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PLC Forum


Efficientamento Energetico E Home Management


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Inserito:

Pongo sul piatto questo tema, perchè mi pare importante.

Oggi che si parla genericamente di efficientamento energetico, che nella sua generalità ingloba ogni forma di consumo, alla fine si trova un bilancio fra il consumo per ottenerlo e l'efficientamento raggiunto?

Da che parte pende la bilancia elettrica, tenuto conto che diventa difficoltoso tenere in conto la parte strutturale della casa, con le sue perdite intrinseche, che sono sempre preponderanti?


Inserita:

Io non ho capito niente, in senso buono.

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Inserita:

Sei straniero per caso?

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Inserita:

No, credo sia italiano.

Comunque io penso voglia dire qualcosa del tipo: se questo dispositivo può farmi risparmiare 1W, ma consuma 2W, allora ci ho rimesso o guadagnato?

;)

Inserita: (modificato)

Fisica.

A mio modestissimo parere, l efficienza energetica come la intendiamo noi occidentali,pende meramente,sul piano economico.

Una lampadina a basso consumo,un circuito inverter per cdz e tante altre apparecchiature,vendute e spacciate per eco,costano energia e materiale,non propio ecologicamente compatibile.

Modificato: da remo williams
Inserita: (modificato)

Non credo che l'assorbimento di un PLC sia alto rispetto ad un motore al quale si riduce la potenza perche' consumi di meno.

Anche la domotica applicata alla riduzione automatica di luminosita' in un palazzo, per esempio, sara' composta da sensori e da un dispositivo che comanda dei dimmer.

In percentuale si tratta del 3 o 5 per cento del carico totale, usato dai dispositivi di controllo.

Semmai il problema si avrebbe utilizzando gli impianti senza controllo o alla massima potenza, vanificando l'effetto dei dispositivi aggiunti.

Bisogna poi aggiungere i costi per raggiungere tali risultati, ma questo e' un altro discorso.

Bisognerebbe giustamente vedere se anche le fabbriche che producono tali oggetti attuano politiche di risparmio energetico,altrimenti quello che si risparmia in grammi da una parte si spende dall'altra in tonnellate per averlo... :blink:

Modificato: da patatino666
Inserita:

Mah...

Sinceramente,non conosco percentuali o statistiche nel merito.

Non mi fido di chi le redige.

Detto questo,mi rimane fisso il pensiero ,da me esposto sopra.

Inserita:

Forse il concetto e' astruso, perché difficilmente ci si ragiona, e se fossi straniero magari mi saprei esprimere meglio.

Tuttavia nelle risposte vedo che l'argomento è in effetti poco trattato e conosciuto.

Primo punto. Sto parlando di casa, e di "domotica", quindi non di building. Lasciamo i massimi sistemi fuori da questa conversazione, perché nella building entrano in gioco temi ecisamente diversi.

Secondo punto. Parlare di efficientamento è legato alla forma semplificativa proposta da Darlington, portata al suo proprio livello. non si puo' parlare di efficientamento senza avere qualche minimo dato tecnico. Se non ci si fida dei dati forniti o l'efficientamento non è un concetto importante, o ci si procura i dati.

Terzo punto. L'efficienza e l'efficientamento non sono la stessa cosa. E l'esempio della lampadina e' proprio calzante, visto che tecnicamente nessuno descrive in modo preciso i cos(fi) delle lampade per esempio a led. Che poi l'efficientamento possa essere un concetto dell'est o dell'ovest francamente non l'ho capita, forse permane la confusione fra efficienza ed efficientamento.

Tornando al tema che ho proposto, Se in casa decido di installate una forma di automazione, quale quella domotica, nel gioco dei vantaggi e degli svantaggi entrano certamente in gioco i consumi, perché la legge dei grandi numeri è sempre dalla parte dei consumi, che siano alti o che siano bassi.

Delle cifre:

quante ore ci sono in un anno?

quanto costa il kilowatt?

quale è il consumo residuo di una abitazione tipica? (residuo significa circa: consumo non riducibile nelle condizioni di impianto corrente, quindi quando le utenze quali luce, frigorifero e simili sono spenti o a riposo)

La prima cifra è semplicissima, 8760.

La seconda meno, dipende dai contratti, ma oscilla fra 0,2 e 0,25 euro, ormai piu' verso 0,25, tenendo conto del costo della bolletta, e non della pura energia, che e' legata a molti altri costi.

La terza cifra è una cosa che si misura, a priori difficile dire quanto sia.

Ora, supponendo che un sistema di automazione abbia un consumo proprio ad esempio di 30W (cifra assolutamente irrisoria e che si incrementa di parecchio ad ogni terminale che si aggiunge soprattutto display), già questo consumo comporta un addebito annuo di ????? kWh

Ad un costo annuo di ????? euro

Efficientamento significa tenere in conto non solo delle finestre, delle classi energetiche degli elettrodomestici, ma anche del consumo residuo della casa.

Quali siano le conseguenze nei grandi numeri appare allora evidente, in termini di eccesso di produzione o carenza di produzione elettrica.


Remo, è mia speranza che il tuo pensiero fisso sia ora un po' meno fisso, almeno su questo tema, assolutamente non polarizzato ad est piuttosto che a nord o sud.

Inserita:

secondo me bisogna valutare anche il plusvalore della qualità della vita.

se un'impianto domotico mi consuma quanto o anche qualcosa in più di quello che mi fa ridurre in sprechi, per me va bene, l'importante è che mi appaghi.

chiaramente sarebbe meglio studiarlo in modo che oltre la "figaggine" intervenga anche il fattore risparmio di kWh.

io per ora mi sono efficientato manualmente.. magari in futuro potrò permettermi di farmi aiutare anche dalla domotica.

Inserita:

Sono a mio parere concetti distinti. Efficientemento va comunque perseguito, per poi poter fare a piacimento. Sprecare è su un piano, trovare piacere su un altro.

Inserita:

Fisica.

Penso che sia pacifico che,quello che non è attaccato alla presa,non consuma energia.

Sinceramente,quando si intraprende la via di questi discorsi,si rischia di parlare di lana caprina.

L efficienza è,in funzione dell efficentamento.

Capisco bene il concetto su cui vuoi andare a parare.

Inserita:

Remo.

Sono felice che ti si chiaro, il concetto che ho in mente, cosi' non e' necessario introdurre ulteriori informazioni.

Detto questo, Reka, potremmo fare un esempio adeguato, come quello di decidere di usare una asciugatrice. Si discute di quanto incida il forte consumo sulla bolletta, ed e' un ragionamento corretto.

Ma se alla base l'efficientamento fosse stato eseguito, magari si parlerebbe d'altro, perché 2kW per due volte alla settimana sarebbero circa 30W ora.

Chi non ha un residuo di consumo di 30W?

Inserita:

io un giorno mi ero messo ha fare le prove, se non ricordo male non riuscivo a scendere sotto i 70W .

Inserita:

ecco, questo e' gia' un valore ottimo. Ho fatto per mio piacere una serie di misure presso amici e conoscenti, e la gente naviga spesso attorno ai 100W. il che non sembra molto finche' non si fanno le famose moltiplicazioni di cui sopra, per cui 2,4kW al giorno, oppure 880kW all'anno.

A questo punto il consumo della asciguatrice e' risibile.

Tuttavia il mio tema era legato al legame fra home automation e efficientamento.

Alla stregua del residuo che si ha, disporre di una home automation che gestisce i carichi al solo scopo di consentire il massimo sfruttamento dell'erogabile senza sgancio del magnetotermico sembra di utilità trascurabile. Non è una azione di efficientamento, né una azione che indica maggior efficienza, ma una semplice redistribuzione del carico su un lasso di tempo maggiore.

Ecco, questo e' il nocciolo del tema, che Remo aveva gia' ben intuito!


p.s. io oggi ho mediamente 38W, alcuni so che non sono abbattibili, altri non sono interessato ad abbatterli, ero anche io partito da un valore attorno ai 70W

Inserita:

a me piacerebbe automatizzare lo sfruttamento dello scambio sul posto..

e lo stanby di alcuni apparecchi

e le luci non a basso consumo

immagino più di tanto non si possa fare.. noi siamo sotto i 7kWh/giorno in 4.

Inserita: (modificato)

Ecco che sei in tema con me.

Comunque con un lavoro accorto, che ha compreso anche la sostituzione del frigo, che aveva una serie di problematiche e che ho quindi sostituito con piacere dopo anni di servizio, sono riuscito a passare da una media di circa 180-210 kW mensili ad una piu' interessante di 130-145 kW, quindi circa 60 in meno al mese, non è un risparmio, ma mi sembra corretto agire in tal direzione.

Ho anche calcolato un consumo residuo (residuo reale più frigorifero operativo) di circa 60 kW mensili, che comunque non e' poco. E' interessante nell'ottica di questa discussione, come a livello orario siano circa 83W, e ricordando i circa 38W di residuale, il rapporto fra residuo e frigo sia per lo meno da ponderare.

Modificato: da fisica
Inserita:

Non credo ci sia bisogno di automatismi per minimizzare ed ottimizzare i consumi elettrici di una famiglia.

Una volta che hai installato elettrodomestici di classe A+ e lampade a scarica di gas o, meglio, a Led per l'illuminazione hai già ottimizzato l'ottimizzabile. come consumo. Spegnere la luce quando si esce dalla stanza è una cosa normale, almeno per quelli della mia generazione; poi non è proprio una fatica improba pigiare un pulsante o un interruttore.

Gli stand by di uktima generazione consumano molto meno, io comunque li elimino alla partenza perchè tutti gli apparecchi dotati di stand by, come il televisore e l'home theatre, li ho alimentati da prese con interruttore. Anche in questo caso l'automazione può far ben poco, anzi nulla.

Un risparmio sui costi lo si ottiene verificando le fasce di utilizzo degli elettrodomestici energivori come lavastoviglie e lavabiancheria; basta concentrarne l'uso dopo le 18 e nei fine settimana.

Differente è l'ottimizzazione della produzione di energia con FV. Qui lìottimizzazione non rientra nell'automazione casalinga, ma dovrebbe essere un componente non accessorio dell'impianto stesso.

Inserita:

L'obiettivo del discorso in effetti non era definire o meno la necessita' dell'automatismo ma, di fatto, valutare quanto un sistema di home management possa essere invasivo in termini di efficientamento.

Chiaro che spegnere la luce ' opportuno, uscendo da una stanza.

Meno chiaro che sia obbligatorio spegnere a mano un set di dispositivi elettronici, oggi come oggi. In fondo non siamo qui esclusivamente per soffrire, ma anche per godere dei vantaggi tecnologici.

Ancora meno chiaro pero' sembra essere il costo di un sistema di home management che aiuti a fare le funzioni che ci piacerebbe facesse al posto nostro.

Dico cosi' perché non si evince cos' facilmente quanto un sistema di tal tipo possa possa consumare quando attivo.

In altre parole, che senso ha introdurre un criterio di home management se esso comporta dei costi più alti di quanto consenta di risparmiare? (costo del sistema a parte)

Inserita:

Una volta che hai installato elettrodomestici di classe A+ [...] hai già ottimizzato l'ottimizzabile

oddio... dipende..

per alcuni elettrodomestici tipo il frigo è anche vero (in quel caso per ottenere maggiore efficienza basta coibentare meglio), per altri la classe energetica è solo una banfata per vendere, vedi le lavatrici dove la classe AAAAA++++++ è calcolata su un solo programma, che guardacaso è sempre quello più corto, inutile e a temperatura bassissima... se ne scegli un altro ti consumerà esattamente come tutte le altre lavatrici

io sono passato da una fantomatica classe AAAAA+++++ ad una lavatrice ultraventennale... abitudini di lavaggio sempre quelle.. consumi invariati

quel che è cambiato è che quella che ho adesso, fa cicli più corti perché avendo una resistenza più potente scalda l'acqua prima... anche lì, consuma meno una resistenza da 1kW che deve rimanere accesa per un'ora, oppure una da 2kW che rimane accesa mezz'ora?

ovviamente consumano uguale... la differenza è che con quella da 2kW non ci vuole una vita per portare l'acqua a 90°

oltre a questo, la lavatrice moderna in classe AAA++++ mi è durata meno di cinque anni... poi buttata via grazie alla meravigliosa vasca saldata

Anche ammesso che io abbia risparmiato qualcosa (forse 50€... ma in tutta la vita della lavatrice!), dov'è la convenienza se poi devo fare buttacompra? Alla fine rimango sempre in perdita.

Pure io ho comprato il frigo nuovo, perché esattamente come fisica mi ero stufato del vecchio... prima la guarnizione, poi le cerniere della porta, infine si è scaricato il circuito e ha smesso totalmente di raffreddare, ed in più mi ero stufato dei frighi ad incasso perché costano il doppio dell'equivalente da libera installazione, e questo a prescindere dalla marca... in più avevo anche la colonna frigo con il fondo marcio quindi avevo già deciso che non avrei comprato un altro frigo da incasso.

Tuttavia dopo neanche tanti anni che ce l'ho... il soffietto delle guarnizioni si è aperto come una mela.

Anche all'altro era successo... ma dopo molti più anni di utilizzo.

Inserita:
oddio... dipende..

Forse non sono stato abbastanza chiaro.

Non ho scritti che con elettrodomestici A+ (quanti A e qaunti + vuoi) sicuramente risparmi, ma che dal punto di vista del consumo sono i più parchi a disposizione. Che poi ricorrano a "trucchetti" per magnificarne le doti è normale e risaputo; basta confrontare i consumi normalizzati delle automobili con quelli reali.

Io avevo un vecchio frigorifero (> 15 ann) in ottimo stato di conservazione; quando ha avuto un guasto serio al compressore l'ho sostituito con uno di classe A+ e la differenza di consumo l'ho notata subito.

Ho ancora funzionante un veccio Ignis (targato Phonola), risalente al 1967. Funziona sempre; lo uso per sopperire a brevi "punte" di immagazinamento. Lo accendo e va, i consumi sono un po' elevati, ma funziona senza problemi.

Meno chiaro che sia obbligatorio spegnere a mano un set di dispositivi elettronici, oggi come oggi. In fondo non siamo qui esclusivamente per soffrire, ma anche per godere dei vantaggi tecnologici.

L'automazione è sempre stata la mia filosofia di vita da quando, adolescente, lessi un pensiero di Pascal che affermava: "Ci sono lavori troppo stupidi pe essere svolti da un uomo". Lui dette il buon esempio costruendo la prma calcolatrice numerica.

Però, c'è sempre un però. Se per spegnere la presa con interruttore dovessi dotarla di un automatismo, telecomando o altro per evitare la fatica di premere un pulsante,..... mi farei ricoverare per accertamenti sanitari. :smile:

Probabilemnte il decadimento neurologico dovuto all'età avrebbe raggiunto un livello pericolose per me e per glia ltri. :(

Inserita: (modificato)

Non ho scritti che con elettrodomestici A+ (quanti A e qaunti + vuoi) sicuramente risparmi, ma che dal punto di vista del consumo sono i più parchi a disposizione.

Si, io ho specificato che non per tutti gli elettrodomestici è vero: per un frigorifero effettivamente si, un classe A consuma di meno, lasciando perdere la durata, perché l'isolamento termico è migliore.

Per una lavatrice invece non è così perché la classe è dichiarata su un solo programma ad una sola temperatura: se non usi quel programma, la classe energetica è totalmente differente, ma questo se ne guardano bene di scriverlo in etichetta (esattamente come i produttori di automobili non specificano che i loro fantomatici 60 km con un litro sono ottenuti viaggiando su strada totalmente pianeggiante, sempre dritta, a velocità costante, scollegando tutti i servizi come alternatore e compressore clima, e chiudendo con il nastro tutte le "luci" di cofano e portiere per creare meno interferenza al passaggio di aria)

Modificato: da Darlington

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