frabar6 Inserito: 3 agosto 2004 Segnala Share Inserito: 3 agosto 2004 Salve,in un'applicazione industriale abbiamo un ventilatore da 132kW,azionato da motore comandato da un inverter vettoriale (abbiamo necessità di modulare la velocità del ventilatore).Abbiamo due necessità1 - Ripresa al volo: in caso di mancanza di energia elettrica, e suo successivo ripristino, è necessario che l'inverter "riagganci" al volo il ventilatore, senza aspettare il totale arresto, in quanto ci vorrebbe troppo tempo. Normalmente per fare ciò, si utilizza un encoder sul motore, che nel caso, permette all'inverter di riprendere al volo il ventilatore. 2 - Controllo rottura catena Il motore non agisce direttamente sul ventilatore, ma attraverso una catena. In caso di rottura della catena, l'encoder di cui sopra, essendo sul motore, non si accorge di nulla, e considererebbe il motore in movimento normale, mentre in realtà il ventilatore è in fase di arresto, perchè non più trascinato dalla catena.Domanda:Esiste la possibilità di controllare la rottura della catena(magari con un sensore di rotazione sull'albero del ventilatore)e programmare l'inverter perchè comunque esegua la ripresa alvolo in caso di necessità ? Praticamente vorremmo usare un unico sensoreper risolvere le due esigenze di cui sopra...manon sappiamo se è possibile programmare in questo senso gli inverter.Grazie a chiunque potrà dedicarmi un pòdel suo tempo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cristina Fantoni Inserita: 3 agosto 2004 Segnala Share Inserita: 3 agosto 2004 L'inverter e' gia' stato scelto? Che inverter e'? (marca e modello) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oiuytr Inserita: 3 agosto 2004 Segnala Share Inserita: 3 agosto 2004 Per il riavvio al volo, dovrebbe esserci gia' la funzione dell'inverter vettoriale anche senza usare l'encoderPer il controllo della rottura catena, potresti usare un pressostato, e con una piccola logica (basta un timer ed un rele), puoi stabilire quando si rompe la catena (se il segnale del pressostato non arriva entro un certo tempo dalla partenza del motore) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sdrule Inserita: 3 agosto 2004 Segnala Share Inserita: 3 agosto 2004 (modificato) La ripresa al volo la fanno il 99,9% degli inverters. Quanto alla rottura catena a mio parere devi prendere un inverter con una uscita che sia programmabile come soglia di coppia raggiunta. Se il motore erogherà meno coppia o corrente di un tot per un minimo tempo x ( la temporizzi di qualche decimo di secondo) allora vuol dire che ha la catena rotta.P.s. Sei sicuro che ti serva un encoder per la retroazione di un ventilatore?! I sensorless raggiungono precisioni relativamente elevate circa l' 1% ed anche meglio (con riferimento di 50Hz hai con un motore a 1400 giri un' uscita che và da 1386 a 1414). Per un ventilatore mi sembra accettabile. Modificato: 3 agosto 2004 da sdrule Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 3 agosto 2004 Segnala Share Inserita: 3 agosto 2004 Trovo molto strano l'impiego di una trasmissione a catena anziche' a cinghia, piu' elastica e meno critica in presenza di forti inerzie come quella di un ventilatoreciaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
frabar6 Inserita: 3 agosto 2004 Autore Segnala Share Inserita: 3 agosto 2004 prima di tutto grazie per i consigli,comunque, per essere più chiari:- stiamo facendo un progetto preliminare, con relativa specifica,che verranno consegnati ad alcune ditte per una gara di appalto.Quindi dobbiamo descrivere quali sono le nostre esigenze, edessere sicuri che ci siano nel mercato soluzioni tecnicamente valide..Perciò non è stato ancora scelto l'inverter.- in effetti la scelta fra encoder e sensoreless è lasciata all'appaltatore,quello che a noi interessa è la certezza della ripresa al volo.- si tratta di trasmissione a cinghia come scritto nel object,chiedo scusa se ho approssimato con il termine catena...comunque è una trasmissione indiretta, e la nostra esigenza è diverificare se ci sono problemi.avete altri suggerimenti ?? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mmore Inserita: 3 agosto 2004 Segnala Share Inserita: 3 agosto 2004 Direi che l'alternativa al flussostato è proprio la rilevazione della coppia erogata dall'inverter. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cristina Fantoni Inserita: 3 agosto 2004 Segnala Share Inserita: 3 agosto 2004 A noi raramente capita di dover fare una ripresa a volo, ma per cio' che riguarda la rottura della cinghia viene usato normalmente un pressostato differenziale, ritardato come dice Francesco. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 3 agosto 2004 Segnala Share Inserita: 3 agosto 2004 Caro frabar6, se scegli un buon inverter non serve l'encoder e non devi portare in giro cavetti in un ambiente di solito soggetto a vibrazioni. Hai valutato l'effetto delle armoniche introdotte dal nuovo inverter? No so in che ambiente sei e quanta potenza usi e quale criticita' abbia l'impianto, e se sei attento ai consumi energetici (il barile di petrolio arrivera' a 50 dollari?) Data la potenza, suggerirei di limitare la distorsione armonica totale di corrente Ithd a non piu' del 15%, misurata all'ingresso del quadro che contiene l'inverter. Occhio a scegliere un inverter che non pretenda i resistori di frenatura per dissipare la potenza durante l'operazione di ripresa al volo (se la ripresa parte in automatico da una frequenza bassa, il motore rigenera e l'energia deve essere dissipata da qualche parte)CiaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MuccaPazza Inserita: 4 agosto 2004 Segnala Share Inserita: 4 agosto 2004 Giustamente come dicono Mario,sdrule e Francesco puoi fare a meno dell’encoder.Nel tuo caso (alta inerzia) ci sono inverter che sfruttano l’energia restituita “riportandola” sul bus DC prolungando il funzionamento del motore , se torna alimentazione l’inverter ri-accelera il motore alla frequenza che utilizzava prima dell’interruzione.Per la cinghia ho visto usare un banale tastatore abbinato ad un vulgaris sensore per esempio; immagina un galoppino che "lavora" sulla cinghia che, nel caso si rompa, va ad eccitare il sensore, però non so se può andarti bene.byee Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
PP63 Inserita: 6 agosto 2004 Segnala Share Inserita: 6 agosto 2004 L'inverter serie VLT 6000 HVAC della Danfoss ha come standard la possibilità di riagganciare al volo la velocità del motore dopo un " buco di rete" senza la necessità di mettere encoder o resistenze di frenatura.Anche per quanto riguarda la rottura della cinghia l'inverter sopracitato ha una funzione particolare per monitorare la rottura della cinghia "sentendo" la perdita di carico improvvisa.Nel caso ti servissero più informazioni, sarò lieto di inviarteli.Buone ferie a tutti !PP63 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 28 settembre 2004 Segnala Share Inserita: 28 settembre 2004 e se sei attento ai consumi energetici (il barile di petrolio arrivera' a 50 dollari?)Ho scoperto chi e' il gufo che porta sfiga: sono io! P.S.: si continua a sprecare energia o ci si da' una mossa, che aiuterebbe anche la competitivita'? CiaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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