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Testare Gli Interruttori Magnetotermici, Ha Senso?


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Inserito:

Avrebbe senso testare il corretto funzionamento degli interruttori magnetotermici? Cioè testare se sgancia secondo i dati dichiarati dal costruttore?


Inserita:

Ma direi di no.

Inserita:

Anche io direi di no....ma anche mettendosi in testa di farlo come lo faresti? :) Hai un laboratorio segreto in garage?

Inserita:

Metti che hai il sospetto che un MT sia guasto, lo sostituisci al cliente, e ti fai pagare il pezzo e la manodopera per la sostituzione...

Metti che hai il sospetto che un MT sia guasto, te lo porti in lab, lo provi e poi magari è guasto sul serio, quindi al cliente farai pagare pezzo, manodopera ed anche il tempo impiegato per il test, a meno che tu non intenda farlo a gratis...

quindi no... non conviene a meno che tu non intenda farlo per conto tuo, magari sui MT che hai prelevato perché "sospetti rotti"... ma anche una volta che hai appurato che in realtà funzionano... li rivendi come usati? ti fai pagare il prezzo del nuovo anche se nuovi non sono? :senzasperanza:

Inserita:

No ma scusate, come fareste a testarli? Tutte le prove dei modulari, come dichiarati dai costruttori, sono eseguite in certe condizioni ambientali, con strumentazione periodicamente sottoposta a taratura e con certi gradi di precisione....ma a parte questo....ci si metterebbe a testare la magnetica di un MT.....? :huh:

O anche solo la termica con prove a 1,13 - 1,45?

Inserita:

io li ho provati tutti, tranne quello dei condizionatori di cui ho potuto testare solo il meccanico diff. per mancanza di "occasioni"

per provarli basta avere pazienza e aspettare il primo guasto a un elettrodomestico, tipo la piastra elettrica o il termoventilatore (i più gettonati)

e per la linea luci aspettare al varco qualche vetusto neon col reattore ormai in fase terminale....

Inserita:

per provarli basta avere pazienza e aspettare il primo guasto a un elettrodomestico, tipo la piastra elettrica o il termoventilatore (i più gettonati)

e per la linea luci aspettare al varco qualche vetusto neon col reattore ormai in fase terminale....

Si ma in realtà non stai testando il prodotto in se, lo stai testando in una particolare occasione... Se vuoi invece verificare la bontà di un prodotto dopo anni di installazione dovresti fare delle prove normative

Inserita:

io parlo di provare che non sia DOA e che "funzioni" cioè che non si addormenti comportandosi come un pessimo sezionatore di manovra

Inserita:

Avrebbe senso testare il corretto funzionamento degli interruttori magnetotermici? Cioè testare se sgancia secondo i dati dichiarati dal costruttore?

La domanda però è diversa, gattomom credo intendesse proprio andare a verificare i parametri normativi dichiarati dal costruttore, cosa che mi pare ardua!

Inserita:

Esatto riccy. Prendiamo un modulare da 10 A in curva C. Lo sgancio per cortocircuito dovrebbe avvenire nel campo 5-10 In, mentre lo sgancio per sovraccarico dovrebbe avvenire, entro un'ora, per I>_1,45 In

Inserita:

In ambito residenziale non è obbligatorio, in ambito industriale o terizirio, lo diventa in conseguenza della continuità del servizio e della affidabilità.

Inserita: (modificato)

Sul principio sacro che :

- La sperimentazione è l'anima della competenza

testare i magnetotermici a titolo di pura curiosità è perfettamente lecito.
Anni fa, mi realizzai un dispositivo per poter gestire alte correnti senza per forza dover ricorrere a mastodontici sistemi, ed una volta avutolo per le mani, ebbene sì.....manco gli interruttori magnetotermici ad uso civile si sono salvati, nel senso che ho eseguito vari test pure su di loro.
Per testarli, basta farsi avvolgere un trasformatore ingresso 220 Volt, uscita 1 Volt, da 50 VoltAmpere
Per cui costui nonostante le ridotte dimensioni, erogherà comunque qualcosa come 50 Ampere nominali continui, e parecchi di più in caso di sovraccarico o cortocircuito voluto.
Il secondario lo si collega ai morsetti d'ingresso del magnetotermico da testare, avendo cura di p o r n e in cortocircuito con del filo bello grosso i poli d'uscita di quest'ultimo, gli si caccia la pinza amperometrica, e poi :

1) Con un variac (avendocelo in laboratorio io uso quello) gli si pilota il primario (ponendogli in serie una lampada alogena ad incandescenza) regolando così al secondario la corrente desiderata, attendendo (in base al tipo di curva) lo sgancio per termico.

2) se non si ha un variac a disposizione, si può sempre usare un dimmer per carichi induttivi, e si pilota tramite questo il primario del trasfo sempre tenendo d'occhio la pinza amperometrica sul valore desiderato.

Tutto qua, con questo metodo, si possono ottenere per brevi periodi, anche correnti oltre i 100 Ampere, e quindi testare pure le cosidette "magnetiche".
Io ci testavo anche i relè termici tipo quelli che si montano direttamente sotto ai teleruttori dei motori trifasi, li puntavo alla corrente richiesta, la facevo superare ed attendevo sia se scattavano, e quanto impiegavano.
Quando costruivo i dispositivi di guardiaconsumi per appartamenti con contratto da 6,6 Kw, lì si tratta di correnti da 30 Ampere, e siccome si può sforare per 3 ore oltre i 7 Kw, dove vado a trovarmeli io 30 Ampere e oltre, da eseguire le tarature ?
Semplicemente facendo uso di quel giocattolino da 50 VA uscita 1 Volt.
Si possono eseguire test sui fusibili, sui TA, sugli shunt e su quant'altro richieda correnti elevate.

Saluti
Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
Inserita:

Mirko, è incredibile cosa sei riuscito e riesci a fare :)

Però mi domando quanto siano comprovanti questi test...Le condizioni climatiche erano sotto controllo? solitamente i valori nominali per queste protezioni sono dati a 30°C mi pare, qualunque scostamento potrebbe portare ad un comportamento diverso della parte termica...

Per quanto riguarda la verifica del CC ok, puoi avere qualche dato per interruttori piccoli, fino 10A magari...ma le taglie superiori non possono essere testate anche perchè le sequenze normative per testare un magnetotermico sono appunto sequenze...

Anche io credo che con le adeguate competenze e tanta curiosità la sperimentazione non possa che arricchire il bagaglio culturale ma un conto è fare qualche prova indicativa un conto è fare quello che intenderebbe fare gattomom senza avere il laboratorio IMQ in garage... Perchè a questo punto si dovrebbero verificare gli interventi, i declassamenti in temperatura ecc ecc ecc

Inserita:

Se non erro, una nota azienda italiana, produttrice di strumenti di misura, commercializza uno strumento che può testare gli interruttori magnetotermici. Controllo sul loro sito.

Inserita:
Mirko, è incredibile cosa sei riuscito e riesci a fare

Esagerato :smile::smile:

Però mi domando quanto siano comprovanti questi test...Le condizioni climatiche erano sotto controllo? solitamente i valori nominali per queste protezioni sono dati a 30°C mi pare, qualunque scostamento potrebbe portare ad un comportamento diverso della parte termica...

Ovviamente il mio è una forma di test hobbystico, che poco va al di là di una comune prova volta più che altro a vedere che non ci sia un abisso tra il dichiarato e l'effettivo, nulla di più.

Però rimane comunque formativo ed in parte anche indicativo.

Coi termici da motori, mi capitò che un tarato a 6 Ampere, non scattava manco con 15 nonostante la mezz'ora trascorsa, e lì........è volato nel bidone.

Secondo me, una volta stabilito un valore di corrente per cui secondo curva deve scattare, se scatta nei tempi previsti o poco si discosta, bene, altrimenti ci si fa venire un qualche dubbio.

Sinceramente, magnetotermici da civile che l'abbiano fatto sorgere non mi sono capitati per le mani, i test hanno solo (a grandi linee) confermato i dati di targa.

Saluti

Mirko

Inserita:

Quindi credo che la risposta alla domanda iniziale possa essere: fare questo tipo di test ha senso solo per formazione personale, sapendo che i risultati sono puramente indicativi. E' comunque certo che non è con una prova hobbystica a definire la perfetta efficienza di un MT.

Inserita: (modificato)
certo che non è con una prova hobbystica a definire la perfetta efficienza di un MT.

La perfetta efficienza no, ma la palese inefficienza senz'altro sì.

Un po' quello che l'utente MAB domandava in questa discussione al messaggio 11 (Asmo sono/ero sempre io :lol: )

http://www.plcforum.it/forums/index.php?s=485d9d12638088caf0f03e2a13f6ce63&showtopic=62483&st=0

Saluti

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
Inserita:

Ho controllato sul sito del costruttore e confermo che un loro strumento può testare i magnetotermici in curva B, C, D, K. Sicuramente costerà uno sproposito.

Una curiosità, Mirko, perché all'epoca Asmo e ora con il tuo nome e cognome?

Inserita:

Per quanto riguarda la verifica del CC ok,

Insomma, per la verifica del corto ci vogliono apposite sale di corto... con tutte l'energia necessaria.

Inserita:

Insomma, per la verifica del corto ci vogliono apposite sale di corto... con tutte l'energia necessaria.

OPS, ho scritto una castroneria io :worthy: , intendevo l'intervento 5-10 In non il CC, per il CC serve ovviamente una camera di corto :thumb_yello:

Inserita: (modificato)
Una curiosità, Mirko, perché all'epoca Asmo e ora con il tuo nome e cognome?

Perchè all'epoca ero iscritto al Forum come utente comune.
Poi l'admin ebbe la malaugurata idea di nominarmi moderatore, :lol: ed io ebbi quella ancor più spudorata di accettare. :superlol: :superlol:
(non c'è più religione)
E così dalle ceneri di Asmo (nick-name simmetrico dell'azienda dove lavoravo) è sorto Mirko.
Saluti
Mirko/Asmo
Modificato: da Mirko Ceronti
ELETTRORIPARAZIONI RACALE
Inserita:

anche se funziona e da vedere sull'impianto un corto circuito sulla presa piu' distante quanto tempo ci mette ad intervenire il problema non e il MT ma la sezione dei cavi

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