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PLC Forum


Frenata Di Motore Trifase Non Autofrenante


Taita64

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Ciao a tutti, nonostante una piccola ricerca non ho trovato risposte ad una mia curiosità.

Ho provato, su suggerimento di un anziano collega, a fermare un motore trifase non autofrenante

con delle resistenze collegate su contatti chiusi del contattore che lo comanda, in pratica quando il

contattore torna a riposo, i tre fili che vanno al motore vengono collegati tra loro attraverso queste

resistenze. Con mia grande sorpresa il motore si è fermato e sono già alcune settimane che lavora

senza problemi sull'impianto ( in questo caso il motore comanda un trasporto a rulli e quindi non

c'è problema di stazionamento ).

Ho usato resistenze da 20 Ohm e il motore è da 0,37 Kw.

Quello che chiedo a voi è:

1 - funziona con tutti i motori trifase?

2 - se si, fino a che potenza?

3 - qual'è il principio di funzionamento, cosa avviene nel motore?

4 - ci sono resistenze specifiche per questa applicazione? come si calcolano?

5 - il motore ne risente?

Spero di aver espresso chiaramente la situazione e ringrazio anticipatamente tutti coloro che potranno

essermi di aiuto.

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Caro Taita64,

1) si, ma con effetto che puo' essere molto diverso tra i diversi tipi di costruzione

2) qualsiasi

3) magnetismo residuo nel rotore, si genera tensione negli avvolgimenti. Se sono aperti non succede niente, se sono chiusi su resistori o in corto circuito si ha circolazione di corrente che crea un flusso che si oppone al moto

4) no. Non credo che sia possibile calcolarle con i dati comunemente disponibili. E' molto difficile che un costruttore di asincroni dichiari la costante di tempo elettrica o l'induttanza del motore.

5) no, l'effetto e' di breve durata, come potrai notare. Lo stress elettromeccanico e' di gran lunga inferiore a quello di un avviamento.

Prova con un carico inerziale, avrai delle sorprese. Anche la coppia frenante e' scarsa.

Ciao

Mario

P.S.: quando fai una ricerca e non trovi risposte, PLCforum e' il posto adatto

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emanuele.croci

Ciao Taita64,

Le resistenze di frenatura (il principio te l'ha già spiegato Mario) si usano soprattutto nei motori con inverter, dove te ne basta 1 collegata direttamente all'inverter.

Se vuoi un prodotto specifico puoi guardare nei cataloghi di INVERTER dei grossi produttori, tra gli accessori.

Altrimenti ti segnalo la S.I.R. Società Italiana Resistor, che fa esclusivamente prodotti di questo genere: puoi avere documentazione più ampia di quella che trovi nei cataloghi degli inverter e resistenze a prezzi veramente bassi!

Soprattutto se si va su potenze motore elevate (ad es. >3kW), è comodo usare un prodotto già ingegnerizzato per questo scopo, magari idoneo al montaggio sopra al quadro, all'esterno (scaldano parecchio).

Ciao, Emanuele

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Caro Emanuele,

sono due discorsi completamente diversi: frenatura con 3 resistori senza elettronica e per tempi brevi, e frenatura con un solo resistore con elettronica e per tempi anche lunghi. Anche il dimensionamento e la tipologia di resistore e' molto diverso (ho discusso proprio di questo argomento proprio con la ditta citata al BIAS).

Ciao

Mario

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Nel caso di drive che controlla il motore puoi comunque usare La frenatura "in corto" come frenatura di emergenza, per esempio se hai un Fault sul Drive puoi ricorrere a questa frenatura.

CIAO

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Grazie Mario per i chiarimenti e anche agli altri per la disponibilità, già che ci sono faccio come quando si

incontra il medico per strada al quale si chiede un consulto per i vari dolorini, e vi chiedo di darmi un parere

per quello che riguarda la possibilità di collegare un motore non con la 380 trifase, bensì con 220 monofase e

un condensatore. Il dubbio è fino a che potenza è possibile fare questo?

Qualcuno mi dice solo fino a poco più di 1 Kw, altri fino a 3 Kw, chi ha ragione?

Ho la necessità di fare questo con un motore a 2 velocità, 4-8 poli, 3.5/2.5 HP.

Posso? Se si, che condensatori devo usare?

Grazie. Ciao.

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Caro Taita64,

anche 100 kW monofase .... come si usa negli USA.

Se il medico ha gia' incontrato per strada altre persone che gli chiedono sempre la stessa cosa, il medico dice: "Usa la funzione "CERCA" su PLCforum!"

Ciao

Mario

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Ciao Mario, ho già usato l'utilissima funzione "cerca" con la quale ho raccolto preziosi suggerimenti,

ma non mi è ancora chiaro se è possibile fare questo con un motore a due velocità.

Forse dipende dal fatto che il motore sia con un solo avvolgimento o due avvolgimenti separati?

Poi per quello che riguarda fino a che potenza si può fare, mi fai l'esempio di 100Kw monofase, ma,

probabilmente non mi sono epresso bene, nel mio caso il motore è trifase.

Un'ultima cosa, tornando per un'attimo alla frenata con le resistenze, cosa cambia se per praticità al

posto delle resistenze faccio dei semplici ponticelli? La frenata è più "secca"?

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Caro Taita64,

a tutt'oggi non ho capito se erano due domande separate (1) frenatura - 2) uso di motore trifase con alimentazione monofase) o se si tratta di un unico problema.

In questo caso, non fare una domanda generica ma circonstaziata al tuo caso, riassumento i dati fondamentali, e ti rispondero'.

----

Se al posto di un resistore da "x" ohm metto un resistore da zero ohm (= ponticello), la smagnetizzazione avviene piu' velocemente, ma questo non significa necessariamente che la frenata sia migliore. Traduco in termini automobilistici. Se voglio frenare efficacemente e fermarmi, meglio una frenata "dosata" lunga che un solo colpo molto intenso ma breve.

Ciao

Mario

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Hai ragione Mario, quindi cercherò di puntualizzare meglio,sono due domande separate.

Nel mio post del 14 ott. chiedevo in pratica se c'è un limite oltre il quale non funziona il motore

trifase se viene alimentato con 220v monofase e il condensatore, e di conseguenza se posso realizzare questa

applicazione sul motore che ho descritto, cioè : 2 velocità, 4-8 poli, 3.5/2.5 Hp.

Nel caso di risposta affermativa, è preferibile usare un condensatore elettrolitico? Se si, perchè?

Nella seconda domanda, invece, mi riferivo al mio post del 12 ott., al quale hai già gentilmente risposto,

ma volevo un ulteriore chiarimento.

Visto che per fare la prova sull'impianto le resistenze sono praticamente

"appese" ai contatti non avendone trovate di adatte per essere fissate in altro modo, mi chiedevo, e ti chiedevo

se, vista la poca inerzia, si potesse fare a meno delle stesse?

P.S. Non lo avevo detto ma il motore in realtà è un motoriduttore, questo pone a favore della realizzazione?

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Caro Taita64,

chiedevo in pratica se c'è un limite oltre il quale non funziona il motore

No, non c'e' un limite teorico, ma solo pratico.

Devi pero' considerare tutti e se e i ma, gia' discussi in passato.

------------

Il condensatore non puo' essere polarizzato, quindi un elettrolitico non va bene.

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vista la poca inerzia, si potesse fare a meno delle stesse?

Si, con le considerazioni fatte su frenate impulsive o "dosate".

------------

Il motoriduttore "forse" ha attrito, e questo aiuta la fermata, sempre. L'effetto frenante sul motore dovuto alla circolazione di corrente rigenerativa non varia, con o senza riduttore.

Ciao

Mario

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  • 2 weeks later...

:blink: se ho capito bene vorresti avviare un due velocita' trifasi da 3 kw con linea monofase e condensatore.

secondo la mia esperienza dipende tutto dal carico del motore inoltre dovrebbero essere due condensatori diversi a seconda della velocita.

per frenare un trifase e' molto piu semplice applicargli una componente continua con tensione ridotta di un terzo

avendo cura di escluderla appena il motore e ' fermo

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Salve a tutti, vorrei allacciarmi all'affermazione di gionatax, a riguardo della fenatura in C.C. di un motore asincrono trifase, ed ottenere maggiori informazioni sul dimensionamento dei compopnenti di questo particolare tipo di frenatura.

Grazie Marco.

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Caro mezzaluce,

non confondiamo la "frenatura in C.C." con la "frenatura in C.C." e con la "frenatura in C.C.", sono tre cose diverse.

In questo post si parla della frenatura in corto circuito o quasi.

In altri post si e' gia' parlato della frenatura in corrente continua (a iniezione di corrente), se usi la funzione "cerca" troverai le info. Se poi non bastassero, fai una domanda specifica e circostanziata. Se chiedi "Tutto sulla frenatura a C.C." bisogna scrivere molte pagine!

La terza "frenatura a C.C." impiega una bobina alimentata in corrente continua per frenare meccanicamente un disco all'interno del motore.

Ciao

Mario

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Grazie Mario per la risposta rapida, cercherò di chiarire i termini della mia domanda, premesso che avevo già utilizzato la funzione "Cerca" ma senza ottenere nessun risultato.

La mia domanda si riferisce al tipo di frenatura con iniezione di corrente continua, per un motore asincrono trifase

400V 1400giri 1.1KW, che aziona un maschiatore a colonna, mi interessa capire come dovrò dimensionare i componenti che dovranno asservire a questo tipo di funzione, esempio tensioni da applicare e quant'altro. Se dovessero servire altre informazioni farò in modo di essere più completo.

Grazie Marco

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Caro Marco,

la tensione da applicare dipende dal tipo di collegamento che realizzerai e dalla velocita' di frenatura richiesta, compatibilmente con le caratteristiche elettriche dell'avvolgimento.

La tensione di iniezione puo' essere piu' alta di quella del motore, uguale o anche molto piu' bassa.

Puo' anche essere variabile, alta inizialmente e poi piu' bassa (ma non e' il caso della maschiatrice).

Come puoi facilmente intuire, per applicare una tensione continua ad un circuito trifase puoi usare diversi schemi (triangolo con U+ V+ W-, triangolo con U+ V-, stella con U+ V+ W-, stella con U+ V-, stella con U+ V+ W+ N-,

Non ho capito se devi modificare una sola macchina in officina e guardare alla funzionalita' e all'affidabilita', o se sei un progettista che deve far costare poco un circuito che comunque qualche euro lo richiede.

Nel primo caso, se usi dei normali diodi da 1600 V di tensione inversa non avrai problemi. Usa diodi da 10 A, per esempio.

Nel secondo caso, bisogna studiarci un po' per arrivare alla soluzione piu' vantaggiosa, e tenere in considerazione vari fattori, e ricordarsi che il raddrizzatore a semionda puo' introdurre un tempo di attesa prima della frenata.

Ciao

Mario

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Grazie Mario ti spiego subito che la maschiatrice è una applicazione nuova che debbo realizzare per un cliente,

il quale ha acquistato il gruppo di maschiatura, completo di motore e di schema elettrico che propone un tipo di frenatura in continua, ma che comunque nella lista dei componenti non mette nessun riferimento alla tensione di lavoro della frenatura presumibilmente 24V poichè utilizza la tensione dei circuiti ausiliari, dicendo di aumentare la potenza del trasformatore di circa 160VA. Da qui nasce la mia domanda, piu che altro per acquisire nozioni (pregi e difetti di questo sistema), su questo tipo di frenatura che ho già incontrato abbastanza spesso su piccole macchine.

Grazie Marco

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Caro mezzaluce,

24 V su un avvolgimento da 400 V fanno il solletico. Su una maschiatrice io partirei a frenare con un'alimentazione da rete a 400 V raddrizzati a onda piena.

Pregio: costa poco

Difetti: l'energia cinetica del carico finisce nel rotore, se l'inerzia e' alta si surriscalda l'anello interno

dei cuscinetti e si rischia il grippaggio.

Ciao

Mario

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