jocanguro Inserita: 2 dicembre 2014 Segnala Inserita: 2 dicembre 2014 ok, domotica o automazione, ci sono differenze, ma la seconda mi dà in più le temporizzazioni, i profili, o l'automazione di certe conseguenze a seguito di certe cause ? (tipo blocco valvole gas o acqua a seguito di perdite ad esempio? e/o chiamata allarme telefonico ?) sbaglio io ? o vedo pochi vantaggi ?? E poi , ancora non ho capito i prezzi , ma se penso di spendere sui 6000 euro di impianto vecchia maniera, col sistema di automatizzazioni (non lo chiamo più domotica) spendero' 7000 ... 10000 , o 30000 euri ???? (bella domanda???)
Livio Orsini Inserita: 2 dicembre 2014 Segnala Inserita: 2 dicembre 2014 (modificato) A me sembra un po' una disquiszione formale sul sesso degli angeli, su cui in passato si sonoscritti tomi su tomi; i tempi cambiano, gli argomenti anche, ma la sostanza no. Modificato: 2 dicembre 2014 da Livio Orsini
jocanguro Inserita: 2 dicembre 2014 Segnala Inserita: 2 dicembre 2014 (modificato) po' una disquiszione formale sul sesso degli angeli Infatti non vorrei sminuire troppo la home automation, ma per ora non vedo grandi vantaggi su una casa singola per 2 (o 4) persone, forse i vantaggi ci sono su alberghi e palazzi interi... E pochi vantaggi, pochi soldi concessi a questo mondo... potrei limitarmi a passare delle canaline tra tutti i frutti per passare un domani dei cavi di bus ... in quel caso come devono essere : dal quadro elettrico di ingresso una serie di canaline radiali verso tutti i punti presa/luce , o una specie di "circonvallazione", ovvero una canalina che parte dal centralino e tocca tutti i punti ? su questi argomenti sono a zero ... e poi, i ragnetti , quanto costano ? c'è qualche sito di qualche produttore dove posso trovare un elenco di dispositivi (pulsanti ? ragnetti ? controller ? etc..) con anche dei prezzi a listino ? Cioè per capire la fascia prezzi devo per forza cercare un installatore specializzato e farlo venire a casa per fare un preventivo completo ??? Modificato: 2 dicembre 2014 da jocanguro
del_user_56966 Inserita: 2 dicembre 2014 Segnala Inserita: 2 dicembre 2014 sono due concetti distinti quello della domotica e della home-automation queste infatti sono esattamente la stessa cosa... è un po come dire casa automatica o automazione della casa... il problema non sta nel nome... ma più nel voler insistere a considerare funzioni prettamente manuali e volerle spacciare per automatiche...
jocanguro Inserita: 3 dicembre 2014 Segnala Inserita: 3 dicembre 2014 Aggiungo ... sono passato stamattina da un grossista di materiale elettrico, e per caso era li presente il rappresentante Vimar della domotica, molto gentile, ma alla fine i vantaggi prospettati sono sempre gli stessi, automazione tapparelle, accensione spegnimenti centralizzati e con tasti singoli, e la convenienza in termini economici si ha solo se si concentrano più impianti (sicurezza luci audio temperature allarmi...) se si fa la domotica per una singola applicazione (vedi comando luci) i rapporti di coso sono 1 a 10 !!!!!!! a momenti svenivo .... Ad es. i comandi tapparelle, il singolo frutto se elettrico semplice costa 5 - 8 euro mentre l'equivalente domotico circa 40 o poco più euro !!!! FOLLIA !!!!
fisica Inserita: 3 dicembre 2014 Segnala Inserita: 3 dicembre 2014 Infatti non vorrei sminuire troppo la home automation, ma per ora non vedo grandi vantaggi su una casa singola per 2 (o 4) persone il sesso degli angeli sul quale disquisire qui non c'e' proprio. O la casa e' di nuova costruzione (diciamo grosso modo successiva al 2008) o è precedente. qui c'e' la differenza. La home-automation nella casa nuova è un obbligo, se si vuole raggiungere una classe energetica coerente con i dettami (europei) di efficienza. " Classi di Efficienza energetica: • Classe D “NON ENERGY EFFICIENT” (NON ENERGETICAMENTE EFFICIENTE): comprende gli impianti tecnici tradizionali e privi di automazione, non efficienti dal punto di vista energetico • Classe C “STANDARD” (RIFERIMENTO): corrisponde agli impianti automatizzati con apparecchi di controllo tradizionali o con sistemi BUS (BACS/HBES). E’considerata la classe di riferimento perché corrisponde ai requisiti minimi richiesti dalla direttiva EPBD. Infatti questa Classe, rispetto alla Classe D, consente di ottenere (come si vedrà nel seguito) un notevole incremento dell’efficienza energetica utilizzando un sistema di automazione tradizionale o un sistema bus ad un livello prestazionale e funzionale minimo rispetto alle sue reali potenzialità. • Classe B “ADVANCED” (AVANZATO): comprende gli impianti controllati con un sistema di automazione bus (BACS/HBES) ma dotati anche di una gestione centralizzata e coordinata delle funzioni e dei singoli impianti (TBM). • Classe A “HIGH ENERGY PERFORMANCE” (ALTA PRESTAZIONE ENERGETICA): come la Classe B ma con livelli di precisione e completezza del controllo automatico tali da garantire elevate prestazioni energetiche all’impianto. " questa non e' domotica, cosi come i freni in macchina non sono un accessorio. Sta roba oggi e' cogente.
jocanguro Inserita: 3 dicembre 2014 Segnala Inserita: 3 dicembre 2014 Grazie per le definizioni delle classi, pero: il mio è un caso di appartamento attico al quinto piano , palazzina condominiale con 9 appartamenti totali costruzione inizio anni 60, tutto da ristrutturare... altra considerazione: strano che tra le classi si dia tanta importanza all'automazione , io dal mio ne darei molto di più a sistemi di risparmio energetico tipo infissi nuovi doppio vetro, isolamento del tetto, cappotto esterno a casa, o ancora di più a raccolta energia pulita, eolico o solare !!! li si guadagna molto di più che non ad avere il bus che fa parlare 2 o 3 centraline e/o chiude le tapparelle .... vado a studiare meglio le classi.... p.s. questa non e' domotica, cosi come i freni in macchina non sono un accessorio. Sta roba oggi e' cogente. scusami, non ho mica capito bene quello che volevi dire ... forse che per palazzi costruiti dopo il 2008 è obbligatorio ?
fisica Inserita: 3 dicembre 2014 Segnala Inserita: 3 dicembre 2014 (modificato) se ricordo si tratta della legge 10 del 2008, magari controllo. comunque si, gli edifici di nuova costruzione devono essere a risparmio energetico, o meglio ancora appartenere alla classe A+ che significa che il bilancio energetico e' pressoche' nullo. In effetti sembra in prima battuta che mettere le vetrocamere sia un grande passo avanti, ma non aiuta a aumentare la classe piu' di tanto. La presenza della automazione assicura che lo spreco sia sotto controllo, del tipo "se apro la finestra per far circolare l'aria, immediatamente in quel locale viene chiusa la circolazione del fluido riscaldante o refrigerante". Chiaro che muri laterali tetto e solai sono fondamentali. Solo che quelli vanno coibentati obbligatoriamente da molti anni (costruzioni con muri forati, o intercapedine, ecc ecc) Se a casa tua vuoi coibentare dovresti mettere o il cappotto esterno o un Aerogel interno da almeno 1 cm Modificato: 3 dicembre 2014 da fisica
del_user_56966 Inserita: 4 dicembre 2014 Segnala Inserita: 4 dicembre 2014 li si guadagna molto di più che non ad avere il bus che fa parlare 2 o 3 centraline e/o chiude le tapparelle .... infatti non si tratta di questo tanto meno se le tapparelle motorizzate le devi poi attivare a mano... non centra proprio nulla con l'automazione...
FlavioG Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Inserita: 8 gennaio 2015 (modificato) Il mio parere: La domotica è utile? Si. La domotica è indispensabile? Mediamente no. Domotica significa far incontrare elettronica e informatica con le esigenze di un'abitazione, dando per risultato qualcosa che aiuti l'uomo ad eseguire determinati compiti e fornendo comfort aggiuntivo. La domotica si esprimerà al meglio del suo significato quando gli elettrodomestici potranno comunicare tra loro, con il padrone di casa e viceversa; qualcosa negli ultimi tempi si sta muovendo tra diversi "big" ma siamo a livello di demo e manca un vero standard condiviso. Per il resto e per l'attuale anche una centralina (o cronotermostato) che pilota la caldaia o le tapparelle è di per se una piccola applicazione domotica. Ho trasformato personalmente il mio vecchio impianto tradizionale in un impianto domotico da diversi anni ormai, e non tornerei più indietro; per aggiungere funzionalità non presenti ho affiancato all'impianto una scheda linux con un software Python, sempre da me realizzato che mi da grande utilità. Per farla breve, il maggior valore aggiunto che ho apprezzato della domotica è l'integrazione con l'impianto "sicurezza" che mi permette di essere avvertito in vari modi su eventi che accadono quando non sono in casa e la simulazione di presenza. Il resto, scenari illuminazione, irrigazione e tapparelle sono comodità secondarie, che comunque hanno la lora ragione di esistere. Secondo me un buon impianto domotico, oltre alla qualità e affidabilità dei componenti deve essere disegnato e configurato "bene" compatibilmente alle esigenze e abitudini del padrone di casa, altrimenti si rischia di buttare soldi e creare qualcosa che dia più fastidio che aiuto. Ovviamente tutto questo ha un prezzo ed ognuno in casa propria è chiamato a valutarne costi/benefici. Modificato: 8 gennaio 2015 da FlavioG
fisica Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Inserita: 8 gennaio 2015 FlavioG concordo in buona parte con quanto scrivi. Ma sono invece preoccupato del fatto che non sia citato il risparmio energetico, che a mio parere è base per parnare di automazione domestica. Come gia' scrissi altrove, il mio punto di vista è che a piccoli passi si scalano grandi montagne. L'esempio lampante si ha con la misura dei consumi residuali dell'edificio o della casa o dell'unità immobiliare. Se è vero che la goccia scava la roccia, è anche vero che i watt sommati fanno i kilowatt, e riporto il mio solito esempio: se si riesce ad abbattere il consumo residuale da, per esempio, 70W ora a 35W, questo comporta un abbattimento di 840W nell'arco del giorno, cioe' di circa 300kW all'anno. Non è una questione di spesa, quei 50 euro risparmiati sono molto ma non sono tutto. Ma se pensiamo che questo potrebbe essere il risparmio di ogni abitazione, il numero per 1.000.000 di abitazioni diventa grandioso. 300.000.000kW annui, cioe' 300GW annui. Tanto per dire quanti siano, riporto un trafiletto tratto dal sito EnelGreenPower, di cui non sono sponsor: " Enel Green Power ha appena completato in Cile il più grande impianto eolico del paese. Il sistema eolico è stato realizzato grazie ad un investimento di 190 milioni di dollari una potenza totale di 99 Megawatt composta dalle turbine eoliche da 3 megawatt l’una genera 300 gigawatt elettrici annui bastanti a fornire energia elettrica a 170mila famiglie cilene.Risparmierà anche 200 mila tonnellate di anidride carbonica all’anno non immesse quindi nell’atmosfera. " A me piace pensare che i miei 35W sprecati diventino tutto cio', se li recupero.... E per questo motivo non capisco i sistemi di domotica o automazione domestica che per funzionare consumano 50W....... punti di vista, ovviamente....
del_user_56966 Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Inserita: 8 gennaio 2015 Ma sono invece preoccupato del fatto che non sia citato il risparmio energetico Perché ti preoccupi? Il risparmio energetico come la Domotica è una parola generica dove ci sta dentro dall'ago al cannone! quello che si deve preoccupare oggi è l'utente medio a cui si tenta di vendere di tutto.... anche un crono-termostato facendolo apparire per qualcosa di diverso da quello che è realmente... tra l'altro oggi grazie a nuove tecnologie si può facilmente comprendere come un cronotermostato a se stante... può essere più motivo di inefficienza che di efficienza energetica... e sprecare cosi abbondantemente come costo quello che avevi risparmiato con quei 50W elettrici... ma questo ancora il 90% degli addetti ancora manco se lo immagina...
fisica Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Inserita: 8 gennaio 2015 Buon anno, Ale! No, nei post precedenti sono stato estremamente esplicito sui concetti di risparmio, e qui ho anche fatto un esempio numerico (incontestabile perche' reale) quindi non c'e' nulla di generico. Se per te i dati sono generici, dai le tue definizioni in modo altrettanto netto! Vedrai che ti basta una riga, o due..... In quest'ultimo post nulla a riguardo dei termostati, come hai visto, ma dati puramente elettrici, che potresti misurare a casa tua! per aggiungere funzionalità non presenti ho affiancato all'impianto una scheda linux con un software Pythonquesto potrebbe preoccuparmi! non ho nulla contro linux, ma quanto consumo si aggiungera' all'impianto?La mia visione, dovrebbe essere chiaro, si allarga un tantino di piu'
del_user_56966 Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Inserita: 8 gennaio 2015 Se per te i dati sono generici, dai le tue definizioni in modo altrettanto netto! Vedrai che ti basta una riga, o due..... Per generico intendo il parlare di Domotica facendo passare sullo stesso piano un apparato standalone se non una pagina web con un sistemi integrati che svolgono funzioni prettamente automatiche o il termine domotica in se non significa quello che la traduzione specifica... o qualcuno sta facendo molta confusione... ecco perché secondo me oggi un utente se sente parlare di domotica si dovrebbe più preoccupare che altro... qualcuno parlando di Domotica ti rifila sicuramente i telecomandi wireless da supermarket come sistema di domotica e Risparmio energetico...
del_user_56966 Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Inserita: 8 gennaio 2015 Prima che mi dimentico.. Buon Anno!
FlavioG Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Inserita: 8 gennaio 2015 (modificato) Con la domotica il risparmio energetico, dal punto di vista elettrico, non esiste, perché è un sistema aggiuntivo rispetto ad un impianto tradizionale, che comunque consuma energia, ovvio. L'unica utilità può venire dalla centralina controllo carchi che trasmette sul display in tempo reale i consumi, e li fa leva sulla coscienza del padrone di casa. Il risparmio energetico puoi averlo casomai sul riscaldamento, visto che con una efficiente gestione della caldaia e delle zone di riscaldamento puoi andare a risparmiare qualcosa, anche se poi entra in gioco la qualità costruttiva dell'edificio in tal senso, ma neanche tanto, visto che le bollette del gas italiane sono cariche di tasse che aumentano in continuazione e che vanificano ogni sforzo umano ed elettronico. La mia scheda aggiuntiva non consuma molto, nulla di paragonabile ad una TV accesa tutto il giorno, o alle cattive abitudini "energivore" di cui ancora le famiglie italiane sono solite. Per il fatto che ci sono venditori/rappresentanti/installatori disonesti che fanno percepire la domotica nella maniera sbagliata, quello non è colpa della domotica; certamente una tapparella motorizzata o un cronotermostato non significano "impianto domotico" ma significano comunque domotica nel senso stretto del termine, poi se l'etimologia delle parole diventa un parere, allora OK, possiamo andare avanti altre 1000 pagine a scrivere e contro-scrivere. Modificato: 8 gennaio 2015 da FlavioG
del_user_56966 Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Inserita: 8 gennaio 2015 (modificato) Con la domotica il risparmio energetico, dal punto di vista elettrico, non esiste, perché è un sistema aggiuntivo rispetto ad un impianto tradizionale, che comunque consuma energia, ovvio. Flavio capisco che sia un pensiero personale ma non lo mettere come valore assoluto, la Domotica è il riferimento della EN15232 per l'efficienza energetica a livello Europeo ovvero l'esatto opposto di quello che affermi sopra... se poi fai riferimento al fatto che molti sistemi di domotica consumano e basta senza fare reali regolazioni di risparmio energetico allora il discorso è comprensibile! ma quello è un problema di chi ha o usa questi tipi di "domotica" .. L'unica utilità può venire dalla centralina controllo carchi che trasmette sul display in tempo reale i consumi, quello semmai è il monitoraggio carichi... non il controllo! anche qui c'è da dire che esiste una enorme differenza tra il controllo stacca carichi e le vere gestioni carichi... oso dire differenze abissali... Il risparmio energetico puoi averlo casomai sul riscaldamento, visto che con una efficiente gestione della caldaia e delle zone di riscaldamento puoi andare a risparmiare qualcosa, anche se poi entra in gioco la qualità costruttiva dell'edificio in tal senso, ma neanche tanto, visto che le bollette del gas italiane sono cariche di tasse che aumentano in continuazione e che vanificano ogni sforzo umano ed elettronico. probabilmente ti mancano molti dati, eviterei di dare informazioni assolute se non hai esperienza diffusa di termoregolazione, il risparmio esiste, deriva dall'efficienza energetica che può essere molto elevata... tanto più elevata se si utilizza sistemi integrati e le relative regolazioni e non i sistemi banali di Domotica che non supportano affatto le regolazioni... Per il fatto che ci sono venditori/rappresentanti/installatori disonesti che fanno percepire la domotica nella maniera sbagliata, quello non è colpa della domotica; certamente una tapparella motorizzata o un cronotermostato non significano "impianto domotico" ma significano comunque domotica nel senso stretto del termine, Direi che siamo su pareri opposti, un cronotermostato non è domotica nel termine della parola, cosi come no lo è una tapparella motorizzata standalone! la descrizione che da Wiki della parola domotica secondo me non esprime molto bene il concetto ma già quella potrebbe far capire che un termostato e la Domotica sono due argomenti distanti tra loro! La domotica, dall'unione delle parole domus (che in latino significa "casa") + robotica, è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antropizzati. Questa area fortemente interdisciplinare richiede l'apporto di molte tecnologie e professionalità, tra le quali ingegneria edile, architettura, ingegneria energetica,automazione, elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni ed informatica. non mi pare che un cronotermostato potrà mai essere considerato l'espressione della scienza interdisciplinare, ne tanto meno assoggettato alla robotica ne al resto delle tecnologie elencate... un cronotermostato è un apparato ben definito, spesso in alcuni modelli per l'alta complicazione d'impostazione usato prettamente in manuale... e viene usato solo come termostato... da cui consegue una perdita di efficienza! oltre alla perdita di valore aggiunto c'è anche una perdita economica che è la differenza tra il costo di un normale termostato (se basta quello) e quello del cronotermostato... Inoltre è l'ora di finirla di chiamare Domotica ovvero l'unione delle parole Casa + Robotica anche le cose prettamente ad uso manuale, perciò un sistema di tapparelle integrato e che disponga di almeno una funzione automatica rientra nella sfera della Domotica... mentre una o più tapparelle motorizzate col solo comando manuale no!... rimane una motorizzazione prettamente ad uso manuale! Modificato: 8 gennaio 2015 da Aleandro2008
del_user_56966 Inserita: 8 gennaio 2015 Segnala Inserita: 8 gennaio 2015 Aggiungo... che un sistema spacciato per sistema di Domotica non lo diventa realmente perché l'utente in proprio aggiunge un Arduino... in quel caso avremo che in casa di quest'utente c'è un sistema di Domotica... ma il sistema di Domotica originale se non ha funzioni automatiche è comunque un sistema che abusa del nome Domotica...
fisica Inserita: 9 gennaio 2015 Segnala Inserita: 9 gennaio 2015 Credo sia corretto concludere la mia risposta facendo riferimento ancora una volta ai contenuti della EN15232, che sono in un certo senso condensati nel precedente post #31 Quel post indica le strutture necessarie nella Home Automation per assicurare che siano presenti tutti i parametri necessari per l'appartenenza alle diverse classi energetiche. L'appartenenza e' poi assicurata anche da altri parametri, e dalla certificazione finale. Dunque la home automation e' necessaria. Sopra di essa, spesso usufruendo degli stessi mezzi di connessione, può essere costruita la domotica. Sintetizzando: Home Automation >>> un obbligo Domotica >>> un piacere Quindi si vengono a delineare diversi scenari. Se una proprietà immobiliare è vetusta, non avra' bisogno della Home Automation, ma ne potra' trarre grande beneficio. Non ne avra' bisogno perche' mancano gli altri parametri necessari per l'appartenenza ad una classe energetica alta. Inutile controllare tutto se gli infissi sono cadenti e le mura non coibentate, eccetera. Questa proprietà potra' certamente essere arricchita da domotica, che renderà forse migliore la vita, o per lo meno felice il proprietario (e l'installatore). L'altro scenario è assai piu' semplice e complesso. Se la proprietà è nuova, avrà già incorporata la parte di home automation di pertinenza, quella che assicura il raggiungimento della classe energetica propria. Sarà una "domotica" invisibile, cablata con la casa e facente parte della casa e del contratto di proprietà. Eventuale domotica sarà poi un complemento ed un arricchimento. Quindi non è il caso di confondere controllo da remoto degli scenari e termostati. qualcuno parlando di Domotica ti rifila sicuramente i telecomandi wireless da supermarket come sistema di domotica e Risparmio energetico... esatto... questo è il vero rischio, l'impreparazione del cliente e l'approfittare da parte di venditori da corridoio....
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