già un mondo a parte... per sostituirlo bisogna togliere corrente... serve un cacciavite.... più difficile Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elettroplc Inserita: 11 novembre 2014 Segnala Share Inserita: 11 novembre 2014 il furbo di turno spela un filo da 1,5 mm2 e cita famosi calcoli matematici/astrofisici/ elettronici ( si metterebbero tutti le mani nei capelli , a partire da Tesla in su ) secondo il quale ogni filo elementare supporta 2 A , per cui si cimenta nella costruzione di un fusibile artigianale/ripristinato , con conseguenze in genere poco attese se il fusibile bruciato è relativo ad una macchina in officina, il meccanico in genere cerca se nello scaffale dei materiali ha del calibrato da 10 o da 14 , dopodiché si avvia alla segatrice con lo sguardo che ha un bambino quando entra in un negozio di caramelle , e provvede, con esiti in genere peggiori della prima soluzione il magnetotermico è già un mondo a parte... per sostituirlo bisogna togliere corrente... serve un cacciavite.... più difficile Vero.... terribile...e reale... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_217910 Inserita: 7 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2015 Un fusibile (rapido o ultrarapido), è più veloce anche di un magnetotermico in curva B? Grazie, R. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
elettricnello Inserita: 25 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2015 i fusibili non assicurano in caso di intervento , interruzione contemporanea delle tre fase di un motore trifase, creando una situazione di bifase ,mancanza di fase ad un motore quindi dannegiandolo,,,anche se esiste poi rele differenziali termici che risolvono ik problema Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 25 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2015 (modificato) i fusibili non assicurano in caso di intervento , interruzione contemporanea delle tre fase di un motore trifase, Perchè non dovrebbero? e sono dimensionati in modo corretto questo non avviene. Si sono usati per decenni, e si usano ancora, senza inconvenienti particolari. Se hai dei dubbi confronta qualche testo come, ad esempio, il manuale della bassa tensione della Siemens Modificato: 25 gennaio 2015 da Livio Orsini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Wolfy Inserita: 25 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2015 i fusibili non assicurano in caso di intervento , interruzione contemporanea delle tre fase di un motore trifase, I fusibili a protezione di un motore intervengono in casi di grosse sovracorrenti (avvolgimento in corto/rotore bloccato), se vuoi davvero proteggere il motore ti serve un salvamotore, non a caso già negli anni 30-40 i "relè termici" venivano usati assieme ai fusibili per fornire una protezione "a tutto tondo" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
remo williams Inserita: 25 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2015 Veramente Electricnello,è peculiare dei fusibili,aprirsi in cascata. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
eliop Inserita: 25 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2015 Per ovviare agli inconvenienti derivanti dalla fusione di un fusibile sull'alimentazione di un motore trifase,si dovrebbero usare fusibili con percussori su basi munite di contatto ausiliario. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 26 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2015 (modificato) I fusibili a protezione di un motore intervengono in casi di grosse sovracorrenti Ma vahh. Devi usare i fusibili giusti così come vanno usate le termiche giuste. Il fatto è che molti apprendisti stregoni, non sapendo dimensionare il fusibile, lo mettono "grosso". Le curve d'intervento non le pubblicano solo per sprecare carta e inchiostro. C'è proprio una discussione aperta sui tempi d'intervento delle protezioni termiche, anche se per uso domestico. Il buon Mirko Ceronti ha anche messo in prova 3 termiche per verificare i tempi d'intervento per I = 1.2*In e rispondono proprio alle curve, ovvero dopo ore di funzionamento non sono ancora intervenuti. Le protezioni termiche elettromeccaniche sono come il fusibile: lavorano sull'immagine termica dell'apparecchio da proteggere. Ovvero si suppone che una certa corrente che scorra per un certo tempo, provochi una sovratemperatura oltre i limiti per cui si apre il circuito un poco prima. La differenza fondamentale tra fusibile e interruttore è che il primo una volta intervenuto lo devi sostituire, mentre il secondo basta riarmarlo. Però il fusibile ha un potere d'interruzione decisamente maggiore del corrispondente dispositivo elettromeccanico, almeno per valori di correnti <= 150 A circa. Poi le protozioni per motori frazionari praticamente non intervengono mai, sia che sian fusibili che interruttori termici, chi ha qualche anno di esperienza di manutenzione lo sa bene. Modificato: 26 gennaio 2015 da Livio Orsini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Wolfy Inserita: 26 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2015 Devi usare i fusibili giusti così come vanno usate le termiche giuste. Il fatto è che molti apprendisti stregoni, non sapendo dimensionare il fusibile, lo mettono "grosso[ La mia era più che altro un' osservazione relativa alle taglie disponibili in commercio, la mia esperienza non è limitata, è peggio, non sono ho mai visto altro oltre alle taglie canoniche dei fusibili, 2-4-6-10-16-20-25-35-63 ampere, escludendo i fusibili 5x20 e 6x32, quindi son partito dal presupposto di usare il fusibile più vicino alla corrente di targa del motore e di eseguire la protezione termica con apposito salvamotore, per le taglie che lo consentono ovviamente Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 26 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2015 Ci sono fusibili specifici per protezione motori detti anche "accompagnamento motori", di cui esiste anche la serie per "partenze gravose". Anche le termiche hanno la versione "partenze gravose", per esempio quando il motore è soggetto a frequenti fermate e riavvii ravvicinati. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Wolfy Inserita: 26 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2015 Ci sono fusibili specifici per protezione motori detti anche "accompagnamento motori" Sapevo della loro esistenza, anche se non ho mai approfondito, hanno anche taglie diverse o vengono commercializzati con le "solite" correnti? di cui esiste anche la serie per "partenze gravose". Anche le termiche hanno la versione "partenze gravose", per esempio quando il motore è soggetto a frequenti fermate e riavvii ravvicinati. Questo proprio mi mancava, sapevo del "derating" dei contattori ma non delle protezioni Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
reka Inserita: 26 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2015 hanno taglie e dimensioni come tutti gli altri, sono quelli marchiati aM. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 27 gennaio 2015 Segnala Share Inserita: 27 gennaio 2015 Questo proprio mi mancava, sapevo del "derating" dei contattori ma non delle protezioni La corrente di spunto di un motore è notorio che è molto più elevata della corrente di targa. Se il motore viene avviato e poi lavora per ore in continuo la corrente di spunto ha un'incidenza insignificante sulla corrente termica. Se invece si lavora con riavvii frequenti e ravvicinati allora la corrente di spunto incide sulla corrente termica sia del protettore che del motore, quindi la curva di protezione "normale" non è più corretta. Io, da sempre sono un sostenitore della protezione tramite fusibili e pastiglia termica, perchè la pastiglia termica è l'unico elemento che sente l'effettiva temperatura degli avvolgimenti del motore, qualsiasi sia la condizione d'impiego dello stesso. Se, ad esempio, la ventilazione del motore risulta inferiore a quella prevista per motivi ambientali, un protettore termico per immagine termica non può prevedre il maggiore riscaldamento a parità di corrente, il notore si riscalderà in modo eccessivo, senza che la protezione possa intervenire. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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